Le
tensioni internazionali e la conseguente forte accelerazione delle
quotazioni del petrolio, cresciute del 57% in un anno e del 9% solo
nell’ultimo mese di maggio, hanno pesantemente influenzato anche i
prezzi nei mercati all’ingrosso dell’energia
Venerdì 29 Giugno 2018
Le
tensioni internazionali e la conseguente forte accelerazione delle
quotazioni del petrolio, cresciute del 57% in un anno e del 9% solo
nell’ultimo mese di maggio, hanno pesantemente influenzato anche i
prezzi nei mercati all’ingrosso dell’energia, con ripercussioni sui
prezzi per i clienti finali sia del mercato libero che del mercato
tutelato. Andamenti che si riflettono sull’aggiornamento delle
condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli
consumatori in tutela per il terzo trimestre 2018. Per il settore
elettrico, allo scopo di mitigare l’impatto dell’attuale congiuntura,
l’Autorità è intervenuta con una modulazione degli oneri generali di
sistema, in modo da ridurre l’aumento di spesa per i clienti domestici e
non domestici, con pari effetti sia sul mercato tutelato che su quello
libero. Di conseguenza, dal prossimo 1° luglio la spesa per l’energia
per la famiglia tipo in tutela registrerà un incremento del 6,5% per
l’energia elettrica e dell’8,2% per il gas naturale, in controtendenza
rispetto ai forti ribassi (-8% per l’elettricità e -5,7% per il gas) del
secondo trimestre 2018. Per il gas l’impatto sulla spesa per i clienti
domestici risulta meno significativo in considerazione dei bassissimi
consumi del periodo estivo.
Come detto, l’aumento per l’elettricità
sarebbe stato più consistente in assenza dell’importante intervento di
‘scudo’ congiunturale attivato dall’Autorità tramite gli oneri di
sistema, il cui valore complessivo per il 2018 è stimato in 14 miliardi
di euro. Per contenere nell’immediato parte degli aggravi sui
consumatori, l’Autorità ha deciso di alleggerire in parte il prelievo
tariffario degli oneri generali, compensandolo con giacenze-scudo di
cassa. Una misura di cui beneficeranno allo stesso modo tutti i
consumatori, in tutela e nel mercato libero, resa possibile dalla
politica di risanamento finanziario attuata dal Regolatore negli ultimi 7
anni, pur in una traiettoria di triplicazione del fabbisogno degli
oneri e che ha consentito di colmare i deficit finanziari presenti nel
2011. La riduzione degli oneri per il trimestre luglio-settembre 2018
dovrà essere reintegrata, con futuri interventi di recupero sulle
medesime utenze.
Per l’elettricità la spesa (al lordo
tasse) per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1°
ottobre 2017 e il 30 settembre 2018) sarà di 537 euro, con una
variazione del +4,8% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno
precedente (1° ottobre 2016 – 30 settembre 2017), corrispondente a un
aumento di circa 24 euro/anno. Nello stesso periodo la spesa della
famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.050 euro, con una
variazione del +2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente
(1° ottobre 2016 – 30 settembre 2017), corrispondente a circa 21
euro/anno.
In particolare, il prezzo all’ingrosso
dell’elettricità (il PUN – Prezzo unico nazionale) a maggio ha segnato
decisi incrementi rispetto allo stesso mese del 2017 e il pre-consuntivo
di giugno risulta in ulteriore aumento; nello stesso periodo, aumenti
significativi si registrano anche in numerose borse europee. Inoltre, le
indicazioni provenienti dai mercati a termine, sebbene con oscillazioni
e segnali recenti di attenuazione della crescita, sembrano confermare
un trend rialzista anche per il prossimo trimestre luglio-settembre. A
ciò si aggiungono: l’effetto stagionalità, che nel terzo trimestre vede
prezzi dell’elettricità tradizionalmente più alti degli altri trimestri
(nell’ultimo triennio le quotazioni sono state mediamente più alte del
17%); prezzi all’ingrosso del gas al PSV (il mercato all’ingrosso
italiano) a maggio superiori del 30% circa rispetto al maggio di un anno
fa (con aumenti ancor più marcati nei principali hub europei, con il
prezzo al TTF olandese che nello stesso mese sale del +38% su base
annuale) e attesi su livelli sostenuti anche per il prossimo trimestre
luglio-settembre.
Alti prezzi del gas determinati da fattori geopolitici, ma anche
dall’elevata domanda per riempire gli stoccaggi in vista dell’inverno, e
che stanno spingendo al rialzo gli stessi prezzi alla produzione
dell’energia elettrica.FONTE: https://www.casaeclima.com/ar_35471__arera-dal-primo-luglio-elettricita-gas-tensioni-internazionali-caro-petrolio.html?mc_cid=fe4b4b5534&mc_eid=c407fb72cd