Ottobre mese di funghi: dopo la 21a Mostra micologica di Casalpusterlengo, ritorna l'appuntamento a Castiglione d'Adda domenica 27 e lunedì 28 ottobre
con l'Associazione Micologica Bresadola che, in collaborazione con la
Pro Loco, organizza presso il Centro Socio Culturale Madre Rachele di
via Alfieri, la 10a Mostra micologica di Castiglione d'Adda.
Bando Centro per il libro del Mibac: Il Centro per il libro e la lettura del Mibac, nell’ambito delle risorse messe a disposizione dal Fondo Nazionale per la promozione della lettura, istituito con la legge di stabilità 2018, ha pubblicato un nuovo bando, elaborato in colla
banda ultra larga a castiglione d'adda.
progetto della ex-giunta a compimento tutto finanziato. avanzamento e
cantiere entro fine anno. art. tratto da la liberta' ed.lodigiano
odierna un bel risultato per tutti! lista civica il progresso di castiglione ------------------------------------------------
BANDA ULTRALARGA
il nostro progetto va avanti a pieno regime.
è stato autorizzato il primo ottobre e verrà cantierato entro fine anno 2018.
vedi allegato alla e-mail
solo due comuni nel lodigiano in questo lotto: castiglione d'adda e borghetto lodigiano.
Anche quest’anno si rinnova l’appunatmento con la bellezza. Sabato 13
e domenica 14 ottobre tornano le Giornate Fai d’autunno che apriranno
le porte a luoghi particolari e poco conosciuti.
Saranno un totale di 660 le realtà coinvolte in tutta la penisola italiana, suddivise in 250 città.
Le giornate Fai sono un’occasine per visitare i Beni FAI e scoprire
da vicino come i giovani volontari si prendono cura di tanti luoghi
speciali in tutta la penisola.
Le due giornate sono organizzate proprio dai volontari e finalizzate alla valorizzazione il nostro grande patrimonio culturale.
Il programma è consultabile sul sito del Fai, fondazione nata nel
1975 senza scopo di lucro per valorizzare e tutelare la ricchezza
artistica e paesaggistica d’Italia.
L’elenco dei luoghi visitabili è disponibile a questo link (per vedere tutti i programmi delle giornate in Provincia di Lodi)
Domenica 14 ottobre dalle ore 14:00,
in occasione delle Giornate FAI d'Autunno, presso il Centro Visite di
Castiglione d'Adda si terrà il rilascio annuale delle Cicogne bianche
della Stazione di ambientamento. Insieme alle Guardie Ecologice
Volontarie si potranno approfondire gli aspetti naturalistici legati al
territorio e informarsi sulle attività e i programmi didattici
organizzati dall'ente Parco.
Nella stessa giornata sarà possibile
partecipare all'iniziativa di navigazione sull'Adda in compagnia dei
volontari del Gruppo FAI giovani di Lodi e Melegnano. Per tutti i
dettagli scarica la locandina allegata.
Tra le diverse agevolazioni a cui hanno diritto i titolari di Legge 104, c’è il Bonus bollette energie elettrica.
Seppur non presente all’interno della legge quadro sull’assistenza,
l’integrazione sociale e i diritti delle persone delle persone disabili,
questo beneficio viene comunque previsto dall’Autorità per l’energia
(Arera).
Non solo permessi da lavoro e agevolazioni fiscali su auto e bollo
auto quindi, ma anche la possibilità di vedersi riconosciuti aiuti per
il pagamento dell’energia elettrica, considerato spesso l’innalzamento
dei consumi dovuti all’utilizzo di specifici macchinari e attrezzature,
che incidono non poco sul budget familiare.
Vediamo in dettaglio in cosa consiste il bonus elettrico, chi ne ha diritto e come è possibile richiederlo.
Leggi anche “Bonus Luce e Gas: ecco come richiederlo”
Legge 104: le agevolazioni fiscali
Chi ha fatto domanda e ottenuto la cosiddetta Legge 104 può accedere a
tutta una serie di agevolazioni fiscali e aiuti sul lavoro,
sull’acquisto di macchinari, tra cui:
3 giorni di permessi mensili per i disabili o i loro caregiver;
Astensione facoltativa prolungata per la nascita di un bambino/a diversamente abile;
Deduzioni e detrazioni per spese sanitarie effettuate;
Esenzione tassa di concessione governativa per la telefonia mobile;
Esenzione dal pagamento del bollo auto;
Iva agevolata al 4% per l’acquisto di veicoli per il trasporto di persone disabili;
Detrazioni al 19 per cento per l’acquisto di specifici beni.
Legge 104, bonus bollette energia elettrica: cos’è
Oltre a tutte queste agevolazioni, l’Autorità per l’energia ha deciso
di concedere un bonus energia elettrica per disagio fisico ai nuclei
familiari in cui sia presente un malato gravi costretto ad usare
macchinari elettromedicali per il mantenimento in vita.
Legge 104, bonus bollette energia elettrica: chi ne ha diritto
Innanzitutto il diritto al bonus spetta a tutte le famiglie che ne abbiano i requisiti, in maggior tutela o nel mercato libero. Il bonus ha totaleegratuita portabilità
e spetta ai nuclei familiari al cui interno sia presente una persona
gravemente malata, costretta all’utilizzo di macchinari elettromedicali
per mantenersi in vita. Questo a prescindere da Isee o altre condizioni
di reddito.
Legge 104, bonus elettrico: per quali macchinari viene riconosciuto
Se si vuole sapere con certezza per quali apparecchiature legate a
tipologie di disagio fisico viene erogato il bonus, basta leggere il Decreto del Ministero della salute del 13 gennaio 2011, che elenca tutte le apparecchiature riconosciute, tra cui:
Apparecchiature di supporto alla funzione cardio-respiratoria (ventilatori polmonari, polmoni d’acciaio, concentratori di ossigeno, ecc)
Apparecchiature di supporto alla funzione renale (apparecchiature per dialisi, emodialisi,
Apparecchiature di supporto alla funzione alimentare e attività di somministrazione (pompe d’infusione, nutripompe)
Mezzi di trasporto e ausili per il sollevamento disabili (carrozzine elettriche, sollevatori mobili, sollevamenti fissi, ecc9
Dispositivi per la prevenzione e la terapia di piaghe da decubito (tra cui materassi antidecubito, ecc)
Legge 104, bonus bollette energia elettrica: come richiederlo
La domanda va presentata al Comune di residenza del
titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato)
utilizzando gli appositi moduli o presso un altro ente designato dal
Comune (CAF, Comunità montane).
Leggi anche “Bonus Acqua: ecco come richiederlo”
I documenti da allegare alla domanda del Bonus sono:
un certificato ASL che attesti:
la situazione di grave condizione di salute;
la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale;
il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero;
l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata;
il documento di identità e il codice fiscale del richiedente e del malato se diverso dal richiedente;
il modulo in allegato in pdf (chiamato modulo B) compilato;
è inoltre necessario avere a disposizione alcune informazioni reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura:
codice POD (identificativo del punto di consegna dell’energia). Il
codice POD, è un codice composto da lettere e numeri, che inizia con IT e
identifica in modo certo il punto fisico in cui l’energia viene
consegnata dal fornitore e prelevata dal cliente finale. Il codice non
cambia anche se si cambia fornitore;
la potenza impegnata o disponibile della fornitura.
Legge 104, bonus bollette: cumulo tra disagio fisico e disagio economico
È possibile cumulare il Bonus elettrico per disagio fisico con quello per disagio economico, che può essere richiesto solo in specifiche condizioni Isee.
Possono ottenere il bonus elettrico tutti i clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura elettrica appartenenti:
ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.107,5 euro;
ad un nucleo famigliare con più di 3 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro;
Ogni nucleo famigliare, che abbia i requisiti può richiedere per
disagio economico sia il bonus per la fornitura elettrica che per la
fornitura gas. Se in casa vive un soggetto in gravi condizioni di salute
che possiede i requisiti per il bonus per disagio fisico, la famiglia
può richiedere anche questa agevolazione.
Il Consiglio Comunale è convocato, presso la Sala Consiliare in Via Roma, 130, in sessione straordinaria, seduta pubblica, il giorno 13ottobre 2018 alleore 10:00
Il monito della CGIA Mestre ai sindaci italiani, troppo poco attivi nel contrasto all'evasione fiscale.
I Comuni italiani non sembrano essere per nulla attivi nel contrasto all’evasione fiscale: stando a quanto emerso da uno studio della CGIA Mestre solo il 5,4% dei sindaci
collabora con il fisco per contrastare questo fenomeno (435 su 7.978
Comuni presenti l’anno scorso in Italia), segnalando all’Amministrazione
finanziaria o alla Guardia di Finanza situazioni di presunta violazione
delle normative fiscali e previdenziali compiute dai propri
concittadini. Un atteggiamento pro-attivo che nella maggioranza dei casi
ha portato ad un effettivo recupero di imposta.
I Comuni del Sud i meno attivi
Nel complesso nel 2016 l’azione di quei pochi i sindaci che si sono
attivati per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale ha fruttato
poco più di 13 milioni di euro, una percentuale piuttosto bassa rispetto
al totale.
Le percentuali più basse si registrano al Sud con picchi nella città di Napoli dove sono stati recuperati solo €150. La città più virtuosa risulta invece Milano
con 1,3 milioni di euro recuperati, seguono Genova con 967.577 euro,
Prato con 751.620 euro, Torino con 517.952 euro, Bergamo con 505.448
euro e Reggio Emilia con 447.390 euro.
Con solo riferimento ai Comuni del Sud Italia,
Reggio Calabria è la città ad aver incassato di più: 250.566 euro,
rispetto di esigui risultati di città come Messina 16.095 euro, Palermo
6.646 euro, Siracusa 3.763 euro, Catania 3.447 euro, Benevento 2.478
euro, Cagliari 350 euro e Napoli 150 euro.
Effettuando invece una proporzione tra quota recuperata e numero di contribuenti la città più virtuosa in assoluto e con 5,85 euro, seguono Prato con 5,14 e Reggio Emilia con 3,71.
Il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo spiega:
Il 70% dei Comuni italiani ha meno di 5.000 abitanti, per
cui è comprensibile che non abbia le risorse economiche e le
professionalità sufficienti per attivare queste misure di contrasto
all’evasione. Difficile, invece, trovare una giustificazione per i
Sindaci delle grandi aree urbane, in particolar modo
del Sud, che, ad eccezione del primo cittadino di Reggio Calabria,
l’anno scorso hanno recuperato, quando è andata bene, solo poche
migliaia di euro. Con tanti abusivi e un livello di lavoro nero
allarmante come è possibile, ad esempio, che il Comune di Napoli abbia
contribuito a incassare solo 150 euro?
Abusi edilizi
Gli abusi edilizi sono il fenomeno che se desta maggiore perplessità, come evidenzia il segretario della CGIA, Renato Mason:
L’anno scorso nelle 6
regioni del Mezzogiorno secondo quanto emerge dall’allegato al DEF 2018
che riporta gli indicatori di benessere equo e sostenibile, ogni 100 abitazioni costruite legalmente, 50 erano abusive.
Nel Nordest, invece, la media era del 5,5. Orbene, come è possibile che
su poco meno di 1.750 Comuni ubicati al Sud, solo 164 abbiano
effettuato una segnalazione qualificata all’Agenzia delle Entrate o alla
Guardia di Finanza?
giovedì
11 ottobre ore 16.30 in Municipio l’Unitre (Università delle tre età)
con il patrocinio del Comune di Castiglione d’Adda presenta un nuovo
ciclo di conferenze a tema “Il dono”
E’ in arrivo lo scontrino
elettronico, che prenderà il posto di quello cartaceo. A prevederlo un
articolo della bozza del decreto fiscale collegato alla manovra.
Ma quando scatterà la novità? L’introduzione dello scontrino
elettronico, ossia l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica
di scontrini e fatture all’Agenzia delle Entrate, sarà graduale: da
luglio 2019 riguarderà i soli contribuenti con un volume d’affari sopra i
400mila euro l’anno, dal 2020 per tutti gli altri esercenti, anche i
più piccoli.
E’ inoltre previsto uno sconto fiscale pari al 50% del costo per
l’acquisto dei nuovi registratori di cassa in grado di memorizzare gli
scontrini e favorire la nuova “lotteria dei corrispettivi” che partirà
dal 2020, con l’avvio generalizzato dello scontrino elettronico e alla
quale potranno partecipare i consumatori che per partecipare, dovranno
fornire il proprio codice fiscale.
Tra le novità, infatti, c’è anche la lotteria degli scontrini
fiscali. Dal primo gennaio 2020 partirà una vera e propria lotteria
nazionale collegata agli acquisti che si ripeterà ogni mese. Tale
lotteria consentirà di abbinare ai corrispettivi elettronici
un’estrazione di premi per incentivare la lotta all’evasione.
I numeri della crescita e le misure previste in Legge di
Stabilità 2019 a margine di quanto previsto nella Nota di aggiornamento
al DEF 2018: testo e relazione di accompagnamento.
«Come sostenuto in diverse occasioni, la manovra di bilancio
che questo Governo si appresta a varare è coraggiosa e responsabile,
puntando alla crescita e al benessere dei cittadini, assicurando in
seguito un profilo di riduzione del deficit, che passerà dal 2,4% del 2019 al 2,1% del 2020 per chiudere all’1,8% del 2021»: così Giovanni Tria, ministro dell’Economia, presenta alla commissione europea il DEF, Documento di Economia e Finanza, approvato lo scorso 27 settembre e di cui finalmente è stato pubblicato il testo ufficiale.
=> Leggi la Nota di Aggiornamento al DEF 2018
Il PIL è all’1,5% per questo 2018, salirà all’1,6% nel 2019, scenderà poi all’1,4% nel 2020. Infine, c’è un percorso di riduzione del debito,
al 130% l’anno prossimo fino al 126,7% nel 2021. Questi numeri sono il
risultato delle politiche che il Governo mette in campo fin dalla manovra 2019 in corso di preparazione, dove ci saranno per certo flat tax, reddito di cittadinanza, quota 100.
Le Legge di Bilancio, si legge nella relazione di
accompagnamento al DEF, prevede interventi «per rilanciare la crescita
economica, soprattutto attraverso il rilancio e il potenziamento degli
investimenti pubblici e privati», e ulteriori disposizioni «finalizzate
al miglioramento dell’inclusione sociale e all’incentivazione del
ricambio generazionale nei luoghi di lavoro».
Il reddito di cittadinanza partirà nel 2019, e
viene definito strumento «necessario per assicurare un più rapido ed
efficace accompagnamento al lavoro dei cittadini», con il duplice
obiettivo di «garantire la necessaria mobilità del lavoro e un reddito
per coloro che nelle complicate fasi di transizione, determinate dai
processi di innovazione, si trovano in difficoltà. Tale misura eliminerà
al tempo stesso sacche di povertà non accettabili nel settimo paese più
industrializzato del mondo».
La Riforma delle pensioni serve a «promuovere il
rinnovo delle competenze professionali necessarie a supportare il
processo di innovazione». Infine, «è necessario semplificare il sistema
di tassazione diretta e indiretta, riducendo allo
stesso tempo la pressione fiscale su imprese e famiglie, come più volte
raccomandato anche dalle istituzioni internazionali. Dal prossimo anno
si inizierà ad agire in modo deciso sulla tassazione delle imprese».
Le misure fondamentali attese in manovra in base alle anticipazioni.
Reddito di cittadinanza: partirà in marzo-aprile, accompagnato da un rafforzamento dei centri per l’impiego.
Pensione anticipata: nel 2019 si parte con la quota 100, la possibilità di ritirarsi con 41 anni di contributi slitta ai prossimi anni.
Flat tax a favore di piccole imprese,
professionisti, artigiani: modulazione aliquota al 15% per redditi
autonomi fino a 65mila euro, al 20% fino a 100mila euro.
Taglio Ires per imprese che reinvestono profitti e assumono.
Rilancio investimenti pubblici e ricerca.
Promozione settori chiave dell’economia, in primis manifatturiero avanzato, infrastrutture, costruzioni.
In termini semplici, la manovra 2019 inizierà un percorso che,
secondo gli obiettivi del Governo, assicurerà più crescita rispetto
all’attuale trend consentendo di centrare gli obiettivi fissati dal DEF,
che attraverso l’innalzamento del deficit/PIL consente misure
espansive.
Come aveva anticipato il ministro Tria, i conti saranno comunque ancorati a clausole di salvaguardia
(che scattano se si sforano gli obiettivi) diverse dal passato. Fine
del rischio aumenti IVA, la manovra 2019 prevederà «un piano di
intervento volto a sostituire le residue clausole di salvaguardia con
interventi di riduzione della spesa e di potenziamento dell’attività di
riscossione delle imposte».
Ora, sottolinea lo stesso Tria, «si apre la fase di confronto con la Commissione Europea,
che potrà valutare le fondate ragioni della strategia di crescita del
Governo delineata dalla manovra». «Auspico che il dialogo con la
Commissione Europea rimanga aperto e costruttivo, tenendo conto delle
reali esigenze di cittadini e imprese e del ruolo che svolgono le
Istituzioni. In questo dialogo il Governo si presenta compatto e
fiducioso».