venerdì 27 marzo 2020

Il coronavirus resta nell’aria? Cosa c’è di vero

https://www.money.it/coronavirus-resta-nell-aria?fbclid=IwAR1NhbVzDNa6OvphbvV1CtAcPL6wbvWYCOomiC5pdZD0ZxSvmpBgqZUmAV8


Il coronavirus resta nell’aria? Cosa c’è di vero

Lo teorizza uno studio effettuato dallo statunitense National Institutes of Health, ma ci sono delle precisazioni da fare

Il coronavirus resta nell'aria? Cosa c'è di vero
È delle ultime ore la notizia che l’Organizzazione mondiale della sanità sta valutando una nuova serie di precauzioni che prendano in considerazione la dispersione del coronavirus nell’aria.
Le dichiarazioni in arrivo dall’OMS seguono la recente pubblicazione sul New England Journal of Medicine di uno studio effettuato dallo statunitense National Institutes of Health, che evidenzia la capacità del nuovo coronavirus di sopravvivere per diverse ore nelle particelle d’aria.
Più nello specifico, i ricercatori hanno evidenziato che il COVID-19 è rilevabile nell’aria per un massimo di tre ore. Anche alla luce di questo e altri simili esperimenti, la dottoressa Maria Van Kerkhove, a capo dell’Unità Malattie Emergenti dell’OMS, ha fatto delle dichiarazioni interpretabili come un allarme lanciato a indirizzo del settore sanitario:
“In una struttura dove si fornisce assistenza medica c’è la possibilità che queste particelle restino nell’aria un po’ più a lungo. È quindi molto importante che gli operatori sanitari prendano ulteriori precauzioni quando lavorano sui pazienti”.

Il coronavirus resta nell’aria? Cosa c’è di vero

Come universalmente confermato, la malattia si diffonde attraverso il contatto da uomo a uomo, tramite le cosiddette goccioline emesse e i germi lasciati sugli oggetti.
Il coronavirus ha quindi un’effettiva dispersione nell’aria, ma pesano sulla sua resistenza nella stessa diversi fattori, tra i quali calore e umidità.
Maria Van Kerkhove ha dichiarato di essere a conoscenza di numerosi studi che esaminano le diverse condizioni ambientali in cui il COVID-19 può persistere.
Tra questi rientra l’esperimento condotto dal National Institutes of Health, i cui risultati suggeriscono che “le persone possono contrarre il virus attraverso l’aria e dopo aver toccato oggetti contaminati”, così come annunciato dal dottor Neeltje van Doremalen, a capo dello studio.
In esame ci sono soprattutto elementi come l’umidità, la temperatura, l’illuminazione e le superfici circostanti l’area analizzata.
Tuttavia, come specificato anche dal direttore dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie Robert Redfield, si tratta di una valutazione che - per quanto proceda a un ritmo “aggressivo” - è tuttora in corso.
Le raccomandazioni al personale medico restano, per il momento, quelle che invitano ad indossare le maschere N95, perché filtrano circa il 95% di tutte le particelle disperse nell’aria.
Dall’altra parte il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha fatto luce sulla rapida escalation dei casi COVID-19 durante la scorsa settimana, invitando esplicitamente tutti i Paesi a moltiplicare i tamponi:
“Abbiamo un semplice messaggio per tutti i Paesi: test, test, test! Testare tutti i casi sospetti; se risultano positivi, isolarli e scoprire con chi sono stati in contatto a partire dalle 48 ore precedenti ai sintomi, quindi testare anche quelle persone”.

Autocertificazione Coronavirus, come compilarla e presentarla ai controlli



 








https://www.leggioggi.it/2020/03/27/autocertificazione-coronavirus-come-compilarla-e-presentarla-ai-controlli/amp/?utm_term=175012+-+Autocertificazione+Coronavirus%2C+come+compilarla+e+presentarla+ai+controlli&fbclid=IwAR3HnVttpViVfaWFearNYAJ4ZAI41dqtM5ukGqRUA-PdDq-a3nDNlWP_63c#038;acc=33e75ff09dd601bbe69f351039152189&utm_campaign=NEWSLETTER%20Leggi%20Oggi%20-%20Newsletter%20del%2026%20marzo%202020%20-%20%202020-03-26&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=35573%20-%20Newsletter%20del%2026%20marzo%202020%20(2020-03-26)


Autocertificazione Coronavirus, come compilarla e presentarla ai controlli

    Categorie Società
Il Decreto 9 Marzo ha vietato agli italiani di spostarsi liberamente in tutto il territorio nazionale e ha introdotto l’Autocertificazione Coronavirus, per consentire di giustificare tutti i movimenti necessari e urgenti.
Una misura drastica sicuramente, ma che può limitare notevolmente i contagi. Anche il Decreto 22 Marzo è intervenuto a modificare e inasprire ulteriormente le restrizioni: gli spostamenti devono essere limitati al Comune di appartenenza. Infatti è possibile uscire esclusivamente per:
Non è consentito raggiungere le proprie case vacanze, uscire/entrare dal proprio Comune o circolare all’interno del Comune senza valide motivazioni.
Ad intervenire ulteriormente sulla questione anche il Decreto 25 Marzo che estende eventuali misure al 31 Luglio, data ultima dello stato di emergenza, qualora la diffusione del virus continui.
Sono vietati assembramenti di persone ma anche attività individuali, per fare alcuni esempi: passeggiate, feste a casa, attività sportive di gruppo e fare la spesa non da soli. In questi casi intervengono le ordinanze degli Enti Locali con specifici divieti validi territorialmente.
Ogni spostamento deve essere giustificato tramite nuova autocertificazione predisposta dal Governo il 26 Marzo, la cui firma testimonia che il dichiarante sia a conoscenza delle nuove regole e non sia fuori dall’abitazione con pur essendo sottoposto a quarantena o positivo al Covid-19.
Il dubbio sorto tra i nostri lettori è: come presentarla ai controlli? Chi non ha una stampante? E’ valida scritta a mano o compilata online? Vediamo tutti i casi concessi.

>> Scarica qui la nuova autocertificazione <<

Autocertificazione coronavirus: come compilarla correttamente

Il 26 Marzo il Ministero dell’Interno ha prodotto una nuova certificazione spostamenti, la quinta nel giro di due settimane, che fa dichiarare al soggetto di:
  • non trovarsi nelle condizioni previste dall’art. 1, comma 1, lett. C (ovvero: “divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus “COVID-19“);
  • essere a conoscenza dei provvedimenti a livello regionale e di indicare il riferimento normativo.
Per compilarla è necessario inserire:
  • nome e cognome;
  • data e luogo di nascita;
  • residenza e domicilio (paese, via e numero civico);
  • utenza telefonica;
  • estremi del documento d’identità;
  • motivazione dello spostamento nella casella in fondo (specificando se si tratta di un impegno continuativo con data e luogo);
  • provvedimento operante territorialmente.
Ricordiamo che devono essere giustificati anche gli spostamenti all’interno del proprio Comune. Ogni dichiarazione mendace viene punita per legge.
Chi viola le limitazioni rischia un’ammenda fino a 206 euro, l’arresto fino a 3 mesi e una denuncia per reati dolosi contro la salute pubblica.

Autocertificazione Coronavirus: come presentarla

Il modulo di autocertificazione spostamenti deve essere compilato e portato con sè. Nei prossimi paragrafi vediamo tutte le modalità per presentarlo.
Al momento del controllo le autorità devono accertare l’identità del cittadino. E’ quindi opportuno portare con sè sempre anche un documento d’identità.

Come fare se non ho una stampante?

Nel caso in cui non sia possibile stampare l’autocertificazione spostamenti, il testo può essere trascritto a mano, compilato in ogni campo e firmato.

E’ possibile copiare il testo a mano?

Si, è possibile copiare il testo dell’autocertificazione coronavirus a mano e compilarlo in ogni sua parte.

Cosa succede se dimentico l’autocertificazione?

L’autocertificazione dovrebbe essere sempre portata con sè, unitamente a un documento d’identità in corso di validità.
Se il dichiarante avesse dimenticato l’autocertificazione, in fase di controllo è possibile fare una dichiarazione verbale. Le Forze dell’Ordine dovranno trascriverla per verificare la veridicità delle affermazioni.

Se ho impegno continuativo devo usare più moduli?

Se lo spostamento è continuativo il dichiarante può utilizzare solo un modulo e specificare la cadenza fissa dell’impegno.
L’autocertificazione diffusa a partire dal 22 Marzo contiene appositi spazi per indicare data e luogo dello spostamento.
Più la dichiarazione è ricca di dettagli più il lavoro delle Forze dell’Ordine è facilitato.

Posso presentare l’Autocertificazione Coronavirus online da smartphone?

Se si viene fermati il modulo deve essere controfirmato da un Pubblico Ufficiale. Quindi non valgono fotografie o pdf online non compilabili.
Attendiamo disposizioni dagli organi competenti sull’utilizzo degli strumenti digitali (eventuali app o autocertificazioni word con compilazione e firma direttamente online). Per sicurezza è preferibile trascrivere il documento a mano.

FONTE: WWW.LEGGIOGGI.IT

Nel Lodigiano la paura torna a crescere insieme ai contagi: più positivi a Codogno, nessuno a Casale

https://primalodi.it/cronaca/nel-lodigiano-la-paura-torna-a-crescere-insieme-ai-contagi-piu-positivi-a-codogno-ma-nessuno-a-casale/?fbclid=IwAR1mPpjbQjVVmOSD4EZZ0vdxLPuJQi2vg-za0W0svnLmrDGuGRgJ5t80n1k


PAURA NEL LODIGIANO

Nel Lodigiano la paura torna a crescere insieme ai contagi: più positivi a Codogno, nessuno a Casale

Un dubbio sembra venir confermato: forse era troppo presto per riaprire la ex zona rossa.

Nel Lodigiano la paura torna a crescere insieme ai contagi: più positivi a Codogno, nessuno a Casale
Lodi, 27 Marzo 2020 ore 10:18
La paura torna nel Lodigiano. La paura e una conferma che non si voleva avere: quella che forse era troppo presto per riaprire la “ex zona rossa”, la prima zona del basso Lodigiano ad essere stata chiusa per l’incredibile numero di contagiati a fine febbraio 2020.

Nel lodigiano i contagi tornano a salire

Dopo diversi giorni consecutivi in cui sembrava che in tutto il Lodigiano il trend dei contagi fosse in discesa, dopo le prime settimane di picco, i dati confermano purtroppo una sconcertante verità: non è più così. I contagi stanno infatti tornando a salire in provincia di Lodi dopo che a Codogno, epicentro della pandemia in Lombardia, si era persino giunti ad avere una crescita pari allo zero ma che ora segna sei positivi in più.

La rabbia dei sindaci della Ex zona rossa

“Che senso ha chiudere tutto se poi, appena arrivano i primi risultati positivi, si dà la possibilità di riaprire negozi e di spostarsi per lavoro praticamente ovunque?” E’ questo, in poche parole, il pensiero che ha sfiorato tutti i sindaci e i residenti della ex zona rossa quando con decreto dell’8 marzo il Governo scioglieva la zona rossa mettendo l’intera nazione in isolamento, seppur più soft rispetto a quello serrato che nel basso Lodigiano si è vissuto per due settimane.
Come ricordato dal sindaco di Codogno Francesco Passerini, infatti, l’emergenza è ancora in atto, più forte che mai. Basti pensare che in un mese le persone morte sono quasi il triplo rispetto gli anni passati (in alcune zone, come quella bresciana e bergamasca, il rapporto è purtroppo ben più alto).
Ogni giorno ancora si muore di Coronavirus: ogni giorno l’Italia vive un’emergenza che, a detta di chi ha vissuto misure più stringenti ed efficaci, va affrontata come tale con maggiori divieti per fermare il virus. I Lodigiano non vuole rivivere il terrore e la sofferenza di un mese fa.

A Casalpusterlengo zero contagiati

Le belle notizie, però, fortunatamente non mancano. Come confermato dal Sindaco di Casalpusterlengo Elia Delmiglio nella giornata di ieri, in paese si è riscontrata la crescita pari a 0:
“I dati che arrivano oggi da Regione Lombardia non ci rassicurano: tantissimi nuovi contagi e tantissimi nostri concittadini Lombardi non ce l’hanno fatta. Oggi a Casalpusterlengo però registriamo per la prima volta dall’inizio emergenza un +0 nei contagi. Infatti, come ieri, il bilancio dei nostri concittadini positivi al Coronavirus è di 167. Questo non deve illudere nessuno, poiché il nemico silenzioso e crudele è vivo e pronto ad aggredire. Per poterlo allontanare è fondamentale stare in casa, fare sacrifici e rispettare responsabilmente le regole.”


Convocazione Consiglio Comunale - 02 Aprile ore 18:00 DI CASALPUSTERLENGO

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Comunica che, ai sensi dell’art. 29 dello Statuto Comunale, del Regolamento di Consiglio Comunale e del proprio Decreto n. 17 del 21/03/2020 (“Misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – Riunioni di Consiglio Comunale in videoconferenza- trasparenza e tracciabilità”), il Consiglio Comunale è convocato, in videoconferenza, in prima convocazione, per la trattazione dell’allegato o.d.g., per il giorno:
02/04/2020 (giovedì) alle ore 18:00

Qualora si rendesse necessario per seduta deserta, il Consiglio Comunale si intende convocato, in seconda convocazione, in videoconferenza, per il giorno:
04/04/2020 (sabato) alle ore 11:00

Si informa inoltre che, qualora nella seduta del 02/04/2020, non si esaurisse la trattazione degli argomenti iscritti al suddetto o.d.g., il Consiglio Comunale si intende aggiornato, in prima convocazione, in videoconferenza, per il giorno:
04/04/2020 (sabato) alle ore 11:00

https://www.comune.casalpusterlengo.lo.it/index.php/vivere-il-comune/dati-generali/notizie/594-consiglio-comunale-2020-04-02?fbclid=IwAR1aUHL9AtvUBSXkoZ5F6rwUFGHB-1_ZnWxSvbMipEHKAwRs4-PSkkcxPpE

martedì 24 marzo 2020

Covid-19 #IORESTOACASA

Covid-19 #IORESTOACASA

Cig Covid-19: pronte le istruzioni: diversi trattamenti di cig per tipologia d'impresa, domande semplificate, agevolazioni, casi particolari: le prime istruzioni INPS.



Cig Covid-19: pronte le istruzioni: diversi trattamenti di cig per tipologia d'impresa, domande semplificate, agevolazioni, casi particolari: le prime istruzioni INPS.

 

 fonte.pmi.it redazione


https://www.pmi.it/economia/lavoro/328046/cig-covid-19-pronte-le-istruzioni.html?fbclid=IwAR1ADA0xWrWVUt3iV1GQvxs1pLjnlqTzZ_2f15-2maY7Uh5GauMD9LRxOTE

Negozi: il codice per lo sgravio sull’affitto


Negozi: il codice per lo sgravio sull’affitto

 fonte: pmi.itMisure fiscali CuraItalia
https://www.pmi.it/impresa/contabilita-e-fisco/327997/negozi-il-codice-per-lo-sgravio-sullaffitto.html?fbclid=IwAR1g_ArRZdymGsJxDVB8uTxylKkEmZkpAZqEBx4FpyExFddRWLRzax0WYBs

Pagamento pensioni di aprile: alle Poste dal 26 marzo


Pagamento pensioni di aprile: alle Poste dal 26 marzo


https://www.pmi.it/economia/lavoro/327990/pagamento-pensioni-di-aprile-alle-poste-dal-26-marzo.html?fbclid=IwAR37y5-mW6Kw9LGpyxVGxCDmavSXfUKSpTqo59Xfdna739Blz2o33Vbz8OQ

fonte : pmi.it

lunedì 23 marzo 2020

Coronavirus – Ultimi provvedimenti aggiornato al 23 marzo 2020

https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/cittadini/salute-e-prevenzione/Prevenzione-e-benessere/red-coronavirusnuoviaggiornamenti


Coronavirus – Ultimi provvedimenti





Coronavirus: leggi gli aggiornamenti in tempo reale
Aggiornamento del 22 marzo
Si pubblica in allegato l’Ordinanza regionale del 22 marzo che, sentito il parere del prefetto di Milano,  integra e modifica l’Ordinanza regionale del 21 marzo 2020, disponendo ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Le disposizioni sono in vigore dal 23/03/2020 fino al 15/04/2020.
In particolare, rispetto all’Ordinanza del 21 marzo, l’Ordinanza allegata:
  • rettifica un errore materiale contenuto al punto 3: la temperatura di 37,3° C, di cui al secondo periodo del punto 3 dell’Ordinanza n. 514 del 21/3/2020, è rettificata in 37,5° C;
  • chiarisce per quanto attiene alle amministrazioni pubbliche, alle funzioni sanità, agli enti pubblici non economici regionali e locali, nonché ai soggetti privati preposti all'esercizio di attività amministrative, quali siano da considerare servizi essenziali e di pubblica utilità;
  • sostituisce il punto 16 dell’Ordinanza n.541 relativo alle strutture ricettive, anche in relazione a richieste di chiarimento pervenute, con il seguente testo:
“Sono chiuse tutte le strutture ricettive comunque denominate e sospesa l’accoglienza degli ospiti dall’entrata in vigore del presente provvedimento. Per gli ospiti già presenti nella struttura in tale momento l’ospitalità non può protrarsi oltre le 72 ore successive all’entrata in vigore del presente provvedimento. La presente disciplina si applica anche ai residence, agli alloggi agrituristici e alle locazioni brevi per finalità turistiche. Le strutture possono permanere in servizio per esigenze collegate alla gestione dell’emergenza (pernottamento di medici, isolamento di pazienti, ecc.) ivi compreso il regolare esercizio dei servizi essenziali.
È altresì consentito nelle strutture ricettive comunque denominate il soggiorno delle seguenti categorie:
  • personale in servizio presso le stesse strutture;
  • ospiti che vi soggiornano per motivi di lavoro in uno dei servizi per cui non è disposta la chiusura o la sospensione dell’attività;
  • personale viaggiante di mezzi di trasporto;
  • ospiti costretti a prolungare il soggiorno per cause di forza maggiore che non consentano il trasferimento nei termini suindicati;
  • soggetti aventi residenza anagrafica nelle stesse strutture;
  • soggetti che assistono persone malate o ricoverate in strutture sanitarie;
  • soggetti che hanno stipulato, antecedentemente al 22/3/2020, un contratto con la struttura ricettiva per il soggiorno nella struttura stessa.
Sono escluse da quanto previsto al presente punto 16 le residenze, le strutture e gli alloggi per studenti universitari e le strutture per il soggiorno a fini assistenziali e solidaristici.”

Si pubblica in allegato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 22 marzo 2020 che dispone nuove misure urgenti di contenimento del contagio dal virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale, in vigore dal 23 marzo e fino al 3 aprile 2020.
In particolare, vengono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 e con altre eccezioni indicate nel Decreto.
Le imprese le cui attività non sono sospese rispettano i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 14 marzo 2020 tra il Governo e le parti sociali.
Le imprese le cui attività sono sospese per effetto del decreto completano le attività necessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza.

Si pubblica in allegato l’Ordinanza del Ministro della Salute di concerto con il Ministro dell’Interno che dispone dal 22 marzo il divieto di trasferimento e spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui le persone si trovano, salvo comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.
Ordinanza pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.75 del 22-03-2020.
Aggiornamento del 21 marzo
Si pubblica in allegato l’ordinanza del presidente Attilio Fontana che dispone limitazioni ancora più stringenti per contrastare la diffusione del coronavirus.
L'ordinanza è in vigore dal 22 marzo fino al 15 aprile, salvo variazioni dovute all'evoluzione dell’emergenza sanitaria, ed è stata condivisa con i sindaci dei capoluoghi della Lombardia, ANCI Lombardia, UPL e con il Tavolo del Patto per lo Sviluppo.
Di seguito una sintesi delle nuove limitazioni regionali che si aggiungono a quelle dei provvedimenti del Governo:
  • divieto di assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici e sanzioni in caso di non rispetto fino a 5 mila euro;
  • monitoraggio clinico degli operatori sanitari prima dell’inizio del turno di lavoro;
  • sospensione dell'attività degli uffici pubblici e dei soggetti privati che svolgono attività amministrative, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
  • sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali;
  • sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti;
  • sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona;
  • chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza;
  • chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell'emergenza. Gli ospiti già presenti dovranno lasciare le strutture entro le 72 ore successive all'entrata in vigore dell'ordinanza;
  • fermo delle attività nei cantieri edili, esclusi quelli per le ristrutturazioni sanitarie, ospedaliere ed emergenziali, oltre a quelli stradali, autostradali e ferroviari;
  • chiusura dei distributori automatici cosiddetti 'h24' che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;
  • divieto di praticare sport e attività motorie svolte all'aperto, anche singolarmente, se non nei pressi delle proprie abitazioni.
  • sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore. E’ consentita in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.
  • non è consentito lo spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
  • è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco ed ai giardini pubblici.
Restano invece aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie, ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza di un metro.
Si raccomanda di provvedere a rilevare la temperatura corporea dei dipendenti e dei clienti di supermercati, farmacie, luoghi di lavoro e a tutti coloro che vengono intercettati dalle Forze dell’Ordine.
Per il trasporto pubblico locale valgono sempre le prescrizioni sul distanziamento degli utenti già previste dalle ordinanze regionali in vigore.
sindaci potranno rafforzare ulteriormente le disposizioni restrittive in base alle singole condizioni del territorio.
CHIARIMENTI SULL’ORDINANZA REGIONALE
Strutture ricettive: sono escluse dall’obbligo di chiusura le residenze e/o le strutture e/o gli alloggi:
  • per gli studenti universitari
  • gestite da ordini religiosi
  • con ospiti in assistenza ospedaliera, che prestano assistenza ospedaliera ovvero che sono in quarantena
  • con ospiti che soggiornano per motivi di lavoro in uno dei settori produttivi o dei servizi per cui non è disposta la chiusura

Aggiornamento del 20 marzo
Si pubblica in allegato l'Ordinanza del Ministero della Salute del 20 marzo 2020 contenente nuove disposizioni di contenimento e gestione dell'epidemia da Covid-19, valide dal 21 al 25 marzo 2020.
Ulteriori disposizioni valide dal 21 al 25 marzo:
  • È vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;
  • Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;
  • Sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;
  • Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
Aggiornamento del 12 marzo
Allo scopo di contenere e contrastare la diffusione del COVID-19 il Presidente del Consiglio dei ministri ha sottoscritto l’11marzo un nuovo provvedimento che prevede ulteriori misure di contenimento per l’intero territorio nazionale.
Le misure integrative previste dal DPCM dell'11 marzo hanno effetto dal 12 al 25 marzo.
Le  precedenti disposizioni, definite nei DPCM dell’ 8 marzo e del 9 marzo,  rimangono valide fino al 3 aprile 2020 tranne dove incompatibili con quelle definite dal Decreto dell'11 marzo.
Si ricorda che è possibile contattare il numero 1500 per richieste di informazioni e il numero verde 800 894 545 solo se si ritiene di avere dei sintomi della malattia.

Si allegano di seguito i provvedimenti integrali.

Torna alla sezione Coronavirus >>


Ultimo aggiornamento 23/03/2020