sabato 16 giugno 2018

Come e dove trovare una sentenza gratis su internet

Come e dove trovare una sentenza gratis su internet

 https://www.studiocataldi.it/articoli/23620-come-trovare-una-sentenza-gratis-su-internet.asp

 

Ecco i siti internet dove poter reperire gratis sentenze e provvedimenti delle autorità giudiziarie
martello con parola legge e penna sullo sfondo
di Lucia Izzo - Sentenze e provvedimenti giurisprudenziali possono essere utili non solo per professionisti e avvocati, ma anche per privati cittadini che vogliono documentarsi su decisioni che le diverse autorità in campo potrebbero aver preso in casi analoghi a quelli che li riguardano.

Nel corso del tempo, accedere ai provvedimenti su internet è diventato sempre più semplice. E non stiamo parlando dei motori di ricerca che si rivelano pur sempre degli ottimi alleati, ma di siti istituzionali che hanno messo a disposizione di tutti una enorme mole di provvedimenti.

Vediamo tutte le risorse online dove è possibile trovare sentenze gratuite anche per esteso:

I provvedimenti della Suprema Corte sono facilmente accessibili e consultabili gratuitamente dal sito internet Italgiure.
Il portale è aggiornato costantemente e consente di ricercare i provvedimenti sia tramite il numero sia utilizzando parole chiave o un riferimento normativo.
L'archivio delle sentenze comprende sia quello delle sezioni civili e penali che quello riguardante le pronunce delle Sezioni Unite.

Il menù laterale consente di filtrare le decisioni sia per quanto riguarda la materia (civile/penale) che per quanto riguarda il tipo di provvedimento (sentenza/ordinanza/decreto) e di ricercare anche in base alla sezione e all'anno della decisione (a partire dal 2011).

Sentenze Corte Costituzionale

Le pronunce della Consulta sono disponibili dal 1956 ad oggi, tramite il sito istituzionale della Corte: cortecostituzionale.it. In particolare nella sezione "Giurisprudenza" oltre alla ricerca delle pronunce della Corte Costituzionale, è disponibile anche quella sulle massime e sulle note a sentenza.
Tramite l'archivio delle massime delle decisioni è possibile ricercare dal 1956 fino all'ultima massima pubblicata indicando l'anno e il numero della pronuncia; è possibile indicare altresì la forma della pronuncia, il Presidente e il Relatore della decisione, nonché attivare una ricerca testuale inserendo nell'apposito campo una o più stringhe di testo.
Il sito del giudice delle leggi offre inoltre la possibilità di effettuare ricerche veloci (giurcost.org/decisioni/index.html) distinte per due tipologie:
- cronologica (in base a numero e anno della decisione per chi già ne conosce gli estremi)
- e testuale (basata cioè su parole chiave e diretta a coloro che ricercano tutte le pronunce su un determinato argomento, giudice, parte, ecc.).
Attraverso la pagina Schedapronuncia, invece, è possibile effettuare una ricerca avanzata sulle sentenze, con la possibilità di visualizzarle in toto suddivise per "fatto, diritto e dispositivo".

Sentenze TAR e Consiglio di Stato

Per le sentenze delle autorità amministrative, è disponibile il sito della Giustizia Amministrativa.

I testi integrali possono essere rintracciati nell'apposita sezione "Motore di Ricerca" con possibilità di selezionare l'autorità di riferimento (Consiglio di Stato e Tar), anche regionale, l'anno e il tipo di provvedimento.

Sullo stesso sito, inoltre, è possibile ricercare i pareri emanati dal Consiglio di Stato nell'ambito della sua attività consultiva.

Sentenze e provvedimenti Unione Europea

Sul portale comunitario EUR-Lex, sarà possibile non solo visionare i documenti di legislazione europea, ma anche i provvedimenti della Corte di Giustizia della Comunità Europea e del Tribunale di primo grado.
Le sentenze emesse dalla Cgue possono anche essere reperite sul sito istituzionale Curia Europa.

Sentenze altre autorità

Sul portale della Corte dei Conti, è consentita la consultazione dei provvedimenti resi, mentre sul sito codicedeontologico-cnf.it vengono pubblicati i provvedimenti resi in materia dal Consiglio Nazionale Forense.

E per la normativa?

Per consultare gratuitamente le varie serie della Gazzetta Ufficiale, pubblicate negli ultimi sessanta giorni è possibile usufruire del sito istituzionale, costantemente aggiornato a cura dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Per velocizzare la ricerca suggeriamo di accedere dalla pagina dell'archivio completo suddiviso per data: gazzettaufficiale.it/archivioCompleto.

Infine, appare indispensabile Normattiva, il portale della legge vigente: la banca dati pubblica è gratuita e aggiornata costantemente.
Il sito mette a disposizione un comodo motore di ricerca per estremi. Andrebbe migliorato invece il motore di ricerca per parole chiave che dovrebbe restituire i risultati con più criteri di ordinamento, a partire dalla "pertinenza".
fonte; studiocataldi.it

Detrazioni per familiari a carico. Quando si possono ottenere

Detrazioni per familiari a carico. Quando si possono ottenere

 https://www.laleggepertutti.it/214240_detrazioni-per-familiari-a-carico-quando-si-possono-ottenere

 Detrazioni per familiari a carico. Quando si possono ottenere

 

Dal primo gennaio 2017 hanno preso il via le verifiche dell’Agenzia delle entrate sulle detrazioni dichiarate dai contribuenti. Vediamo dunque in quali casi è possibile avvalersene.
Deduzioni e detrazioni, si sa, sono una giungla difficile da districare, anche perché spesso la loro applicazione dipende dall’esistenza o meno di particolari requisiti (non solo economici). Vediamo, in particolare, in quali casi è possibile beneficiare delle detrazioni per familiari a carico.

Cos’è la detrazione

Mentre la deduzione comporta una riduzione del reddito imponibile, ossia del valore monetario sul quale, attraverso l’applicazione di un’aliquota variabile caso per caso, viene calcolata l’imposta da pagare (per esempio l’Irpef), la detrazione, invece, incide direttamente sull’imposta. Dunque, se l’imponibile è pari a 20.000 euro, a tale somma si applicherà l’aliquota del 27%, con il risultato che l’imposta da versare sarà di 5.400 euro. Ma se il contribuente ha sostenuto, durante l’anno di riferimento, spese detraibili nella misura di 2.000 euro, l’imposta da pagare non sarà più di 5.400 euro, bensì di 3.400 euro (5.400-2000).

Cosa si intende per familiari a carico

Sotto il profilo fiscale si considerano familiari a carico:
  • il coniuge (purché non separato)
  • i figli naturali, adottati, affidati o affiliati
  • i cosiddetti “altri familiari”, sempre che convivano con il contribuente o che beneficino di assegni alimentari da lui versati. Di tale categoria fanno parte:
    1. il coniuge separato legalmente
    2. i nipoti
    3. i genitori (compresi quelli adottivi)
    4. i generi, le nuore e i suoceri
    5. i fratelli e le sorelle
    6. i nonni.

Quanto si può detrarre

  • Per il coniuge non separato:
    • 800 euro fino a 15.000 euro di reddito
    • 690 euro per un reddito compreso tra 15.001 e 40.000 euro
    • 690 euro per i redditi compresi tra 40.001 e 80.000 euro ma solo relativamente alla parte che supera i 40.000 euro.
Per l’anno 2018 tali detrazioni sono suscettibili dei seguenti aumenti:
  • 10 euro per i redditi compresi tra 29.001 e 29.200 euro
  • 20 euro per i redditi compresi tra 29.201 e 34.700 euro
  • 30 euro per i redditi compresi tra 34.701 e 35.000 euro
  • 20 euro quando il reddito è compreso tra 35.001 e 37.100 euro
  • 10 euro per i redditi compresi tra 37.101 e 35.200 euro.
  • Per i figli:
    •  950 euro per ciascun figlio
    • 220 euro per ogni figlio con meno di tre anni
    • 400 euro in più per ogni figlio disabile.
Nel caso di famiglia numerosa (ossia con più di tre figli) è previsto un incremento della detrazione, pari a 200 euro, per ognuno dei figli. La detrazione si applica al risultato del seguente rapporto (95.000-reddito complessivo)/95.000.
Peraltro, laddove vi siano più figli, 95.000 viene incrementato di 15.000 per ogni figlio successivo al primo.
La detrazione per i figli a carico andrà a beneficio di entrambi i genitori, nella misura del 50% ciascuno. Soltanto in caso di accordo tra i genitori, ne beneficerà colui (o colei) che risulti titolare del maggiore reddito.
Nelle ipotesi di separazione, cessazione o scioglimento degli effetti civili del matrimonio, a fruire del beneficio sarà – in mancanza di accordi di differente contenuto – il genitore che ha ottenuto l’affidamento dei figli. Va da sé che, laddove l’affidamento sia congiunto, si applicherà nuovamente il regime del 50-50.
Sempre nell’ipotesi di affidamento congiunto, può accadere che uno dei genitori superi i limiti di reddito che abbiamo visto in precedenza.
In tal caso la detrazione andrà totalmente a vantaggio del genitore che rientra nei suddetti limiti reddituali, il quale, però, dovrà successivamente riconoscere all’altro la somma corrispondente al 50% della detrazione.
Se i figli a carico sono almeno quattro, l’aumento della detrazione sarà di 1.200 euro, da distribuire equamente al 50% tra il padre e la madre.

Limiti di reddito

Il limite di reddito al di sopra del quale il familiare non è più considerato fiscalmente a carico è di 2.840,51 euro.
Tuttavia, la legge di bilancio per il 2018 [1] stabilisce che, a partire dal 2019, tale limite aumenterà a 4.000 euro fino ai 24 anni di età, per ritornare a 2.840,51 euro per i familiari a carico dai 25 anni in su.
Nel calcolo rientrano i seguenti redditi:
  • reddito dei fabbricati
  • reddito d’impresa o di lavoro autonomo al quale sia applicabile il cosiddetto “regime dei minimi” oppure quello previsto per le nuove attività produttive
  • retribuzioni che provengono da enti, consolati, ecc.
  • la parte non soggetta a tassazione dei redditi di lavoro dipendente, prestato – in maniera continuativa o in forza di un rapporto esclusivo – in aree frontaliere e in paesi confinanti
  • il reddito che scaturisce dalla rendita catastale dell’abitazione principale.
Non vanno computati, invece, i redditi soggetti a tassazione separata nonché quelli ai quali si applica la ritenuta a titolo d’imposta oppure l’imposta sostitutiva (si pensi alla cedolare secca).

note

[1] Legge 205/2017

fonte e autore:
laleggepertutti.it

’AUTORE:

venerdì 15 giugno 2018

giovedì 14 giugno 2018

Legge 104: ecco le agevolazioni permesse dall’art 3, comma 1

Legge 104: ecco le agevolazioni permesse dall’art 3, comma 1

Legge 104 La legge 104 art 3, comma 1, consente determinate agevolazioni a chi assiste un familiare con disabilità e innanzitutto specifica che la persona handicappata è: “Colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.

Agevolazioni della Legge 104

Uno dei requisiti per ottenere alcune agevolazioni lavorative nel campo della Pubblica Amministrazione è proprio il certificato di handicap.  L’art. 21 della Legge 104/92 stabilisce che alla persona handiccapata (anche senza connotazione di gravità), con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella A annessa alla legge 10 agosto 1950 n. 648, che è stata assunta da enti pubblici come vincitrice di concorso, spetta il diritto di:
  • Scelta prioritaria tra le sedi disponibili
  • Precedenza in sede di trasferimento a domanda
Ci sono anche particolari agevolazioni fiscali sui veicoli destinate alle persone con disabilità “motoria”, disabilità intellettiva (se titolari di indennità di accompagnamento e con certificato di handicap grave), o disabilità sensoriale (sordi e ciechi). Queste agevolazioni consistono nell’applicazione dell’Iva al 4% al momento dell’acquisto, nella detraibilità nel 730 del 19% della spesa sostenuta, nell’esenzione dal pagamento del bollo auto e delle tasse di trascrizione (IPT, APIET).
Le agevolazioni, se si dispone di una specifica prescrizione, oltre che del certificato di handicap o invalidità, valgono anche per l’acquisto di computer, tablet e fax tramite l’applicazione dell’Iva agevolata. La spesa potrà essere poi detratta nella dichiarazione dei redditi.
Sempre nella dichiarazione dei redditi, è possibile detrarre i contributi previdenziali e assistenziali che sono stati versati per baby-sitter e badanti per servizi domestici e assistenza personale e familiare. È quindi possibile ottenere la deduzione ai fini Irpef nella dichiarazione.
Il contribuente che ha figli a carico (siano essi con o senza disabilità) ha diritto ad una detrazione dall’Irpef. L’importo varia ovviamente in funzione al reddito complessivo. Se il figlio a carico è portatore di handicap si ha diritto a 400 euro aggiuntivi. Perciò, se il figlio, con handicap, ha meno di tre anni, la detrazione sarà di 1620 euro, mentre se il figlio, con handicap, ha tre anni o più, la detrazione sarà di 1350 euro.

Agevolazioni nella telefonia

Per quanto riguarda la telefonia cellulare, tutti gli anni le compagnie telefoniche che operano in Italia, attivano nuove offerte per questa categoria. Inoltre, in merito alla telefonia fissa, la normativa vigente riconosce agli anziani e ai disabili una riduzione del 50% sul canone mensile di abbonamento. Le persone sordomute sono esentate dal canone mensile a prescindere da tutti i limiti reddituali, mentre per tutti gli altri, l’accesso a questo beneficio è limitato dalle soglie di reddito.

Agevolazioni mediche previste dalla Legge 104

Viene applicata un’Iva agevolata per l’acquisto di ausili medici destinati a persone invalide. In alcuni casi si possono anche detrarre nella dichiarazione dei redditi nella misura del 19%. Mentre, riguardo alle spese sostenute per l’assistenza fisica prestata da parte di personale specialistico a persone con handicap, la normativa prevede che queste ultime o i loro familiari che li hanno a carico fisicamente, possano godere della deduzione. Infine, tramite una precisa prescrizione medica, per invalidi civili, ciechi civili e sordomuti, viene prevista l’erogazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale di protesi, ortesi e ausili correlati al tipo di minorazione.

Esenzione Ticket

Si ha il diritto all’esenzione del ticket per le prestazioni di specialistica ambulatoriale garantite dal servizio sanitario nazionale, tramite il riconoscimento di una invalidità. L’esenzione viene riconosciuta dall’Azienda Sanitaria Locale di residenza. L’esenzione per invalidità non include, però, le prestazioni farmaceutiche.
La legge 104 non è solo l’art. 3 comma 1, ma comprende tanto altro. Ad esempio l’art. 3 comma 3, stabilisce che è possibile fruire dei permessi retribuiti per sé e per chi occupa di un familiare disabile.
Sull’argomento segnaliamo:

Agevolazioni fiscali per disabili – 2018

Agevolazioni fiscali per disabili – 2018

Marta Bregolato, 2018, Maggioli Editore Le persone con disabilità devono affrontare quotidianamente problematiche che riguardano i settori più disparati: medico, psicologico, sociale, legale, patrimoniale, motorio e anche fiscale. Questo volume è dedicato a tutte le misure agevolative, dal punto di vista fiscale, riservate a tale...

mercoledì 13 giugno 2018

Fornitura libri di testo Scuola Primaria a.s.2018/2019 -- comune di Castiglione D'Adda

Fornitura libri di testo Scuola Primaria a.s.2018/2019

Tutti gli alunni frequentanti la Scuola Primaria hanno diritto alla fornitura gratuita dei libri di testo che è a carico del Comune di residenza.
Anche per l’a.s. 2018/2019 la fornitura dei libri di testo per la Scuola Primaria sarà effettuata con le cedole librarie.
I genitori devono ordinare presso il proprio cartolaio di fiducia i libri di testo necessari indicati negli elenchi pubblicati sul sito dell’Istituto Scolastico di riferimento (si consiglia la prenotazione per tempo in modo da avere garantita la fornitura per l’inizio della scuola).
Ad inizio a.s. la Scuola consegnerà ad ogni alunno le cedole librarie relative che i genitori dovranno consegnare al cartolaio presso cui hanno ordinato i libri. Una copia delle cedole (timbrata dal cartolaio) andrà poi resa alla scuola. Il cartolaio invierà la fattura elettronica con relative cedole al comune di residenza dell’alunno.
link:  http://www.comune.castiglionedadda.lo.it/eventi/fornitura-libri-di-testo-scuola-primaria-a-s-20172018/

Consumo di suolo, approvata dalla Giunta lombarda una delibera sulle aree dismesse

fonte: 
http://www.casaeclima.com/ar_35278__consumo-di-suolo-approvata-delibera-giunta-lombarda-aree-dismesse.html?mc_cid=2b89b9dff8&mc_eid=c407fb72cd

Consumo di suolo, approvata dalla Giunta lombarda una delibera sulle aree dismesse


Censimento e monitoraggio costante delle aree dismesse in tutto il territorio, ricognizione dei programmi regionali già operativi e la loro conseguente integrazione, e nuovi strumenti normativi per incentivare e semplificare il recupero e la bonifica di aree dismesse
Martedì 12 Giugno 2018
grande assessore pietro foroni : atto importante per la Regione ma anche strategico per il lodigiano !
Censimento e monitoraggio costante delle aree dismesse in tutto il territorio, la ricognizione dei programmi regionali già operativi e la loro conseguente integrazione, e nuovi strumenti normativi per incentivare e semplificare il recupero e la bonifica di aree dismesse: sono questi i tre aspetti principali del provvedimento approvato dalla Giunta regionale lombarda, su proposta dell'assessore al Territorio, Urbanistica e Protezione civile.
Si tratta del primo atto concreto in direzione del nostro obiettivo principale - ha commentato l'Assessore - che è quello di arrivare all'azzeramento totale del consumo di suolo nella nostra regione nei prossimi anni. Tutti i provvedimenti approvati oggi vanno nella stessa direzione, ossia rendere più conveniente e più facile il recupero di aree dismesse e la ristrutturazione e il recupero di vecchi edifici, piuttosto che costruire ex novo. Oggi diventiamo ufficialmente la regione apripista a livello nazionale nella rigenerazione urbana, grazie a misure che configurano per la prima volta una strategia unitaria e integrata di indirizzo.
In particolare la delibera approvata ieri prevede un sistema di rilevamento e monitoraggio delle cosiddette "aree della rigenerazione", cioè le "aree dismesse, da bonificare, degradate, inutilizzate e sottoutilizzate", mettendo a disposizione dei Comuni anche un sistema online per la raccolta delle informazioni e per il loro continuo aggiornamento. Informazioni che serviranno anche ai Comuni stessi per predisporre le Carte del consumo di suolo de Piani generali territoriali (PGT).
RICERCA DI FINANZIAMENTI. Nel testo si prevede una ricognizione dei principali piani e programmi regionali di settore e dei bandi di finanziamento utili ad incoraggiare la rigenerazione urbana, in modo da arrivare a una loro integrazione a livello regionale, svolgendo nel caso anche un ruolo di regìa e di coordinamento degli Enti coinvolti a vario titolo. A questo proposito, Regione Lombardia aiuterà concretamente i Comuni dal punto di vista formativo, della ricerca di finanziamenti (anche europei), della ricerca attiva di investitori interessati alle opere di riqualificazione un'incentivazione dei processi attribuendo incrementi volumetrici o di superficie, e riducendo oneri e costi.
Questo insieme di aiuti - spiega ancora l'Assessore - soprattutto se applicati simultaneamente renderà decisamente più appetibile il riutilizzo e la rigenerazione del territorio. Per quanto riguarda invece l'aspetto economico, mi attiverò personalmente presso il Governo centrale per reperire le risorse necessarie.
La delibera odierna propone poi alcuni suggerimenti per i Comuni in modo che possano introdurre nei rispettivi PGT ulteriori misure di semplificazione e di incentivazione - aggiunge l'assessore regionale - in particolare, localizzare uffici e funzioni di interesse pubblico preferibilmente nelle aree della rigenerazione, in modo che possano fungere da volani di attrattività e rinnovamento; privilegiare gli interventi nelle aree già dotate di infrastrutture, e incoraggiare il riuso anche temporaneo del patrimonio edilizio esistente, individuando infine un unico responsabile dell'amministrazione a cui i soggetti possano far riferimento in tutte le fasi del procedimento.

martedì 12 giugno 2018

Addio alla Fornero: ecco la nuova riforma delle pensioni

Addio alla Fornero: ecco la nuova riforma delle pensioni

 

Il Governo giallo verde annuncia la riforma graduale delle pensioni con l'introduzione della quota 41, quota 100 e opzione donna. Guida alle principali novità in arrivo
due pensionati felici con salvadanaio
di Annamaria Villafrate - Il nuovo Governo sta già elaborando le prime misure per riformare la materia delle pensioni. La promessa di abolire la legge Fornero è tra le finalità di questo esecutivo, anche se dal punto di vista pratico il passaggio al nuovo regime sarà graduale. Le novità più importanti? La quota 100 che permette di andare in pensione se la somma dell'età del lavoratore e degli anni di contributi versati è pari a 100, la quota 41 che tiene conto solo degli anni contributivi, la proroga di opzione donna che anticipa i tempi della pensione delle lavoratrici e infine la nona salvaguardia che conserva le regole dell'ottava per determinate categorie di lavoratori.

  1. Pensioni: cosa dice il contratto Lega Nord – M5S
  2. Legge Fornero: abolizione graduale
  3. Addio legge Fornero: cosa cambia?
  4. Riforma pensioni: le principali novità
  5. Pensione a quote: come funziona?
  6. Pensione anticipata quota 41
  7. Proroga opzione donna
  8. Nona salvaguardia
  9. Ape social: verso l'abolizione?

Pensioni: cosa dice il contratto Lega Nord – M5S

"Occorre provvedere all'abolizione degli squilibri del sistema previdenziale introdotti dalla riforma delle pensioni cd. "Fornero", stanziando 5 miliardi per agevolare l'uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse. Daremo fin da subito la possibilità di uscire dal lavoro quando la somma dell'età e degli anni di contributi del lavoratore è almeno pari a 100, con l'obiettivo di consentire il raggiungimento dell'età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva, tenuto altresì conto dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti. Inoltre è necessario riordinare il sistema del welfare prevedendo la separazione tra previdenza e assistenza. Prorogheremo la misura sperimentale "opzione donna" che permette alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 anni di contributi di andare in quiescenza subito, optando in toto per il regime contributivo. Prorogheremo tale misura sperimentale, utilizzando le risorse disponibili."

Legge Fornero: abolizione graduale

Una delle promesse più importanti fatte dal Governo giallo verde è l'abolizione graduale della legge Fornero. Diversi e mirati gli interventi da mettere a punto, con l'obiettivo di superare le disuguaglianze, senza alterare l'architettura dell'attuale disciplina delle pensioni. Non verranno infatti toccate:
Si procederà però al loro adeguamento, visto che nel frattempo sono cambiate le speranze di vita. Si passerebbe infatti, per la pensione di vecchiaia a a 67 anni di età, mentre per quella anticipata si sposterebbe a 43 anni e 3 mesi di contributi il requisito contributivo necessario per la richiesta.

Addio legge Fornero: cosa cambia?

L'abolizione o la disapplicazione ad alcune categorie della legge Fornero compererebbero:
  • il mutamento dell'età per la pensione di vecchiaia;
  • il ripristino delle vecchie quote, mantenendo le opportune differenze di requisiti necessari per la pensione tra lavoratori subordinati e autonomi e tra dipendenti pubblici e privati.

Riforma pensioni: le principali novità

Gli aspetti innovativi della riforma pensionistica sono quelli relativi alla quota 100, alla quota 41, all'opzione donna, alla nona salvaguardia e all'Ape. Le novità relative alla quota 100 e alla quota 41 sono ancora nebulose. In generale queste misure consentono di andare in pensione qualche anno prima, rispetto a quanto previsto dalla disciplina attuale, tenendo conto della carriera personale di ogni lavoratore. Potrebbe accadere però che inizialmente, le misure siano rivolte solo ad alcune categorie di lavoratori o che siano introdotte penalizzazioni. La nona salvaguardia è destinata agli esodati, mentre la proroga dell'opzione donna, in cambio del ricalcolo contributivo permette alle lavoratrici di andare in pensione in largo anticipo.

Pensione a quote: come funziona?

Il calcolo della quota si ottiene sommando all'età dell'interessato gli anni di contributi versati. Nel caso in cui il risultato della somma non corrisponde a una cifra esatta, per calcolare la quota i mesi devono essere trasformati in decimi. La quota 100 prevede infatti la possibilità di andare in pensione se la somma tra età pensionabile e gli anni di contributi versasti restituisce il risultato di 100. La quota 41 invece permette di andare in pensione se il lavoratore ha versato 41 anni di contributi.

Pensione anticipata quota 41

La "quota"41, che affianca il meccanismo della quota 100 offre la possibilità di andare in pensione dopo se il lavoratore ha provveduto a versare 41 anni di contributi. L'età del lavoratore, ai fini del calcolo della quota 41 non rileva. Si tratta quindi non di un vero e proprio sistema a quote, perché in questo caso rilevano solo gli anni di contributi versati. Naturalmente la pensione quota 41 sarà essere adeguata alla speranza di vita, con aumenti nella misura di 3 mesi ogni ogni due anni. Diciamo che la possibilità di andare in pensione con un certo numero di anni di contributi è attualmente prevista, anche se è limitata ai lavoratori che:
  • a 19 anni di età avevano già maturato 12 mesi di contributi;
  • risultano iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 1996;
  • siano disoccupati e che da tre mesi non percepiscano il trattamento di disoccupazione;
  • come caregiver assistano da un minimo di 6 mesi un familiare convivente entro il 2°grado con un handicap grave;
  • siano invalidi dal 74%,
  • o che abbiano svolto lavori usuranti o gravosi.

Proroga opzione donna

La proroga opzione donna è una pensione agevolata riservata alle lavoratrici. In questo modo viene data la possibilità alle donne di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro in cambio del ricalcolo contributivo della pensione. Oggi, le donne che vogliono andare in pensione in anticipo possono farlo se:
  • come dipendenti hanno compiuto 57 anni;
  • come lavoratrici autonome hanno compiuto 58 anni e se possiedono 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2015
Attraverso questa misura l'obiettivo è rendere questo trattamento strutturale, per consentire alle lavoratrici con 35 anni di contributo e con 57 anni e 7 mesi o 58 anni e 7 mesi di età (da adeguare in futuro all'aspettativa di vita) di andare in pensione con un certo anticipo.

Nona salvaguardia

La nona salvaguardia prevede il ritorno delle vecchie regole pensionistiche per impedire che si producano oltre tempo gli effetti negativi della legge Fornero è stata ipotizzata anche la proroga delle salvaguardie. Il nome "nona salvaguardia" nasce dal fatto che, dal 2012 (data di entrata in vigore della Riforma Fornero) sono stati emanati otto decreti di salvaguardia sulle pensioni. La salvaguardia del nuovo Governo non dovrebbe modificare le categorie che hanno beneficiato dell'ottava ossia tutti i lavoratori:
  • in mobilità;
  • autorizzati a versare i contributi volontari;
  • cessati dal servizio;
  • in congedo per potersi occupare dei figli disabili;
  • a termine.

Ape social: verso l'abolizione?

L'abolizione dell'Ape social, misura di cui possono usufruire solo certe categorie di lavoratori in difficoltà (cassaintegrati, disoccupati o che svolgono mansioni gravose) è prevista a partire dal 2019. Occorre infatti recuperare risorse se si vogliono mettere in atto tutte le misure pensionistiche in programma.
 
 https://www.studiocataldi.it/articoli/30714-addio-alla-fornero-ecco-la-nuova-riforma-delle-pensioni.asp
 
fonte: 

potenziamento e nuova rete fognaria a castiglione d'adda e a bertonico

stimata redazione,
in merito all'articolo odierno ci teniamo a precisare alcune cose non completamente esposte nello stesso. il progetto viene da lontano (anno 2012) , dove la mia ex amministrazione ha preso contatto con il presidente di sal e ufficio di ambito della provincia di lodi per sensibilizzare e sviluppare tutto quanto in itinere,  nei primi giorni di mandato oltre che fare approvare la validita' progettuale da tutti gli enti coinvolti. lo studio di fattibilita' e' stato approvato dalla assemblea dei sindaci nel dicembre 2016 e tutto va avanti con piena soddisfazione. ringraziamo SAL (cda e parte tecnica) e la provincia di lodi (dott.sa Cretti) per la proficua e sentita collaborazione. obiettivo funzionale e determinante sia per potenziare lo smaltimento dei reflui fognari, sia per portare avanti la revisione del PGT per uno sviluppo territoriale compatibile con il territorio castiglionese. gli iter amministrativi su queste ed altre tematiche sono lunghi, ma arrivare al risultato vuol dire essere stati lungimiranti per le sinergie degli sviluppi locali.
tutte le documentazioni sono a disposizione dei cittadini. 
ora bisogna portare in commissione ambiente e territorio tutta la procedura per informare tutte le forze politiche.
vi preghiamo pubblicare la missiva nelle lettere al direttore.
lettera pubblicata sul cittadino di lodi in data 12 giugno nella rubrica dedicata a questi spazi amministrativi.
grazie mille
lista civica il progresso di castiglione
il capogruppo alfredo ferrari
francesco bassanini
antonio anelli
vedi allegato articolo tratto da il cittadino di lodi 
edizione di sabato 9 giugno 2018 


lunedì 11 giugno 2018

Amministrative, la Lega fa il botto, cala M5s

Amministrative, la Lega fa il botto, cala M5s

il Carroccio sfonda anche nelle ultime aree rosse. A Imperia il ritorno dell'ex ministro Scajola che arriva al ballottaggio. Tiene il centrosinistra
 elezioni
Movimento cinque stelle in calo, centrodestra sempre più a trazione leghista, centrosinistra che rischia di perdere ancora terreno. Le elezioni comunali, quando lo spoglio dei voti è ancora in corso, sembrano confermare il quadro politico uscito dalle urne dello scorso 4 marzo. Mentre l'affluenza, nei 761 comuni al voto - tra cui 20 capoluoghi di provincia - è in generale in calo di 6 punti (ma cresce del 9% in Sicilia): alla chiusura dei seggi l'affluenza di assesta al 61,19% contro il 67,24% di cinque anni fa quando però c'erano a disposizione due giorni per votare. Dopo novanta giorni di trattativa per la formazione del governo e meno di una settimana di vita dell'esecutivo giallo-verde di Giuseppe Conte è il Carroccio a spingere il centrodestra verso la vittoria. Il Movimento cinque stelle mostra una frenata, il Pd rischia di perdere le ultime roccheforti rimaste come a Siena dove è testa a testa tra il candidato del centrodestra e quello del centrosinistra. I democratici tengono però a Brescia, dove il sindaco Emilio Del Bono va dritto al secondo mandato vincendo sul candidato del centrodestra. Ma al Nord si profila un vero exploit per la Lega che, intanto, forte di quasi il 20% dei consensi, si riprende Treviso, strappato dal Pd nel 2013, con Mario Conte che diventa sindaco al primo turno e con oltre 15 punti di distacco rispetto al primo cittadino uscente, Giovanni Manildo. "La nostra coalizione è molto forte e rappresenta bene il territorio" ha sottolineato Mario Conte. Il centrodestra strappa al centrosinistra anche Vicenza. Il Carroccio, però, avanza anche nelle 'regioni rosse' come in Toscana dove conferma la sua tendenza: a Pisa il centrodestra dovrebbe andare al ballottaggio mentre a Massa il centrosinistra potrebbe andare al ballottaggio con il candidato sindaco del Movimento cinque stelle. In Sicilia, a Messina, si profila un ballottaggio tra i candidati Placido Bramanti (centrodestra) e il deputato regionale Cateno De Luca, anche lui di area centrodestra. A Ragusa, invece, possibile ballottaggio fra il candidato sindaco del M5s Antonio Tringali che ha il 22,60% e uno dei candidati di area centrodestra, Giuseppe Cassì (appoggiato anche da Fratelli d'Italia) che ha il 20,80%. A Trapani vittoria al primo turno molto probabile per il candidato sindaco Pippo Tranchida che ha il 70% delle preferenze dopo lo spoglio di 14 sezioni su 70. Il centrosinistra rischia di perdere un'altra roccaforte, Terni, dove la crisi economica per il caso delle acciaierie ha pesato in modo particolare. Qui non solo il centrodestra è avanti ma la Lega sembra essere il primo partito della coalizione. Il centrosinistra è avanti ad Ancona e se la vedrà al ballottaggio con il centrodestra mentre il Movimento cinque stelle è fuori dalla corsa. A Viterbo, dopo cinque anni in una giunta di centrosinistra, il Pd non arriva al ballottaggio: è all'orizzonte, infatti, una netta vittoria del candidato del centrodestra Giovanni Arena che al secondo turno se la vedrà con Chiara Frontini, candidata della lista civica Viterbo2020. Vicino a Viterbo, a Sutri, diventa sindaco al primo turno Vittorio Sgarbi che con la sua lista "Rinascimento Sgarbi" ha raccolto oltre il 58% dei voti. A Imperia c'è il ritorno dell'ex ministro delle attività produttive del governo Berlusconi Claudio Scajola che conquista il 35,7% dei voti e arriva al ballottaggio con il candidato del centrodestra Luca Lanteri. A Imola dovrebbe andare in scena un inedito ballottaggio Pd-M5s. In Puglia, a Brindisi, ballottaggio centrodestra-centrosinistra mentre Barletta ha già il suo sindaco Cosimo Damiano Cannito, candidato delle liste civiche di centrodestra.

Sport Bonus 2018: decreto attuativo in gazzetta ufficiale.

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Sport Bonus 2018: decreto attuativo in gazzetta ufficiale.

Credito d’imposta per erogazioni liberali finalizzate alla ristrutturazione di impianti sportivi: regole 2018

 

 

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (serie generale n°130 del 07/06/2018) il decreto attuativo per poter beneficiare del credito d’imposta, previsto dall’art.1, comma 363 della L. 205 de 27 dicembre 2017. La Legge di Bilancio 2018 ha infatti riconosciuto un beneficio rivolto a tutte le imprese per le erogazioni liberali fatte a favore di soggetti concessionari di impianti pubblici sportivi, indirizzate a interventi di restauro o ristrutturazione degli stessi.
Il credito d’imposta è rivolto a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica in cui queste siano organizzate; il decreto attuativo fa infatti riferimento a:
  •  Imprese individuali,
  •  Imprese collettive,
  •  Stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di imprese non residenti.
I soggetti beneficiari delle erogazioni liberali devono comunicare immediatamente all’Ufficio per lo Sport, istituito preso la Presidenza del Consiglio dei ministri, l’ammontare delle somme ricevute, la loro destinazione e devono provvedere a dare adeguata pubblicità attraverso l’utilizzo dei mezzi informatici. Inoltre, entro il 30 giugno di ogni anno successivo all’anno dell’erogazione, è necessario comunicare lo stato di avanzamento dei lavori, attraverso una rendicontazione delle modalità di utilizzo delle somme erogate; tale comunicazione deve essere prodotta fino al momento dell’ultimazione dei lavori di restauro o ristrutturazione.
Lo Sport bonus è riconosciuto se rispetta:
  •  Il limite del 3‰ dei ricavi annui
  •  la misura del 50% delle erogazioni liberali in denaro fino ad un massimo di 40.000€.
Devono essere prese in considerazione le erogazioni liberali effettuate nel 2018 e esplicitamente finalizzate alla realizzazione di interventi di restauro o ristrutturazioni. Le modalità attraverso cui le erogazioni vengono realizzate devono essere tracciate, possono quindi essere eseguite esclusivamente attraverso:
  •  bonifici bancari,
  •  bollettini postali,
  •  carte di debito, carte di credito o prepagate,
  •  assegni bancari e circolari.
Il volume totale del beneficio riconosciuto dallo Stato è pari a dieci milioni di euro, suddiviso in due tranche di pari importo attraverso due finestre temporali.
1°finestra temporale 2° finestra temporale
01/04/2018 20/08/2018
Entro 30 giorni dall’apertura di ciascuna finestra, chiunque voglia usufruire del beneficio fiscale, deve inviare un apposito modulo all’Ufficio per lo Sport, tramite pec, indicando l’importo della donazione e il beneficiario.
Entro 120 giorni successivi alla scadenza appena esaminata, l’Ufficio per lo Sport pubblica sul proprio sito istituzionale l’elenco degli ammessi al beneficio fiscale secondo il criterio temporale di ricevimento delle richieste sino all’esaurimento delle risorse disponibili in ciascuna finestra.
Entro 10 giorni dalla pubblicazione della graduatoria, i soggetti ancora interessati devono procedere all’effettuazione dell’erogazione liberale al soggetto prescelto.
Il soggetto beneficiario della donazione deve a sua volta, nei dieci giorni successivi, dare comunicazione all’ufficio dello Sport, via pec, dell’ammontare dell’erogazione ricevuta e della data in cui è stata effettuata;
A questo punto l’Ufficio dello Sport provvede ad incrociare i dati delle varie comunicazioni ricevute dai diversi soggetti coinvolti e provvede, entro 20 giorni, alla pubblicazione, sul proprio sito istituzionale, dell’elenco dei soggetti a cui è stato riconosciuto il beneficio fiscale.
Nel caso in cui l’ammontare dei benefici riconosciuti sia inferiore a cinque milioni di euro, ovvero il limite previsto per ogni finestra temporale, verranno riprese in considerazione le richieste rimaste insoddisfatte; si riaprirà per quest’ultime, contestualmente alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti a cui è stato riconosciuto il beneficio fiscale, l’iter scadenzato sopra descritto. Qualora ci fossero ancora dei benefici fiscali rimasti inutilizzati nella prima finestra, confluiranno nella finestra successiva. Essendo, il decreto attuativo oggetto della presente trattazione, stato pubblicato in GU in data 07/06/2018, sembra chiaro che la possibilità di ricevere il credito d’imposta con la prima finestra temporale sia ormai sfumata. Pertanto, eccetto che non siano deliberate proroghe per la prima scadenza, l’intero importo stanziato verrà “distribuito” nella seconda finestra e pare altrettanto logico chiedersi se, per come sia stato scritto il decreto attuativo, non ci sia già l’intenzione di prorogare l’agevolazione anche il prossimo anno.
In merito alle possibilità di fruizione, il credito d’imposta ottenuto è utilizzabile in tre quote annuali di pari importo negli esercizi finanziari 2018, 2019 e 2020, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo a quello di pubblicazione dell’elenco dei soggetti a cui il beneficio fiscale è stato riconosciuto.
Unica modalità prevista per l’utilizzo del credito d’imposta è attraverso il modello F24, soprattutto in considerazione del fatto che l’Ufficio per lo Sport trasmette telematicamente all’ Agenzia delle Entrate i codici fiscali dei soggetti beneficiari e l’importo del credito riconosciuto in modo che possa fare i controlli del caso su ogni F24 in cui il credito venga utilizzato.
Ultima precisazione meritevole di attenzione, riguarda il fatto che il credito d’imposta ottenuto non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive ma deve essere comunque indicato nella dichiarazione dei redditi del periodo d’imposta in cui viene riconosciuto e dei periodi d’imposta in cui se ne fa utilizzo.

Fonte: Fisco e Tasse


 

“GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO – ANALISI DEL FENOMENO NEL TERRITORIO LODIGIANO” Castiglione d'Adda 12 giugno 2018 incontro pubblico

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“GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO – ANALISI DEL FENOMENO NEL TERRITORIO LODIGIANO”

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l’Amministrazione Comunale è lieta di invitare la cittadinanza all’incontro dal titolo :
“GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO – ANALISI DEL FENOMENO NEL TERRITORIO LODIGIANO”
Martedì 12 Giugno 2018 ore 20:30
Presso l’Oratorio di Castiglione D’Adda (LO)
Si confida in una numerosa partecipazione

 http://www.comune.castiglionedadda.lo.it/eventi/gioco-dazzardo-patologico-analisi-del-fenomeno-nel-territorio-lodigiano/

Allegati