venerdì 19 aprile 2019

castiglione d'adda -- causa per casa di via alfieri

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Gioco d’azzardo, presentato in Anci l’applicativo ‘Smart’ dell’Agenzia Dogane sui giochi legali nei singoli Comuni

Gioco d’azzardo, presentato in Anci l’applicativo ‘Smart’ dell’Agenzia Dogane sui giochi legali nei singoli Comuni: Fotografare e monitorare i flussi dei giochi legali sui territori dei singoli comuni, è questo lo scopo dell’applicativo denominato Smart (Statistiche Monitoraggio e Analisi della Raccolta Territoriale del gioco fisico) realizzato da Age

Pubblicato il primo numero della newsletter Anci Lombardia - Sole 24 Ore

Pubblicato il primo numero della newsletter Anci Lombardia - Sole 24 Ore: Anci Lombardia ha stipulato un accordo con il quotidiano Il Sole24Ore al fine di fornire gratuitamente ai Comuni associati un servizio di consultazione online de Il giornale degli Enti locali, Il quotidiano edilizia & territorio, le notizie dell&

Dai rifiuti energia per 2,8 milioni di famiglie Rapporto Utilitalia-Ispra: nel nostro Paese sono presenti 142 impianti di digestione anaerobica della frazione organica e dei fanghi di depurazione e 37 inceneritori, quasi tutti al Nord

Dai rifiuti energia per 2,8 milioni di famiglie
Rapporto Utilitalia-Ispra: nel nostro Paese sono presenti 142 impianti di digestione anaerobica della frazione organica e dei fanghi di depurazione e 37 inceneritori, quasi tutti al Nord
Mercoledì 10 Aprile 2019
Oltre 180 impianti tra inceneritori e digestione anaerobica della frazione organica e dei fanghi di depurazione presenti sul territorio italiano nel 2017, che hanno prodotto 7,6 milioni di MWh di energia, un quantitativo in grado di soddisfare il fabbisogno di circa 2,8 milioni di famiglie. E’ la fotografia scattata dal “Rapporto sul Recupero Energetico da rifiuti in Italia” realizzato da Utilitalia (la Federazione delle imprese di acqua, ambiente ed energia) in collaborazione con Ispra e presentato oggi a Roma. Dallo studio emerge come il recupero di energia da rifiuti sia essenziale per il conseguimento degli obiettivi fissati dalle direttive europee sull’economia circolare. In Italia, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, si registra una carenza impiantistica e se non si inverte questa tendenza, il nostro Paese continuerà a ricorrere in maniera eccessiva allo smaltimento in discarica: attualmente ci attestiamo al 23%, mentre le direttive Ue impongono di scendere sotto al 10% entro il 2035. Aumentare la capacità di trattamento degli impianti è quindi fondamentale per chiudere il ciclo dei rifiuti, perché la raccolta differenziata produce scarti che vanno smaltiti nella maniera ambientalmente più corretta e perché il recupero energetico – con conseguente produzione di energia rinnovabile – evita lo smaltimento in discarica.
LA DIGESTIONE ANAEROBICA DELLA FRAZIONE ORGANICA E DEI FANGHI
Nel 2017 erano operativi nel nostro Paese 55 impianti di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti urbani - 47 al Nord, 2 al Centro e 6 al Sud – che hanno trattato 6,1 milioni di tonnellate di rifiuti. Nei prossimi anni saranno operativi altri 31 impianti. L’organico, con 6,6 milioni di tonnellate raccolte, rappresenta il 41,2% dei Rifiuti Urbani che entrano nel circuito della raccolta differenziata, con una crescita media annua dell’8%. Per quanto riguarda invece la digestione anaerobica dei fanghi di depurazione, nel 2017 erano operativi 87 impianti: 45 al Nord, 17 al Centro e 25 al Sud.
GLI INCENERITORI
Nel 2017 erano invece operativi 39 impianti di incenerimento (attualmente ridotti a 37 per la chiusura di Colleferro e Ospedaletto), così dislocati: 26 al Nord, 7 al Centro e 6 al Sud. Al loro interno sono stati trattati 6,1 milioni di tonnellate di rifiuti, 5,3 dei quali di rifiuti urbani, una tendenza in leggera diminuzione rispetto ai 5,6 milioni del 2015. Tali impianti sono ormai saturi e non si prevedono nuove aperture nei prossimi anni. L’85% delle scorie prodotte sono state avviate a riciclaggio, un dato in crescita rispetto all’ultima rilevazione del 2013 (82%); con la revisione delle direttive europee previste nell’ambito del Pacchetto per l’economia circolare, i metalli recuperati dalle scorie di incenerimento concorrono inoltre al raggiungimento dei target di riciclo. Per quanto riguarda invece il controllo delle emissioni in atmosfera, per diversi inceneritori i limiti applicati risultano più stringenti rispetto a quelli determinati dalla normativa vigente, soprattutto per quanto riguarda le polveri, gli ossidi di zolfo ed il monossido di carbonio.
LA PRODUZIONE DI ENERGIA
Gli impianti di digestione anaerobica hanno prodotto 1,2 milioni di MWh e gli inceneritori 6,4 milioni di MWh, tra produzione elettrica e termica: questa energia è in grado di soddisfare il fabbisogno di circa 2,8 milioni di famiglie. Il 100% dell’energia prodotta dagli impianti di digestione anaerobica ed il 51% di quella prodotta dagli inceneritori, inoltre, è energia rinnovabile: contribuisce pertanto, sostituendo l’utilizzo di combustibili fossili, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti ed alla lotta ai cambiamenti climatici. Si tratta inoltre di energia prodotta localmente che contribuisce a ridurre la dipendenza dall’estero. Il 38% dell’energia prodotta dagli inceneritori è stata oggetto di incentivi, ma questa percentuale si ridurrà progressivamente nei prossimi 10 anni; nel 2017, 18 dei 39 impianti non hanno usufruito di forme di incentivazione.
IL CRITERIO DI PROSSIMITA’ E LO SQUILIBRIO TERRITORIALE
Come emerge dal Rapporto, l’Italia ha urgentemente bisogno di nuovi impianti soprattutto per il trattamento della frazione organica, in mancanza dei quali sarà impossibile mantenere lo smaltimento in discarica al di sotto del 10%; anche perché nei prossimi anni è previsto un considerevole aumento delle percentuali di raccolta differenziata, che si tradurrà in un incremento degli scarti di lavorazione e dei rifiuti organici da trattare. “Il problema – spiega Filippo Brandolini, vicepresidente di Utilitalia - non è solo quantitativo, ma soprattutto geografico. Senza impianti di digestione anaerobica e senza inceneritori non si chiude il ciclo dei rifiuti e non si potranno raggiungere i target UE. Serve una strategia nazionale per definire i fabbisogni che operi un riequilibrio a livello territoriale, in modo da limitare il trasporto fra diverse regioni e le esportazioni, abbattendo le emissioni di CO2”. Non mancano peraltro degli ostacoli normativi: “Dal rifiuto organico – continua Brandolini - si produce compost e biometano; per quest’ultimo, un carburante pulito realizzato in perfetta ottica di economia circolare, manca ancora un quadro normativo certo e stabile”.
fonte:  https://www.casaeclima.com/ar_38230__dai-rifiuti-energia-per-due-milioni-famiglie-rapporto.html

giovedì 18 aprile 2019

PSR: tutti i bandi aperti in regione lombardia per l'agricoltura



PSR: tutti i bandi aperti
Sedici quelli attivi, tra i quali: mantenimento di superfici imboschite, cooperazione interterritoriale e trasnazionale, supporto ai costi di impianto per forestazione e imboschimento, filiere corte, attività agrituristiche, danni da calamità naturali, aree svantaggiate di montagna, impegni agro-climatico ambientali, biologico, natura 2000.  http://www.psr.regione.lombardia.it/wps/portal/PROUE/FEASR/Bandi?stato=1#
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Al via la seconda call WiFi4EU per hotspot wi-fi gratuiti nei luoghi pubblici - a castiglione d'adda cosa si aspetta?

lista civica il progresso di castiglione

 

 

Al via la seconda call WiFi4EU per hotspot wi-fi gratuiti nei luoghi pubblici

logo wifi4eu
Riapre la procedura online per richiedere un buono del valore di 15.000 euro per attivare hotspot gratuiti in luoghi pubblici (municipi, biblioteche, musei, parchi e piazze).
I Comuni interessati che possono applicare devono registrarsi online dal 4 aprile alle ore 13.00.
Per la registrazione sono necessarie le seguenti informazioni:
- paese e tipo di organizzazione da registrare (comune o associazione)
- informazioni sul comune (nome del comune e indirizzo ufficiale, numero e codice postale)
- informazioni sul rappresentante legale
- informazioni sulla persona di contatto se diversa dal rappresentante legale
I Comuni possono presentare domanda nella lingua di appartenenza.
La Commissione selezionerà i progetti in base all'ordine di ricevimento delle richieste.
I primi 3.400 comuni che parteciperanno al bando riceveranno un buono WIFI4EU. L''importo di ciascun buono è di 15.000 euro in forma di somma forfettaria.

I buoni WiFi4EU coprono i costi delle attrezzature e delle installazioni degli hotspot Wi-Fi che soddisfano i requisiti definiti nella convenzione di sovvenzione firmata con i comuni selezionati. Questi ultimi sosterranno i costi della connettività, del funzionamento e della manutenzione delle apparecchiature per almeno 3 anni.
Le reti finanziate da WiFi4EU saranno gratuite, senza pubblicità e senza raccolta di dati personali.
I finanziamenti saranno destinati a reti che non duplicano offerte preesistenti, private o pubbliche, di qualità analoga.
Per maggiori informazioni visita il sito WiFi4EU alla sezione delle FAQ e guarda il video.


Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia
WiFi4EU

Seconda Call #WiFi4EU
I Comuni lombardi possono richiedere un buono del valore di 15.000 euro per attivare un servizio di wi-fi gratuito nei luoghi e spazi pubblici comunali (municipi, biblioteche, musei, parchi, piazze). Consulta il bando per maggiori informazioni

mercoledì 17 aprile 2019

5 maggio 2019 Castiglione d’Arte -percorso tra cultura e gusto II edizione

5 maggio 2019 Castiglione d’Arte -percorso tra cultura e gusto II edizione

Castiglione Arte volantino

fonte:  https://www.comune.castiglionedadda.lo.it/eventi/5-maggio-2019-castiglione-darte-percorso-tra-cultura-e-gusto-ii-edizione/

Riforma Pensioni, online i chiarimenti INPS


Riforma Pensioni, online i chiarimenti INPS

 

L'INPS risponde ai dubbi interpretativi relativi all'applicazione della Riforma Pensioni: chiarimenti su Quota 100, Opzione Donna, pensione anticipata e Precoci.
Incompatibilità fra APE Volontaria e Quota 100, accesso anche con il requisito di altro trattamento previdenziale, contributi utili per l’Opzione Donna, possibilità di lavorare durante i tre mesi di finestra prima della decorrenza della pensione anticipata. Sono alcuni dei chiarimenti contenuti nel Messaggio INPS 1551/2019, che fornisce nuove precisazioni sulla riforma pensioni contenuta nel decreto 4/2019.

=> Riforma Pensioni: le misure del testo finale

Il messaggio si compone di quattro capitoli.
  1. Quota 100 (articolo 14 del DL n. 4/2019)
  2. Opzione donna (articolo 16 del DL n. 4/2019)
  3. Pensione anticipata Fornero (articolo 15 del DL n. 4/2019)
  4. Precoci (articolo 17 del DL n. 4/2019)
Ciascun macro-argomento raccoglie i chiarimenti rispetto ai  quesiti formulati in merito. Come prevedibile, il più corposo è il primo capitolo, dedicato alla pensione con Quota 100.
  • Personale militare delle Forze armate, personale delle Forze di polizia e di polizia penitenziaria, personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e personale della Guardia di finanza
  • Titolari di trattamento pensionistico tabellare o di pensione di guerra
  • Verifica del requisito contributivo dei 35 anni utili per la pensione di anzianità
  • Opzione per il sistema di calcolo contributivo della pensione (articolo 1, comma 23, della legge n. 335/1995)
  • Titolari di indennità c.d. APE sociale
  • Titolari di anticipo finanziario a garanzia pensionistica (c.d. APE)
  • Soggetti che hanno maturato i requisiti per il diritto ad altro trattamento pensionistico
  • Pensione quota 100 con il cumulo di periodi assicurativi solo presso il Fondo pensioni lavoratori dipendenti e/o presso le Gestioni speciali dei lavoratori autonomi
  • Periodi di prolungamento dei marittimi di cui agli articoli 24 e 25 della legge n. 413/1984
  • Riliquidazione delle pensioni a carico della previdenza marinara ai sensi dell’articolo 36, commi da 4 a 6, della legge n. 413/1984
  • Decorrenza della pensione quota 100 per i soggetti cessati dall’attività di lavoro precedentemente alla data di presentazione della relativa domanda
  • Decorrenza della pensione quota 100 per i lavoratori da ultimo dipendenti da datori di lavoro non ricompresi nel novero delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del D.lgs n. 165/2001
  • Soggetti titolari di pensione
  • Maggiorazioni delle anzianità contributive e rivalutazioni dei periodi di lavoro
  • Valutazione dell’anzianità contributiva per il conseguimento della pensione quota 100 calcolata con il sistema contributivo

Requisiti contributivi

Tra i chiarimenti, ad esempio, sulla Quota 100 (nuova forma di pensione anticipata che si matura con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi) viene precisato che ai fini del requisito contributivo, i 35 anni utili per la pensione di anzianità non comprendono i periodi di malattia e di disoccupazione.
Stessa regola per l’Opzione Donna (che si raggiunge con 35 anni di contributi, maturati entro il 31 dicembre 2018 unitamente a 58 o 59 anni di età, rispettivamente per le dipendenti e le autonome).
In entrambi i casi, valgono tutti gli altri contributi: obbligatori, da riscatto o ricongiunzione, volontari, figurativi.

Compatibilità

Altra precisazione importante, l’incompatibilità fra Quota 100 e APE volontario: l’anticipo pensionistico si interrompe quando si percepisce la quota 100.
Per quanto riguarda la pensione anticipata, che in base al decreto si consegue senza applicazione degli scatti aspettative di vita 2019, l’INPS sottolinea che nei tre mesi di finestra fra la maturazione del requisito e la decorrenza della pensione è possibile continuare a lavorare, piuttosto che intraprendere una nuova attività, valorizzando i relativi contributi.
fonte: https://www.pmi.it/economia/lavoro/301429/riforma-pensioni-online-i-chiarimenti-inps.html?fbclid=IwAR0LuCev5UjMFdS93L5w4V9jQTqzJ0_T5IzerXz
di Barbara Weisz
scritto il
Ev-eFhdI0iGw9S4WUWA
 
 


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lunedì 15 aprile 2019

banchetto in piazza del popolo domenica 14 aprile 2019 per elia del miglio sindaco a casalpusterlengo

https://www.facebook.com/leganord.casalpusterlengo/videos/270312443923948/?eid=ARBqP2LNeS01rnJSbBE7ceSwAORvegHdbERVf5ZP4OTVNfgyiEz1c9xeaI0e2bG8yRl89Uoi-GbEkAZM

 
 banchetto di CASALE CHE CAMBIA con elia del miglio candidato sindaco a CASALPUSTERLENGO. sostenete la lista e tutto il rinnovo del consiglio comunale
 
 https://www.facebook.com/leganord.casalpusterlengo/videos/270312443923948/?t=0
 
url del video 
 
 

segnalazione fatta per viale cappuccini a casalpusterlengo

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🆘 ATTENZIONE ⚠️
Si segnala buca di profonde dimensioni all’incrocio tra la “Mantovana” e Viale Cappuccini.
Abbiamo provveduto ad inviare la segnalazione all’ufficio tecnico. Vi invitiamo a prestare massima attenzione.
#CasaleCheCambia

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https://www.facebook.com/Casale-che-Cambia-Delmiglio-Sindaco-408823736341627/?tn-str=k%2AF

Una nuova rotta e una marcia in più per la nostra #Casale le sue frazioni #Zorlesco e #Vittadone. #CasaleCheCambia #DelmiglioSindaco

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Una nuova rotta e una marcia in più per la nostra #Casale le sue frazioni #Zorlesco e #Vittadone.

#CasaleCheCambia #DelmiglioSindaco

Def 2019: un rapido sguardo



Def 2019: un rapido sguardo

Alcuni dati essenziali del Def, il "Documento di Economia e Finanza 2019" approvato nei giorni scorsi dal Governo
bilancio del risparmio e dei conti concetto legge stabilita
di Roberto Paternicò - Dal Def 2019, il "Documento di Economia e Finanza 2019" alcuni brevi dati per un quadro d'insieme sulla situazione dell'Italia:

  1. Il quadro complessivo per il 2019
  2. Le regole di spesa
  3. L'economia italiana
  4. Il Programma Nazionale di Riforma (2019-2021)

Il quadro complessivo per il 2019

-PIL in termini reali: la previsione di crescita media del PIL in termini reali per il 2019 si attesterebbe all'1% con ipotesi all'1,2% nel secondo semestre dell'anno. Situazione che risente, anche, dell'attuale configurazione delle variabili esogene, tra cui una minore crescita attesa del commercio mondiale;
-Indebitamento netto: al 2,4% del PIL, in peggioramento di circa 0,2 punti percentuali rispetto al 2018 (a Gennaio 2019 pari a 2.358 miliardi di euro con un incremento mensile da fine 2018 di oltre 41 miliardi di euro);
-Rapporto debito/PIL: è stimato al 132,8% del PIL, includendo i proventi da privatizzazioni pari all'1% del PIL;
-Entrate tributarie a legislazione vigente in rapporto al PIL: si attende una discesa al 28,5%, anche, per effetto della disattivazione delle clausole di salvaguardia (IVA), l'estensione dell'ambito di applicazione del regime forfettario agevolato e la tassazione a favore delle imprese che reinvestono gli utili in beni strumentali e per l'incremento dell'occupazione nonché l'aumento della deducibilità dell'IMU sugli immobili strumentali e la proroga al 2019 delle detrazioni fiscali delle spese destinate all'efficientamento energetico;
-Pressione fiscale: si prevede una riduzione dello 0,1%, collocandosi al 42% del PIL;
-Contributi sociali: in rapporto al PIL, i contributi sociali saliranno al 13,5 % nel 2019;
-Spesa pubblica: dalle stime attuali, la spesa pubblica conseguirà nel 2019 un incremento dell'1,7%;
-Investimenti pubblici: previsione di aumento del 5,2%;
-Interessi titoli di Stato: marcato rialzo (nel 2018 circa 64,9 miliardi);
-Inflazione: è rimasta sostanzialmente sui livelli dell'anno precedente (1,2% rispetto all'1,3%).

Le regole di spesa

A partire dal 2015 il miglioramento richiesto in termini di saldo strutturale è stato mitigato dai margini di flessibilità riconosciuti dalla Commissione europea all'Italia per finanziare riforme strutturali, investimenti infrastrutturali e per far fronte ad eventi eccezionali che hanno comportato spese impreviste (quali disastri naturali e l'afflusso di migranti).
Se il Consiglio UE, sulla base della valutazione della Commissione, ritiene che gli obiettivi di finanza pubblica debbano essere rafforzati, può invitare lo Stato Membro a modificare la programmazione, entro il 30 Aprile.

L'economia italiana

La situazione patrimoniale delle famiglie resta solida con un debito nel terzo trimestre del 2018 stabile al 61,3% del reddito disponibile (livello nettamente inferiore alla media dell'area euro del 94,8%). La sostenibilità del debito è stata favorita anche dal permanere di bassi tassi di interesse.
Il mercato immobiliare e i prezzi delle abitazioni sono tornati in territorio negativo nel quarto trimestre 2018 le quotazioni hanno continuato a ridursi (-0,2%). I prezzi delle abitazioni esistenti sono scesi dell'1% nel 2018, mentre quelli delle nuove abitazioni sono aumentati dell'1%.
L'industria dell'auto e della componentistica italiana nel 2018 ha infatti registrato un calo della produzione rispetto all'anno precedente (-3,4%), così come a un calo del fatturato e degli ordinativi (rispettivamente -2,1% e -2,4%). L'industria manifatturiera, in generale, nel 2018 ha subito un marcato rallentamento allo 0,8% dal 3,6% dell'anno precedente.
Il settore dei servizi, in generale, è risultato anch'esso in rallentamento, con una crescita del valore aggiunto nel 2018 più che dimezzata rispetto all'anno precedente (0,6% rispetto all'1,4%).
Nel settore delle costruzioni, gli investimenti sono stati trainati dalle abitazioni in termini di recupero del patrimonio abitativo (manutenzione straordinaria che rappresenta il 37%), mentre è risultato modesto l'incremento di quelli di natura infrastrutturale.
Per la forza lavoro l'indagine ha evidenziato una crescita dello 0,8%. Il tasso di occupazione sale al 58,5%.
Sono tornati a crescere i redditi pro-capite (2% dallo 0,3% del 2017) per effetto del rinnovo dei contratti in molti comparti, tra cui il pubblico impiego, e del progressivo esaurirsi degli sgravi contributivi introdotti a partire dal 2015.
La domanda estera è risultata invece indebolita dal rallentamento degli scambi mondiali legato, anche, alle tensioni commerciali causate dall'inasprimento dei dazi all'importazione.

Il Programma Nazionale di Riforma (2019-2021)

 

Gli interventi per il triennio (2019-2021), da un punto di vista finanziario, prevedono:
- maggiori spese complessive per circa 133 miliardi afferenti prevalentemente ("Reddito di cittadinanza" e "Quota 100") e misure per investimenti pubblici e il Fondo investimenti per gli Enti territoriali;
-minori spese per circa 16,6 miliardi per il Bilancio dello Stato, tra cui il concorso alla finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario introdotto dalla Legge n.145/2018;
-minori entrate per il rilancio dello Stato per circa 47,5 miliardi con la sterilizzazione delle clausole sull'aliquota IVA e sulle accise nell'anno 2019, all'abrogazione del regime opzionale dell'imposta sul reddito d'impresa IRI e all'adozione del regime contributivo forfettario di persone fisiche esercenti attività d'impresa, arte o professione (cd. 'Flat tax');
-maggiori entrate per circa 50,8 miliardi riconducibili prevalentemente sia all'abrogazione del regime opzionale dell'imposta sul reddito d'impresa IRI che alle disposizioni della Legge di Bilancio relative agli aumenti delle aliquote IVA e delle accise (dal 2020).
Con il Decreto Crescita e il decreto Sblocca Cantieri, l'impatto complessivo dei due provvedimenti sull'economia viene stimato in 0,1 punti percentuali di crescita aggiuntiva del PIL reale nel 2019.
Se il debito pubblico assumerà valori ancora più elevati elevati, in rapporto al PIL, la sua sostenibilità dipenderà solo dalla sua riduzione.
Il debito toglie risorse importanti alla finanza pubblica per pagare interessi sui prestiti (Titoli di Stato, etc.) e rappresenta un fardello da pagare per le generazioni future.
La riduzione del debito può essere conseguita, da un lato investendo sulla crescita economica, dall'altro migliorando i conti pubblici attraverso un'attenta politica di bilancio. 
FONTE;  https://www.studiocataldi.it/share.asp?url=https://www.studiocataldi.it/articoli/34251-def-2019-un-rapido-sguardo.asp