Egr. sig. Direttore de Il Cittadino, ancora una volta utilizzo il suo giornale per fare una precisazione in merito alle iniziative organizzate dall’Amministrazione Comunale di Castiglione d’Adda in occasione della Sagra dell’Assunta.Poiché più di un cittadino castiglionese mi ha contattato domandandomi come mai la Pro Loco di Castiglione d’Adda, rappresentata dal sottoscritto, non ha “prestato” la pista da ballo di novanta metri quadrati omologata all’Amministrazione comunale in occasione della Sagra di Ferragosto, vorrei rendere noto che non è stata la pro loco a non prestare tale struttura, bensì l’Amministrazione Comunale a non richiederla !!!!!Forse l’Amministrazione comunale ha preferito “noleggiare” la pista da ballo sostenendo delle spese, anziché utilizzare gratuitamente una struttura omologata messa a disposizione dalla pro loco. Mi viene, pertanto, da pensare che forse anche quest’anno verranno ridotti ulteriormente i contribuiti comunali alle associazioni locali, compresa la Pro loco, per far fronte alla spese sostenute per il noleggio della suddetta struttura, quando, a mio parere, tale costo poteva benissimo essere evitato, viste le difficoltà economiche attraversate dal Comune di Castiglione d’Adda !!!!!!Mi auguro soltanto che tutti i miei dubbi siano infondati !!!!!!Tino PesatoriPro Loco di Castiglione d’Adda tratto dalle lettere del cittadino di lodi
sabato 20 agosto 2011
la pro loco di castiglione d'adda : Hanno preferito spendere, ma la nostra pista era gratis
Hanno preferito spendere, ma la nostra pista era gratis
Verso i 1500 voti: la maggioranza vuol tagliare l’ente provinciale di lodi
Verso i 1500 voti: la maggioranza vuol tagliare l’ente
Quasi duemila “click” per rispondere ai sondaggi de “Il Cittadino” sulla soppressione della Provincia. È boom di contatti sulle pagine del sito internet del nostro giornale per dire la propria opinione sull’addio a Palazzo San Cristoforo decretato dalla manovra finanziaria del Governo. Al primo sondaggio («Trovi giusta la soppressione della Provincia di Lodi?»), aperto sabato 13 agosto, ieri sera avevano risposto 1466 persone. Che, come nei giorni scorsi, hanno scelto in larga misura il «sì» alla soppressione dell’ente, anche se il divario tra le due risposte è leggermente calato rispetto alla scorsa domenica. Ieri sera, il 64 per cento dei votanti era favorevole all’abolizione (941 voti) e il 34 per cento era contrario (525 voti), mentre domenica i «sì» erano pari al 69 per cento del totale. Il secondo sondaggio, aperto giovedì, invece, riguarda l’ipotesi di fusione tra Lodi e Crema, in cui il voto è meno netto. La possibilità piace al 59 per cento degli internauti che hanno votato sul sito (291 «sì» su un totale di 499 voti) e non convince il restante 41 per cento, ovvero 207 persone. Il sondaggio è tuttora attivo sul nostro sito. trtto da il cittadino lodi
Castiglionen Nel mirino le scelte della giunta La Lega all’attacco: «Snobbati gli anziani»
Castiglionen Nel mirino le scelte della giunta La Lega all’attacco: «Snobbati gli anziani»
castiglione Anziani “snobbati” dal comune di Castiglione d’Adda. La Lega nord attacca la scelta della giunta Daccò di revocare la copertura della spesa per il trasporto degli anziani alle cure termali, dopo tanti anni di garanzia del servizio. A preoccupare il Carroccio è l’escalation di decisioni che hanno portato al calo dell’attenzione del comune castiglionese nei confronti dei più anziani.«Siamo venuti a conoscenza che il comune di Castiglione d’Adda, nello specifico l’assessorato ai servizi sociali, non ha più autorizzato la copertura della spesa pubblica per il pullman che trasportava gli anziani alla cure termali - hanno dichiarato i vertici del Carroccio locale -, cosa che avviene puntualmente da tanti anni, senza grandi esborsi né scossoni economici». Ma c’è di più. «Lo scorso anno è stato tagliato anche il pranzo di Natale degli anziani - hanno continuato i leghisti - e anche della festa dei nonni del 2 ottobre non si parla più». Per la Lega basterebbe poco per coinvolgere gli anziani, organizzando piccole feste senza grandi «fuochi artificiali» ma facendo un’ attività sociale di comparto, dedicata ad avere rapporti stretti con tutta la comunità. «La nostra iniziativa non vuole essere affatto una missiva polemica - ha precisato il Carroccio -, ma vuole essere un forte stimolo a intessere rapporti che non devono sempre essere finalizzati a contributi vari, ma anche a programmazioni mirate».Per la Lega in questo periodo di crisi resta fondamentale il concetto di rete: una stretta sinergia fra le componenti sociali locali che devono esser messe nelle condizioni di collaborare con i soggetti pubblici. «Speriamo di dare una spinta propositiva per un sano confronto fra tutti i cittadini e le istituzioni coinvolte, - hanno concluso i vertici della Lega castiglionese - rimediando, se possibile, nel futuro, con mirati correttivi». S. G. tratto da il cittadino lodi
LAVORO PER IL LODIGIANO!
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lodiedintorni news
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Ecco la rassegna stampa di Lodinotizie.it | Quotidiano online.
Sono stati pubblicati i seguenti articoli:
* Tavazzano. Travolge motociclista e poi fugge, denunciata 37enne
sudamericana
http://www.lodiedintorni.com/tavazzano-travolge-motociclista-e-poi-fugge-denunciata-37enne-sudamericana-12559
* Incendio distrugge completamente un bus della Line
http://www.lodiedintorni.com/incendio-distrugge-completamente-un-bus-della-line-12555
* PROVINCIA DI LODI, UNITI PER LA DIFESA DELL'ENTE
http://www.lodiedintorni.com/provincia-di-lodi-uniti-per-la-difesa-dellente-12549
* False assunzioni, coinvolte persone anche a Lodi
http://www.lodiedintorni.com/false-assunzioni-coinvolte-persone-anche-a-lodi-12545
* Scende dal suo camion, lodigiano travolto e ucciso in autostrada
http://www.lodiedintorni.com/scende-dal-suo-camion-lodigiano-travolto-e-ucciso-in-autostrada-12543
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venerdì 19 agosto 2011
Da lunedi' a Milano si torna a pagare l'ecopass
19 ago | Cronaca
Da lunedi' a Milano si torna a pagare l'ecopass
Provvedimento prorogato fino al prossimo 31 dicembre
(ANSA) - MILANO, 19 AGO - Dopo la sospensione estiva, lunedi' prossimo a Milano tornera' attivo Ecopass per l'accesso alla Cerchia dei Bastioni del traffico privato, dalle 7.30 alle 19.30, dal lunedi' al venerdi'. Il provvedimento sara' prorogato sino al 31 dicembre 2011, come ha deciso la giunta a fine luglio. Per tutto il 2011 restano in vigore le esenzioni per i diesel euro 5 senza filtro antiparticolato destinato al trasporto di cose e persone sino a 9 posti e per gli autobus con piu' di 9 posti diesel con filtro antiparticolato omologato che assicuri le stesse emissioni di un euro 5.(ANSA
ADDIO AL SISTRI
I commi c) e d) dell`articolo 6 del D.L. 138/2011 pubblicato in G.U. 188 del 13 agosto 2011 abrogano con effetto immediato il comma 2, lettera a), dell`articolo 188-bis, e l`articolo 188-ter, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni, e anche l`articolo 260-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni. In poche parole, viene totalmente abrogato il famigerato SISTRI: il sistema di tracciamento digitale dei rifiuti che negli ultimi anni e` stato un incubo per molte imprese e che sarebbe dovuto entrare in vigore dal prossimo 1° settembre 2011. Tornano a nuova vita i registri di carico e scarico dei rifiuti e il vecchio Mud (modello unificato di dichiarazione). | ||
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lavoro per i lodigiani
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giovedì 18 agosto 2011
per salvare la provincia accordo Lodi-Crema?
Un modo per salvare San Cristoforo ci sarebbe: una “fusione” tra Lodi e Crema, da sempre vicine di casa, mentre Cremona farebbe le valigie e sposerebbe Mantova. A scompigliare le carte con una nuova proposta è Massimiliano Salini, il presidente della Provincia di Cremona, risparmiata dai tagli. Se Lodi e Crema sarebbero capaci di mettere insieme un comparto agricolo in grado di produrre il 10 per cento del latte italiano, Cremona e Mantova darebbero libero sfogo al comparto del Po.«La ragione per cui ho fatto questa osservazione è semplice - dichiara -, mi piace esprimere valutazioni basandomi sulla realtà, al posto di fare analisi meramente analitiche. Il Lodigiano è un territorio che ha caratteristiche tali da non poter essere messo in un angolo, e nemmeno deve essere necessariamente abolito. Credo che questa sia una modalità operativa che ci allontana dalla buona amministrazione». Perché proprio Lodi e Crema? «Da tempo ritengo che il mio territorio debba essere rivisto - spiega -, Cremasco e Cremonese sono due aree eterogenee sotto tanti punti di vista, compreso quello agricolo e infrastrutturale, il primo è molto votato all’allevamento e alla zootecnia, il secondo punta più sulla produzione e sui grandi terreni. Lodigiano e Cremasco sono molto vicini, piuttosto che porsi il problema di arginare Lodi e riportarla indietro di vent’anni - cosa di per sè anacronistica - ritengo sia il caso di pensare a una collaborazione, che già esiste».Per Salini l’abolizione delle province è un falso problema, la questione è semmai come migliorare il servizio per i cittadini. «Non è preclusa nessuna possibilità, vorrei però che non si perdesse l’occasione per avviare un forte dialogo tra Cremasco e Lodigiano, almeno che si sfrutti l’occasione per sedersi a un tavolo e dare compimento a tanti progetti».Il 38enne, in quota Pdl, ha lanciato la proposta anche in un’intervista pubblicata dall’«Avvenire», perché così facendo «sarebbe meglio per tutti». Il presidente conosce bene il territorio, guida l’amministrazione di Cremona ma vive a Crema, mentre a Lodi lavora la moglie e studiano i figli.Nella giornata di ieri il presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, ha preferito non rilasciare dichiarazioni sull’argomento, tuttavia nei giorni scorsi aveva definito la possibile unione con Crema come una prospettiva interessante. Oggi in via Fanfulla si riuniranno i capigruppo per affrontare la questione, domani sera, invece, Foroni sarà ospite alla festa democratica del Pd, dove insieme al segretario provinciale di partito Mauro Soldati discuterà della sorte di San Cristoforo.Greta Boni tratto da il cittadino lodi
comitato casale respira: ecco i motivi contro la elcon
CASALE Non c’è posto per l’inceneritore della Elcon, per mille motivi. La parola giusta, utilizzata più volte dal comitato CasaleRespira nella relazione spedita al Pirellone, è “incompatibile”: sotto il profilo ambientale, urbanistico e della viabilità, perché avrebbe effetti disastrosi sulla qualità dell’aria e nel caso di incidente rilevante, senza contare che il progetto presentato è bollato come inaccettabile a causa di numerose carenze. Il documento, consegnato martedì a coloro che hanno partecipato alla commissione ambiente, è una difesa del territorio precisa e puntuale, basata sullo studio delle carte a disposizione e motivata in ogni suo punto.LE MANCANZE DEL PROGETTO Nelle carte firmate Elcon non sono precisati gli orari di conferimento dei rifiuti e le motivazioni per cui l’impianto debba lavorare 24 ore su 24. Il comitato sottolinea che non c’è traccia di un piano di emergenza, non è chiaro se siano previsti bacini di contenimento dei serbatoi di stoccaggio e cosa sia stato ipotizzato per evitare reazioni incontrollabili nel caso di guasti. Il sistema di monitoraggio dell’atmosfera è considerato inadeguato: non prevede campagne di misura della qualità dell’aria con mezzo mobile all’interno del centro abitato, così non si possono analizzare le effettive quantità emesse. L’assenza di una verifica continua dei microinquinanti organici e dei metalli pesanti (non previsto dalla normativa) «determina una carenza di informazioni proprio sui composti a maggior rischio tossicologico, per cui le misure periodiche potrebbero essere inaccurate sottostimando le reali emissioni di questi inquinanti nell’aria». Infine, non si fa riferimento alle mitigazioni ambientali e alle compensazioni e non si affronta il tema della salute pubblica.CITTADINI A RISCHIOL’inceneritore confina con l’Unilever, che nel suo piano di evacuazione prevede il rischio di incendio per la fuoriuscita di Pnp (propossi, propanolo), un’emergenza che per CasaleRespira potrebbe estendersi alla Elcon: questo aspetto non è stato preso in considerazione nel progetto. Non si parla poi dell’eventuale esplosione dei bomboloni della Sovegas, che contengono Gpl, propilene, isobutano, propano e normal butano.Il comitato sottolinea che la viabilità della zona è già congestionata dal traffico, 60 camion in più al giorno - quelli dichiarati dalla Elcon - non farebbero che peggiorare la situazione. Lo studio della qualità dell’aria, secondo il comitato, presenta dei problemi, a partire dal fatto che i dati metereologici riferiti alla dispersione di inquinanti non sono conformi a quelli locali. Nella relazione di CasaleRespira si riportano i dati riferiti al Pm10 nel Lodigiano, è inoltre presente una tabella che indica metalli, non metalli, metalloidi scaricati in atmosfera dall’inceneritore, con i principali articoli scientifici che attestano gli effetti nocivi degli elementi o dei loro derivati, in base alle informazioni dell’Isi, Insitute of Scientific Information. «L’Università degli studi di Pavia - si legge - ha pubblicato di recente uno studio che denuncia l’elevato grado di incidenza di tumore nel territorio lodigiano, portando ulteriormente all’attenzione dell’opinione pubblica un tema già purtroppo noto. L’impianto e gli inquinanti emessi insistono su una situazione già compromessa, aggravandola». Sono citati una trentina di studi che parlano delle ricadute degli inceneritori sulla popolazione.«È NEL CENTRO ABITATO»«Il Lodigiano non ha alcun bisogno di questo impianto», basta leggere il piano rifiuti della provincia. Senza contare che non ci sarebbero benefici nè economici nè occupazionali. CasaleRespira sostiene che la collocazione dell’inceneritore non rispetti la distanza minima dal centro abitato, anzi, si troverebbe proprio al suo interno. Nei pressi dell’impianto ci sono poi l’Itis e l’Asl, le aree agricole e il Plis del Brembiolo. Se da una parte mancano i cosiddetti fattori preferenziali, come la vicinanza a impianti di trattamento rifiuti, dall’altra l’attuale sistema di depurazione e trattamento del comune non può sostenere l’apporto dell’impianto. In poche parole «la superficie interessata dal progetto non può essere utilizzata».Greta Boni tratto da il cittadino lodi
Castiglione onora la Madonna Assunta
castiglione d’adda «Profonda ammirazione per la Chiesa, richiamo ai valori cristiani e alla castità, valorizzazione dell’uomo e della sua dignità, superamento della mentalità materialista e consumista»: per il vescovo emerito di Lodi monsignor Giacomo Capuzzi sono questi gli insegnamenti che scaturiscono dal dogma dell’Assunta. Lunedì mattina monsignor Capuzzi, che da quando ha lasciato la diocesi di Lodi vive nella sua comunità natale di Manerbio, in provincia di Brescia, è tornato nella comunità di Castiglione in occasione della festa patronale, dedicata proprio all’Assunzione della Beata Vergine Maria. «Non è mica una «devozioncella», - ha esordito monsignor Capuzzi col suo piglio diretto - ma un autentico dogma, che porta con sé insegnamenti che fanno maturare la fede».Sulle note della Filarmonica Castiglione, la giornata di festa è iniziata con l’accoglienza del vescovo emerito da parte di tutta la comunità: autorità civili, militari, religiose e associazioni. In piazza, le parole di speranza dettate dalla gioia per la sagra patronale si sono unite ai timori per il futuro. Anche alla luce della recente manovra nazionale di Ferragosto. «Stiamo vivendo un momento storico particolare, - ha dichiarato il sindaco di Castiglione Umberto Daccò - in cui bisogna prestare attenzione affinché non subentri, a una crisi economica, una crisi valoriale: per questo la collaborazione con la comunità parrocchiale e il progetto portato avanti dalla parrocchia per la realizzazione di una sala polivalente per Castiglione è importante, perché ha una finalità educativa ed è con l’educazione che si supera la crisi valoriale». Parole condivise dal parroco don Peppino Codecasa e dal consigliere provinciale Alfredo Ferrari, che non ha potuto esimersi dal commentare la freschissima notizia dell’abolizione della Provincia di Lodi: «Ci batteremo per non far snaturare il nostro territorio e i suoi servizi».Nella splendida chiesa dell’Assunta monsignor Capuzzi ha presieduto la santa messa, animata dalla corale parrocchiale di Castiglione e di Casale. In segno di rispetto e riconoscenza, l’amministrazione comunale ha fatto dono dei tradizionali ceri, mentre le associazioni del paese hanno portato all’altare i frutti della terra e una torta, impastata con l’impegno dei volontari. La sagra a Castiglione si è chiusa ieri con l’ultimo spettacolo musicale e con un altro giuro sulle giostre del Luna Park, dopo cinque giorni di ballo, musica, giochi e spettacoli.Sara Gambarini tratto da il cittadino lodi
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delibere pubblicate dal comune di castiglione d'adda
Vai | ORDINANZA N 30 UFFICIO POLIZIA LOCALE CON OGGETTO: DISCIPLINA DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE IN OCCASIONE DELL'ANIMAZIONE ESTIVA ORGANIZZATA DAGLI ESERCIZI PUBBLICI DENOMINATI BAR ARIX E HAVANA NEI MESI [...] | ORDINANZA | 09/07/2011 | 30/09/2011 |
Vai | ORDINANZA N 1/2011 PROSECUZIONE ATTIVITA' CENTRO DI RACCOLTA RIFIUTI COMUNALE | ORDINANZA | 30/06/2011 | 31/12/2011 |
Vai | ALBO DEI BENEFICIARI - PROVVIDENZE DI NATURA ECONOMICA | COMUNICAZIONE | 26/04/2011 | 31/12/2011 |
Vai | ORARI E CALENDARIO DI CHIUSURA DEGLI ESERCIZI DI ACCONCIATORE RELATIVO ALL'ANNO 2011 | ORDINANZA | 26/11/2010 |
mercoledì 17 agosto 2011
PENSIONATI A CASTIGLIONE D’ADDA : CURE TERMALI?
COMUNICATO
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PENSIONATI A CASTIGLIONE D’ADDA : CURE TERMALI?
Siamo venuti a conoscenza che il Comune di Castiglione D’Adda, nello specifico l’assessorato ai servizi sociali non ha più autorizzato la copertura della spesa pubblica per il pullman che trasportava gli anziani alla cure termali, cosa che avviene puntualmente da tanti anni, senza grandi esborsi ne scossoni economici. Quest’anno, non avrebbero risorse dedicate a questo tema. Inoltre negli altri anni è stato tagliato di fatto anche il pranzo di Natale degli anziani e anche per la festa dei nonni del 2 ottobre, non se parla più. Basterebbe poco per coinvolgere gli anziani, organizzando piccole feste senza grandi “fuoci artificiali” ma facendo una attività sociale di comparto, dedicata ad avere rapporti stretti con tutta la comunità. La nostra iniziativa non vuole essere affatto una missiva polemica, ma vuole essere un forte stimolo a intessere rapporti che non devono sempre essere finalizzati a contributi vari, ma anche a programmazioni mirate. Scorrendo tutti i contributi erogati nel 2010, si possono scorgere tante elargizioni a persone senza nome, per la protezione della privacy ma anche cifre importanti che sono uscite dalla casse comunali. Non è una censura verso gli amministratori, ma una segnalazione mirata, in quanto tanti pensionati ci hanno espresso la rivendicazione di essere inclusi in un processo a cui vogliono appartenere. In questo periodo di crisi è molto importante fare rete, e quindi tutte le componenti sociali locali devono avere la possibilità di muoversi adeguatamente tramite i soggetti pubblici. La qualità della spesa pubblica prevede scelte mirate e quindi le scelte sono fondamentali per avere o non avere a disposizione alcune risorse per mantenere un minimo standard di servizi. Speriamo di dare una spinta propositiva per un sano confronto fra tutti i cittadini e le istituzioni coinvolte, rimediando se possibile nel futuro con mirati correttivi. Siamo a disposizione per collaborare con l’Ente Comunale.
Sez. adda
Lega nord castiglione d’adda
16 agosto 2011
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martedì 16 agosto 2011
lodi e dintorni : rassegna stampa del lodigiano
Buongiorno,
Ecco la rassegna stampa di Lodinotizie.it | Quotidiano online.
Sono stati pubblicati i seguenti articoli:
* Altre denunce sulle strade. 20enne esce di strada, positivo
all'etilometro con
2.63 gr./Lt.
http://www.lodiedintorni.com/altre-denunce-sulle-strade-20enne-esce-di-strada-positivo-alletilometro-con-2-63-gr-lt-12219
* Furti al Bennet: denunciate sorelle romene, fermati tre minorenni
lodigiani
http://www.lodiedintorni.com/furti-al-bennet-denunciate-sorelle-romene-fermati-tre-minorenni-lodigiani-12216
* ESCLUSIVA Lodinotizie - ACCORPARE PIACENZA. FORONI: «TANTI ELEMENTI
COMUNI»
http://www.lodiedintorni.com/escusiva-lodinotizie-accorpare-piacenza-foroni-
%c2%abtanti-elementi-comuni%c2%bb-12108
* DROGA. ARRESTATO 18ENNE MAROCCHINO, CAPO DI UN 'GIRO' DA 1.500 €
AL GIORNO
http://www.lodiedintorni.com/droga-arrestato-18enne-marocchino-capo-di-un-giro-da-1-500-e-al-giorno-12203
* Futuro autonomo del Lodigiano, se ne parlerà giovedì in Provincia
http://www.lodiedintorni.com/incontro-straordinario-in-provincia-per-il-futuro-autonomo-del-lodigiano-12195
* CIBO CONTAMINATO: INTOSSICATA INTERA COMITIVA DI 100 PERSONE
http://www.lodiedintorni.com/pranzo-di-ferragosto-intossicati-in-cento-12191
* Controlli di Ferragosto nella Bassa: 1 arresto e 6 denunce
http://www.lodiedintorni.com/carabinieri-controlli-di-ferragosto-1-arresto-e-4-denunce-12187
* LODIGIANO PROMESSA DEL CICLISMO, MUORE A JESOLO
http://www.lodiedintorni.com/lodigiano-promessa-del-ciclismo-muore-a-jesolo-12182
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La Redazione
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* Altre denunce sulle strade. 20enne esce di strada, positivo
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* Furti al Bennet: denunciate sorelle romene, fermati tre minorenni
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* ESCLUSIVA Lodinotizie - ACCORPARE PIACENZA. FORONI: «TANTI ELEMENTI
COMUNI»
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* DROGA. ARRESTATO 18ENNE MAROCCHINO, CAPO DI UN 'GIRO' DA 1.500 €
AL GIORNO
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* Futuro autonomo del Lodigiano, se ne parlerà giovedì in Provincia
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* CIBO CONTAMINATO: INTOSSICATA INTERA COMITIVA DI 100 PERSONE
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* Controlli di Ferragosto nella Bassa: 1 arresto e 6 denunce
http://www.lodiedintorni.com/carabinieri-controlli-di-ferragosto-1-arresto-e-4-denunce-12187
* LODIGIANO PROMESSA DEL CICLISMO, MUORE A JESOLO
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Giovane lodigiano di bertonico muore in discoteca
mi associo al grande dolore dei parenti: penso non esistano parole.... per eventi così traumatici per una vita così giovane!
Giovane lodigiano muore in discoteca(15 agosto 2011)
Stava ballando con gli amici, divertendosi in una delle più note discoteche della zona di Jesolo, quando all’improvviso è stato stroncato da un devastante attacco cardiaco. Così è morto all’alba di Ferragosto un 23enne di Bertonico, Lorenzo Mola: la tragedia si è consumata verso l’orario di chiusura quando il giovane, che si trovava in compagnia di alcuni amici lodigiani, ha accusato un malore e si è avviato verso l’uscita del locale.
Inutile l’intervento degli infermieri di due autoambulanze, che stazionano costantemente di fronte al locale: Mola è morto durante il ricovero all’ospedale di Jesolo, dove poche ore dopo sono giunti i genitori del ragazzo, avvertiti mentre si trovavano in vacanza sul lago di Garda. Il padre, Marco Mola, è presidente dell’Associazione macellai del Lodigiano ed è titolare di una rinomata macelleria proprio a Bertonico. Il giovane scomparso aveva ottenuto buoni risultati come ciclista dilettante, ma recentemente si era fermato per alcuni problemi fisici.
Giovane lodigiano muore in discoteca(15 agosto 2011)
Stava ballando con gli amici, divertendosi in una delle più note discoteche della zona di Jesolo, quando all’improvviso è stato stroncato da un devastante attacco cardiaco. Così è morto all’alba di Ferragosto un 23enne di Bertonico, Lorenzo Mola: la tragedia si è consumata verso l’orario di chiusura quando il giovane, che si trovava in compagnia di alcuni amici lodigiani, ha accusato un malore e si è avviato verso l’uscita del locale.
Inutile l’intervento degli infermieri di due autoambulanze, che stazionano costantemente di fronte al locale: Mola è morto durante il ricovero all’ospedale di Jesolo, dove poche ore dopo sono giunti i genitori del ragazzo, avvertiti mentre si trovavano in vacanza sul lago di Garda. Il padre, Marco Mola, è presidente dell’Associazione macellai del Lodigiano ed è titolare di una rinomata macelleria proprio a Bertonico. Il giovane scomparso aveva ottenuto buoni risultati come ciclista dilettante, ma recentemente si era fermato per alcuni problemi fisici.
TRATTO DA IL CITTADINO LODI
In piedi, lodigiani, su la testa (IL PENSIERO DEL DIRETTORE DEL CITTADINO DI LODI)
In piedi, lodigiani, su la testa(14 agosto 2011)
Provincia di Lodi addio. Avendo meno di 300.000 abitanti, sarà abolita nel 2014. Sacrificata da un governo che ha compiuto una scelta dissennata, che non ha avuto il coraggio di abolirle tutte quante le Province - che senso ha sopprimerne solo un terzo? - e soprattutto si è ben guardato dall’applicare la legge 142 che istituisce le dieci Città metropolitane d’Italia sopprimendo le rispettive Province, tra cui Milano. Ma tant’è.
Il governo Berlusconi si è ritagliato una posizione di primo piano nella storia contemporanea del Lodigiano, cancellando l’autonomia amministrativa della nostra terra. Lo stesso dicasi per tutti quei ministri della Lega che in passato sono ripetutamente calati tra di noi per tuonare a difesa delle singole territorialità o per promuovere il federalismo fiscale (che vergogna...). Non sono da meno quelli del centrosinistra, che a Roma plaudono all’eliminazione della Province. Ma è inutile piangere sul latte versato.
E adesso? La prima preoccupazione è rendere meno traumatica e meno devastante la decisione. Da Lodi sparirà la prefettura (ente ormai “vecchio”, che ha dimostrato la sua scarsa incidenza), ma spariranno anche la questura e il comando provinciale dei carabinieri (il che significherà una decurtazione nel numero delle forze dell’ordine, con pesanti ripercussioni in tema di sicurezza). Verranno cancellati enti e realtà di primo piano, la cui assenza avrà pesanti ricadute sui cittadini (due esempi: l’azienda ospedaliera non avrà più sede a Lodi ma sarà aggregata altrove, con punti interrogativi riguardanti i servizi sanitari, e le realtà economiche faranno un passo indietro con l’abolizione della Camera di Commercio).
I prossimi mesi saranno cruciali per comprendere quali disposizioni emanerà il governo per le Province soppresse. Con chi andremo? Torneremo con Milano? Oppure con Cremona? Non è ben chiaro se l’aggregazione della Provincia di Lodi verrà decisa dall’alto o se sarà lasciata libertà di movimento agli enti locali. Lo stesso dicasi per i sette Comuni del nostro territorio - quasi tutti ubicati nella Bassa - che dovranno chiudere i propri municipi.
Ci permettiamo tre raccomandazioni, rivolte a tutti.
La prima. La necessità, per i Comuni dell’attuale Provincia di Lodi, di rimanere uniti. Eventuali fughe in avanti (del tipo: la scelta dell’alto Lodigiano di andare con Milano o la preferenza delle realtà della Bassa di aggregarsi chi a Piacenza, chi a Cremona) sarebbero devastanti per il futuro istituzionale del territorio, qualunque esso sia. Uniti, insieme, i Comuni del Lodigiano possono individuare scelte meno traumatiche.
La seconda. Altre volte, nella storia di questo territorio, la Provincia in quanto tale è stata soppressa. Altre volte è risorta. È necessario che nei prossimi mesi venga costituito un ente - sia esso un consorzio, un’aggregazione, un’associazione di Comuni - in grado di mantenere in vita quel minimo di autonomia che sarà concessa dalla legge.
La terza. I mesi futuri saranno cruciali, è difficile pensare che il governo torni sui propri passi. La provincia sarà soppressa. Tanto è riposto, a questo punto, nelle mani dell’unico ente intermedio che si trova ora tra i Comuni e il governo italiano, ossia la Regione Lombardia. Vedremo cosa saranno in grado di fare i lodigiani che ci rappresentano al Pirellone, e qual’è la loro effettiva volontà di mettersi in gioco.
Infine, una riflessione. In questo momento l’amarezza è tanta, lo scoramento forte, ma dobbiamo guardare lontano. Non sarà un governo – né i suoi ministri - a cancellare per sempre la voglia e la necessità di autonomia di questa terra, perché essa è insita nella nostra identità.
È in momenti come questi che emergono l’attaccamento alla propria storia, alle proprie radici, alla propria gente. È in situazioni difficili come quelle che ci stanno aspettando che vengono a galla la voglia di riscatto e la capacità di trovare soluzioni innovative per il futuro.
Quanti hanno a cuore il Lodigiano mettano a frutto le proprie capacità e inizino a guardare lontano, perché non possiamo assistere impotenti a quanto è accaduto.
Chi imboccherà strade all’avanguardia troverà in questo giornale, come è avvenuto all’epoca della ricostituzione della provincia di Lodi, un valido compagno di viaggio. «Il Cittadino» ha contribuito a promuovere il Lodigiano, a difendere la sua identità, a costruirne il futuro. Noi siamo parte del Lodigiano, non verremo meno a questo ruolo, soprattutto in un momento difficile come quello che ci attende.
È inutile piangersi addosso. Abbiamo un lungo cammino da percorrere, lo faremo ancora, tutti insieme.
Su la testa, lodigiani, in piedi. Non spegneranno la nostra identità.
Provincia di Lodi addio. Avendo meno di 300.000 abitanti, sarà abolita nel 2014. Sacrificata da un governo che ha compiuto una scelta dissennata, che non ha avuto il coraggio di abolirle tutte quante le Province - che senso ha sopprimerne solo un terzo? - e soprattutto si è ben guardato dall’applicare la legge 142 che istituisce le dieci Città metropolitane d’Italia sopprimendo le rispettive Province, tra cui Milano. Ma tant’è.
Il governo Berlusconi si è ritagliato una posizione di primo piano nella storia contemporanea del Lodigiano, cancellando l’autonomia amministrativa della nostra terra. Lo stesso dicasi per tutti quei ministri della Lega che in passato sono ripetutamente calati tra di noi per tuonare a difesa delle singole territorialità o per promuovere il federalismo fiscale (che vergogna...). Non sono da meno quelli del centrosinistra, che a Roma plaudono all’eliminazione della Province. Ma è inutile piangere sul latte versato.
E adesso? La prima preoccupazione è rendere meno traumatica e meno devastante la decisione. Da Lodi sparirà la prefettura (ente ormai “vecchio”, che ha dimostrato la sua scarsa incidenza), ma spariranno anche la questura e il comando provinciale dei carabinieri (il che significherà una decurtazione nel numero delle forze dell’ordine, con pesanti ripercussioni in tema di sicurezza). Verranno cancellati enti e realtà di primo piano, la cui assenza avrà pesanti ricadute sui cittadini (due esempi: l’azienda ospedaliera non avrà più sede a Lodi ma sarà aggregata altrove, con punti interrogativi riguardanti i servizi sanitari, e le realtà economiche faranno un passo indietro con l’abolizione della Camera di Commercio).
I prossimi mesi saranno cruciali per comprendere quali disposizioni emanerà il governo per le Province soppresse. Con chi andremo? Torneremo con Milano? Oppure con Cremona? Non è ben chiaro se l’aggregazione della Provincia di Lodi verrà decisa dall’alto o se sarà lasciata libertà di movimento agli enti locali. Lo stesso dicasi per i sette Comuni del nostro territorio - quasi tutti ubicati nella Bassa - che dovranno chiudere i propri municipi.
Ci permettiamo tre raccomandazioni, rivolte a tutti.
La prima. La necessità, per i Comuni dell’attuale Provincia di Lodi, di rimanere uniti. Eventuali fughe in avanti (del tipo: la scelta dell’alto Lodigiano di andare con Milano o la preferenza delle realtà della Bassa di aggregarsi chi a Piacenza, chi a Cremona) sarebbero devastanti per il futuro istituzionale del territorio, qualunque esso sia. Uniti, insieme, i Comuni del Lodigiano possono individuare scelte meno traumatiche.
La seconda. Altre volte, nella storia di questo territorio, la Provincia in quanto tale è stata soppressa. Altre volte è risorta. È necessario che nei prossimi mesi venga costituito un ente - sia esso un consorzio, un’aggregazione, un’associazione di Comuni - in grado di mantenere in vita quel minimo di autonomia che sarà concessa dalla legge.
La terza. I mesi futuri saranno cruciali, è difficile pensare che il governo torni sui propri passi. La provincia sarà soppressa. Tanto è riposto, a questo punto, nelle mani dell’unico ente intermedio che si trova ora tra i Comuni e il governo italiano, ossia la Regione Lombardia. Vedremo cosa saranno in grado di fare i lodigiani che ci rappresentano al Pirellone, e qual’è la loro effettiva volontà di mettersi in gioco.
Infine, una riflessione. In questo momento l’amarezza è tanta, lo scoramento forte, ma dobbiamo guardare lontano. Non sarà un governo – né i suoi ministri - a cancellare per sempre la voglia e la necessità di autonomia di questa terra, perché essa è insita nella nostra identità.
È in momenti come questi che emergono l’attaccamento alla propria storia, alle proprie radici, alla propria gente. È in situazioni difficili come quelle che ci stanno aspettando che vengono a galla la voglia di riscatto e la capacità di trovare soluzioni innovative per il futuro.
Quanti hanno a cuore il Lodigiano mettano a frutto le proprie capacità e inizino a guardare lontano, perché non possiamo assistere impotenti a quanto è accaduto.
Chi imboccherà strade all’avanguardia troverà in questo giornale, come è avvenuto all’epoca della ricostituzione della provincia di Lodi, un valido compagno di viaggio. «Il Cittadino» ha contribuito a promuovere il Lodigiano, a difendere la sua identità, a costruirne il futuro. Noi siamo parte del Lodigiano, non verremo meno a questo ruolo, soprattutto in un momento difficile come quello che ci attende.
È inutile piangersi addosso. Abbiamo un lungo cammino da percorrere, lo faremo ancora, tutti insieme.
Su la testa, lodigiani, in piedi. Non spegneranno la nostra identità.
Ferruccio Pallavera
DIRETTORE DE IL CITTADINO LODI
TRATTO DA SITO WEB
lavoro per i lodigiani
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lunedì 15 agosto 2011
ABOLIZIONE DELLA PROVINCIA E DEI COMUNI LODIGIANI?
ABOLIZIONE DELLA PROVINCIA E DEI COMUNI LODIGIANI?
Egr. Direttore,
il decreto legge del 13 agosto, già pubblicato in gazzetta ufficiale, che ha sconvolto gli equilibri amministrativi della Provincia di Lodi merita un inciso territoriale. La responsabilità di gestire un debito pubblico altissimo e disastroso da parte del governo doveva per forza impegnare gli amministratori pubblici in riforme urgenti ed emergenziali, per non fare la fine della Grecia, ma le “colpe” di questa situazione vanno elencate e sedimentate al meglio. I tagli lineari enunciati portano a questa bozza progettuale che spero venga modificata in campo aperto da tutti i soggetti pubblici e da tutte le forze politiche, visto che il testo è aperto al cantiere parlamentare, ma l’amarezza di vedere la nostra Provincia tagliata in modo repentino non mi trova d’accordo, definita come Ente Inutile. Penso che l’autonomia e la riforma della Carta delle autonomie locali vada accelerata al massimo, come processo che sancisca l’entrata in vigore del federalismo fiscale e della sostenibilità della programmazione con sufficienti risorse territoriali per ogni ambito.: in parole povere le tasse devono stare vicino ai territori e non venire dilapidate in tutta la penisola con scellerate politiche assistenzialiste e sussidiarie solo di sprechi pubblici. Inoltre, gli sprechi sono da mettere una volta per tutte nel piatto della discussione e vanno estrapolati col il bisturi dalla pancia malata del paese. I deficit paurosi della sanità che vengono prodotti in alcune regioni gridano vendetta e chiedono di essere evidenziati, in quanto sono quelli che producono effetti devastanti sul debito pubblico. Corretto non tagliare i famosi Lea (livelli essenziali di assistenza) , ma la pentola ormai bolle troppo per non toccare più questi rivoli. Serve un patto di stabilità regionalizzato in modo che chi amministra male deve risponderne in prima persona e non deve più essere rieletto, facendo inoltre pagare i deficit ai propri concittadini. Inoltre, le capacità economiche e sociali impongono una lotta dura alle attività sommerse, in quanto non è possibile che esista agli atti uno stato che si permette il lusso di avere 120 mld di euro all’anno di attività sommerse, come certificato da vari enti dello stato stesso. Sicuramente non è colpa della Provincia di Lodi quanto è avvenuto in altre parti del paese “poco virtuose”. Certo che se questo era l’anno del 150 della Unità D? Italia, i festeggiamenti sono addirittura disastrosi per la vita dei cittadini. Dico questo in quanto seguo con apprensione, vista la mia professione lavorativa, i mercati finanziari e, il fenomeno è chiaro: siamo sotto attacco da parte di operatori oltreoceano che vogliono “comprarci” a prezzo di saldo, noi e le nostre aziende che, con i tracolli di borsa e dei titoli di stato, vengono sottocapitalizzate e sono fortemente appetibili. Inoltre tutti i problemi degli Usa, non erano certo in preventivo e questo scenario ha ulteriormente aggravato la situazione della UE27 e dei paesi potenzialmente più deboli come il nostro. Stando alla Provincia di Lodi, e ai Comuni che verrebbero eliminati, io dico che la parola d’ordine è quella dei consorzi e della unione dei servizi, senza però togliere l’identità ad Enti Locali che sono la prima linea vera di rapporto con il cittadino e che garantiscono una qualità della vita decente ai lodigiani. L’art. 133 della costituzione, citato nel decreto da la linea di quanto i Comuni potranno anche loro essere protagonisti del futuro con il coordinamento della Provincia stessa : “Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione. La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni”.
Penso anche a tutte le battaglie che abbiamo fatto in questi anni in campo ambientale, dove si sono avuti alcuni successi ma anche “invasioni territoriali” non gradite ed imposte dall’esterno: non oso pensare cosa sarebbe successo se la gestione del piano rifiuti non fosse stata provinciale ma demandata ad altri enti. Inoltre, in fase di semplificazione della burocrazia mi sembra un salto nel vuoto e nel passato che porterebbe l’economia lodigiana ad avere alcuni problemi di sopravvivenza o di limitato sviluppo per le aziende e gli operatori economici? Penso che la discussione dovrà essere incisiva, ampia ed aperta a tante soluzioni, ma che dovrà vederci attori e promotori di un riordino territoriale senza precedenti. Penso al libro bianco ed agli imminenti “Stati generali del Lodigiano” e non posso che riflettere a mente aperta sul bisogno di rivisitare quanto definito in questo ultimo anno e tararlo su nuovi scenari a dir poco sconvolgenti per il lodigiano prima della emanazione definitiva da proporre ai cittadini. Una cosa è certa: ci batteremo come leoni con determinazione e sagacia per rendere la protezione sociale e territoriale un incipit ed un cardine per lo sviluppo del lodigiano per quanto attiene alla responsabilità politico-amministrativa.
Alfredo Ferrari
Consigliere Provinciale di Lodi
15 agosto 2011
Egr. Direttore,
il decreto legge del 13 agosto, già pubblicato in gazzetta ufficiale, che ha sconvolto gli equilibri amministrativi della Provincia di Lodi merita un inciso territoriale. La responsabilità di gestire un debito pubblico altissimo e disastroso da parte del governo doveva per forza impegnare gli amministratori pubblici in riforme urgenti ed emergenziali, per non fare la fine della Grecia, ma le “colpe” di questa situazione vanno elencate e sedimentate al meglio. I tagli lineari enunciati portano a questa bozza progettuale che spero venga modificata in campo aperto da tutti i soggetti pubblici e da tutte le forze politiche, visto che il testo è aperto al cantiere parlamentare, ma l’amarezza di vedere la nostra Provincia tagliata in modo repentino non mi trova d’accordo, definita come Ente Inutile. Penso che l’autonomia e la riforma della Carta delle autonomie locali vada accelerata al massimo, come processo che sancisca l’entrata in vigore del federalismo fiscale e della sostenibilità della programmazione con sufficienti risorse territoriali per ogni ambito.: in parole povere le tasse devono stare vicino ai territori e non venire dilapidate in tutta la penisola con scellerate politiche assistenzialiste e sussidiarie solo di sprechi pubblici. Inoltre, gli sprechi sono da mettere una volta per tutte nel piatto della discussione e vanno estrapolati col il bisturi dalla pancia malata del paese. I deficit paurosi della sanità che vengono prodotti in alcune regioni gridano vendetta e chiedono di essere evidenziati, in quanto sono quelli che producono effetti devastanti sul debito pubblico. Corretto non tagliare i famosi Lea (livelli essenziali di assistenza) , ma la pentola ormai bolle troppo per non toccare più questi rivoli. Serve un patto di stabilità regionalizzato in modo che chi amministra male deve risponderne in prima persona e non deve più essere rieletto, facendo inoltre pagare i deficit ai propri concittadini. Inoltre, le capacità economiche e sociali impongono una lotta dura alle attività sommerse, in quanto non è possibile che esista agli atti uno stato che si permette il lusso di avere 120 mld di euro all’anno di attività sommerse, come certificato da vari enti dello stato stesso. Sicuramente non è colpa della Provincia di Lodi quanto è avvenuto in altre parti del paese “poco virtuose”. Certo che se questo era l’anno del 150 della Unità D? Italia, i festeggiamenti sono addirittura disastrosi per la vita dei cittadini. Dico questo in quanto seguo con apprensione, vista la mia professione lavorativa, i mercati finanziari e, il fenomeno è chiaro: siamo sotto attacco da parte di operatori oltreoceano che vogliono “comprarci” a prezzo di saldo, noi e le nostre aziende che, con i tracolli di borsa e dei titoli di stato, vengono sottocapitalizzate e sono fortemente appetibili. Inoltre tutti i problemi degli Usa, non erano certo in preventivo e questo scenario ha ulteriormente aggravato la situazione della UE27 e dei paesi potenzialmente più deboli come il nostro. Stando alla Provincia di Lodi, e ai Comuni che verrebbero eliminati, io dico che la parola d’ordine è quella dei consorzi e della unione dei servizi, senza però togliere l’identità ad Enti Locali che sono la prima linea vera di rapporto con il cittadino e che garantiscono una qualità della vita decente ai lodigiani. L’art. 133 della costituzione, citato nel decreto da la linea di quanto i Comuni potranno anche loro essere protagonisti del futuro con il coordinamento della Provincia stessa : “Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione. La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni”.
Penso anche a tutte le battaglie che abbiamo fatto in questi anni in campo ambientale, dove si sono avuti alcuni successi ma anche “invasioni territoriali” non gradite ed imposte dall’esterno: non oso pensare cosa sarebbe successo se la gestione del piano rifiuti non fosse stata provinciale ma demandata ad altri enti. Inoltre, in fase di semplificazione della burocrazia mi sembra un salto nel vuoto e nel passato che porterebbe l’economia lodigiana ad avere alcuni problemi di sopravvivenza o di limitato sviluppo per le aziende e gli operatori economici? Penso che la discussione dovrà essere incisiva, ampia ed aperta a tante soluzioni, ma che dovrà vederci attori e promotori di un riordino territoriale senza precedenti. Penso al libro bianco ed agli imminenti “Stati generali del Lodigiano” e non posso che riflettere a mente aperta sul bisogno di rivisitare quanto definito in questo ultimo anno e tararlo su nuovi scenari a dir poco sconvolgenti per il lodigiano prima della emanazione definitiva da proporre ai cittadini. Una cosa è certa: ci batteremo come leoni con determinazione e sagacia per rendere la protezione sociale e territoriale un incipit ed un cardine per lo sviluppo del lodigiano per quanto attiene alla responsabilità politico-amministrativa.
Alfredo Ferrari
Consigliere Provinciale di Lodi
15 agosto 2011
TESTO DEL DECRETO LEGGE DEL 13-08 (MANOVRA BIS)- ABOLIZIONE PROVINCE
http://www.newspedia.it/manovra-finanziaria-2011-testo-decreto-legge-13-agosto/
TERRANOVA DE PASSERINI : ADDIO A NADIA VERCESI
Tutta Terranova si prepara a dire addio alla docente trovata morta in casa sua
Verranno celebrati domani pomeriggio alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore a Terranova dei Passerini, i funerali della 48enne melegnanese Nadia Vercesi che venerdì 5 agosto si è spenta nella sua abitazione in piazza Falcone a Terranova. Docente di lettere alle scuole medie di Castelnuovo Bocca d’Adda, dopo la separazione dal marito la giovane donna viveva sola. E nella solitudine ha trascorso le ultime ore prima di morire. I vicini non l’avevano più vista uscire di casa da giorni, e il fatto che il televisore fosse notte e giorno acceso nell’abitazione dove la professoressa si era trasferita, aveva finito con l’insospettirli. Così, dopo avere inutilmente atteso, si erano decisi a dare l’allarme. Nadia era stata trovata senza vita sul divano di casa, deceduta probabilmente già da tre giorni. Per fare chiarezza sulle cause del decesso i familiari ne hanno disposto l’autopsia. La notizia dell’improvvisa scomparsa della donna ha lasciato senza parole le persone che la conoscevano, gli amici e i colleghi di lavoro, gli abitanti di Terranova che di lei conservano il ricordo di una persona gentile, dallo sguardo docile e l’intelligenza vivace. Doti che riversava nel suo lavoro, nella passione con cui era sempre pronta a proporre iniziative nuove per i suoi studenti. Senza mai dare nell’occhio, con quella naturale riservatezza e bontà d’animo che la rendevano oltre modo amabile.
TRATTO DA IL CITTADINO LODI
IL FUTURO DELLA PROVINCIA
http://edicola.ilcittadino.it/edicola/Articoli/2011/08/15/PRIMOPIANO_pp01-dd.asp?Data=15/08/2011&Pagina=2
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