castiglione Sulla casa di via Alfieri, ancora invenduta, si scatena la bagarre in consiglio comunale. A Castiglione la campagna elettorale si gioca fra mattoni e rifiuti. Lo hanno dimostrato i toni alti della seduta consiliare di giovedì sera, perché proprio alla vendita dell’immobile comunale di via Alfieri è legata la costruzione della nuova piazzola ecologica che Castiglione deve realizzare per legge entro il 31 dicembre 2011. In caso contrario, dovrà conferire i rifiuti altrove. In consiglio il leghista Alfredo Ferrari ha attaccato: «Comprare quell’immobile è stato un errore dell’attuale maggioranza che ora deve vendere quella casa per avere i soldi per il nuovo centro di raccolta dei rifiuti: peccato che ad oggi quella casa non risulti venduta e il tempo stringe e peccato che la giunta Daccò che si era sempre detta contraria all’accensione di mutui, ora sia pronta ad aprirne uno da 310mila euro». Critico anche Giulio Lacrima della lista Bassanini: «Sbagliato comprare quell’immobile e noi facemmo notare la mancanza di progettualità di quell’acquisto durante un’assemblea pubblica da noi organizzata». Ma per la maggioranza sono solo falsità: «Il solo, all’epoca, a opporsi all’acquisto della casa fu Alfredo Ferrari, che inizialmente non si espresse dicendo di voler prima sentire il suo gruppo». La nuova piazzola sorgerà nell’area industriale di via Mattei, per un costo di 565 mila euro, di cui 310 coperti da mutuo e 255 dalla vendita dell’immobile di via Alfieri che la giunta Daccò comprò, investendo i 150mila euro ottenuti dalla Cava, per realizzare un più ampio progetto (sfumato per mancanza di risorse ) di trasferimento del Comune e degli uffici in centro. In aula la tensione è salita di nuovo quando il leghista Ferrari ha contestato il costo della piazzola. «È l’opera più importante di questa amministrazione e sono stati calpestati i diritti perché non è stata convocata nessuna commissione ambiente - ha attaccato Ferrari -, per cui chiediamo di indire un’assemblea pubblica, di convocare una commissione ambiente, in cui si spieghi perché si spendono 565mila euro: rispetto a queste cifre chiederemo un confronto con altri tecnici». «Non permetto a nessuno di fare insinuazioni sull’operato dei nostri uffici comunali - ha sbottato Daccò - dove lavorano tecnici e non politici». «È da 15 anni che questa piazzola deve esser fatta e mi sembra assurdo che oggi a contestare il progetto ci siano un ex amministratore che all’epoca progettò la nuova piazzola nella nostra stessa posizione (il riferimento è alla lista Bassanini, ndr) e un ex vicesindaco (Ferrari, ndr) che per farla 70 metri più in là dell’attuale voleva accendere addirittura un mutuo da 500mila euro».Sa. Ga. TRATTO DA IL CITTADINO LODI
P.S. -- NESSUNO HA MESSO IN DUBBIO IL LAVORO FATTO DALL'UFFICIO TECNICO MA SU UN INVESTIMENTO COSI' ELEVATO MINIMO E' DOVERE DELLE FORZE POLITICHE CONTROLLARE LO SVILUPPO PROGETTUALE E L'EFFETTIVO INSERIMENTO NEL CONTESTO LOCALE SE E' ADATTO ALLE ESIGENZE DELLA COMUNITA'. LA COMMISSIONE AMBIENTE SPERIAMO VENGA FINALMENTE CONVOCATA PER AVERE A DISPOSIZIONE TUTTI GLI ELEMENTI AMMINISTRATIVI! INOLTRE NELL'ARTICOLO VIENE CITATA LA PIAZZOLA DEL PROGETTO NON DECOLLATO MA NON ERA NELL'AREA INDUSTRIALE MA VICINO AL CIMITERO PRASSI CHE E' PERMESSA DALLANUOVA LEGGE SUI PARCHI PER LE OPERE DI PUBBLICA IìUTILITA' IN DEROGA ALLE NORME ATTUALI.