giovedì 5 luglio 2018
notte bianca a castiglione d'adda sabato (CASTIGLIONE SOTTO LE STELLE – 21 LUGLIO 2018)
http://www.comune.castiglionedadda.lo.it/eventi/castiglione-sotto-le-stelle-21-luglio-2018/
MODIFICHE AL SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI -- comune di castiglione d'adda
MODIFICHE AL SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI
5 luglio 2018
A seguito del nuovo contratto d’appalto per la gestione dei
rifiuti comunali, a breve partirà una nuova modalità di raccolta della
frazione secca indifferenziata.
In questi giorni sono in distribuzione, alle varie utenze, delle lettere di invito alle assemblee informative pubbliche organizzate presso la sala consiliare comunale e per l’ulteriore distribuzione dei sacchetti.
Per un approfondimento sulle nuove modalità di servizio, che partirà il 01 agosto 2018, si informa che le assemblee informative pubbliche si terranno alle ore 21:00 presso la sala Consiliare Municipale nelle seguenti date:
ALLEGATO: Manifesto di avviso alla cittadinanza.
In questi giorni sono in distribuzione, alle varie utenze, delle lettere di invito alle assemblee informative pubbliche organizzate presso la sala consiliare comunale e per l’ulteriore distribuzione dei sacchetti.
Per un approfondimento sulle nuove modalità di servizio, che partirà il 01 agosto 2018, si informa che le assemblee informative pubbliche si terranno alle ore 21:00 presso la sala Consiliare Municipale nelle seguenti date:
- 9 Luglio 2018
- 10 Luglio 2018
- 11 Luglio 2018
ALLEGATO: Manifesto di avviso alla cittadinanza.
Allegati
- MANIFESTO 70X100 (118 KB)
- http://www.comune.castiglionedadda.lo.it/2018/07/modifiche-significative-al-servizio-di-raccolta-rifiuti/
Nidi gratis 2018-2019 - Avviso per i Comuni
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Riduzione emissioni inquinanti: attuazione della Direttiva UE -- gazzetta ufficiale n. 151 del 2018
Riduzione emissioni inquinanti: attuazione della Direttiva UE
Pubblicato, nella G.U. n. 151 del 2018, il
D.Lgs. 30 maggio 2018, n. 81 recante attuazione della
Dir. 14 dicembre 2016, n. 2016/2284/UE in materia di riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici.
Il decreto in commento è finalizzato al miglioramento della qualità dell'aria, alla salvaguardia della salute umana e dell'ambiente e ad assicurare una partecipazione più efficace dei cittadini ai processi decisionali.
In particolare mira a perseguire:
a) gli obiettivi di qualità dell'aria e un avanzamento verso l'obiettivo a lungo termine di raggiungere livelli di qualità dell'aria in linea con gli orientamenti pubblicati dall'Organizzazione mondiale della sanità;
b) gli obiettivi dell'Unione europea in materia di biodiversità e di ecosistemi, in linea con il Settimo programma di azione per l'ambiente;
c) la sinergia tra le politiche in materia di qualità dell'aria e quelle inerenti i settori responsabili di emissioni interessate dagli impegni nazionali di riduzione, comprese le politiche in materia di clima e di energia.
Entrata in vigore del provvedimento: 17/07/2018.
Il decreto in commento è finalizzato al miglioramento della qualità dell'aria, alla salvaguardia della salute umana e dell'ambiente e ad assicurare una partecipazione più efficace dei cittadini ai processi decisionali.
In particolare mira a perseguire:
a) gli obiettivi di qualità dell'aria e un avanzamento verso l'obiettivo a lungo termine di raggiungere livelli di qualità dell'aria in linea con gli orientamenti pubblicati dall'Organizzazione mondiale della sanità;
b) gli obiettivi dell'Unione europea in materia di biodiversità e di ecosistemi, in linea con il Settimo programma di azione per l'ambiente;
c) la sinergia tra le politiche in materia di qualità dell'aria e quelle inerenti i settori responsabili di emissioni interessate dagli impegni nazionali di riduzione, comprese le politiche in materia di clima e di energia.
Entrata in vigore del provvedimento: 17/07/2018.
Decreto dignità: le novità sulle misure fiscali
https://www.leggioggi.it/2018/07/04/decreto-dignita-novita-misure-fiscali/?utm_term=130231+-+Decreto+dignit%C3%A0%3A+le+novit%C3%A0+sulle+misure+fiscali&acc=33e75ff09dd601bbe69f351039152189&utm_campaign=NEWSLETTER+Leggi+Oggi+-+Newsletter+n.+25+-++2018-07-05&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=24462+-+Newsletter+n.+25+%282018-07-05%29
Decreto dignità: le novità sulle misure fiscali
Da Redazione
Il Decreto dignità – approvato lunedì 2 luglio
dal Consiglio dei ministri – ha dato il via a una serie di misure
orientate al cambiamento su più fronti: dal lavoro ai licenziamenti, dal
contrasto al precariato alla stretta sulle delocalizzazioni. Anche le misure fiscali
sono al centro del provvedimento passato all’esame, anche se su questo
fronte si profila un cambiamento molto light, almeno in questa prima
fase di Governo. Si punta comunque, oltre allo smantellamento del Jobs
act, anche alla semplificazione fiscale.
Tra i provvedimenti di natura fiscale enunciatile parole chiave del decreto firmato giallo-verde sono: spesometro, redditometro, split payment.
Per visionare gli altri provvedimenti del Decreto Dignità consultare “Decreto dignità approvato: ecco tute le novità in campo”.
Analizziamo cosa prevede il testo del Decreto dignità, anticipando però che non si può parlare di vera abolizione per spesometro e redditometro e che si è optato per misure molto leggere.
Il risultato è quindi una sospensione sui controlli sugli anni d’imposta dal 2016 in avanti.
In merito allo split comunque, i tecnici del Mef e di Palazzo Chigi hanno chieste ulteriori indagini sull’impatto che la misura avrà sulle casse statali.
Approvate in Consiglio dei ministri, si attende ora la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Decreto dignità: consulta qui la bozza
fonte vista su: leggioggi.it
Tra i provvedimenti di natura fiscale enunciatile parole chiave del decreto firmato giallo-verde sono: spesometro, redditometro, split payment.
Per visionare gli altri provvedimenti del Decreto Dignità consultare “Decreto dignità approvato: ecco tute le novità in campo”.
Analizziamo cosa prevede il testo del Decreto dignità, anticipando però che non si può parlare di vera abolizione per spesometro e redditometro e che si è optato per misure molto leggere.
Decreto dignità: le novità sul redditometro
Faceva già meno paura per il suo scarso utilizzo nei controlli fiscali (come chiarito da una relazione della Corte dei conti, si era infatti deciso già di adottare controlli un po’ meno invasivi). E anche oggi in realtà, con l’approvazione del Decreto dignità, il redditometro non è stato abolito espressamente. È solo stata introdotta una disposizione con cui si dice che l’attuale decreto ministeriale (il DM 16 settembre 2015) non sarà utilizzato per gli accertamenti fiscali dal 2016 in avanti e che si rende necessaria quindi l’approvazione da parte del Ministero delle finanze di un nuovo decreto in merito, da approvare dopo aver consultato l’Istat e le associazioni più rappresentative dei consumatori.Il risultato è quindi una sospensione sui controlli sugli anni d’imposta dal 2016 in avanti.
Decreto dignità: le novità sullo spesometro
La novità principale sullo strumento di controllo fiscale, sottoforma di comunicazione annuale di tutte le fatture emesse e ricevute, obbligatoria per tutti i titolari di partita Iva, autonomi e imprese – conosciuto meglio come spesometro e contenuto nella Legge di stabilità 2018 insieme al decreto fiscale – è una sua proroga e non un’abolizione. Il Decreto dignità in pratica fa slittare la data della comunicazione dei dati relativi al terzo trimestre 2018. Questi possono essere inviati entro il 28 febbraio 2019, invece che il 30 novembre 2018 (entro il secondo mese successivo al trimestre).Decreto dignità: le novità sullo split payment
Un’altra tra le misure fiscali inserite nel Decreto dignità del Governo Conte è l’abolizione dello Split payment, il meccanismo di scissione dei pagamenti della Pubblica amministrazione che ha cambiato le regole sulla liquidazione dell’Iva da parte della Pubblica amministrazione e che prevede per queste il versamento diretto all’Erario dell’Iva addebitata in fattura dai loro fornitori. Questa misura è stata abolita solo per i professionisti. In pratica l’abolizione c’è stata per le prestazioni di servizi rese alle pubbliche amministrazioni dai professionisti , i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo d’imposta o di acconto.In merito allo split comunque, i tecnici del Mef e di Palazzo Chigi hanno chieste ulteriori indagini sull’impatto che la misura avrà sulle casse statali.
Approvate in Consiglio dei ministri, si attende ora la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Decreto dignità: consulta qui la bozza
fonte vista su: leggioggi.it
COMUNE DI CASTIGLIONE D'ADDA _ ASSUNZIONE DI RAGIONIERE E UFF.PROTOCOLLO
VEDREMO GLI EFFETTI DI QUESTE ASSUNZIONI E LA RELATIVA IMMISSIONE IN RUOLO. CI SONO TANTE SCADENZE AMMINISTRATIVE COMPLESSE DA SVILUPPARE E SEGUIREMO TUTTO ITER AMMINISTRATIVO.
LISTA CIVICA
IL PROGRESSO DI CASTIGLIONE
art. fonte: il cittadino di lodi (www.il.cittadino.it)
LISTA CIVICA
IL PROGRESSO DI CASTIGLIONE
art. fonte: il cittadino di lodi (www.il.cittadino.it)
mercoledì 4 luglio 2018
lavora con noi -- motore lavoro
https://www.manager.it/default.asp?page=widgetgadget.asp§ion=s_lavoro
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Ecco il motore di ricerca per il lavoro |
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martedì 3 luglio 2018
Decreto dignità approvato: licenziamenti piu cari
Decreto dignità approvato: licenziamenti piu cari
Approvato ieri dal CDM il decreto dignità. Tra le novità per il lavoro: stretta su contratti a termine, delocalizzazioni e indennità di licenziamento
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri sera il Decreto legge
con le prime misure economiche del Governo Conte. Il "Decreto dignità",
piu volte rimaneggiato prima di arrivare in Consiglio dei Ministri,
comprende sia misure fiscali di alleggerimento degli adempimenti , che
misure in materia di lavoro che modificano il Jobs act stringendo
vincoli sull'utilizzo dei contratti a termine , sugli incentivi
aziendali che vanno restituiti in caso di delocalizzazione produtiva e
sui licenziamenti senza giusta causa per i quali l'indennizzo puo
arrivare fino a 36 mesi. Presente anche una misura di stop alla
pubblicità del gioco d'azzardo e delle scommesse , facendo salve solo le
lotterie nazionali ( come la lotteria Italia ).
Vediamo piu in dettaglio in particolare quanto è previsto in materia di lavoro.
CONTRATTI A TERMINE
Il licenziamento senza giusta causa per i contratti a tutele crescenti del Jobs act richiederà un indennizzo al lavoratore che arriva a 36 mensilità nelle aziende sopra i 50 dipendenti . L'indennizzo minimo dovrebbe salire da 4 a 6 mensilità.
DELOCALIZZAZIONE E INCENTIVI 4.0
Vediamo piu in dettaglio in particolare quanto è previsto in materia di lavoro.
CONTRATTI A TERMINE
- Il termine massimo di utilizzo dei contratti a termine passa da 36 a 24 mesi.
- Il numero delle proroghe possibili scende da 5 a 4.
- Con l'eccezione del primo, i contratti a tempodeterminato devono riportare obbligaoriamente una causale che puo rientrare tra tre opzioni: ragioni oggettive o sostituive; per incrementi imprevisti dell'attività, o per picchi stagionali .
- La contribuzione dovuta aumenta di uno 0,5% ad ogni rinnovo
- Ai contratti di lavoro in somministrazione si applicano le stesse regole sia in termini di durata che di percentuale di assunti a termine sul totale che di incremento contributivo. E sparita invece rispetto alla bozza iniziale l'abolizione dello staff leasing (somministrazione a tempo indeterminato)
- Il termine per l'impugnazione del contratto da parte del dipendente sale da 120 a 270 giorni
- Le nuove disposizioni saranno applicabili ai nuovi contratti e ai rinnovi a partire dalla data di entrata in vigore del decreto.
Il licenziamento senza giusta causa per i contratti a tutele crescenti del Jobs act richiederà un indennizzo al lavoratore che arriva a 36 mensilità nelle aziende sopra i 50 dipendenti . L'indennizzo minimo dovrebbe salire da 4 a 6 mensilità.
DELOCALIZZAZIONE E INCENTIVI 4.0
-
Le aziende che ricevono qualsiasi tipo di aiuto di stato devono restituirlo se delocalizzano, sia in Europa che fuori, entro 5 anni dal momento della fruizione dell'incentivo con interessi maggiorati fino a 5 punti percentuali e sanzioni da 2 a 4 volte l'importo ricevuto
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Revoca anche per le imprese che, senza delocalizzare l'impianto, riducono l'occupazione nelle unità interessate dal contributo. Non è specificata la soglia minima di licenziamenti nè il momento dell'entrata invigore
-
Iperammortamento e superammortamento revocati anche per la cessione dei macchinari acquistati con le agevolazioni di Industria 4.0. Gli acquisti di attività immateriali (come i brevetti) infragruppo non rientrano piu nel credito di imposta, già da quest'anno.
Segui il nostro Dossier Riforme del Governo Conte per altri approfondimenti
Fonte: Fisco e Tasse
fonte: https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/25343-decreto-dignit-approvato-licenziamenti-piu-cari.html?utm_campaign=Rassegna+Stampa%3A+Decreto+dignit%C3%A0%2C+Fatturazione+elettronica%2C+Pretese+ipotecarie+codici+tributo%2C+Acquisto+alimenti+a+fini+medici+speciali%2C+Assegno+periodico+coniuge+in+dichiarazione&utm_medium=email&utm_source=Rassegna+quotidiana+&utm_content=Rassegna+Stampa%3A+Decreto+dignit%C3%A0%2C+Fatturazione+elettronica%2C+Pretese+ipotecarie+codici+tributo%2C+Acquisto+alimenti+a+fini+medici+speciali%2C+Assegno+periodico+coniuge+in+dichiarazione+2018-07-03
Efficienza energetica, un cittadino su due ignora le detrazioni
Efficienza energetica, un cittadino su due ignora le detrazioni
Cittadinanzattiva: tre cittadini su quattro chiedono bollette comprensibili e soprattutto basate sui consumi effettivi
Cittadinanzattiva: tre cittadini su quattro chiedono bollette comprensibili e soprattutto basate sui consumi effettivi
Lunedì 2 Luglio 2018
onsapevoli di cosa sia l’efficienza
energetica, ma non di tutti gli strumenti e le scelte individuali che
favorirebbero un uso sostenibile dell’energia, visto, ad esempio, che un
cittadino su due ignora le detrazioni previste. E, di fronte alle
sempre pressanti esigenze di risparmio, tre su quattro chiedono bollette
comprensibili e soprattutto basate sui consumi effettivi. Cresce però
la coscienza ecologista, considerato che quasi un cittadino su due
sarebbe disposto a spendere di più per un’offerta energetica del tutto o
in gran parte rinnovabile.
Sono questi alcuni dei risultati che
emergono dalla consultazione civica promossa da Cittadinanzattiva
nell’ambito del progetto “SI(e)NERGIA: cittadini e imprese per la
sostenibilità energetica” e presentati il 27 giugno a Roma.
“Non solo le fonti energetiche, ma anche i
comportamenti e le scelte dei consumatori dovrebbero essere
maggiormente “rinnovabili” – sulla base di informazioni corrette e di
una sempre maggiore consapevolezza - per concorrere, in definitiva, al
raggiungimento dell’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 dell'ONU, volto ad
“assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici,
affidabili, sostenibili e moderni” dichiara Antonio Gaudioso, segretario
generale di Cittadinanzattiva. “A tal fine rimane cruciale il ruolo
svolto da tutti gli attori del mercato, dalla classe politica che ne
definisce le regole, all’Autorità deputata ad implementarle, agli
operatori che non solo devono rispettare queste regole ma anche proporre
una competizione su base virtuosa e nel pieno rispetto dei
consumatori”.
SOSTENIBILITÀ ENERGETICA: SETTORI E ATTORI.
A detta dei cittadini intervistati (2.430), in Italia la sostenibilità
energetica riguarda innanzitutto la diffusione sempre maggiore di
energia da fonti rinnovabili (63,3%) e l’uso efficiente dell’energia
(62,8%); seguono la disponibilità di offerte energetiche innovative
(49,5%), l’affidabilità e correttezza dei fornitori (48,2%) e quindi
l’accessibilità economica alla fornitura (44%). Concordano sulle
medesime priorità i fornitori, che ritengono, così come i cittadini, che
la classe politica svolga un ruolo chiave nel perseguimento della
sostenibilità energetica (76,7%). Per le aziende un ruolo chiave è
rivestito anche dai singoli cittadini, i quali, di contro, sono assai
meno fiduciosi sulla possibilità di poter incidere concretamente con i
propri comportamenti in termini di efficienza energetica (solo il 28%
ritiene di incidere molto). Inoltre, solo il 45% pensa che, con le
proprie scelte di consumo, possa favorire la diffusione di comportamenti
virtuosi tra le aziende premiando di fatto quelle più affidabili e
responsabili.
ACCESSIBILITÀ ECONOMICA: BOLLETTE E BONUS, QUESTI SCONOSCIUTI.
A detta degli intervistati, l’accessibilità economica alla fornitura di
energia presuppone bollette chiare e facilmente comprensibili (74,1%),
agevolazioni/sconti per le fasce più deboli della popolazione (74,7%) e
soprattutto la regolare disponibilità di bollette calcolate in base a
consumi effettivi, per evitare conguagli e maxi bollette (76,8%).
Le principali criticità si riscontrano
proprio nella regolare disponibilità di bollette dell’energia calcolate
in base a consumi effettivi e non stimati (45,5%), nella insufficiente
chiarezza e comprensibilità delle bollette (43,1%), oltre che nella
carenza di offerte personalizzabili (41,3%).
Che la bolletta sia ancora un ostacolo è
testimoniato anche dal fatto che quasi la metà del campione intervistato
(46,8%) ammette di leggerla per intero ma di non aver chiara la
composizione delle voci e i relativi importi.
Parimenti, è ancora rilevante la
percentuale (47,5%) di coloro che non sono al corrente del Bonus energia
(elettrico e gas). E anche tra coloro che ne sono a conoscenza si
sottolinea come siano tuttora inadeguate sia le misure per meglio far
conoscere il Bonus (63,5%) sia gli importi destinati ai richiedenti
(49%).
AFFIDABILITÀ DEL FORNITORE.
Secondo gli intervistati i fattori critici, su cui si gioca
l’affidabilità o meno del fornitore, sono proprio la formulazione di
offerte chiare e trasparenti (ne è convinto il 54,6% del campione),
pratiche aggressive e/o scorrette nell’acquisizione dei nuovi clienti
(45,5%), un Servizio Clienti non sempre in grado di rispondere
rapidamente (36,8%). Indicazioni che confermano quanto già di dominio
delle aziende, consapevoli, come riscontrato dall’indagine, di come le
pratiche aggressive e/o scorrette e la formulazione di offerte chiare
siano in cima alle attenzioni dei clienti.
SWITCHING: IL “TROVA OFFERTE” DELL’AUTORITÀ? NESSUNO (O QUASI) LO CERCA.
In effetti, siamo di fronte ad un campione di cittadini ancora poco
propenso allo switching, dato che il 59,5% non ha mai cambiato il
fornitore di energia elettrica e/o gas. Tra coloro che hanno cambiato
fornitore, prevalgono quelli che dichiarano di essersi orientati
reperendo le informazioni tramite pubblicità radio/tv/web (21,4%), siti
internet non istituzionali di comparazione delle offerte (17,4%),
promotori commerciali (16,5%).
INNOVAZIONE: DI CHE SI TRATTA?
È un’area dove il punto di vista dei cittadini e quel che le aziende
ritengono essere l’orientamento prevalente dell’utenza diverge, e non di
poco. Infatti, per i cittadini i servizi energetici innovativi sono
tutti quei prodotti e soluzioni per l’efficienza energetica (la pensa
così il 53,7% degli intervistati: parliamo pertanto di caldaie,
climatizzatori, lampade LED, installazione di impianti fotovoltaici,
ecc.) nonché una serie variegata di servizi aggiuntivi (53,4%: per
esempio, si va dalle assicurazione sugli impianti alla manutenzione
delle caldaie, passando per una più generale consulenza energetica). Al
terzo posto, se vogliamo un po’ a sorpresa, figurano le offerte per la
mobilità elettrica col 49% dei consensi.
Di contro, le aziende si prefigurano
innanzitutto modalità innovative di contatto con il fornitore (es. chat
dedicata, social, ecc.), seguite dalle applicazioni per rendere smart la
propria abitazione (es. controllo a distanza degli elettrodomestici,
del riscaldamento, ecc.) e dal già citato ventaglio di servizi
aggiuntivi.
COMPORTAMENTI EFFICIENTI E SCELTE “RINNOVABILI”.
Quanto i singoli cittadini possono incidere in termini di efficienza
energetica con il loro comportamento? Le aziende ci credono molto, assai
meno i cittadini che nel 42,6% ritengono che i loro comportamenti
possano incidere abbastanza. A conferma di ciò il 46% dichiara di
essersi limitati per lo più all’installazione di lampade LED e
all’acquisto di elettrodomestici a basso consumo. Dato interessante è
che oltre il 50% dei cittadini ignora le detrazioni previste per
l’efficientamento energetico. Di contro però, sembrerebbe farsi spazio
una coscienza ecologista almeno tra quelli che si dichiarano interessati
a conoscere la provenienza dell’energia utilizzata (67,8%) e a
sottoscrivere un’offerta per la fornitura di energia prodotta
esclusivamente o in maggior parte da rinnovabili, anche se non dovesse
essere la più economica (45,6%).
La presentazione dei dati
fonte: https://www.casaeclima.com/ar_35484__efficienza-energetica-un-cittadino-su-due-ignora-detrazioni.html?mc_cid=80b6b29d49&mc_eid=c407fb72cd
lunedì 2 luglio 2018
PONTIDA 2018 -- UN FIUME DI POPOLO PER UN FUTURO MIGLIORE DI LIBERTA' DEI POPOLI!
https://www.facebook.com/salviniofficial/videos/10155883249823155/UzpfSTE2MzAyMTc2NDc6MTAyMTQzNzU4NzAwNjM4MzM/
link video raduno di pontida 2018
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ho inserito tutti i cenni storici che sono in visione presso la basilica di pontida. storia vera per la liberta' dei popoli!
basilica di pontida (bergamo)
pontida vista dall'alto
link video raduno di pontida 2018
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ho inserito tutti i cenni storici che sono in visione presso la basilica di pontida. storia vera per la liberta' dei popoli!
basilica di pontida (bergamo)
pontida vista dall'alto
Si può presentare il modello 730/2018 precompilato congiunto?
Si può presentare il modello 730/2018 precompilato congiunto?
Dal 16 aprile 2018 è disponibile sul sito delle Entrate il modello
dichiarativo 730/2018 che potrà essere modificato e inviato a partire
dal 2 maggio 2018. Anche quest'anno, il modello di dichiarazione 730
precompilato dall'Agenzia delle Entrate può anche essere presentato dai coniugi in forma congiunta,
senza la necessità di rivolgersi ad un CAF o a professionista
abilitato. Il sistema dell'Agenzia delle Entrate, pur non predisponendo
direttamente la dichiarazione congiunta, dà la possibilità ai coniugi di
unire le due dichiarazioni al momento della loro trasmissione. Il
vantaggio della dichiarazioni congiunta è il pagamento/rimborso delle
imposte direttamente nella busta paga o nella pensione del coniuge
dichiarante.
I requisiti per la dichiarazione congiunta 730/2018
Per congiungere le due dichiarazioni dei redditi è necessario che:
- almeno uno dei due coniugi non sia esonerato dalla presentazione della dichiarazione;
- i contribuenti redigano il modello 730 in quanto in possesso unicamente di redditi dichiarabili nel 730/2018.
- si presenta la dichiarazione per conto di incapaci (minori compresi)
- il decesso di uno dei due coniugi sia avvenuto prima della dichiarazione dei redditi.
Modalità con cui si possono congiungere i 730/2018 precompilati
Il sistema dell'Agenzia delle Entrate non propone direttamente la
dichiarazione precompilata congiunta, ma ne prevede due distinte (una
per ciascun coniuge). Per ottenere la dichiarazione 730/2018 congiunta è
necessario seguire i seguenti passaggi:
- il dichiarante (cioè il coniuge che effettua il conguaglio) deve indicare nella propria area riservata il codice fiscale del coniuge congiunto;
- Il congiunto deve esprimere il consenso alla presentazione congiunta indicando, nella propria area autenticata, il codice fiscale dell’altro coniuge.
- Il prospetto di liquidazione presente nell'area riservata del dichiarante contiene i dati di entrambi i coniugi e un solo risultato. (*)
- Il dichiarante può inviare la dichiarazione 730/2018.
Le unioni civili
Come indicato nelle istruzioni per la dichiarazione dei redditi 730/2018, in base a quanto stabilito dall’art. 1, comma 20, della legge n. 76 del 2016, le parole “coniuge”, “coniugi” o termini equivalenti si intendono riferiti anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso.
Segui gratuitamente il Dossier Dichiarazione 730/2018 per aggiornamenti, news e approfondimenti
Ti segnaliamo anche Detrazioni 730/2018 - Le 100 voci che fanno risparmiare utile guida su tutte le detrazioni fiscali possibili in dichiarazione, organizzate per macrosettori eBook di 207 pag. completo di casi svolti, faq e suggerimenti pratici.
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FONTE: https://www.fiscoetasse.com/domande-e-risposte/11854-il-modello-730-precompilato-pu-giungere-in-forma-congiunta.html?utm_campaign=Rassegna+Stampa%3A+Fatturazione+elettronica%2C+Mini+Voluntary+2018%2C+Sisma+bonus%2C+Dichiarazioni+dei+redditi+e+unioni+civili%2C+Stoccaggio+prodotti+energetici&utm_medium=email&utm_source=Rassegna+quotidiana+&utm_content=Rassegna+Stampa%3A+Fatturazione+elettronica%2C+Mini+Voluntary+2018%2C+Sisma+bonus%2C+Dichiarazioni+dei+redditi+e+unioni+civili%2C+Stoccaggio+prodotti+energetici+2018-07-02
Quattordicesima pensionati 2018, ecco quando viene pagata e quali sono gli importi
Quattordicesima pensionati 2018, ecco quando viene pagata e quali sono gli importi
Autore: Redazione
02 luglio 2018, 10:36
Lunedì 2 luglio
2018 arriva la quattordicesima per circa 3,5 milioni di pensionati, si
tratta di coloro che hanno compiuto 64 anni e hanno un reddito lordo
mensile sotto i 1.000 euro. L’importo medio, che verrà accreditato
insieme alla mensilità di luglio, sarà di 500 euro: si partirà da un
minimo di 336 euro per arrivare a un massimo di 655,20 euro a seconda
dei contributi versati. Come ha fatto sapere la Spi Cgil, la spesa
complessiva sarà intorno agli 1,7 miliardi.
A livello territoriale, le regioni dove arriverà il più alto numero di quattordicesime saranno la Lombardia (470mila), la Sicilia (327mila), la Campania (313mila) e il Veneto (300mila). A seguire il Lazio (260mila), la Puglia (257mila), il Piemonte (240mila), l’Emilia Romagna (225mila), la Toscana (215mila), la Calabria (145mila), le Marche (118mila), la Sardegna (106mila), la Liguria (100mila). In coda l’Abruzzo (98mila), il Friuli Venezia Giulia (75mila), l’Umbria (60mila), il Trentino Alto Adige (54mila), la Basilicata (50mila), il Molise (30mila), la Valle d’Aosta (6mila).
Con il messaggio n. 2389, l’Inps ha comunicato che, “unitamente alla mensilità di pensione di luglio 2018, l’Istituto provvederà d’ufficio ad erogare la somma aggiuntiva, c.d. quattordicesima, di cui all’articolo 5, commi da 1 a 4, del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito con modificazioni dalla legge n. 127/2007, come modificato dall’articolo 1, comma 187, della legge 11 dicembre 2016, n. 232”.
Per i pensionati con reddito massimo di 9.786,86 euro la quattordicesima è pari a:
A livello territoriale, le regioni dove arriverà il più alto numero di quattordicesime saranno la Lombardia (470mila), la Sicilia (327mila), la Campania (313mila) e il Veneto (300mila). A seguire il Lazio (260mila), la Puglia (257mila), il Piemonte (240mila), l’Emilia Romagna (225mila), la Toscana (215mila), la Calabria (145mila), le Marche (118mila), la Sardegna (106mila), la Liguria (100mila). In coda l’Abruzzo (98mila), il Friuli Venezia Giulia (75mila), l’Umbria (60mila), il Trentino Alto Adige (54mila), la Basilicata (50mila), il Molise (30mila), la Valle d’Aosta (6mila).
Con il messaggio n. 2389, l’Inps ha comunicato che, “unitamente alla mensilità di pensione di luglio 2018, l’Istituto provvederà d’ufficio ad erogare la somma aggiuntiva, c.d. quattordicesima, di cui all’articolo 5, commi da 1 a 4, del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito con modificazioni dalla legge n. 127/2007, come modificato dall’articolo 1, comma 187, della legge 11 dicembre 2016, n. 232”.
Per i pensionati con reddito massimo di 9.786,86 euro la quattordicesima è pari a:
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per la prima fascia (fino a 15 anni di contribuzione se dipendenti, 18 anni per gli autonomi) 436,80 euro;
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per la seconda fascia (dai 15 ai 25 anni di contribuzione se dipendenti, dai 18 ai 28 anni per gli autonomi) 546 euro;
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per la terza fascia (oltre i 25 anni di contribuzione per i dipendenti, oltre i 28 per gli autonomi) 655,20 euro.
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per la prima fascia (fino a 15 anni di contribuzione se dipendenti, 18 anni per gli autonomi) 336 euro;
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per la seconda fascia (dai 15 ai 25 anni di contribuzione se dipendenti, dai 18 ai 28 anni per gli autonomi) 420 euro;
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per la terza fascia (oltre i 25 anni di contribuzione per i dipendenti, oltre i 28 per gli autonomi) 504 euro.
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Agenzia (Agenzia)
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fonte: https://www.idealista.it/news/finanza/lavoro/2018/07/02/126515-quattordicesima-pensionati-2018-quando-viene-pagata#xts=402916&xtor=EPR-140-%5Bche_succede_20180702%5D-20180702-%5Bm-07-titular-node_126515%5D-740792@3
Lavori senza permessi 2018, gli interventi per l’estate
Lavori senza permessi 2018, gli interventi per l’estate
Dal 22 aprile 2018 è in vigore
il glossario dell’edilizia libera, che contiene l’elenco delle opere che
non richiedono permesso di costruire, Cila o Scia. Nel dettaglio, lo
strumento, valido in tutta Italia, elenca gli interventi di manutenzione
degli appartamenti, anche sull’esterno dell’edificio e in giardino, che
possono essere effettuati senza la necessità di presentare alcun tipo
di comunicazione al comune.
Tra le categorie di intervento ce n’è una relativa alle “Aree ludiche ed elementi di arredo delle aree di pertinenza”. Si tratta, nello specifico, di:
Tra le categorie di intervento ce n’è una relativa alle “Aree ludiche ed elementi di arredo delle aree di pertinenza”. Si tratta, nello specifico, di:
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opera per arredo da giardino (es. barbecue in muratura/fontana/muretto/scultura/fioriera/panca) e assimilate;
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gazebo di limitate dimensioni e non stabilmente infisso al suolo;
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gioco per bambini e spazio di gioco in genere, compresa la relativa recinzione;
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pergolato di limitate dimensioni e non stabilmente infisso al suolo;
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ricovero per animali domestici e da cortile, voliera e assimilata, con relativa recinzione;
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ripostiglio per attrezzi, manufatto accessorio di limitate dimensioni e non stabilmente infisso al suolo;
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sbarra, separatore, dissuasore e simili, stallo biciclette;
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tenda, tenda e pergola, pergotenda, copertura leggera di arredo;
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elemento divisorio verticale non in muratura, anche di tipo ornamentale e similare.
fonte: redazione idealista.it
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