sabato 9 aprile 2011

CASALE - ELCON INTERROGAZIONE IN PROVINCIA DI LODI

sta a vedere che a furia di fare articolo ogni giorno, poi se daremo parere contrario all'impianto dal puto di vista tecnico, il "merito"sarà non di chi governa la provincia ma di chi fa chiacchiere tutti i giorni con l'appoggio dei mass media.....mah, la provincia di lodi è proprio provinciale.........

I consiglieri provinciali di Casale Luca Canova e Gianfranco Concordati vogliono chiarimenti dalla Provincia in merito all’impianto di trattamento rifiuti previsto dalla società israeliana Elcon sull’area della Lever alle porte di Casale. Nell’impianto è previsto un trattamento dei rifiuti chimici e farmaceutici con un bruciatore per lo smaltimento dei residui gassosi della lavorazione, che andranno in atmosfera sotto forma di emissioni tramite un camino da 40 metri d’altezza. I due consiglieri hanno depositato un’interrogazione urgente a cui sarà risposta nella seduta del consiglio provinciale di fine aprile. In particolare si chiedono risposte a due precisi quesiti: «Se corrisponda al vero la notizia che la Provincia di Lodi abbia già preliminarmente esaminato il progetto, incontrando gli interessati e cosa, in questo caso, sia stato concordato» e «quale atteggiamento intenda assumere la Provincia di Lodi, in coerenza con i pronunciamenti sulla difesa del territorio, delle componenti sociali e delle sue tipicità produttive, relativamente al progetto presentato».Il Cittadino nei giorni scorsi aveva svelato la presenza del bruciatore e ricostruito la rete di contatti avvenuti nell’ultimo anno e mezzo tra la società e le amministrazioni comunale e provinciale. A oggi, la società Elcon ha depositato in Regione una richiesta di valutazione di impatto ambientale, il cui termine per le osservazioni è in scadenza ai primi di maggio. «Proprio perché i tempi non sono così lunghi come si può pensare e perché scadono i termini per le osservazioni, vogliamo sapere che tipo di posizione vuole prendere la Provincia - dicono i due consiglieri -. Il progetto presenta diverse lacune a nostro avviso, soprattutto nella valutazione della direzione dei venti. Impianti di questo tipo, che pochi anni fa sarebbe stato classificato come industria insalubre di prima classe, non possono essere posti in prossimità di zone abitate».E l’impianto sarebbe stato proposto anche ad altri territori, come il Pavese e il Mantovano, ma sarebbe stato rifiutato. «Sarebbe importante capire perché è stato rifiutato dai quei territori per arrivare invece a Casale - concludono i due consiglieri -. I casalini non hanno nessuna voglia di appuntarsi al petto la medaglia del trattamento rifiuti. Preferiamo pensare a un futuro per Casale fatto di impresa, modernità, agro-zootecnia, reti, ambiente. I vessilli dei fanghi e delle logistiche le lasciamo volentieri a chi guarda al passato».An. Ba. tratto da il cittadino ed. 09 aprile 2011

CODOGNO<. LEGA NORD E LISTA CIVICA PER LE COMUNALI DI MAGGIO

Il melo cotogno a fianco di Alberto da Giussano: è Paolo Guasconi - 53 anni, libero professionista - il rappresentante del gruppo civico che darà sostegno alla corsa elettorale della Lega. E non è stato un caso che ieri mattina, nella sede del Carroccio di via Mazzini, la stretta di mano a Guasconi sia arrivata proprio dal candidato sindaco leghista Enrico Sansotera: l’impegno è quello di uno sforzo comune, da condividere in nome di un programma che pone ai primi posti la sicurezza della città e la valorizzazione dell’identità territoriale. «Da sempre la Lega sta in mezzo alla gente, noi veniamo da lì - ha esordito Sansotera -. Da più di un anno abbiamo iniziato a condividere degli approfondimenti sulla città con persone che sono estranee alla politica ma che hanno deciso di mettere la loro professionalità a disposizione del nostro progetto. A questo supporto civico noi crediamo, siamo convinti possa essere il fattore chiave che potrà fare la differenza in questa sfida elettorale». Dal canto suo, Guasconi a questa sfida è pronto. «Sono nato e cresciuto a Codogno, a spingermi ad impegnarmi a fianco della Lega è stato il senso etico di contribuire a migliorare la qualità della vita della città, in un’ottica di sviluppo che spinga sulle peculiarità del territorio e tuteli contro l’immigrazione». I rappresentanti del gruppo civico che Guasconi rappresenta si stanno definendo proprio in questi giorni. Già ora si sa che in lista ci saranno la dottoressa Anna Carbone, l’ingegnere Elena Calvi e Marco Fisichella. «Presenteremo la lista a giorni», così Sansotera che sulle voci di possibili arrivi in Fiera di immigrati da Lampedusa (già smentite peraltro dal sindaco Dossena) ha detto: «Codogno ha già dato, di tutto c’è bisogno fuorché di una tendopoli al San Biagio». Lu. Lu. IL CITTADINO LODI ED. 9-4-2011

TEM LODIGIANA - MITIGAZIONI E OPERE PUBBLICHE

Ritoccata, meno impattante e soprattutto... meno cara. È la Tangenziale Est Esterna “lodigiana”, o meglio quella che la Provincia e le amministrazioni comunali coinvolte, in ossequio ai tagli annunciati, hanno rispedito con “bollo di approvazione” e le osrevazioni del caso verso la conferenza di servizi che, il 13 aprile, vedrà Regione, ministeri, enti, privati sedersi in summit attorno a un tavolo per vedere di fare decollare veramente la nuova grande infrastruttura viabilistica lombarda. Struttura che, nel Lodigiano, viaggerà per quasi 7 dei 32 chilometri di tracciato previsti, attraversando a vario titolo i comuni di Comazzo, Merlino, Zelo, Casalmaiocco, Mulazzano, Sordio, Tavazzano, Caselle Lurani, Castiraga Vidardo e Salerano, lambendone altri e interessando anche numerosi tra i “vicini” del Sudmilano.Tanta roba, ma con molti meno soldi a disposizione del previsto: tanto che, proseguendo nel confronto con i “suoi” comuni, la Provincia ha elaborato e approvato le quattro principali modifiche con le quali, cercando di ridurre il più possibile la “ferita” sul territorio, le opere promesse si faranno, facendo risparmiare ai costruttori qualcosa come 14-15 milioni di euro. Esempi? La variante sulla via Emilia a Tavazzano, dove rispetto al progetto di una galleria di collegamento con la frazione Villavesco la soluzione, già annunciata nelle scorse settimane, è stata individuata in un tracciato “a raso” che “bypassi” Villavesco girandole alle spalle: così facendo, dai 28 milioni di euro paventati (e irrecuperabili) si passerebbe a una spesa tra i 20 e i 22 milioni di euro, mitigazioni ambientali annesse, e senza incidere troppo sulla falda.L’altro grande risparmio arriverebbe dai lavori sulla Sp 17, la “Santangiolina”, dove il progetto di “variante” verrebbe sostituito da quella di “riqualificazione”, il più possibile sulla sede già esistente, rettilinea, senza “spanciature” né grossi espropri: così facendo si rientrerebbe nei 7,2 milioni di budget (contro uno “sforamento” previsto attorno ai 15), salvando la rotatoria a Calvenzano e, forse, anche una tra la sistemazione del tratto più complesso (Calvenzano-cascina Pollarana) e l’attraversamento a Castiraga.A Casalmaiocco, invece, la ricetta è nella riduzione da 445 a 341 metri della galleria di Cologno; così facendo, e così risparmiando, si migliorerebbe la rotatoria prevista tra le provinciali 138 “Pandina” e la 159 “Sordio-Bettola”, ma soprattutto si garantirebbe l’importante variante alla Pandina nei pressi della località Madonnina. Più incerta e articolata, infine, è la quarta modifica: ovvero l’intersezione tra la via Emilia e il futuro casello di Vizzolo, dove al posto della prevista rotatoria a due livelli (e in quota) si passerebbe a un’unica rotonda a raso per i comuni di Vizzolo, San Zenone e Sordio; il tutto, però, con la facoltà di poter fare retromarcia qualora l’opzione congestionasse troppo il traffico. Nel pacchetto, come compensazioni, verrebbero salvate anche opere previste come “facoltative” nell’accordo di programma, quali la rotatoria tra la via Emilia e via Melegnano a Vizzolo, la ciclabile Vizzolo-Melegnano lungo la via Emilia e la riqualificazione della strada provinciale “Sordio-Bettola” nel territorio di Casalmaiocco.Tutto fattibile? «Spetterà al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica, ndr) valutare, verificare e decidere se i costi e le richieste sono accoglibili - premette l’assessore provinciale Nancy Capezzera -. Ognuno ha ribadito perplessità e proposte, e noi ci siamo impegnati per salvaguardare il territorio da quella che è comunque una lesione del paesaggio e dell’agricoltura: io sono soddisfatta, abbiamo fatto un lavoro concertato con grande senso di responsabilità, cercando di non perdere le opportunità in gioco ma senza fare voli pindarici».Alberto Belloni IL CITTADINO 09 APRILE 2011

Monumento ai caduti, il comune trova i soldi A CAST. D'ADDA

castiglione Al via il restauro del monumento ai caduti di Castiglione d’Adda. Il comune ha reperito 11mila euro per la riqualificazione del monumento di piazza Matteotti, a cui si sommano i circa 2700 euro ricavati dalla vendita dei biglietti della lotteria “Per non dimenticare”. Per la fine del mese di aprile sono previsti i primi lavori di trattamento del monumento che sarà inaugurato nella giornata della festa della Repubblica, il 2 giugno. Nella stessa data naturalmente è stata organizzata l’estrazione della lotteria, ideata dal comitato promotore per il reperimento di fondi utili per il restauro: primo premio, un quadro ad olio dell’artista castiglionese Pino Grioni.Rispetto alle previsioni iniziali la vendita dei biglietti non ha ottenuto le risorse ipotizzate pari a circa 8mila euro. L’attuale impegno di spesa delle giunta Daccò infatti è raddoppiato rispetto ai 5mila euro preventivati. Grazie alla collaborazione di tutta la giunta che ha limato all’osso i propri capitoli di spesa, l’amministrazione comunale ha reperito gli 11mila euro necessari, a fronte di una spesa pari a circa 13mila euro. L’intervento sul monumento, datato 1920, sarà effettuato dal restauratore sanrocchino Davide Parazzi. Da pochi giorni si è aperta la fase interlocutoria con la Sovrintendenza per l’atteso parere rispetto all’operazione.«Si tratta di un restauro totale - ha spiegato il vicesindaco Pietro Cremonesi - che prevede anche la manutenzione, la creazione dell’alzabandiera e la delimitazione dell’area del monumento con catene fra gli elementi di marmo, in modo da tutelare l’opera».«Di certo per le casse comunali si tratta di un sacrificio - ha continuato Cremonesi - ma altre risorse, sempre utili per il monumento, potrebbero arrivare dalla vendita di altri biglietti della lotteria organizzata proprio per questo scopo: abbiamo scelto infatti di chiudere la vendita dei biglietti soltanto a maggio». Il comitato promotore della lotteria è composta da Cremonesi e Alfredo Ferrari (Ancr), Tino Pesatori (Pro loco) e Laura Maffina (segretaria). I biglietti che il comune ha consegnato alle associazioni e ai commercianti del paese sono realizzati come vere e proprie cartoline, raffiguranti il Polittico di Albertino Piazza, custodito nella chiesa dell’Incoronata. L’estrazione è attesa il 2 giugno presso la sede dell’Associazione nazionale combattenti reduci (Ancr) di via Cavour.Sara Gambarini

Marudo, maxi rogo tra i rifiuti della Lodigiana Maceri

altro episdio da verificare con cura !

Marudo, maxi rogo tra i rifiuti
della Lodigiana Maceri
(9 aprile 2011)
Un grande incendio è scoppiato oggi pomeriggio, sabato, tra i capannoni della Lodigiana Maceri, un’azienda di Marudo che si occupa del trattamento di rifiuti. Sei i mezzi dei vigili del fuoco intervenuti. Dal rogo si è alzata un’alta colonna di fumo visibile sin dalla tangenziale di Lodi. Apprensione per gli abitanti di alcune villette che rischiano di essere invase dalla nobe scura.
tratto da il cittadino lodi

rapporto 2011 sulle energie rinovabili nei comuni di tutta italia

http://risorse.legambiente.it/docs/Rapporto_Comuni_Rinnovabili_2011.0000002579.pdf

rapporto2011  sulle energie rinovabili nei comuni di tutta italia

consumo di suolo - vedete il rapporto 2010 (news)

http://www.consumosuolo.org/
cliccate qui

inu - osservatorio nazionale del consumo di suolo

http://www.inu.it/attivita_inu/ONCS.html
inu - osservatorio nazionale del consumo di suolo

venerdì 8 aprile 2011

ALBO DEI BENEFICIARI DI PROVVIDENZE DI NATURA ECONOMICA- PROVINCIA DI LODI

http://www.provincia.lodi.it/02_Ente_02.asp?IDCategoria=322
CLICCATE SUL LINK VER VERIFICARE COME è STATO
SUPPORTATO IL TERRITORIO CON VARIE FORMULE DI
CONTRIBUTI

gas nel lodigiano e nuove gare di ditsribuzione per ATEM

Ai Comuni della Lombardia
da Cispel Lombardia Services
Oggetto: corso "IL DECRETO MINISTERIALE SUGLI AMBITI TERRITORIALI MINIMALI NEL SETTORE GAS NATURALE"
                             (e l'impossibilità per ogni Comune di celebrare la gara)
Stefania Colombo Segreteria Cispel Lombardia Services
T. 02 5730 8455 - fax 02 5730 8610

Confservizi Lombardia
telefono 02.57308455 - 57300000

                                                                    
                                                                     Ai Comuni della Lombardia





Milano, 8 aprile 2011



Oggetto: corso “IL DECRETO MINISTERIALE SUGLI AMBITI TERRITORIALI
                          MINIMALI NEL SETTORE GAS NATURALE
                         (e l’impossibilità per ogni Comune di celebrare la gara)




A seguito delle modifiche istituite dal decreto ministeriale del 19/1/2011 nel settore gas naturale, Cispel Lombardia Services organizza un corso di mezza giornata che si terrà il

20 aprile 2011

Presso la Sala Convegni di Confservizi Lombardia sul tema:

“Il decreto ministeriale sugli ambiti territoriali minimali nel settore del gas naturale” (e l’impossibilità per ogni Comune di celebrare la gara).

Ci auguriamo di poter contare sulla Vostra presenza.

Con i migliori saluti.

Stefania Colombo - Segreteria Cispel Lombardia Services
T. 02 5730 8455 – fax 02 5730 8610

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Organizza il seminario di mezza giornata su:
Milano, Sala Convegni Confservizi Cispel Lombardia
Via Brembo n. 27
20 aprile 2011
Orario 9,30 – 13,30
Docente:
Dott. Mario Calzoni
PRESENTAZIONE
Il decreto ministeriale del 19/1/2011 pubblicato il 31/3/2011 in GURI Serie generale,
n. 74 ha, da una parte, istituito gli ambiti territoriali minimali (ATEM) mentre dall’ altra
ha depotenziati i singoli Comuni dalla possibilità di celebrare le gare per la
concessione del servizio di distribuzione gas naturale sul proprio territorio.
Gli ATEM sono stati istituiti nel numero di 177 per ambiti non inferiori a quello
comunale, con un limite di 50 Comuni purché gli ambiti abbiano almeno 50.000
clienti e gli impianti interconnessi risultino sempre in uno stesso ambito.
Esistono poi ipotesi di aggregazione tra ambiti limitrofi.
Lo scenario di riferimento subisce così una modificazione epocale.
Il decreto ministeriale sugli ambiti territoriali
minimali nel settore gas naturale
(e l’ impossibilità per ogni Comune di celebrare la gara)
2
/4
PROGRAMMA
1.
L’ art. 1 (Ambiti territoriali minimali)
1. Il numero degli ambiti
2. I successivi decreti ministeriali per la specificazione dei Comuni ricompresi in
ciascun ATEM
3. L’ elenco degli ATEM per singola Regione
4.
Analisi dei quesiti
2.
L’art. 2 (Gare d’ ambito)
1. Chi celebra la gara in convenzione di funzioni
2. La gara della concessione individua il gestore al quale faranno riferimento anche
i Comuni di futura metanizzazione
3. L’ affidamento degli impianti al gestore, quando essi sono di proprietà dei
Comuni, del gestore precedente, di una società patrimoniale
4. La possibilità degli enti locali di estendere la gara unica ad uno o più ATEM
confinante
5.
Analisi dei quesiti
3.
L’ art. 3 (Affidamento e durata della concessione nel primo periodo)
1. Il subentro del gestore unico nelle concessioni
risoluzione delle stesse in via anticipata
2. Gli incentivi AEEG ai gestori precedenti che gestiscono un numero di clienti
inferiore a 100.000, al fine di anticiparne la concessione
3. Il periodo transitorio riferito ai bandi pubblicati o per i quali non è decorso il
termine per la presentazione delle offerte
4. Gli obblighi in capo al gestore uscente
5.
pre–esistenti e la possibilità diAnalisi dei quesiti
4.
di Trento e Bolzano
L’ art. 4 (Prerogative delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome)
1. Le salvaguardie riferite agli enti in rubrica
2.
Analisi dei quesiti
5. L’ art. 5 (
1. L’ entrate in vigore dal decreto ministeriale
2. Possibili problematiche
3.
Pubblicazione)Analisi dei quesiti
6.
Riepilogo del vigente quadro ordinamentale
1. Mappa delle leggi di settore in vigore
2.
Analisi dei quesiti
3
/4
7.
Problematiche aperte
1. Trattasi senz’altro di DD.MM.
in progress
2. Concentrandosi sulle convenzioni di funzioni tra i vari Comuni ed il Comune
capofila
3. I rapporti con le società del patrimonio
4. Altre problematiche aperte
5.
Analisi dei quesiti
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ORGANIZZAZIONE E SEGRETERIA
Cispel Lombardia Services s.r.l.
Via Brembo 27 – 20139 Milano
Tel. 02/5730.8455 – Fax 02/5730.8610 - E-mail
segreteria@clservices.it
ISCRIZIONI
Per motivi organizzativi le iscrizioni dovranno pervenire telefonicamente alla segreteria
ed
il
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
essere confermate con l’invio dell’apposita scheda al fax n. 02/5730.8610 entro19 aprile 2011
200,00 a persona + IVA per le Aziende associate a Confservizi Cispel Lombardia
250,00 a persona + IVA per le Aziende non associate.
Sconto del 10% per le iscrizioni aziendali oltre la prima.
La quota d’iscrizione, da versare
Ag. 377 di Voghera IBAN IT03 VO61 7556 4000 0000 0051 720 oppure con assegno non
trasferibile intestato a Cispel Lombardia Services s.r.l. al momento della
registrazione, comprende la partecipazione al seminario, la documentazione ed i
coffee break.
RINUNCE
prima dell’inizio del seminario su Banca Carige S.p.A. –
In caso di rinuncia sarà effettuato l’addebito del 10% della quota di partecipazione se
comunicata entro 3 giorni prima dell’inizio del corso. Oltre tale termine si effettuerà il
rimborso del 50%.
4
/4
Scheda di partecipazione da trasmettere al fax n. 02/5730.8610
Ente_______________________________________________________________
Indirizzo____________________________________________________________
CAP________Città___________________________________Prov
.______________
Tel._____________Fax______________Email_____________________________
Esenzione dal versamento IVA (L.537/93 art. 14 comma 10)
SI NO
Partita IVA
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Vogliate iscrivere al Seminario su:
Il decreto ministeriale sugli ambiti territoriali
minimali nel settore gas naturale
(e l’impossibilità per ogni Comune di celebrare la gara)
Milano, 20 aprile 2011
I Signori:
- Sala Convegni Confservizi Cispel Lombardia__________________________________________________________________
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I dati forniti saranno tutelati in ottemperanza di quanto previsto dal D.Lgs. 196/2003 sulla
riservatezza dei dati personali. Chi non desiderasse ricevere nostre ulteriori comunicazioni è
pregato di segnalarlo per iscritto.
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La quota d’iscrizione viene versata:
Lombardia Services s.r.l. alla Segreteria del Corso al momento della
registrazione.
Con assegno bancario o circolare “non trasferibile” intestato a Cispel
IBAN IT03 VO61 7556 4000 0000 0051 720 intestato a Cispel Lombardia
Services s.r.l., allegando copia del bonifico alla scheda di partecipazione.
A mezzo bonifico bancario su Banca Carige S.p.A. – Ag. 377 di Voghera –

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LA BARALDINII A LODI INVITATA DA UNA ASSOCIAZIONE ITALIA-CUBA

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VERIFICHEREMO SE PRENDONO CONTRIBUTI PUBBLICI......... !
 

sondaggio - e' utile la videosorveglianza?

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giovedì 7 aprile 2011

ACQUA E LE SORGENTI IN ITALIA : PRIVATIZZAZIONI?

http://risorse.legambiente.it/docs/La_privatizzazione_delle_sorgenti_2011.0000002450.pdf

musicarte a turano lodigiano SABATO 10 APRILE

Musicarte è lieta di invitarvi, domenica 10 aprile, al prossimo appuntamento musicale della rassegna provinciale "Il Lodigiano e i suoi tesori":
Il Lodigiano e i suoi tesori, 10 aprile 2011
Palazzo Calderari, Turano Lodigiano
Ore 16 visita guidata a Palazzo Calderari  -  Ore 17 Concerto:

BATTAGLIE NON GIA' D'ARMI MA D'AMORE

 maurizio,pamela,maurizio
RECITARCANTANDO
Pamela Lucciarini
, soprano
Maurizio Less, viola da gamba e lirone
Maurizio Piantelli, tiorba
A seguire, degustazione di sapori lodigiani

vai al sito...


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Ambiente e politica lodigiana

Ambiente e politica lodigiana

Egr, direttore, mi spiace entrare in questo argomento che riguarda in prima persona anche il mandato elettorale del sottoscritto, ma le ultime vicende sono un “peso che è un mattone”non facile da digerire. Parlo degli attacchi che stiamo subendo giornalmente come provincia, per fatti o cose che si sono succedute per fatti contingenti. Parlo di EAL, di Eal Service, della ELCON di Casalpusterlengo, ma nessuno parla delle centrali Sorgenia ed E.On e di tutte le attenzioni che stiamo ponendo in maniera capillare per preservare la salute pubblica, Tutti sanno di tutto e danno sentenze su tutto, prendendo a spot spunti a destra e manca o riportati non si sa bene da chi, senza chiamare gli interlocutori di base per questi argomenti ambientali, cioè il presidente Foroni, l’assessore all’ambiente Maiocchi e il presidente di Commissione Ferrari, per quanto di competenza della Provincia , ma si cercano gli “scheletri” che non esistono agli atti nelle procedure. Esiste invece una attenzione particolare e definita su varie questioni territoriali che ci interessano. Come ha detto più volte il presidente, noi lavoriamo in silenzio, senza le sparate giornalistiche, ma con cognizione di causa e con analisi che vanno sempre o quasi a risolvere punti delicati territoriali, tipo la gestione dei rifiuti di Cavenago, il rinnovo della convenzione con EAL service, la discarica di Senna,  il PIF, piano di indirizzo forestale, la innovativa convenzione con ARPA,la soluzione per EAL Compost,ed altri punti che non vi dico, in quanto stiamo sviluppando altre casistiche che saranno note nei prossimi mesi. Tutto questo non per prendersi dei meriti, stiamo facendo quel compito basilare per cui siamo stati eletti dai lodigiani, ma non tollero più avere relazioni parziali e/o paradossali da chi non conosce nemmeno le procedure tecniche che portano o meno ad alcune decisioni. Nel rispetto di tutte le opinioni, quando verranno scritte da qualsiasi persona cose non allineate alla verità reale dei fatti, ci saranno reazioni bilanciate ed adeguate o forti presso l’opinione pubblica usando lo stesso metodo demagogico, con la variante di ampia documentazione che attesta vari problemi che finora abbiamo gestito senza fare cinema politico. Non per intolleranza, ognuno è libero e faccia quel che vuole, ma le azioni sono sempre bilanciate in natura da controdeduzioni e da azioni susseguenti. Per E.On, ad esempio, abbiamo chiesto di avere i dati on line come fatto per Sorgenia, per metterli sul sito web provinciale, non tanto per fare notizia, ma per fare capire ai cittadini la massima trasparenza e un rapporto dedicato al riordino delle attività industriali da monitorare direttamente dalla visione del cittadino comune e non filtrato dalla politica. In allineamento ci devono essere interventi che vadano a mitigare le emissioni in atto per la torre 8 nelle more della salvaguardia attuale che prevede emissioni con tolleranze maggiori.      
lodi, 07/04/2011 
a.f.
             

centrale sorgenia a bertonico-turano lodigiano e tavolo coordinamento prov.le

http://www.lodiedintorni.com/centrale-sorgenia-al-via-il-secondo-tavolo-di-coordinamento-in-provincia-presidente-foroni-%c2%abandro-sul-posto-per-verificare-in-prima-persona%c2%bb/

la lega e' cambiata? giudicate voi queste missive "offensive politicamente"

questa è la lettera pubblicata dall'ex sindaco di Lodi ( Aurelio Ferrari), quello che voleva portare la moschea a Lodi ..... rispondete voi in quanto io penso che potrei insultarlo ..... meglio che giudichino i leghisti e i cittadini sui contenuti della missiva. Questo è il solo metodo che hanno gli avversari politici: non si confrontano quasi mai nel merito delle cose ma demonizzano e screditano gli altri!

Come
è cambiata
la Lega!
n Anni fa, al suo apparire sulla
scena politica, la Lega aveva uno
stile provocatorio, a volte maleducato,
spesso frutto di improvvisazione
e di pressapochismo.
Le sue erano (e sono) ideemolto discutibili,
difficili da conciliare con
un’etica politica basata, come correttamente
dovrebbe, sull’idea universalmente
condivisa della uguaglianza
e della pari dignità di tutte
le persone.
Sembrava però che la Lega avesse
almeno una direttrice chiara, che
in qualchemodo poteva essere condivisa.
Non mi riferisco al federalismo,
che da sempre non condivido nella
sua declinazione unicamente “fiscale”.
Mi riferisco alla rottura con
le “regole politiche” di quel tempo
e al rifiuto dei compromessi di convenienza;
al rifiuto della trattativa
infinita e all’introduzione di una
maggior capacità di decisione che
abbreviasse le strade; ad un pragmatismo
spinto e , soprattutto, al
proclamato perseguimento della
onestà in politica. Sembrava esserci,
insomma, l’idea di un nuovomodo
di fare politica: molte altre idee
della Lega non erano condivisibili,
ma su alcune cose di questo modo
di interpretare la politica, si poteva
parzialmente concordare.
Ora, forse complice la “comodità
delle poltrone romane” (e, ancor
più, la loro remunerazione), molte
di quelle caratteristiche sono state
rinnegate e abbandonate: raggiunti
i posti che contano, ci si è dimenticati
dei buoni propositi e si è scesi
al basso compromesso.
Non si può giudicare diversamente
la ricerca dei posti che la Lega persegue
platealmente, e spesso con
l’arma del ricatto, pur affermando
ad ogni occasione di non essere “attaccata
al cadreghino”: espressione
contraddetta dai comportamenti
concreti.
Né può essere taciuto l’accumulo
delle cariche: Parlamentari che sono
anche Presidenti o Vicepresidenti
di organismi importanti come
le Regioni. Come faranno il loro
lavoro?
Neppure si può dimenticare la caduta
nel nepotismo, perché l’ascesa
del figlio di Bossi, ora costantemente
al fianco del padre per essere ulteriormente
“lanciato” dopo essere
stato eletto a Consigliere regionale,
è una pagina avvilente e sconcertante
della vita politica della Lega.
Meritocrazia? No: figlio del capo,
magari impreparato, ma figlio del
capo.
Ma ciò che davvero non ci si sarebbe
potuti aspettare, è l’abdicazione
totale ad una linea politica che
sembrava fare della legalità la propria
bandiera (ricordate il sostegno
all’inchiesta di “mani pulite”? e ricordate
il cappio esibito in Parlamento?).
Perché se i casi di amministratori
leghisti implicati in fatti
giudiziari per comportamenti poco
puliti sono ormai numerosi, ma,
con buona volontà, possono essere
confinati a comportamenti personali,
difficile è ignorare il cambiamento
di linea politica di fondo,
portata avanti a livello politico centrale.
Il sostegno dato a tutte le leggi “ad
personam” in favore di Berlusconi,
dicono di una Lega che ha rinnegato
i propositi iniziali e che accetta
tutti i compromessi al ribasso. Non
possiamo credere che questo sostegno
sia frutto della convinzione
della bontà delle leggi: sarebbe un
insulto all’intelligenza delle persone,
in questo caso dei capi leghisti.
Il sostegno è il frutto di un baratto
(leggi ad personam in cambio del
federalismo fiscale) che rinnega
l’eticità, la giustizia, il principio di
uguaglianza e lo stesso bene comune.
Francamente, credo che nessuno si
sarebbe aspettato una Lega così arrendevole
e in contraddizione con i
propri principi. Una Lega che delude
i propri sostenitori; e se non li
delude, li inganna, contando su
una fedeltà cieca e inconsapevole.
Non in tutto, però, la Lega è cambiata.
In alcuni aspetti si è radicalizzata;
il fatto è che sono gli aspetti più negativi,
rispetto ai quali sarebbe stato
meglio che cambiasse.
Mi riferisco al rifiuto dei “terroni”
di ieri, radicalizzato oggi nel rifiuto
di ogni idea di accoglienza, sia
pur ragionata e regolamentata, dei
migranti.
Mi riferisco al ridicolo rifiuto del
festeggiamento dell’unità di Italia,
furbescamente motivato dalle difficili
condizioni economiche del paese:
così una festa che si celebra
ogni 50 anni, è stata “compensata”,
in Lombardia e per volere della Lega,
con una festa che si celebrerà
ogni anno (scommettiamo che la
somma dei costi di 50 feste lombarde,
celebrate ogni anno, supererà
quella di una festa nazionale celebrata
ogni 50 anni?).
Mi riferisco anche alla prepotenza
di imporre le proprie decisioni, anche
quelle platealmente di parte,
fregandosene di un rispetto delle
idee plurali, rispetto che apra la
strada ad una vita comunitaria pur
nelle differenze: ricordate le vicende
di Adro?
E mi riferisco alla protervia e alla
volgarità senza scusanti che, in
Parlamento, sta nel gridare ( e poi
vigliaccamente a nascondersi) ad
una Deputata disabile della parte
avversa :”Fate tacere quella handicappata
del c…”
Gesto inqualificabile, ad un livello
di civiltà uguale a zero. Gesto che
però pare quasi essere la “logica”
(meglio sarebbe: “illogica”) conseguenza
di unmodo di fare fuori dalle
righe, spesso usato anche dai capi
leghisti, con espressioni indegne
per rappresentanti politici di primo
livello (ricordate il “va a ciapà i
ratt” indirizzato da Castelli a Saviano?
Ricordate il recente “fora di
ball” indirizzato da Bossi ai migranti?
Per non parlare del linguaggio
di Borghezio).
Molte sono gli aspetti che, nelle
idee e nel comportamento della Lega,
dovrebbero far riflettere; maggiormente
dovrebbero far riflettere
quei cristiani che al movimento leghista
guardano con simpatia.
Se il messaggio cristiano si sviluppa
dalla radice della fratellanza
universale, diretta conseguenza
dell’essere tutti figli di uno stesso
Padre, allora la visione politica che
la Lega propone è in totale contraddizione
con il messaggio: è un’idea
non cristiana, che non può essere
condivisa da chi si dice cristiano.
Il vero pericolo della odierna società
italiana è la Lega, non Berlusconi.
Berlusconi è un singolo, circondato
da un certo numero di acritici replicanti;
ma non ha idee, né modelli
di società da proporre, non avendo
alcuna competenza politica. Prima
o poi passerà, e il suo modo di
fare politica (meglio: di non fare
politica) lascerà strascichi che, sia
pur a fatica, verranno rimediati.
Ma la Lega sta instillando idee che
cambiano la mentalità delle persone
e che formano un nuovomodo di
concepire i rapporti fra le persone.
Un cambiamento in peggio perché
punta alla divisione e all’egoismo,
perché rifiuta il senso di responsabilità
di chi ha di più nei confronti
di chi ha di meno: cioè all’esatto
contrario di ciò che dovrebbe formare
la caratteristica di una nazione.
È un’idea, quella della Lega, che
persegue solo la convenienza immediata,
senza avere a cuore il futuro
della società intera, futuro che
si può reggere solo sulle cose che
creano giustizia e unità, che danno
il senso di una vita comunitaria.
La visione della Lega è miope e dal
respiro corto: non passerà molto
tempo prima che si pagherà il salato
conto di queste idee, se verranno
applicate.
Quelle che ho espresso sono mie
considerazioni; molti non le condivideranno.
Ilmio auspicio è però che si torni a
riflettere sulle cose, che si discuta e
ci si confronti; che si provi a pensare
al futuro senza abbandonarsi a
pensare solo all’immediato e a noi
stessi.
Fare scelte consapevoli e convinte è
il passo iniziale e fondamentale di
una democrazia partecipata; un
passo che richiama direttamente la
nostra personale responsabilità.
Sottrarci a questa responsabilità è
abdicare ad un doveremorale e, soprattutto,
rinunciare ad un diritto.
Aurelio Ferrari
Lodi 07/04/2011
 tratto da il cittadino 07/04/2011