venerdì 19 aprile 2019
Gioco d’azzardo, presentato in Anci l’applicativo ‘Smart’ dell’Agenzia Dogane sui giochi legali nei singoli Comuni
Gioco d’azzardo, presentato in Anci l’applicativo ‘Smart’ dell’Agenzia Dogane sui giochi legali nei singoli Comuni: Fotografare e monitorare i flussi dei giochi legali sui territori dei singoli comuni, è questo lo scopo dell’applicativo denominato Smart (Statistiche Monitoraggio e Analisi della Raccolta Territoriale del gioco fisico) realizzato da Age
Pubblicato il primo numero della newsletter Anci Lombardia - Sole 24 Ore
Pubblicato il primo numero della newsletter Anci Lombardia - Sole 24 Ore: Anci Lombardia ha stipulato un accordo con il quotidiano Il Sole24Ore al fine di fornire gratuitamente ai Comuni associati un servizio di consultazione online de Il giornale degli Enti locali, Il quotidiano edilizia & territorio, le notizie dell&
Dai rifiuti energia per 2,8 milioni di famiglie Rapporto Utilitalia-Ispra: nel nostro Paese sono presenti 142 impianti di digestione anaerobica della frazione organica e dei fanghi di depurazione e 37 inceneritori, quasi tutti al Nord
Dai rifiuti energia per 2,8 milioni di famiglie
fonte: https://www.casaeclima.com/ar_38230__dai-rifiuti-energia-per-due-milioni-famiglie-rapporto.html
Rapporto
Utilitalia-Ispra: nel nostro Paese sono presenti 142 impianti di
digestione anaerobica della frazione organica e dei fanghi di
depurazione e 37 inceneritori, quasi tutti al Nord
Mercoledì 10 Aprile 2019
Oltre
180 impianti tra inceneritori e digestione anaerobica della frazione
organica e dei fanghi di depurazione presenti sul territorio italiano
nel 2017, che hanno prodotto 7,6 milioni di MWh di energia, un
quantitativo in grado di soddisfare il fabbisogno di circa 2,8 milioni
di famiglie. E’ la fotografia scattata dal “Rapporto sul Recupero Energetico da rifiuti in Italia”
realizzato da Utilitalia (la Federazione delle imprese di acqua,
ambiente ed energia) in collaborazione con Ispra e presentato oggi a
Roma. Dallo studio emerge come il recupero di energia da rifiuti sia
essenziale per il conseguimento degli obiettivi fissati dalle direttive
europee sull’economia circolare. In Italia, soprattutto nelle regioni
del Mezzogiorno, si registra una carenza impiantistica e se non si
inverte questa tendenza, il nostro Paese continuerà a ricorrere in
maniera eccessiva allo smaltimento in discarica: attualmente ci
attestiamo al 23%, mentre le direttive Ue impongono di scendere sotto al
10% entro il 2035. Aumentare la capacità di trattamento degli impianti è
quindi fondamentale per chiudere il ciclo dei rifiuti, perché la
raccolta differenziata produce scarti che vanno smaltiti nella maniera
ambientalmente più corretta e perché il recupero energetico – con
conseguente produzione di energia rinnovabile – evita lo smaltimento in
discarica.
LA DIGESTIONE ANAEROBICA DELLA FRAZIONE ORGANICA E DEI FANGHI
Nel 2017 erano operativi nel nostro Paese
55 impianti di digestione anaerobica della frazione organica dei
rifiuti urbani - 47 al Nord, 2 al Centro e 6 al Sud – che hanno trattato
6,1 milioni di tonnellate di rifiuti. Nei prossimi anni saranno
operativi altri 31 impianti. L’organico, con 6,6 milioni di tonnellate
raccolte, rappresenta il 41,2% dei Rifiuti Urbani che entrano nel
circuito della raccolta differenziata, con una crescita media annua
dell’8%. Per quanto riguarda invece la digestione anaerobica dei fanghi
di depurazione, nel 2017 erano operativi 87 impianti: 45 al Nord, 17 al
Centro e 25 al Sud.
GLI INCENERITORI
Nel 2017 erano invece operativi 39
impianti di incenerimento (attualmente ridotti a 37 per la chiusura di
Colleferro e Ospedaletto), così dislocati: 26 al Nord, 7 al Centro e 6
al Sud. Al loro interno sono stati trattati 6,1 milioni di tonnellate di
rifiuti, 5,3 dei quali di rifiuti urbani, una tendenza in leggera
diminuzione rispetto ai 5,6 milioni del 2015. Tali impianti sono ormai
saturi e non si prevedono nuove aperture nei prossimi anni. L’85% delle
scorie prodotte sono state avviate a riciclaggio, un dato in crescita
rispetto all’ultima rilevazione del 2013 (82%); con la revisione delle
direttive europee previste nell’ambito del Pacchetto per l’economia
circolare, i metalli recuperati dalle scorie di incenerimento concorrono
inoltre al raggiungimento dei target di riciclo. Per quanto riguarda
invece il controllo delle emissioni in atmosfera, per diversi
inceneritori i limiti applicati risultano più stringenti rispetto a
quelli determinati dalla normativa vigente, soprattutto per quanto
riguarda le polveri, gli ossidi di zolfo ed il monossido di carbonio.
LA PRODUZIONE DI ENERGIA
Gli impianti di digestione anaerobica
hanno prodotto 1,2 milioni di MWh e gli inceneritori 6,4 milioni di MWh,
tra produzione elettrica e termica: questa energia è in grado di
soddisfare il fabbisogno di circa 2,8 milioni di famiglie. Il 100%
dell’energia prodotta dagli impianti di digestione anaerobica ed il 51%
di quella prodotta dagli inceneritori, inoltre, è energia rinnovabile:
contribuisce pertanto, sostituendo l’utilizzo di combustibili fossili,
alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti ed alla lotta ai
cambiamenti climatici. Si tratta inoltre di energia prodotta localmente
che contribuisce a ridurre la dipendenza dall’estero. Il 38%
dell’energia prodotta dagli inceneritori è stata oggetto di incentivi,
ma questa percentuale si ridurrà progressivamente nei prossimi 10 anni;
nel 2017, 18 dei 39 impianti non hanno usufruito di forme di
incentivazione.
IL CRITERIO DI PROSSIMITA’ E LO SQUILIBRIO TERRITORIALE
Come emerge dal Rapporto, l’Italia ha urgentemente bisogno di nuovi
impianti soprattutto per il trattamento della frazione organica, in
mancanza dei quali sarà impossibile mantenere lo smaltimento in
discarica al di sotto del 10%; anche perché nei prossimi anni è previsto
un considerevole aumento delle percentuali di raccolta differenziata,
che si tradurrà in un incremento degli scarti di lavorazione e dei
rifiuti organici da trattare. “Il problema – spiega Filippo Brandolini,
vicepresidente di Utilitalia - non è solo quantitativo, ma soprattutto
geografico. Senza impianti di digestione anaerobica e senza inceneritori
non si chiude il ciclo dei rifiuti e non si potranno raggiungere i
target UE. Serve una strategia nazionale per definire i fabbisogni che
operi un riequilibrio a livello territoriale, in modo da limitare il
trasporto fra diverse regioni e le esportazioni, abbattendo le emissioni
di CO2”. Non mancano peraltro degli ostacoli normativi: “Dal rifiuto
organico – continua Brandolini - si produce compost e biometano; per
quest’ultimo, un carburante pulito realizzato in perfetta ottica di
economia circolare, manca ancora un quadro normativo certo e stabile”.fonte: https://www.casaeclima.com/ar_38230__dai-rifiuti-energia-per-due-milioni-famiglie-rapporto.html
giovedì 18 aprile 2019
PSR: tutti i bandi aperti in regione lombardia per l'agricoltura
PSR: tutti i bandi aperti | ||
Sedici quelli attivi, tra i quali: mantenimento di superfici imboschite, cooperazione interterritoriale e trasnazionale, supporto ai costi di impianto per forestazione e imboschimento, filiere corte, attività agrituristiche, danni da calamità naturali, aree svantaggiate di montagna, impegni agro-climatico ambientali, biologico, natura 2000. | http://www.psr.regione.lombardia.it/wps/portal/PROUE/FEASR/Bandi?stato=1# |
Al via la seconda call WiFi4EU per hotspot wi-fi gratuiti nei luoghi pubblici - a castiglione d'adda cosa si aspetta?
lista civica il progresso di castiglione
Al via la seconda call WiFi4EU per hotspot wi-fi gratuiti nei luoghi pubblici
Riapre la procedura online per
richiedere un buono del valore di 15.000 euro per attivare hotspot
gratuiti in luoghi pubblici (municipi, biblioteche, musei, parchi e
piazze).
I Comuni interessati che possono applicare devono registrarsi online dal 4 aprile alle ore 13.00.
Per la registrazione sono necessarie le seguenti informazioni:
- paese e tipo di organizzazione da registrare (comune o associazione)
- informazioni sul comune (nome del comune e indirizzo ufficiale, numero e codice postale)
- informazioni sul rappresentante legale
- informazioni sulla persona di contatto se diversa dal rappresentante legale
- paese e tipo di organizzazione da registrare (comune o associazione)
- informazioni sul comune (nome del comune e indirizzo ufficiale, numero e codice postale)
- informazioni sul rappresentante legale
- informazioni sulla persona di contatto se diversa dal rappresentante legale
I Comuni possono presentare domanda nella lingua di appartenenza.
La Commissione selezionerà i progetti in base all'ordine di ricevimento delle richieste.
I primi 3.400 comuni che parteciperanno al bando riceveranno un buono WIFI4EU. L''importo di ciascun buono è di 15.000 euro in forma di somma forfettaria.
I buoni WiFi4EU coprono i costi delle attrezzature e delle installazioni degli hotspot Wi-Fi che soddisfano i requisiti definiti nella convenzione di sovvenzione firmata con i comuni selezionati. Questi ultimi sosterranno i costi della connettività, del funzionamento e della manutenzione delle apparecchiature per almeno 3 anni.
I primi 3.400 comuni che parteciperanno al bando riceveranno un buono WIFI4EU. L''importo di ciascun buono è di 15.000 euro in forma di somma forfettaria.
I buoni WiFi4EU coprono i costi delle attrezzature e delle installazioni degli hotspot Wi-Fi che soddisfano i requisiti definiti nella convenzione di sovvenzione firmata con i comuni selezionati. Questi ultimi sosterranno i costi della connettività, del funzionamento e della manutenzione delle apparecchiature per almeno 3 anni.
Le reti finanziate da WiFi4EU saranno gratuite, senza pubblicità e senza raccolta di dati personali.
I finanziamenti saranno destinati a reti che non duplicano offerte preesistenti, private o pubbliche, di qualità analoga.
I finanziamenti saranno destinati a reti che non duplicano offerte preesistenti, private o pubbliche, di qualità analoga.
Per maggiori informazioni visita il sito WiFi4EU alla sezione delle FAQ e guarda il video.
Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia
Redazione Europe Direct Lombardia
@ED_Lombardia
Seconda Call #WiFi4EU | |||
I Comuni lombardi possono richiedere un buono del valore di 15.000 euro per attivare un servizio di wi-fi gratuito nei luoghi e spazi pubblici comunali (municipi, biblioteche, musei, parchi, piazze). Consulta il bando per maggiori informazioni |
mercoledì 17 aprile 2019
5 maggio 2019 Castiglione d’Arte -percorso tra cultura e gusto II edizione
5 maggio 2019 Castiglione d’Arte -percorso tra cultura e gusto II edizione
Dal 16 Aprile 2019 al 6 Maggio 2019
Castiglione Arte volantino
fonte: https://www.comune.castiglionedadda.lo.it/eventi/5-maggio-2019-castiglione-darte-percorso-tra-cultura-e-gusto-ii-edizione/
fonte: https://www.comune.castiglionedadda.lo.it/eventi/5-maggio-2019-castiglione-darte-percorso-tra-cultura-e-gusto-ii-edizione/
Riforma Pensioni, online i chiarimenti INPS
Riforma Pensioni, online i chiarimenti INPS
L'INPS risponde ai dubbi interpretativi relativi
all'applicazione della Riforma Pensioni: chiarimenti su Quota 100,
Opzione Donna, pensione anticipata e Precoci.
Incompatibilità fra APE Volontaria e Quota 100, accesso anche con il requisito di altro trattamento previdenziale, contributi utili per l’Opzione Donna, possibilità di lavorare durante i tre mesi di finestra prima della decorrenza della pensione anticipata. Sono alcuni dei chiarimenti contenuti nel Messaggio INPS 1551/2019, che fornisce nuove precisazioni sulla riforma pensioni contenuta nel decreto 4/2019.
Stessa regola per l’Opzione Donna (che si raggiunge con 35 anni di contributi, maturati entro il 31 dicembre 2018 unitamente a 58 o 59 anni di età, rispettivamente per le dipendenti e le autonome).
In entrambi i casi, valgono tutti gli altri contributi: obbligatori, da riscatto o ricongiunzione, volontari, figurativi.
Per quanto riguarda la pensione anticipata, che in base al decreto si consegue senza applicazione degli scatti aspettative di vita 2019, l’INPS sottolinea che nei tre mesi di finestra fra la maturazione del requisito e la decorrenza della pensione è possibile continuare a lavorare, piuttosto che intraprendere una nuova attività, valorizzando i relativi contributi.
=> Riforma Pensioni: le misure del testo finale
Il messaggio si compone di quattro capitoli.- Quota 100 (articolo 14 del DL n. 4/2019)
- Opzione donna (articolo 16 del DL n. 4/2019)
- Pensione anticipata Fornero (articolo 15 del DL n. 4/2019)
- Precoci (articolo 17 del DL n. 4/2019)
- Personale militare delle Forze armate, personale delle Forze di polizia e di polizia penitenziaria, personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e personale della Guardia di finanza
- Titolari di trattamento pensionistico tabellare o di pensione di guerra
- Verifica del requisito contributivo dei 35 anni utili per la pensione di anzianità
- Opzione per il sistema di calcolo contributivo della pensione (articolo 1, comma 23, della legge n. 335/1995)
- Titolari di indennità c.d. APE sociale
- Titolari di anticipo finanziario a garanzia pensionistica (c.d. APE)
- Soggetti che hanno maturato i requisiti per il diritto ad altro trattamento pensionistico
- Pensione quota 100 con il cumulo di periodi assicurativi solo presso il Fondo pensioni lavoratori dipendenti e/o presso le Gestioni speciali dei lavoratori autonomi
- Periodi di prolungamento dei marittimi di cui agli articoli 24 e 25 della legge n. 413/1984
- Riliquidazione delle pensioni a carico della previdenza marinara ai sensi dell’articolo 36, commi da 4 a 6, della legge n. 413/1984
- Decorrenza della pensione quota 100 per i soggetti cessati dall’attività di lavoro precedentemente alla data di presentazione della relativa domanda
- Decorrenza della pensione quota 100 per i lavoratori da ultimo dipendenti da datori di lavoro non ricompresi nel novero delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del D.lgs n. 165/2001
- Soggetti titolari di pensione
- Maggiorazioni delle anzianità contributive e rivalutazioni dei periodi di lavoro
- Valutazione dell’anzianità contributiva per il conseguimento della pensione quota 100 calcolata con il sistema contributivo
Requisiti contributivi
Tra i chiarimenti, ad esempio, sulla Quota 100 (nuova forma di pensione anticipata che si matura con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi) viene precisato che ai fini del requisito contributivo, i 35 anni utili per la pensione di anzianità non comprendono i periodi di malattia e di disoccupazione.Stessa regola per l’Opzione Donna (che si raggiunge con 35 anni di contributi, maturati entro il 31 dicembre 2018 unitamente a 58 o 59 anni di età, rispettivamente per le dipendenti e le autonome).
In entrambi i casi, valgono tutti gli altri contributi: obbligatori, da riscatto o ricongiunzione, volontari, figurativi.
Compatibilità
Altra precisazione importante, l’incompatibilità fra Quota 100 e APE volontario: l’anticipo pensionistico si interrompe quando si percepisce la quota 100.Per quanto riguarda la pensione anticipata, che in base al decreto si consegue senza applicazione degli scatti aspettative di vita 2019, l’INPS sottolinea che nei tre mesi di finestra fra la maturazione del requisito e la decorrenza della pensione è possibile continuare a lavorare, piuttosto che intraprendere una nuova attività, valorizzando i relativi contributi.
fonte: https://www.pmi.it/economia/lavoro/301429/riforma-pensioni-online-i-chiarimenti-inps.html?fbclid=IwAR0LuCev5UjMFdS93L5w4V9jQTqzJ0_T5IzerXz
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00:00
lunedì 15 aprile 2019
banchetto in piazza del popolo domenica 14 aprile 2019 per elia del miglio sindaco a casalpusterlengo
https://www.facebook.com/leganord.casalpusterlengo/videos/270312443923948/?eid=ARBqP2LNeS01rnJSbBE7ceSwAORvegHdbERVf5ZP4OTVNfgyiEz1c9xeaI0e2bG8yRl89Uoi-GbEkAZM
banchetto di CASALE CHE CAMBIA con elia del miglio
candidato sindaco a CASALPUSTERLENGO. sostenete la lista e tutto il
rinnovo del consiglio comunale
https://www.facebook.com/leganord.casalpusterlengo/videos/270312443923948/?t=0
url del video
segnalazione fatta per viale cappuccini a casalpusterlengo
🆘 ATTENZIONE ⚠️
Si segnala buca di profonde dimensioni all’incrocio tra la “Mantovana” e Viale Cappuccini.
Abbiamo provveduto ad inviare la segnalazione all’ufficio tecnico. Vi invitiamo a prestare massima attenzione.
#CasaleCheCambia
https://www.facebook.com/Casale-che-Cambia-Delmiglio-Sindaco-408823736341627/?tn-str=k%2AF
https://www.facebook.com/Casale-che-Cambia-Delmiglio-Sindaco-408823736341627/?tn-str=k%2AF
Una nuova rotta e una marcia in più per la nostra #Casale le sue frazioni #Zorlesco e #Vittadone. #CasaleCheCambia #DelmiglioSindaco
Una nuova rotta e una marcia in più per la nostra #Casale le sue frazioni #Zorlesco e #Vittadone.
#CasaleCheCambia #DelmiglioSindaco
Def 2019: un rapido sguardo
Def 2019: un rapido sguardo
Alcuni dati essenziali del Def, il "Documento di Economia e Finanza 2019" approvato nei giorni scorsi dal Governo
di Roberto Paternicò - Dal Def 2019, il "Documento di Economia e Finanza 2019" alcuni brevi dati per un quadro d'insieme sulla situazione dell'Italia:
-PIL in termini reali: la
previsione di crescita media del PIL in termini reali per il 2019 si
attesterebbe all'1% con ipotesi all'1,2% nel secondo semestre dell'anno.
Situazione che risente, anche, dell'attuale configurazione delle
variabili esogene, tra cui una minore crescita attesa del commercio
mondiale;
-Indebitamento netto: al 2,4% del PIL, in peggioramento di circa 0,2 punti percentuali rispetto al 2018 (a Gennaio 2019 pari a 2.358 miliardi di euro con un incremento mensile da fine 2018 di oltre 41 miliardi di euro);
-Rapporto debito/PIL: è stimato al 132,8% del PIL, includendo i proventi da privatizzazioni pari all'1% del PIL;
-Entrate tributarie a legislazione vigente in rapporto al PIL: si attende una discesa al 28,5%, anche, per effetto della disattivazione delle clausole di salvaguardia (IVA), l'estensione dell'ambito di applicazione del regime forfettario agevolato e la tassazione a favore delle imprese che reinvestono gli utili in beni strumentali e per l'incremento dell'occupazione nonché l'aumento della deducibilità dell'IMU sugli immobili strumentali e la proroga al 2019 delle detrazioni fiscali delle spese destinate all'efficientamento energetico;
-Pressione fiscale: si prevede una riduzione dello 0,1%, collocandosi al 42% del PIL;
-Contributi sociali: in rapporto al PIL, i contributi sociali saliranno al 13,5 % nel 2019;
-Spesa pubblica: dalle stime attuali, la spesa pubblica conseguirà nel 2019 un incremento dell'1,7%;
-Investimenti pubblici: previsione di aumento del 5,2%;
-Interessi titoli di Stato: marcato rialzo (nel 2018 circa 64,9 miliardi);
-Inflazione: è rimasta sostanzialmente sui livelli dell'anno precedente (1,2% rispetto all'1,3%).
- Il quadro complessivo per il 2019
- Le regole di spesa
- L'economia italiana
- Il Programma Nazionale di Riforma (2019-2021)
Il quadro complessivo per il 2019
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-Indebitamento netto: al 2,4% del PIL, in peggioramento di circa 0,2 punti percentuali rispetto al 2018 (a Gennaio 2019 pari a 2.358 miliardi di euro con un incremento mensile da fine 2018 di oltre 41 miliardi di euro);
-Rapporto debito/PIL: è stimato al 132,8% del PIL, includendo i proventi da privatizzazioni pari all'1% del PIL;
-Entrate tributarie a legislazione vigente in rapporto al PIL: si attende una discesa al 28,5%, anche, per effetto della disattivazione delle clausole di salvaguardia (IVA), l'estensione dell'ambito di applicazione del regime forfettario agevolato e la tassazione a favore delle imprese che reinvestono gli utili in beni strumentali e per l'incremento dell'occupazione nonché l'aumento della deducibilità dell'IMU sugli immobili strumentali e la proroga al 2019 delle detrazioni fiscali delle spese destinate all'efficientamento energetico;
-Pressione fiscale: si prevede una riduzione dello 0,1%, collocandosi al 42% del PIL;
-Contributi sociali: in rapporto al PIL, i contributi sociali saliranno al 13,5 % nel 2019;
-Spesa pubblica: dalle stime attuali, la spesa pubblica conseguirà nel 2019 un incremento dell'1,7%;
-Investimenti pubblici: previsione di aumento del 5,2%;
-Interessi titoli di Stato: marcato rialzo (nel 2018 circa 64,9 miliardi);
-Inflazione: è rimasta sostanzialmente sui livelli dell'anno precedente (1,2% rispetto all'1,3%).
Le regole di spesa
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A partire dal 2015 il miglioramento richiesto in termini di saldo strutturale è stato
mitigato dai margini di flessibilità riconosciuti dalla Commissione
europea all'Italia per finanziare riforme strutturali, investimenti
infrastrutturali e per far fronte ad eventi eccezionali che hanno
comportato spese impreviste (quali disastri naturali e l'afflusso di
migranti).
Se
il Consiglio UE, sulla base della valutazione della Commissione,
ritiene che gli obiettivi di finanza pubblica debbano essere rafforzati,
può invitare lo Stato Membro a modificare la programmazione, entro il 30 Aprile.
L'economia italiana
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La situazione patrimoniale
delle famiglie resta solida con un debito nel terzo trimestre del 2018
stabile al 61,3% del reddito disponibile (livello nettamente inferiore
alla media dell'area euro del 94,8%). La sostenibilità del debito è
stata favorita anche dal permanere di bassi tassi di interesse.
Il
mercato immobiliare e i prezzi delle abitazioni sono tornati in
territorio negativo nel quarto trimestre 2018 le quotazioni hanno
continuato a ridursi (-0,2%). I prezzi delle abitazioni esistenti sono
scesi dell'1% nel 2018, mentre quelli delle nuove abitazioni sono
aumentati dell'1%.
L'industria dell'auto e della
componentistica italiana nel 2018 ha infatti registrato un calo della
produzione rispetto all'anno precedente (-3,4%), così come a un calo del
fatturato e degli ordinativi (rispettivamente -2,1% e -2,4%).
L'industria manifatturiera, in generale, nel 2018 ha subito un marcato
rallentamento allo 0,8% dal 3,6% dell'anno precedente.
Il
settore dei servizi, in generale, è risultato anch'esso in
rallentamento, con una crescita del valore aggiunto nel 2018 più che
dimezzata rispetto all'anno precedente (0,6% rispetto all'1,4%).
Nel
settore delle costruzioni, gli investimenti sono stati trainati dalle
abitazioni in termini di recupero del patrimonio abitativo (manutenzione
straordinaria che rappresenta il 37%), mentre è risultato modesto
l'incremento di quelli di natura infrastrutturale.
Per la forza lavoro l'indagine ha evidenziato una crescita dello 0,8%. Il tasso di occupazione sale al 58,5%.
Sono
tornati a crescere i redditi pro-capite (2% dallo 0,3% del 2017) per
effetto del rinnovo dei contratti in molti comparti, tra cui il pubblico
impiego, e del progressivo esaurirsi degli sgravi contributivi
introdotti a partire dal 2015.
La domanda estera è risultata
invece indebolita dal rallentamento degli scambi mondiali legato, anche,
alle tensioni commerciali causate dall'inasprimento dei dazi
all'importazione.
Il Programma Nazionale di Riforma (2019-2021)
[Torna su]
Gli interventi per il triennio (2019-2021), da un punto di vista finanziario, prevedono:
- maggiori spese complessive per circa 133 miliardi afferenti prevalentemente ("Reddito di cittadinanza" e "Quota 100") e misure per investimenti pubblici e il Fondo investimenti per gli Enti territoriali;
-minori spese per circa 16,6 miliardi per il Bilancio dello Stato, tra cui il concorso alla finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario introdotto dalla Legge n.145/2018;
-minori entrate per il rilancio dello Stato per circa 47,5 miliardi con la sterilizzazione delle clausole sull'aliquota IVA e sulle accise
nell'anno 2019, all'abrogazione del regime opzionale dell'imposta sul
reddito d'impresa IRI e all'adozione del regime contributivo forfettario
di persone fisiche esercenti attività d'impresa, arte o professione
(cd. 'Flat tax');
-maggiori entrate per circa 50,8 miliardi
riconducibili prevalentemente sia all'abrogazione del regime opzionale
dell'imposta sul reddito d'impresa IRI che alle disposizioni della Legge di Bilancio relative agli aumenti delle aliquote IVA e delle accise (dal 2020).
Con il Decreto Crescita e il decreto Sblocca Cantieri,
l'impatto complessivo dei due provvedimenti sull'economia viene stimato
in 0,1 punti percentuali di crescita aggiuntiva del PIL reale nel 2019.
Se il debito pubblico assumerà valori ancora più elevati elevati, in rapporto al PIL, la sua sostenibilità dipenderà solo dalla sua riduzione.
Il debito toglie risorse importanti alla finanza pubblica per pagare interessi sui prestiti (Titoli di Stato, etc.) e rappresenta un fardello da pagare per le generazioni future.
La
riduzione del debito può essere conseguita, da un lato investendo sulla
crescita economica, dall'altro migliorando i conti pubblici attraverso
un'attenta politica di bilancio.
FONTE; https://www.studiocataldi.it/share.asp?url=https://www.studiocataldi.it/articoli/34251-def-2019-un-rapido-sguardo.asp
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