sabato 4 aprile 2020

Reddito d’emergenza Coronavirus: ecco a chi spetta

Emergenza Covid -19: aiuti dai sindaci contro la povertà e reddito di emergenza

L’emergenza da Covid 19 ha costretto i sindaci e le associazioni del terzo settore oltre che migliaia di volontari ad intervenire d’urgenza per far fronte ai fabbisogni alimentari di tutti quelli che venivano accolti dai centri diurni e mense sociali chiusi dalle restrizioni salva contagi.
Da qui la decisione del Governo di scongelare sabato scorso il fondo di solidarietà per i comuni andando ad offrire liquidità agli stessi per fronteggiare la crisi nella crisi.
Il fondo di 4,3 miliardi di euro reso ieri disponibile e i 400 milioni da ordinanza della Protezione Civile costituiscono delle “anticipazioni” poiché occorrerà l’autorizzazione del Parlamento sull’extradeficit.
Si tratta di provvedimenti d’urgenza che andranno poi strutturati con il decreto di aprile atteso per la prossima settimana che chiarirà il modus operandi anche dei Comuni che per il momento stanno attivandosi, attraverso i buoni spesa e la distribuzione alimentare diretta, da nord a sud con iniziative di prima azione basate sulla conoscenza del territorio e delle realtà più a rischio.
Il decreto dovrà occuparsi di rifinanziare gli ammortizzatori sociali e allargarli anche a quei lavoratori saltuari che dovrebbero appunto percepire un “reddito di emergenza”
Il Mef sta ipotizzando di erogare un sussidio di importo presumibile tra i 400 e i 500 euro, corrisposto per due mesi, che non avrà però nulla a che vedere con il reddito di cittadinanza.
Il reddito di emergenza sarebbe proprio per coloro i quali non hanno potuto lavorare, anche se in modo saltuario, a causa dei blocchi da covid 19.
Nel dettaglio i saltuari, una platea di lavoratori stimata intorno a 2 milioni di persone, sarebbero gli stagionali, gli addetti a termine non rinnovati, le colf e badanti, non inclusi nelle misure del Decreto Cura Italia.
Il reddito d’emergenza sarà con molta probabilità percepito in base a dei precisi requisiti già al vaglio del ministero:
  • l'indicatore ISEE
  • un tempo minimo di lavoro svolto nel 2019
  • la contrazione del reddito nei primi mesi del 2020
  • potrà essere in contanti o sotto forma di pagamento bollette o affitti
Si stima che verranno messi a disposizione 1 o 2 miliardi di euro per coprire questo intervento.
Il ministero precisa che comunque il reddito di emergenza dovrà essere collegato anche a misure di successivo accompagnamento al lavoro.
Il decreto di aprile dovrebbe contenere anche provvedimenti generalizzati in merito alla sospensione dei tributi locali per dare respiro a imprese e famiglie con uno stop per legge che bloccherebbe l’acconto IMU di giugno e le prime rate della Tari.
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Fonte: Fisco e Tasse

giovedì 2 aprile 2020

Coronavirus, Sospensione mutuo 18 mesi: il nuovo modulo per fare richiesta, fac simile e istruzioni

https://www.leggioggi.it/2020/04/01/coronavirus-sospensione-mutuo-18-mesi-il-nuovo-modulo-per-fare-richiesta-fac-simile-e-istruzioni/?fbclid=IwAR35Aexojwd54t7bsDkxZgsChKn19U2-J7clhbKru2Z_AlkPGDA110QBTj8

Coronavirus, Sospensione mutuo 18 mesi: il nuovo modulo per fare richiesta, fac simile e istruzioni

 

nuovo modulo sospensione mutuo

 

Entra nel vivo la possibilità di richiedere la sospensione mutuo in questa fase di emergenza sanitaria Coronavirus, che sta mettendo in grande difficoltà cittadini e lavoratori. il Ministero dell’economia ha infatti messo a punto e pubblicato il nuovo modulo per fare richiesta di congelamento rate del mutuo, tramite l’accesso al Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa. La documentazione è stata infatti aggiornata rispetto alla precedente.
il Tesoro ha comunicato che “per facilitare e velocizzare ulteriormente le procedure, il nuovo modello, reperibile sui siti del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di Consap e dell’Abi, potrà essere compilato direttamente online ed inviato secondo le modalità indicate da ciascuna banca.
Vediamo in dettaglio in cosa consiste la sospensione del mutuo, per quanto è possibile richiederla, le condizioni, e il nuovo modello da scaricare e compilare direttamente online.

Sospensione mutuo per Coronavirus: cos’è 

Come comunicato dal Ministero del tesoro, in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto attuativo dell’art. 54 del Decreto “Cura Italia” che integra la disciplina del cosiddetto fondo Gasparrini, che prevede per i titolari di un mutuo contratto per l’acquisto della prima casa che siano nelle situazioni di temporanea difficoltà, la possibilità di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate fino a 18 mesi.
Il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa ha previsto la possibilità, per i titolari di un mutuo fino a 250 mila euro, accesso per l’acquisto della prima casa, di beneficiare della sospensione per 18 mesi del pagamento delle rate, qualora dovessero verificarsi situazioni di temporanea difficoltà.
Il Fondo sostiene il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione.
L’emergenza Coronavirus ha portato molte famiglie a notevoli difficoltà economiche. Ecco perché l’accesso al Fondo Gasparrini è stato esteso anche ad altre categorie di cittadini, dando così loro la possibilità di ottenere per un determinato periodo di tempo il congelamento delle rate del mutuo prima casa. Vediamo quali.

Sospensione mutuo per Coronavirus: chi può fare richiesta

In sostanza possiamo dire in linea generale possono chiedere la sospensione del mutuo fino a 18 mesi:
  • i titolari di un mutuo fino a 250 mila euro, accesso per l’acquisto della prima casa, che vengano a trovarsi in temporanee situazioni di difficoltà,
Da quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus, possono fare richiesta di sospensione rate anche:
  • i lavoratori dipendenti con riduzione o sospensione dell’orario di lavoro (ad esempio per cassa integrazione) per un periodo di almeno 30 giorni,
  • i lavoratori autonomi e ai professionisti che abbiano subito un calo del proprio fatturato superiore al 33% rispetto al fatturato dell’ultimo trimestre 2019.
COSA MOLTO IMPORTANTE:
  • non è più richiesta la presentazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE),
  • è possibile beneficiare anche per chi ha già fruito in passato della sospensione (purché l’ammortamento sia ripreso da 3 mesi);
  • è stato previsto che il Fondo sopporti il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione.
Come spiega il Mef, restano valide le altre casistiche di temporanea difficoltà economica già in essere per l’accesso al Fondo:
  • La cessazione del rapporto di lavoro subordinato, ad eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di risoluzione per limiti di età con diritto a pensione di vecchiaia o di anzianità, di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, di dimissioni del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione;
  • La cessazione dei rapporti di lavoro “atipici” di cui all’articolo 409, numero 3), del codice di procedura civile, ad eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di recesso datoriale per giusta causa, di recesso del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione;
  • La morte o riconoscimento di handicap grave di un titolare del mutuo, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero di invalidità civile non inferiore all’80 per cento.

Sospensione mutuo per Coronavirus: quanto dura 

La sospensione del mutuo potrà durare al massimo per 18 mesi.

Sospensione mutuo per Coronavirus: chi non può chiederla 

Non tutti possono accedere al congelamento delle rate del mutuo, accedendo al Fondo Gasparrini. Ne restano fuori:
  • le famiglie che hanno acquistato la prima casa dopo il mese di marzo 2019.
  • le giovani coppie per cui è stato attivato il Fondo nazionale di garanzia mutui prima casa

Sospensione mutuo per Coronavirus: come fare domanda

Per accedere al congelamento delle rate del mutuo, si deve presentare la domanda alla banca che ha concesso il mutuo e che è tenuta a sospenderlo.
Lo si fa compilando e consegnandole il modulo per la richiesta della sospensione.

Sospensione mutuo: ecco il nuovo modulo 

Il Ministero delle finanze, come già anticipato, ha pubblicato tutta la documentazione aggiornata, contenente il nuovo modulo da compilare direttamente online, da consegnare poi in banca. Il modulo può essere infatti sul portale del Ministero, sul portale Consap e sul portale dell’Abi. Inoltre LeggiOggi lo mette a disposizione qui sotto:

Scarica qui il nuovo Modulo per sospensione mutuo 

Modulo Sospensione mutuo: le istruzioni di compilazione 

Per non incappare in errori, scarica il modulo linkato in alto, valido come dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto di notorietà, e compilalo in ogni sua parte. Lo si può fare direttamente online, per poi stamparlo e portarlo in banca.
Per compilarlo correttamente occorre riempire tutti i campi richiesti:
  • i dati anagrafici dell’intestatario o degli intestatari del mutuo,
  • dichiarazione di possedere i seguenti requisiti: proprietà dell’immobile, essere intestatario del mutuo, di essere in possesso delle condizioni di sospensione mutuo,
  • dichiarazione di non usufruire di agevolazioni pubbliche (a garanzia del “Fondo prima casa”)
  • dichiarazione che non è stata stipulata un’assicurazione a copertura del rischio che si verifichino gli eventi di cui al comma 479 dell’art. 2 della legge 244/2007.
  • completare con la propria richiesta, ovvero secondo il fac simile:
TUTTO CIO’ PREMESSO
CHIEDE/CHIEDONO
l’intervento del Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa, con conseguente sospensione del
pagamento delle rate del mutuo per un periodo pari a ______________________(massimo 18 mesi fruibili in
non più di due periodi, ad eccezione delle ipotesi di sospensione/riduzione dell’orario di lavoro che sono
fruibili anche in più periodi).
Luogo e data, ……………………………………………………….
 barrare nel caso in cui il mutuatario che sottoscrive il presente modello di domanda (colui che subisce
l’evento) dichiara sotto la propria responsabilità di agire anche in nome e per conto di uno o più cointestatari
e/o garanti per ragioni collegate all’emergenza COVID 19 (Vedi riquadro 1)10
Firma/e del/dei richiedente/i
__________________________
Firma dei garanti
__________________________
Firma terzi datori di ipoteca

bandi aperti regione lombardia

https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/bandiregionelombardia



Regione Lombardia

Bandi di Regione Lombardia: dove informarsi e come partecipare

www.bandi.regione.lombardia.it
Contributi, finanziamenti, agevolazioni, gare, concorsi pubblici, premi e manifestazioni di interesse: per conoscere tutti i bandi di Regione Lombardia rivolti a cittadini, famiglie, imprese, enti e associazioni, scorri questa pagina e trova le informazioni e le applicazioni per presentare le domande online. In evidenza gli ultimi bandi pubblicati. Cogli l'occasione e scegli il bando che fa per te!

lunedì 30 marzo 2020

Accredito pensioni, dall’Inps nuova procedura semplificata DAL 10 APRILE 2020

https://www.piacenzasera.it/2020/03/accredito-pensioni-dallinps-nuova-procedura-semplificata/335914/amp/?fbclid=IwAR2SPRmCPNXqaT2t46sPpjAp1l9bf-y8iT4Jb6d4MALPB7t2hf8GoiiKOvI



Inps
Dal 10 aprile prossimo per avere l’accredito di prestazioni pensionistiche e non pensionistiche su conto corrente, su libretto di deposito o di risparmio o su carta prepagata ricaricabile, non sarà più necessario presentare all’Istituto i modelli validati dal proprio Istituto o Ente di credito.
Lo rende noto la circolare n. 48/2020, con la quale l’Inps spiega le nuove modalità di acquisizione dei dati dei percettori di prestazioni direttamente dagli Istituti ed Enti di credito mediante un sistema denominato “Data Base Condiviso”. Finora – informa l’Inps -, chi chiedeva l’accredito della propria prestazione su conto corrente, libretto o carta ricaricabile doveva presentare all’Istituto un modulo cartaceo, differente a seconda delle prestazioni richieste, validato dal proprio Istituto o Ente di credito, che attestava la corrispondenza delle generalità del titolare con quelle del percettore della prestazione.
In considerazione dell’esigenza di salute pubblica di contenere gli spostamento dei cittadini nel Paese, l’Istituto, con la collaborazione di Poste Italiane e degli Istituti di credito ai quali è contrattualmente affidato il servizio di pagamento delle prestazioni, ha accelerato l’adozione di sistemi informatici per la validazione degli strumenti di pagamento in modalità telematica. Il sistema “Data Base Condiviso” consente quindi, prima dell’accredito delle somme erogate per conto dell’Inps, di verificare la coincidenza fra i dati identificativi del titolare della prestazione e quelli dell’intestatario/cointestatario dello strumento di riscossione (conto corrente, libretto di risparmio dotato di IBAN, carta prepagata ricaricabile dotata di IBAN).
Rimangono inalterate invece le indicazioni operative in vigore per i beneficiari di prestazioni a sostegno del reddito erogate su conti correnti esteri.

AVVISO BUONI SPESA CASALE E FRAZIONI - STATE A CASA CHE AVVISERA' IL COMUNE

🔹️ A TUTTI I CITTADINI DI CASALE 🔹
️BUONI SPESA E GENERI ALIMENTARI
A seguito dell’annuncio del provvedimento della Protezione Civile che demanda alle Amministrazioni locali la gestione e l’erogazione dei buoni spesa per i cittadini in condizioni necessità, il Comune di Casalpusterlengo precisa che, al momento, non è stato comunicato e/o erogato nulla.
Per tale motivo l’invito rivolto a tutti è quello di non recarsi presso gli Uffici Comunali, continuando a rimanere a casa e ad uscire solo per casi di necessità o per comprovate esigenze lavorative.

L’Amministrazione Comunale renderà note, nel più breve tempo possibile, le modalità di accesso e distribuzione del beneficio agli aventi diritto non appena verrà emanata l’Ordinanza del Capo della Protezione Civile.
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 https://primalodi.it/cronaca/coronavirus-buoni-spesa-ecco-quanto-spetta-a-lodi-e-provincia-comune-per-comune/


AIUTI ALLE FAMIGLIE

Coronavirus, buoni spesa: ecco quanto spetta a Lodi e provincia Comune per Comune

I contributi dovrebbero arrivare entro domani, martedì 30 marzo 2020.

Coronavirus, buoni spesa: ecco quanto spetta a Lodi e provincia Comune per Comune
Lodi, 30 Marzo 2020 ore 09:58
Quattrocento milioni di euro in buoni spesa ai Comuni per affrontare l’emergenza povertà a seguito dell’epidemia di Coronavirus. Sono previsti dall’ordinanza della Protezione civile. L’80% del fondo sarà distribuito in base alla popolazione, e l’altro 20% si concentrerà nelle zone più povere in base al parametro della distanza fra il reddito pro capite del Comune e quello medio nazionale.

Buoni spesa, in arrivo 400 milioni

I soldi dovrebbero arrivare entro domani, martedì 31 marzo 2020. A quel punto sindaci e servizi sociali dovranno individuare le famiglie a cui riservare il buono spesa. L’ordinanza non stabilisce al momento l’entità di ciascun buono spesa, dando alle Amministrazioni locali margine di manovra a seconda delle situazioni specifiche.

Quanto spetta a Lodi e provincia

Ecco quanto spetta ai Comuni della provincia di Lodi:
ABBADIA CERRETO 277 1.468,53 428,34 1.896,88
BERTONICO 1.118 12.916,57 1.062,27 13.978,84
BOFFALORA D’ADDA 1.770 9.383,77 508,05 9.891,82
BORGHETTO LODIGIANO 4.311 22.855,04 990,32 23.845,37
BORGO SAN GIOVANNI 2.437 12.919,91 722,01 13.641,92
BREMBIO 2.720 14.420,25 1.151,26 15.571,51
CASALETTO LODIGIANO 2.930 15.533,58 – 15.533,58
CASALMAIOCCO 3.145 16.673,42 – 16.673,42
CASALPUSTERLENGO 15.293 162.153,64 – 162.153,64
CASELLE LANDI 1.546 8.196,22 7,15 8.203,37
CASELLE LURANI 2.984 15.819,87 2.042,64 17.862,50
CASTELGERUNDO 1.498 16.329,09 445,61 16.774,70
CASTELNUOVO BOCCA D’ADDA 1.603 8.498,41 309,52 8.807,93
CASTIGLIONE D’ADDA 4.646 49.262,13 – 49.262,13
CASTIRAGA VIDARDO 2.873 15.231,39 – 15.231,39
CAVENAGO D’ADDA 2.164 11.472,58 – 11.472,58
CERVIGNANO D’ADDA 2.189 11.605,12 – 11.605,12
CODOGNO 15.991 169.554,62 – 169.554,62
COMAZZO 2.344 12.426,87 1.221,67 13.648,54
CORNEGLIANO LAUDENSE 2.913 15.443,46 – 15.443,46
CORNO GIOVINE 1.129 5.985,47 46,49 6.031,95
CORNOVECCHIO 213 1.129,23 165,22 1.294,46
CORTE PALASIO 1.516 8.037,17 652,87 8.690,05
CRESPIATICA 2.298 12.182,99 1.564,92 13.747,92
FOMBIO 2.317 24.567,45 – 24.567,45
GALGAGNANO 1.283 6.801,91 – 6.801,91
GRAFFIGNANA 2.626 13.921,91 – 13.921,91
GUARDAMIGLIO 2.662 14.112,76 192,12 14.304,89
LIVRAGA 2.530 13.412,96 – 13.412,96
LODI 45.872 243.193,35 – 243.193,35
LODI VECCHIO 7.609 40.339,60 3.382,85 43.722,45
MACCASTORNA 66 600,00 – 600,00
MAIRAGO 1.385 7.342,67 – 7.342,67
MALEO 3.098 32.848,49 – 32.848,49
MARUDO 1.718 9.108,09 1.020,71 10.128,80
MASSALENGO 4.550 24.122,12 1.907,94 26.030,06
MELETI 452 2.396,31 – 2.396,31
MERLINO 1.729 9.166,40 95,06 9.261,47
MONTANASO LOMBARDO 2.264 12.002,74 – 12.002,74
MULAZZANO 5.798 30.738,47 – 30.738,47
ORIO LITTA 2.027 10.746,27 808,07 11.554,34
OSPEDALETTO LODIGIANO 1.706 9.044,47 – 9.044,47
OSSAGO LODIGIANO 1.433 7.597,14 312,32 7.909,46
PIEVE FISSIRAGA 1.769 9.378,47 – 9.378,47
SALERANO SUL LAMBRO 2.644 14.017,34 146,39 14.163,72
SAN FIORANO 1.839 19.499,15 – 19.499,15
SAN MARTINO IN STRADA 3.755 19.907,37 – 19.907,37
SAN ROCCO AL PORTO 3.428 18.173,76 – 18.173,76
SANT’ANGELO LODIGIANO 13.245 70.219,22 11.853,80 82.073,02
SANTO STEFANO LODIGIANO 1.910 10.125,99 – 10.125,99
SECUGNAGO 1.956 10.369,86 164,13 10.533,99
SENNA LODIGIANA 1.846 9.786,69 1.882,93 11.669,62
SOMAGLIA 3.836 42.030,45 1.356,85 43.387,29
SORDIO 3.429 18.179,06 – 18.179,06
TAVAZZANO CON VILLAVESCO 6.034 31.989,64 789,02 32.778,66
TERRANOVA DEI PASSERINI 927 10.053,93 224,83 10.278,75
TURANO LODIGIANO 1.543 8.180,31 621,43 8.801,75
VALERA FRATTA 1.708 9.055,07 1.615,97 10.671,04
VILLANOVA DEL SILLARO 1.850 9.807,89 2.307,63 12.115,52
ZELO BUON PERSICO 7.446 39.475,45 – 39.475,45
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