sabato 13 luglio 2013
venerdì 12 luglio 2013
TURISMO NEL LODIGIANO
IL COMUNE E' STATO PREMIATO PER IL TURISMO IN PROVINCIA DI LODI
UNA MINI PROPOSTA CHE VA AD INTEGRARSI IN UN PIANO STRATEGICO
PIU' AMPIO PER I PROSSIMI ANNI.
VEDETE I LINK:
http://www.provincia.lodi.it/template.php?pag=288&id_newsdettaglio=81
http://www.mabedo.it/guide-mabedo.html#collipiacentini
http://www.mabedo.it/1488-itinerario-lodi.html
mercoledì 10 luglio 2013
notiziario del gruppo lega nord regione lombardia
Lombardia Libera
Bollettino a cura del Gruppo Lega Nord in Regione Lombardia (Fonti utilizzate: agenzia di stampa Lombardia Notizie e siti web Regione Lombardia) INAUGURATI LAVORI AMMODERNAMENTO MILANO/TORINO MARONI: OPERA DI ECCELLENZA, RISPETTA I TEMPI E L'AMBIENTE "La Lombardia ha bisogno di infrastrutture come questa, realizzate addirittura in anticipo sui tempi previsti e nel totale rispetto dell'ambiente, soddisfacendo tutti i requisiti posti dal Parco del Ticino. Questa è un'eccellenza, per questo sono qui, perché questo è il modello di eccellenza lombardo che vogliamo portare avanti." Il governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha espresso tutta la sua soddisfazione per l'inaugurazione dei lavori di ammodernamento della tratta Milano Ghisolfa - Marcallo dell'autostrada A4 Milano - Torino, intervenendo personalmente alla cerimonia di apertura presso il cantiere di Mesero, a poche centinaia di metri dal casello autostradale di Marcallo-Mesero. I sedici chilometri, ad altissima densità di traffico, saranno così dotati della quarta corsia permanente. Un'opera infrastrutturale fondamentale, per snellire il traffico intorno a Milano e alla tangenziale Ovest, e collegare più velocemente la Lombardia con il Piemonte. Ed è proprio su quest'ultimo aspetto che il Governatore Maroni rimarca: "C'è un legame forte e storico tra Piemonte e Lombardia e il Ticino, che scorre poco lontano da qui, è un luogo di unione, non di divisione, perché unisce due territori simili e oggi uniti anche nella sfida per Expo." 2 OPERE DI EXPO SARANNO REALIZZATE ENTRO APRILE 2015 Una sfida da vincere, quella di Expo 2015, anche contro il calendario, spiega Maroni, in quanto: "Quest'opera sarà completata prima dell'inizio di Expo. Ma tutte le opere di Expo andranno per forza terminate entro il 30 aprile 2015. E questo obbligo va rispettato, dobbiamo fare tutto entro quella data, non ci sono alternative. E questo è un bene, perché sappiamo che la regola in Italia è che un'opera pubblica va sempre oltre i termini, per cui se non hai un termine imperativo da rispettare le opere in Italia finisce per trascinarsi per anni. Questa è una sfida che noi sapremo cogliere, che dovremo cogliere, perché non possiamo fare brutta figura: il mondo ci osserva e dobbiamo completare tutte le infrastrutture necessarie entro quella data". L'EQUILIBRIO TRA LE INFRASTRUTTURE E L'AMBIENTE - Tempi certi e veloci, il tutto rispettando l'ambiente. Un equilibrio che Maroni prende ad esempio per tutte le infrastrutture lombarde: "Le opere infrastrutturali sono un volano per far ripartire l'economia e come Regione Lombardia in questi nostri primi 100 giorni abbiamo fatto molto in questa direzione. Investire nelle infrastrutture è un capitolo importante delle azioni a sostegno delle imprese e del lavoro. Ma dobbiamo ricordarci che la Lombardia è la prima regione agricola d'Italia, con un insediamento urbano forte e diffuso e con delle importanti infrastrutture già esistenti, per cui dobbiamo sempre garantire il rispetto del nostro territorio. Questo è l'equilibrio che va raggiunto e un'opera come questa coglie questo obiettivo, perché è moderna, realizzata nel rispetto dell'ambiente".
INFRASTRUTTURE PER RENDERE COMPETITIVE LE NOSTRE IMPRESE L'assessore all'Economia della Regione Lombardia, Massimo Garavaglia, sottolinea l'importanza del potenziamento di questa infrastruttura soprattutto nelle sue ricadute per il tessuto produttivo lombardo. "Infrastrutture ed economia vanno necessariamente a braccetto. I cantieri sono fondamentali non soltanto perché generano lavoro e indotto ma soprattutto per i servizi che porteranno poi ai milioni di cittadini che utilizzeranno quest'autostrada, e soprattutto alle imprese. Perché le nostre imprese sono le più competitive fino al loro cancello, ma appena fuori pagano a caro prezzo, in termini di competitività, la mancanza di infrastrutture". (Fonte: Agenzia di stampa Lombardia Notizie – 1 luglio 2013) 3 'CULTURE IN CAMMINO', PER RISCOPRIRE LE TANTE BELLEZZE LOMBARDE L’ASSESSORATO ITINERANTE HA PRESO IL VIA DAL 'SACRO MONTE DI VARESE' ‘Culture in cammino’ è il mio nuovo progetto che è partito giovedì 27 giugno e che mi permetterà di conoscere meglio tutto il territorio Lombardo e i suoi tesori culturali poco conosciuti. Sarà un ‘assessorato itinerante’ che, con il coinvolgimento importante degli enti locali, mi permetterà di stare il più possibile sul territorio, perché solo così si conoscono meglio le nostre bellezze e le problematiche delle Comunità. Andrò in tutte le province Lombarde, infatti sono già in programma visite a Mantova, Monza e Brianza, Lodi, fino a visitarle tutte. Il programma della tappa inaugurale si è svolto partendo dalla I cappella e ascesa a piedi del Sacro monte, per poi visitare il Museo Baroffio, il Santuario e Cripta del Sacro Monte, e infine la Villa Pogliaghi. Nel pomeriggio ho invece incontrato il sindaco di Golasecca e insieme siamo andati all'area archeologica. Ho deciso di partire proprio dal Sacro Monte di Varese perché ci sono progetti di assoluto interesse come il restauro della Cripta del Sacro Monte o il recupero dell'area archeologica di Monsorino di Golasecca. Una giornata straordinaria che ha visto la presenta del Governatore Roberto Maroni, il sindaco di Varese Attilio Fontana, il commissario straordinario della Provincia di Varese Dario Galli e il consigliere della Regione Lombardia della Lega Nord Francesca Brianza. Oltre a loro anche tanti amministratori locali: presenze importanti, perché saranno loro i nostri primi interlocutori, affinché ai cittadini siano poi resi fruibili i tanti tesori, chiese, musei e opere d'arte che sono un patrimonio di inestimabile valore che, come ha detto il presidente Maroni, deve avere un'importante vetrina in chiave Expo e che rappresentano anche un volano contro la crisi economica. Per Varese e il suo territorio studieremo gli interventi da fare e, in base alle competenze regionali, li realizzeremo in partnership con il territorio, che è il proprietario di questi beni che Regione promuoverà anche con interventi finanziari.
Cristina Cappellini - Assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia 4 TRE MARIE – APPROVATA MOZIONE URGENTE IN CONSIGLIO REGIONALE "Per salvaguardare lo storico marchio milanese Tre Marie, che nelle ultime settimane avrebbe deciso unilateralmente di cessare l’attività di produzione di croissanterie - che coinvolge circa 240 dipendenti - spostandola nella sede veronese, i gruppi consiliari della Lega Nord e Maroni Presidente hanno presentato una mozione al Consiglio Regionale"; così il consigliere regionale della Lega Nord e presidente della IV Commissione Attività Produttive Angelo Ciocca. Che dichiara: "La crisi economica e produttiva che colpisce molti settori e molte aziende lombarde interessa anche lo storico marchio, nato nel 1150 quando il Forno della confraternita cristiana delle Quattro Marie offriva ai bisognosi farina e pane, in cambio di speciali monete di rame. Oggi Tre Marie, la cui sede milanese vanta un fatturato di 90 milioni di euro, fa parte della società Sammontana, azienda leader nel settore dei gelati; Tre Marie rappresenta un prodotto di identità culturale e territoriale all’interno di ruoli familiari e sociali prettamente locali e circoscritti nell’ambito delle tradizioni lombarde. L’azienda, i prodotti e il marchio riproducono inoltre quel senso di identità e di appartenenza a luoghi non solo fisici ma anche e soprattutto simbolici dei milanesi". "Il depauperamento occupazionale – prosegue il consigliere del Carroccio – graverà non solo sui dipendenti dell’azienda ma anche sull’indotto realizzato intorno alla produzione della pasticceria di alta gamma milanese che ha un valore di diversi milioni di euro". La mozione congiunta, approvata all’unanimità, invita il governatore Maroni e la Giunta Regionale – spiega Ciocca – "ad intraprendere iniziative adeguate per salvaguardare un marchio che per Milano e Lombardia è motivo di orgoglio e di posti di lavoro, promuovendo ogni idoneo intervento, anche in collaborazione con il Governo, affinché la proprietà di Tre Marie conservi e valorizzi la sede milanese". "E più in generale – conclude Ciocca – è stato chiesto al Governatore Maroni di salvaguardare e tutelare anche tutti gli altri marchi storici lombardi e tutte quelle imprese che hanno contribuito a promuovere la leadership economica e produttiva della Lombardia, che si è affermata come una delle regioni più produttive d’Europa" 5 PAGIANNUNZ DI ABBIATEGRASSO, INTERVIENE CECCHETTI Salviamo il "Pagiannunz" di Abbiategrasso, la vasta area umida situata a ridosso del Convento dell’Annunciata con un habitat faunistico-vegetale di pregio che ha ricevuto oltre 1700 segnalazioni al Fai come "area del cuore" e che alcuni interventi edilizi rischiano di mettere a rischio. L’appello è del Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), che sulla questione ha depositato un’interrogazione all’Assessore competente con la quale chiede che Regione Lombardia si attivi per tutelare l’assetto idromorfologico dell’area. Nel documento si ricorda che il "Pagiannunz" in uno studio dell’Università di Pavia è ritenuto un "eco mosaico ricco di elementi di pregio", caratterizzato da una ricca fauna di uccelli acquatici e specie rare, anche vegetali, e che adesso è minacciata da un progetto di lottizzazione con edificazioni, che risulterebbero in parte già avviate con azioni di bonifica e prosciugamento, che prevedono anche la realizzazione di un centro commerciale di 15 mila metri quadrati. "E’ evidente – ha detto il Vicepresidente Cecchetti – che bisogna intraprendere ogni azione per tutelare il territorio ed evitare che l’ecosistema del Pagiannunz possa essere danneggiato irrimediabilmente". (Comunicato stampa del Consiglio Regionale – 2 luglio 2013) DEMANIO IDRICO, APPROVATA MOZIONE LEGA NORD Formenti: "Evitare ingiustificati aumenti del 4-500 % rispetto al 2012" Approvata all’unanimità in Consiglio Regionale la mozione del consigliere della Lega Nord, Antonello Formenti, volta a scongiurare aumenti abnormi dei canoni di occupazione del demanio idrico. "Secondo le disposizioni regionali – ha dichiarato Formenti - i concessionari di aree appartenenti al demanio idrico sono stati recentemente invitati al pagamento del canone di occupazione. Nel 2011 Regione Lombardia ha giustamente intrapreso un percorso di razionalizzazione e semplificazione della polizia idraulica, con nuovi canoni per l’occupazione delle aree demaniali impostati principalmente sull’incidenza che le opere hanno sui corsi d’acqua e sulle aree afferenti; tale percorso è sfociato l’anno scorso in una delibera di Giunta che contiene le misure per il riordino dei reticoli idrici e 6 per la revisione dei canoni di polizia idraulica. Dobbiamo considerare che alcuni importi dei canoni da versare per l’annualità 2013 sono risultati variati rispetto a quanto richiesto nel 2012 e che, da un'analisi sommaria della situazione attuale, si nota come la gran parte degli adeguamenti sia contenuta in cifre ragionevoli; nei rari casi in cui sono stati stipulati contratti con canoni non aderenti ai valori di mercato, si sono verificati improvvisi quanto intollerabili aumenti, addirittura del 4-500%". Per questo motivo, attraverso questa mozione, il consigliere del Carroccio ha impegnato il Governatore Roberto Maroni e la Giunta affinché si adoperino "per porre in essere opportune limitazioni affinché l’adeguamento dal vecchio al nuovo sistema di pagamento non determini aumenti superiori alla percentuale ritenuta più congrua dalla Direzione competente, evitando aumenti abnormi dei canoni". CACCIA – OSSERVATORIO REGIONALE VA POTENZIATO E ACCREDITATO Rolfi presenta mozione urgente al Pirellone "Se vogliamo superare le inadempienze dell’ISPRA – afferma il vicecapogruppo della Lega Nord, Fabio Rolfi – dobbiamo fare in modo che l’osservatorio regionale venga accreditato a livello comunitario, e sostituire l’ISPRA stesso negli ambiti e nelle competenze di attribuzione regionale, ad esempio nella raccolta e nell’elaborazione dei dati relativi alla fauna selvatica." Rolfi, che ha presentato in merito una mozione urgente in Consiglio Regionale, è convinto che "l’Osservatorio Regionale degli habitat e delle popolazioni faunistiche", istituito nel maggio 2008, vada assolutamente potenziato e implementato senza trascurare l’ipotesi della creazione di una struttura macroregionale anche al fine di diventare ufficialmente l’organo deputato a indicare il metodo per determinare le "piccole quantità" in materia di prelievi in deroga." "Con l’accreditamento europeo – continua Rolfi – i dati forniti dall’Osservatorio regionale risulterebbero fondamentali per l’esercizio delle facoltà regionali di derogare, in taluni e specifici casi, alle direttive europee ed anche allo scopo della corretta stesura dei calendari venatori."
"La mozione – conclude Rolfi – chiede all’assessore regionale Fava, che sappiamo essere molto sensibile al tema, di recarsi a Bruxelles affinché la Commissione Europea indichi a Regione Lombardia quali siano gli adempimenti da effettuare al fine di ottenere il necessario riconoscimento dell’Osservatorio lombardo. Inoltre invitiamo l’assessore Fava a prendere contatto con i colleghi delle regioni padane per verificare la disponibilità a costituire un osservatorio di ambito macroregionale."
7 STOP A NUOVI INCENERITORI SUL NOSTRO TERRITORIO Anelli: "la Lombardia non vuole diventare l’immondezzaio d’Italia" Approvata mozione bipartisan al Pirellone per bloccare l’ampliamento degli impianti di incenerimento rifiuti in Lombardia. La mozione è sottoscritta anche dal consigliere regionale della Lega Nord, Roberto Anelli. "La Lombardia non vuole diventare l’immondezzaio d’Italia" – ha dichiarato Roberto Anelli nel suo intervento in aula. "Gli impianti oggi esistenti in Lombardia sono già assolutamente sufficienti per lo smaltimento dei rifiuti prodotti sul territorio regionale. Un progressivo e ulteriore aumento della capacità di termovalorizzazione, troverebbe giustificazione soltanto con il conferimento di rifiuti provenienti da altre Regioni, violando quel principio di autosufficienza che tutti dovrebbero perseguire. D’altra parte in Lombardia abbiamo più di 300 comuni virtuosi, premiati da Legambiente, che riciclano una percentuale di rifiuti superiore al 65%, a differenza delle regioni del Sud, dove purtroppo i comuni virtuosi si possono contare sulle dita di una mano." "La promozione di iniziative sostenibili sotto il profilo ambientale – conclude il rappresentante della Lega Nord - e il sostegno all’innovazione nella gestione dei rifiuti, potranno garantire importanti vantaggi in termini economici oltre che ambientali, con ripercussioni positive anche sull’occupazione." RAPPORTI CON LA SVIZZERA: COMMISSIONE SPECIALE INCONTRA PRESIDENTI PROVINCE DI COMO E VARESE La Commissione Speciale Rapporti tra Lombardia, Confederazione Elvetica e Province autonome ha ospitato il Presidente della Provincia di Varese, Dario Galli, e il Sub Commissario straordinario della Provincia di Como, Giuliana Longhi. Un approfondimento voluto dal presidente Francesca Brianza (Lega Nord) per meglio sviscerare le problematiche presenti nelle Province che confinano con la Confederazione elvetica. L'obiettivo dichiarato è quello di stringere un'alleanza operativa con la Regio Insubrica (la Comunità di lavoro che promuove la cooperazione transfrontaliera nella regione italo-svizzera dei Laghi Prealpini nelle Province di Varese, Lecco, Como, Novara, Vco, includendo anche la Provincia di Sondrio), ospitandone un rappresentante in Commissione, con la disponibilità del presidente o di un suo delegato a presenziare alle riunioni del sodalizio. "Vogliamo lavorare al fianco di questa realtà - spiega Francesca Brianza - per supportarne come Regione le attività e per procedere insieme e con una linea condivisa nei vari campi di interesse". Tra le tematiche discusse in Aula, il problema dei frontalieri, l'emergenza infermieri, l'esodo legato al prezzo della benzina e la concorrenza tra le imprese.
martedì 9 luglio 2013
Lettere a Lodinotizie – Bilanci enti locali 2013, formule matematiche per “tirare la coperta” - Lodinotizie.it | Quotidiano online | Lodinotizie.it | Quotidiano online
lunedì 8 luglio 2013
bilanci comunali 2013: a quando i tagli statali???
egr. direttore,
le allego le stime definitive fatte da iIFEL per i trasferimenti e il federaismo secondo il nuovo governo per l'anno 2013 e il saldo 2012. oltre che la complessità e il divernire a capire ogni passaggio, mi permetto di sottolinerare il risultato che si traduce in minor gettito per i comuni. tutto viene studiato con formule matematiche per "tirare la coperta" dove si vuole, cioè finanziare il deficit che continua ad aumentare nonostante i tanti proclami. la verità è che i comuni pesano per il 2,97% circa sul debito pubblico mentre circa il 94% dovuto alle spese centrali dello stato perlopiù sconosciute ai cittadini (totale circa (800 miliardi di euro annuali). e' vero e corretto che bisogna essere responsabili e ottimizzare ogni cosa ma se gli sforzi locali (e sono tanti...che fanno risparmiare molti soldi pubblici"vedi fotovoltaico,unificazione dei programmi informatici,timbro digitale,ect.....) vengono vanificati da assenza di controll isulla spesa pubblica in tutte le altre direzioni, noi non possiamo fare altro che riequilibrare i tagli romani fatti ai comuni e alle province con aumenti di tasse locali. E questo, sia chiaro è l'ultima cosa che vogliamo fare nei nostri territori. Fosse che i lombardi pagassero poche tasse, si meriterebbero un tale trattamente dallo Stato patrigno e matrigno . Ma notoriamente non è così. Il “residuo fiscale” della Lombardia, vale a dire la differenza fra le tasse versate a Roma dai lombardi e e i servizi pubblici che ne ricevono in cambio, è risultato attivo nel 2012 per la bellezza di 56,490 miliardi di euro, vale a dire che in media ogni lombardo ha regalato allo stato 5.788 euro per il semplice fatto di far parte dell’Italia. Un ideale equilibrio perfetto, ancorché teorico, vorrebbe che lo Stato spendesse in servizi pubblici circa 8500 euro l’anno per ogni lombardo, e non i miseri 2700 che abbiamo visto. E allora i soldi che i lombardi mandano versa la capitale e che non tornano più in dietro dove finiscono ? Potete immaginare che i rivoli di dispersione siano millanta, ma facciamo un calcolo da salumieri. Abbiamo detto che nel 2012 la Lombardia ha avuto un “residuo fiscale” attivo per 56,490 miliardi di euro (soldi andati e non più tornati). Ebbene, sapete qual è stato invece il “residuo fiscale” di tutto il Mezzogiorno sempre per il 2012? Pari a 63,2 miliardi di euro, ma in negativo! Ciò significa che, rispetto alle tasse pagate dai cittadini del Sud, lo Stato ha speso nella stessa area una cifra aggiuntiva di 63,2 miliardi. Chi ha coperto il buco fra soldi incassati e soldi spesi dallo Stato nel Mezzogiorno? Per l’89% il buco è stato coperto con le tasse dei lombardi Io penso sia arrivato il momento di una fase espansiva della economia e della socialità e non più quella regressiva e punitiva dei territori e delle amministrazioni sane e virtuose. E' normale che dobbiamo fare il bilancio di previsione al 30 settembre 2013 in quanto non si hanno ancora notizie certe e certificate sui trasferimenti dello stato e sulle possibilità di gestione locale delle imposte e/o delle entrate comunali? Penso che le azioni possano essere due: 1/sforare il patto di stabilità tutti insieme con una azione certa 2/restituire in maniera clamorosa e simbolica le fasce alla prefettura per fare una azione dimostrativa forte di coesione territoriale e di difesa per il lodigiano. Non vorrei che dopo aver "chiuso" la Provincia veniamo obbligati a "chiudere" i comuni o a fonderli senza un senso logico di risparmio effettivo cone le famose gestioni associate da attuare entro il 31/12/2013. Penso che la identità e la dignità del lodigiano debbano essere preservate soprattutto per le tante persone che vedono il comune come interlocutore affidabile e vicino ai bisogni ed ai servizi veri della gente. I cittadini e gli amministratori locali non vanno confusi con norme pletoriche ed inique. Spero venga colto l'invito non polemico ma deciso da parte di tutte le istituzioni del lodigiano. Non serve lamentarsi ma agire con onestà e concretezza in coordinamento generale territoriale. Rivendichiamo i "diritti" dei lodigiani!
cordiali saluti
alfredo ferrari
sindaco di castiglione d'adda
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