venerdì 10 giugno 2011

lavoro per i giovani nel lodigiano

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ADDIZIONALI COMUNALI ALL'IRPEF - STATISTICHE E DISTR.RICCHEZZA

http://www.finanze.gov.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/distribuz_addirpef/sceltaregione.htm


mozione cesare battisti " il terrorista"

11/06/2011                                          Al Sindaco del Comune di CASTIGLIONE D'ADDA ____________

Oggetto: MOZIONE SULLE RELAZIONI TRA IL COMUNE DI _________________ E LO STATO DEL BRASILE A SEGUITO DELLA LIBERAZIONE DEL TERRORISTA CESARE BATTISTI

Considerata la decisione della nazione Brasiliana nelle sue massime rappresentanze, di procedere alla scarcerazione e di non procedere allestradizione del terrorista latitante Cesare Battisti giudicato colpevole in via definitiva dallo Stato Italiano per omicidio plurimo e condannato all'ergastolo


Che il comune di _____________, in rappresentanza dei __________, deve manifestare il proprio ripudio e disdegno nei confronti di chi è stato definitivamente giudicato e condannato in quanto terrorista


Il Consiglio Comunale impegna l'Amministrazione Comunale
e la Presidenza del Consiglio Comunale

-a esprimere solidarietà alle famiglie che ancora attendono giustizia per i propri cari vittime di Cesare Battisti.

- a esporre, in tutti gli uffici di rapporto diretto con il pubblico un manifesto di presa di posizione dell'Ente che indichi la netta disapprovazione verso la scarcerazione e la NON estradizione.


- ad inoltrare agli altri Comuni lodigiani richiesta di manifestazione di pubblico e dichiarato dissenso e sdegno nei confronti della scarcerazione e della non estradizione di Cesare Battisti.

ALFREDO FERRARI
CAPOGRUPPO CONSILIARE
LEGA NORD LEGA LOMBARDA


ECCO IL TESTO DELLA MOZ. PROTOCOLLATA IN DATA ODIERNA PER IL PROSSIMO CONS. COMUNALE



odg : Il Consiglio Provinciale è convocato per lunedì 20 Giugno 2011 alle ore 15,00 presso la Sala Consiliare della Provincia di Lodi

Presidente del Consiglio

N. prot. 1.09.01
Allegati n.
Lodi, 10 Giugno 2011
Al Sig. Presidente della Provincia
Ai Sigg. Consiglieri Provinciali
Al Sig. Segretario Generale
Ai Sigg. Assessori
Ai Sigg. Revisori dei Conti
Ai Sigg. Dirigenti


Oggetto: Convocazione Consiglio Provinciale. Il Consiglio Provinciale è convocato per lunedì
ORDINE DEL GIORNO
1. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E DEL PRESIDENTE DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE;
2. APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2011, BILANCIO PLURIENNALE 2011/2013 E RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA;
3. MOZIONE "ACCESSO AL WEB: PROPOSTE PER UNA PROVINCIA PIU’ VICINA AI PROPRI CITTADINI" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI ACQUISTAPACE, SIGNORINI, FORNAROLI ED ARENSI;
4. MOZIONE CONCERNENTE IL SOSTEGNO ALLE PROVINCE LOMBARDE COLPITE DALLA DIFFUSIONE DELLE NUTRIE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE FERRARI.
Cordiali saluti
Il Presidente del Consiglio
F.to Dott. Massimo Codari
20 Giugno 2011 alle ore 15,00 presso la Sala Consiliare della Provincia di Lodi per la trattazione del seguente:
Provincia di Lodi Via Fanfulla, 14 – 26900 Lodi C.F. 92514470159 tel. 0371.442.1 fax 0371.416027 pec: provincia.lodi@pec.regione.lombardia.it www.provincia.lodi.it

eire: successo per le aree produttive del lodigiano

http://www.lodiedintorni.com/eire-successo-per-le-aree-produttive-lodigiane-in-fiera-a-milano/

speriamo sia la volta buona per le aree dismesse del lodigiano!

lega nord casle: Coperte, querelato Ferrari «Mai usati soldi pubblici»

La Lega Nord annuncia querela nei confronti del consigliere comunale di minoranza Pierangelo Ferrari dopo la polemica delle coperte padane pagate forse, secondo Ferrari, con 300 euro comunali.Secondo la ricostruzione di Ferrari, quella piccola spesa di rappresentanza del dicembre scorso nasconde tante anomalie e dubbi irrisolti, al punto da insinuare il sospetto che quei soldi possano essere stati usati per pagare le famose coperte padane, dono di Natale di alcuni militanti leghisti agli anziani ospiti della casa di riposo. Su questi presupposti Ferrari chiede al sindaco e alla maggioranza di dare risposte convincenti, dopo quelle non soddisfacenti ricevute finora.«Per cosa sono stati spesi i 300 euro versati alla ditta Euthema? - si chiede il sindaco Flavio Parmesani -. Semplicissimo: per i doni agli atleti della selezione svizzera di nuoto, ospite lo scorso anno a Casalpusterlengo». Il primo cittadino ripete dunque la stessa risposta già data in altre occasioni e che non ha finora soddisfatto Ferrari perché non supportata da documentazione certa.Sulla vicenda, però, oggi interviene anche la sezione locale della Lega, che promette querela a Ferrari «per tutelarsi dagli ingiustificati attacchi subiti» e risponde alzando il tono dello scontro politico con tutta la minoranza. «Le coperte sono state acquistate ma certamente non con i soldi del Comune - spiega Fabio Grazioli, capogruppo in consiglio comunale del Carroccio -, Non è nostro costume, mio e degli altri militanti, appropriarci di risorse che sono della comunità. La questione è che abbiamo pagato di tasca nostra, io e altri amici che hanno partecipato a questo regalo: ho ancora la ricevuta, pari a 800 euro più Iva, un importo triplo rispetto alla cifra contestata da Ferrari. Forse non piacerà a qualcuno, ma credo che ognuno sia libero di fare i doni che vuole, specie se ben accetti a chi li riceve. È una vergogna che si usino delle falsità per costruire una diffamazione gratuita, diffamazione di cui Ferrari dovrà comunque rispondere». E la questione è però anche politica perché attiene all’utilizzo dei soldi pubblici, e su questo i leghisti hanno le idee chiare. «Ancora più vergognoso è che ci attacchino per questo considerando la sfilza di impegni di spesa riferibili a chi prima guidava Casale, dai 3 mila 200 euro del bilancio di mandato, guarda caso fatto in campagna elettorale, agli open day organizzati in casa di riposo, sempre in campagna elettorale, con la struttura ancora da finire - conclude Grazioli -. Adesso basta: con tutti i disastri che ci hanno lasciati sono capaci solo di attaccarsi a queste cose senza guardare ai problemi della città».A. B.  (tratto da il cittadino lodi )

Il giudice Prestipino spiega ai politici il “sistema ‘ndrangheta” a lodi in provincia

http://edicola.ilcittadino.it/edicola/Dwp/2011/06/10/10.pdf
cliccate sul link

In Lombardia sono venticinque le unità di base; in Piemonte sono sei. Ma non si tratta, “banalmente”, del braccio armato di un sistema. Sono veri e propri centri di potere con capi che si incontrano. Come hanno fatto il 31 ottobre 2009 a Paderno Dugnano, nel centro anziani dedicato, che beffa, ai giudici Falcone e Borsellino. «Non siamo più di fronte all’infiltrazione. In un territorio prospero e ricco come questo, ci sono articolazioni dell’ndrangheta uguali a quelle che ci sono a Reggio Calabria. È una vera e propria clonazione delle proprie cellule criminali».
Limpida, votata ai fatti («perché io sono abituato a lavorare con quelli»), non priva di speranza; è stata una lezione appassionata quella del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Michele Prestipino, ospite ieri pomeriggio della commissione speciale ricognitiva, creata dal consiglio provinciale per fare luce sul problema delle infiltrazioni mafiose. Un vademecum prezioso, per tutti i numerosi sindaci presenti, su quello che significa oggi avere a che fare con le mafie e con la ‘ndrangheta in particolare. Un “sistema” che non porta al nord solo i propri soldi, da reinvestire nel tessuto economico, ma che si moltiplica in articolazioni stabili, con gli stessi fenomeni di controllo economico e sociale.
«Dobbiamo uscire tutti da una pia illusione – ha detto il magistrato, da 15 anni specializzato nella lotta contro la criminalità, parte del pool che firmò l’arresto del “capo dei capi” Bernardo Provenzano – ovvero che fuori dalla Calabria possa arrivare qualcuno con una valigetta piena di soldi per proporsi come socio in affari, senza che arrivi anche la mafia». Ed è questo lo snodo centrale della colonizzazione: la capacità della mafia di essere «il punto terminale di un sistema di relazioni con pezzi di società che non sono mafiosi e non vogliono esserlo – ha spiegato Prestipino - , ma che da questo accordo traggono situazioni di vantaggio illecito e illegale». E a dire che questa capacità di attrazione ci sia in Calabria come a Milano, sono anche le operazioni della Dda di Reggio e Milano, insieme a quella di Torino che, dall’estate 2010 ad oggi, hanno portato in carcare 500 ‘ndranghesti di buon livello oltre ad una serie di personaggi che mafiosi non sono, in primis politici. Come è successo anche a Trezzano sul Navigli nel febbraio 2010, «in cui tra i reati contestati c’è anche la corruzione – ha ricordato - : chi è estraneo può minacciare, ma chi può sedersi al tavolo con funzionari e politici se non chi ha già un’assidua frequentazione?». Ma come fa la mafia ad avvicinare le istituzioni? Qual è l’anello debole? L’impresa che,in Sicilia come in Lombardia, spesso paga il pizzo, «atto vessatorio solo in parte – ha ricordato Prestipino - : spesso è un’opportunità per avere vantaggi e sono gli imprenditori a cercare chi pagare, magari pensando che sia un costo d’impresa da ammortizzare». Rompere il sistema? «Si può – ha spiegato il procuratore - , ma serve l’azione di tutti. Ci vogliono camere di compensazione per gli imprenditori, dove possano confrontarsi; una rete di protezione contro le richieste di pizzo, ma anche un’amministrazione pubblica che funzioni. Perché dalla mafia, il cittadino cerca quello che dallo Stato non ha». Un punto a favore di questa lotta c’è ed è la consapevolezza che il fenomeno esista e sia pericoloso. «Questo è un momento molto importante per Lodi - ha detto il prefetto di Lodi, Peg Strano Materia - : siamo tutti consapevoli che la mafia si combatte insieme e si combatte solo impedendo il crescere della cultura mafiosa e della violenza». Il prefetto ha poi toccato una delle vicende che più hanno scosso il settore dei rifiuti della provincia. «In questo territorio, che io credo ancora sano, siamo riusciti a disturbare una grossa organizzazione come, chiamiamola per nome, Italia 90 - ha ricordato - : un’indagine che è partita da una segnalazione della prefettura di Lodi quando l’appalto sembrava a tutti pulito. Siamo stati noi a mettere sull’avviso i sindaci, poi se n’è occupata la Dia. Possiamo dire che Italia 90 è stata sconfitta dalla piccola grande Lodi».
Rossella Mungiello
tratto da il cittadino lodi

Popolazione, niente più “boom” nel lodigiano

Nell’anno che anticipa il censimento il territorio lodigiano continua a frenare la sua crescita di abitanti. Il dato complessivo della popolazione residente alla fine del 2010 è ancora preceduto da un segno più; però siamo al di sotto dell’1 per cento. E lontani dal boom di nuovi residenti che, sino ad un paio di anni fa, contrassegnava le statistiche annuali. Qualche eccezione rimane, ma oltre il 4 per cento di aumento di cittadini arrivano soltanto tre comuni: la “lepre” Crespiatica, più 5,50 per cento, seguita da Cervignano e Casaletto che superano di poco il 4 per cento (rispettivamente più 4,04 e 4,01). Sono eccezioni in una provincia che, nel suo complesso, aumenta la popolazione alla fine del 2010 soltanto 1.830 unità (in percentuale lo 0,81) rispetto alla notte di San Silvestro del 2009. I 227.655 residenti nei comuni della provincia amministrata da Pietro Foroni sono per la maggior parte donne, 115.394; gli uomini arrivano alla cifra di 112.261. Le famiglie iscritte nelle anagrafi dei comuni sono 93.262 con un numero medio di componenti ammontante a 2,43. Ci sono anche 71 convivenze (case di riposo, il carcere, le caserme…) in cui risiedono 1.722 persone. Nel corso dell’ultimo anno sono nati 2.252 nuovi lodigiani, più maschietti, 1.138, che femminucce, 1.114. Per quanto riguarda i maschi il dato è superiore di 113 unità rispetto ai morti che sono stati 1.025; saldo negativo, invece, in rosa visto che sono decedute 1.119 donne. Sono state di più le persone, 449, che sono arrivate da altre province italiane rispetto a quelle che hanno salutato il lodigiano (6.989 contro 6.490). Anche a 2.150 cittadini provenienti dall’estero è piaciuto il territorio provinciale che va da San Rocco a Comazzo: molti meno, 313, coloro che invece sono partiti. In generale il Lodigiano continua a salire in quanto ad abitanti, ma sembra proprio che si tratti di “scosse di assestamento” dopo i grandi aumenti che si registravano sino ad un paio di anni addietro. L’aumento a fine 2010 coinvolge sì 46 comuni su 61: un’analisi dettagliata fa, comunque, notare come ben 21 realtà municipali abbiano aumentato la propria popolazione in percentuale minima, inferiore all’1 per cento. In questo gruppo ci sono autentici “campioni di crescita” del recente passato, tipo Galgagnano, Casalmaiocco e Sordio. Prosegue la tendenza all’aumento, ma con meno impeto di quanto avveniva pochi anni orsono, in comuni come Caselle Lurani, Montanaso, Pieve Fissiraga e Zelo Buon Persico. Questi sono quattro dei dieci municipi in cui il saldo positivo è contenuto tra l’1 e il 2 per cento. Di più in percentuale, tra il 2 e il 3, si accrescono di residenti 8 comuni. Bertonico, più 2,94 per cento, apre questo gruppo, chiuso a più 2,10 in percentuale da Boffalora d’Adda. Gli altri sei paesi che si ingrandiscono sotto il 3 per cento sono Massalengo, Castiraga Vidardo, Somaglia, Borgo San Giovanni, Mairago e Comazzo. Avvicinando il podio della crescita ci sono quattro comuni che mancano di poco quota quattro per cento: i “piccoli” Cornovecchio, Abbadia Cerreto e Terranova dei Passerini, il più popoloso Ospedaletto Lodigiano. Sul podio, come detto, terzo posto per Casaletto Lodigiano, secondo appannaggio di Cervignano d’Adda con il primato conquistato per il 2010 da Crespiatica. Al contrario sono 15 i comuni in cui calano i residenti: ma in 10 di questi per meno dell’1 per cento. In cinque casi siamo su percentuali di poco superiore, con due comuni della Bassa (Senna Lodigiana e Caselle Landi) a registrare la flessione più marcata. Seppur di poco. Così come di poco, nel complesso, è aumentato il numero dei residenti in provincia. In ottobre arriverà il censimento a fornire la mole più completa possibile di dati.

Daniele Passamonti
IL CITTADINO LODI

acqua e referendum

ecco cosa ha dichiato l'amministratore delegato di intesasanpaolo dott. passera

ECCO LE MOTIVAZIONI TECNICHE CONTRO I REFERENDUM


















REFERENDUM: TANTI MODI DI ESPRIMERSI

http://club.quotidiano.net/morandi/referendum_tanti_modi_di_esprimersi
io non vado a votare per motivi tecnici precisi:

1/ l'acqua è già in gestione pubblica in provincia di lodi al 100% con SAL e le tariffe
ad esempio in questo anno sono aumentate del 40% su Lodi città
2/ la legge sul legittimo impedimento è in tutto il mondo uguale alla nostra, ciò
non vuol dire impunità ma processare le 4 cariche delle stato appena terminano
il loro mandato pubblico
3//il nucleare si può anche non adottare come tecnologia, ma in primis il governo
ha già annullato la proiezione delle centrali in italia, in seconda istanza penso che
manca la coerenza in quanto tutti poi usano climatizzatori e altre tecnologie che
abbisognano di elettricità e terzo le aziende hanno dei costi esagerati per la
sostenibilità energetica che si riflette sul costo del lavoro. io sono un sostenitore accanito delle
energie rinnovabili ma non bisogna fermare il progresso e la ricerca scientifica:
ciò non vuol dire inserire le centrali ma acquistarne tanta energia proveniente da
centrali nucleari oltre confine non collima con il referendum  del 1987 e del 2011


  

giovedì 9 giugno 2011

gli evasori sono in aumento nel lodigiano? sondaggio...

http://sondaggi.quotidiano.net/
gli evasori sono in aumento nel lodigiano? sondaggio...

BERSANI E IL PD: SI PUO' SEMPRE CAMBIARE IDEA ... SUI REFERENDUM!

http://www.campaniacentro.it/home.asp?ultime_news_id=959
LEGGETE
CIAO

mozione contenimento nutrie nel lodigiano

oggi ho protocollato la mozione sul contenimento delle nutrie per cercare finanziamenti adeguati per il lodigianoche verrà discussa nel prossimo consiglio provinciale di lodi.

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Mozione concernente il sostegno alle province lombarde colpite dalla diffusione delle nutrie

Alla Provincia di Lodi
Sig. presidente del
Consiglio Provinciale
Dott. Codari


Il Consiglio provinciale di Lodi:  

premesso che
nella nostra come in altre province della regione Lombardia le nutrie prolife­rano in maniera esponenziale al punto da costituire una vera e propria emergenza;
premesso, inoltre, che
l’eccessiva presenza di questi animali, infatti, causa non po­chi problemi in molti ambiti e settori: dai dissesti idrogeologici, dovuti alle gallerie scavate, in particolare lungo gli argini e le opere idrauliche, ai danni creati a seguito di devastazione dei terreni destinati a colture agricole o a pascolo, solo per fare al­cuni esempi più eclatanti;
considerato, inoltre, che
ogni anno il contenimento della fauna selvatica per salva­guardare l’ambiente e il patrimonio agricolo e zootecnico carica di costi operativi il bilancio pubblico delle province;

constatato che
in Consiglio regionale del Veneto è stato presentato nel mese di novembre 2010 un progetto di legge per contenere il rischio­so proliferare delle nutrie, che ha previsto un fondo finanziato dalla Regione pari a 250 mila euro;
constatato, inoltre, che
lo smaltimento delle carcasse delle nutrie fatte oggetto di azioni di controllo numerico, considerato alla stregua di rifiuti di origine animale ad alto rischio, comporta l’ottemperanza a misure rigorose e che l’adempimento delle misure prescritte im­plica costi di un certo rilievo, specie se a ciò si aggiungono ulte­riori lievitazioni dovute alla messa in opera di tutte le necessarie operazioni;

verificato che
vi è già stata da parte del Consiglio regionale della Lombar­dia nel 2008 una modifica dell’articolo 3 della legge regionale n.20/2002 sul contenimento della nutria che ha permesso alle province, d’intesa con i sindacati dei comuni interessati e nel rispetto delle leggi, delle norme di pubblica sicurezza e sanitarie con un adeguato coordinamento e formazione dei partecipan­ti, di autorizzare l’abbattimento diretto degli animali, avvalendosi dell’ausilio della polizia provinciale e di agenti venatori delle as­sociazioni venatorie e dei proprietari o conduttori dei fondi agri­coli muniti di licenza di caccia;

invita il Presidente della Giunta regionale e la Giunta regionale

ad attuare tutti gli strumenti più idonei tesi alla realizzazione di un maggiore aiuto alle province lombarde particolarmente colpite da questa criticità, attraverso un sostegno che permetta alle stesse, attraverso la disponibilità di ulteriori risorse, un miglio­re fronteggiamento di questa emergenza.".

lodi, 08/06/2011
ALFREDO FERRARI
Gruppo Consiliare Lega Nord Lega Lombarda

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Commissione antimafia, oggi l’esordio con l’esperto

In trasferta a Lodi da Reggio Calabria. Per dare lezioni alla politica sul come riconoscere e combattere le infiltrazioni malavitose nel Lodigiano. È Michele Prestipino, dal giugno 2008 procuratore aggiunto della Direzione antimafia del capoluogo calabro, l’ospite d’eccezione della commissione nata all’interno del consiglio provinciale per fare luce sull’infiltrazioni della criminalità nei settori più delicati dell’econmia, dai rfiuti al movimento terra all’edilizia. Arriva dunque un “super esperto”, oggi alle 16 nella sala dei Comuni di Palazzo San Cristoforo, in aiuto di quella che tecnicamente si chiama “Commissione Speciale Ricognitiva”, un organismo temporaneo e presieduta dal capogruppo del Pdl, Nicola Buonsante, con la vice presidenza affidata invece al consigliere d’opposizione del Pd Luca Canova. E che, nella giornata di oggi, sarà pubblica, con l’invito esteso a tutti i sindaci del territorio, proprio in virtù dell’importante testimonianza del procuratore aggiunto di Reggio Calabria. Un nome importantissimo quello di Prestipino, tra coloro che hanno firmato la fine della corsa per il “capo dei capi” Bernardo Provenzano con l’arresto dell’11 aprile 2006 e che, nominato dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, ha vissuto in prima persona l’escalation di violenza nelle minacce alla procura reggina, culminate con il ritrovamento di un bazooka davanti al tribunale della città. Con la sua esperienza trentennale nella magistratura, Prestipino porterà la sua testimonianza sul tavolo della commissione, allargata per entrare una volta per tutte, nel sistema di infiltrazioni che rendono il Lodigiano un territorio di conquista per la criminalità organizzata. Una tendenza confermata anche dal rapporto Ecomafie 2011, redatto da Legambiente, in cui compaiono 37 infrazioni e 45 persone denunciate. A preoccupare il territorio sono anche, ma non solo, i roghi senza spiegazione apparente che hanno infiammato il settore rifiuti. Otto gli episodi (da Ospedaletto a Boffalora fino a Coste Fornaci e al più recente caso della Lodigiana Maceri di Marudo quasi completamente andata in fumo nell’aprile scorso) che hanno acceso i riflettori su «un fenomeno grave», come l’ha giudicato di recente il presidente della Provincia Pietro Foroni. E su cui si cercherà di fare luce anche attraverso incontri come quello di questo pomeriggio. Ross. Mung. IL CITTADINO DI LODI

CASTIGLIONE: LETTERA DI UN CITTADINO

CASTIGLIONE
Una replica
che grida
vendetta
n
pubblicata il 2 giugno dall’assessore
all’ambiente Lombardini grida vendetta
per il contenuto che definiamo
con un solo termine riassuntivo: paradossale.
Premesso che non mi ritengo una
persona dal carattere saccente ma
un semplice cittadino che ha il pregio
o il “difetto” di “dire le cose come
stanno” e consapevole del fatto che
quel poco di coraggio a volte può creare
una sorta di fastidio.
Premesso inoltre che, di critica stiamo
parlando e come tale non può e
non deve essere piacevole (mi creda
io per primo, come ex consigliere comunale
ed ex assessore per 13 anni,
ne ho ricevute) ma parlare di non rispetto
mi sembra un po’ eccessivo.
Nella lunga lettera emergono particolari
sulla confusione amministrativa
che esiste nella programmazione
del suo settore e della mancanza
di un crono programma adeguato.
Si dice di non voler spendere soldi
inutilmente ma di esempi poco chiari
ce ne sarebbero a bizzeffe, non tanto
per i soldi ma per la poca “qualità
della spesa pubblica” effettuata in
questi anni. In un termine, o slogan
se preferite si potrebbe riassumere
in questo modo la lettera dell’assessore:
“La politica del silenziodiniego”.
Qualsiasi proposta o istanza che
arriva dalla società civile vengono
scartate a priori, o vengonomesse in
un angolo ad ammuffire, inventando
di sana pianta motivazioni a cui non
crede ormai più nessuno.
Come mai non ci spiega l’assessore
come sono state spese o impiegate le
entrate straordinarie di Sorgenia?
Quanto sono costati il nuovo piano
regolatore, il piano del colore, la casa
di Via Alfieri? La sua missiva sostiene
di non agire in quanto sarebbe
inutile sprecare risorse pubbliche;
ma allora perché asfaltare le strade
se si deteriorano o perché tagliare
erba visto che intanto cresce ancora?
Il suo esempio proprio non regge: i
cittadini eleggono gli amministratori
apposta per risolvere i problemi e
dare impulso alla qualità della vita
per gli stessi.
Ma si è accorto che la scalinata di via
XX settembre, (parco dei platani)
non viene pulita da innumerevoli
mesi, i gradini sono deteriorati,
manca un corrimano per gli anziani,
passano nonni e bambini che vanno
a scuola e che tutti sono a dir poco
incavolati per la mancata manutenzione?
Le mancate promesse dei cancelli,
delle telecamere,e altri a seguire ormai
è da tempo che le sentiamo, non
vogliamo più ascoltare scusema servono
azioni vere. Un piccolo sopralluogo
in altri piccoli comuni non sarebbe
una cattiva idea solo per vedere
come si organizzano e hanno tutto
a posto o quasi, senza particolari affanni,
pur avendo gli stessi “problemi
di bilancio” dando dei servizi ai
cittadini migliori rispetto ad una paese
che ha quasi 5 mila abitanti.
Inoltre una e soltanto una risposta
relativamente al parco è stata data,
ma mio malgrado non sono stati toccati
altri punti: ordine e pulizia.
Serve impegno e voglia di mettersi a
disposizione dei cittadini, le scuse
per non fare non servono.
Il rispetto vale sempre per tutti, ma
la risposta amministrativa sembra
un po’ deludente sotto tanti punti di
vista e ormai l’opinione pubblica in
generale, la pensa in questo modo.
Infine vorrei solo, senza risultare
spregevole o qualunquista, e senza
dare alcun tipo di lezione amministrativa,
ricordare un proverbio saggio…“
chi semina vento raccoglie
tempesta”. Cordiali saluti.
Egr. direttore, la contro missiva
Adriano Daccò
Castiglione d’Adda

MISSIVA PUBBLICATA OGGI SULLE LETTERE AL DIRETTORE
DE IL CITTADINO DI LODI

AFFARI SPORCHI NEL LODIGIANO?

Mafia, rifiuti e affari sporchi. A esplorare con la lente di ingrandimento le cosche e le loro attività è ancora una volta Legambiente, che ieri ha presentato ufficialmente il rapporto Ecomafie 2011, dove non mancano i numeri del Lodigiano. A preoccupare è proprio la “monnezza”, un settore che l’anno scorso ha portato alla scoperta di 37 infrazioni, 45 persone denunciate e 16 sequestri, un quadro peggiore rispetto a quello delineato nel 2009. I dati sono stati elaborati dall’associazione e fanno riferimento alle operazioni portate avanti dalle forze dell’ordine e dalla polizia provinciale.Tra i diversi interventi citati nello studio c’è il maxi sequestro di Italia 90 dello scorso aprile, la società era già finita al centro dell’inchiesta denominata “Matassa” per traffico illecito di rifiuti. A cui si aggiunge il sequestro dell’impianto di trattamento di Coste Fornaci a seguito di un incendio, effettuato a novembre dai carabinieri: «È solo uno dei numerosi roghi di rifiuti verificatisi in provincia di Lodi nell’ultimo anno - si legge nel faldone -, su cui sta indagando anche la Dda di Milano». Legambiente non dimentica lo sversamento di 2.600 tonnellate di oli minerali e idrocarburi nel Lambro, secondo i magistrati che hanno cercato di far luce sull’episodio non si trattò di un incidente ma di un avvelenamento premeditato. Così come non poteva mancare Santa Giulia, l’area milanese che - sulla carta - sarebbe dovuta diventare un moderno quartiere residenziale ma dove sono scattati i sigilli per omessa bonifica e smaltimento illecito di rifiuti. «Dall’impianto accusatorio dei giudici - si sottolinea nel rapporto -, emerge anche una preoccupante ombra che si allunga sui cantieri della “città ideale”: secondo i pubblici ministeri, alcuni subappalti sarebbero andati a finire a imprese vicine alla ’ndrangheta. È il caso di un’azienda che smaltiva illegalmente nel Lodigiano gli scarti dei lavori di un altro grande cantiere di Milano, quello di Garibaldi-Repubblica».Per la Direzione nazionale antimafia ormai è chiaro: al Nord non si può più solo parlare di “infiltrazioni mafiose”, bensì di una vera e propria colonizzazione. La ’ndrangheta produce la maggior parte del suo fatturato in Lombardia, ricicla una montagna di denaro, si insinua nell’economia legale e stringe alleanze con la politica e la pubblica amministrazione. Oltre all’immondizia c’è il cemento, in particolare quello del movimento terra, un settore in cui la ’ndrangheta detiene il primato assoluto. Da questo punto di vista, però, nel Lodigiano non sono stati rilevati reati.Nella “classifica dell’illegalità” Lodi si trova agli ultimi posti, al numero 103, ma è evidente che con il passare del tempo sta scalando le posizioni. Complessivamente sul territorio si sono registrate 40 infrazioni, una cifra che rappresenta lo 0,1 per cento del totale. Il “racket” degli animali, invece, ha numeri decisamente più contenuti, sono solo 3 i reati segnalati.In tutto lo Stivale il “serpentone” dei rifiuti è lungo 1.117 chilometri, più o meno come viaggiare da Milano a Reggio Calabria: un’autostrada. È questa l’immagine utilizzata da Legambiente per spiegare ai cittadini quanto sia grande il traffico illegale in tutto il Paese. Le tonnellate di rifiuti tossici sequestrati solo in 12 delle 29 inchieste messe a segno l’anno scorso dalle forze dell’ordine supera i 2 milioni di tonnellate. Gli illeciti ambientali accertati nel 2010 sono invece 30.824, ovvero 84 al giorno e 3,5 ogni ora, per un fatturato di 19,3 miliardi di euro e 290 i clan coinvolti. Con i 26.500 nuovi immobili abusivi stimati si potrebbe persino costruire una cittadina di medie dimensioni. Greta Boni TRATTO DA IL CITTADINO

ecco la legge anticorruzione in approvazione alla camera e al senato (antimafia)

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=478940

mercoledì 8 giugno 2011

FEDERALISMO FISCALE _ FORONI

http://www.youtube.com/watch?v=EQbLso2GDQc&feature=player_embedded
ECCO COSA SIGNIFICA IN POCHE PAROLE IL FEDERALISMO FISCALE!

ECCO LE SCUOLE DEL LODIGIANO CHE PROMUOVONO LA SALUTE PUBBLICA.

http://www.lodiedintorni.com/take-care-stars-ecco-le-scuole-lodigiane-che-promuovono-salute/
ECCO LE SCUOLE DEL LODIGIANO CHE PROMUOVONO LA SALUTE PUBBLICA.

comm. antimafia in prov. di lodi

A tutti i Consiglieri della Lega Nord

Con la presente si avvisa che Giovedì 9 alle ore 16:00 presso la Sede della Provincia di Lodi (via Fanfulla 14) nella Sala dei Comuni si terrà la “Commissione Speciale Ricognitiva” sulla presenza di infiltrazioni di associazioni criminali nel territorio lodigiano.
Questa volta la Commissione vedrà in via eccezionale la presenza illustre del Giudice Dott. Michele Prestipino, che arriverà appositamente per esprimesi sui recenti roghi divampati negli impianti di trattamento rifiuti nel territorio lodigiano.
La Commissione è stata istituita il 12 aprile scorso dal Consiglio Provinciale di Lodi e nel corso della sua seduta di insediamento ha ritenuto prioritario il coinvolgimento delle Istituzioni del territorio che hanno come propri compiti di garantire la sicurezza dei cittadini e di fronteggiare emergenze e gravi necessità collettive nell'obiettivo dell'incolumità pubblica, attraverso il rispetto delle norme di legge e  l'organizzazione di forme di prevenzione.
Michele Prestipino, magistrato che ha arrestato Provenzano e tradotto il codice dei cosiddetti ''pizzini''. Procuratore aggiunto presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
 

Presentato da Confartigianato il bando della Regione a lodi

Finanziamenti agevolati per dare slancio all’economia. Confartigianato presenta il bando regionale per l’avvio di nuove imprese. Un’iniziativa che mette al centro i giovani, le donne e i soggetti svantaggiati. Verranno messi a disposizione dal Pirellone 30 milioni di euro e la selezione delle domande è già partita. Il progetto è stato illustrato lunedì pomeriggio nella sala consiglio della Camera di commercio, di fronte a diversi operatori. «Il Lodigiano nella capacità di attrarre soldi pubblici è spesso il fanalino di coda, questo per le nostre dimensioni, che sono più ridotte rispetto ad altre province lombarde, ma anche a volte per scarsità di informazioni», spiega Vittorio Boselli, segretario di Confartigianato imprese. Per partecipare servono alcuni requisiti di base. È anzitutto necessario essere microimprese (meno di 10 persone e fatturato fino a 2 milioni) o una piccola impresa (meno di 50 persone e fatturato non oltre 10 milioni). Le aziende devono essere iscritte al registro imprese da non più di 12 mesi, oppure devono completare la domanda d’iscrizione entro i 90 giorni dalla richiesta del finanziamento. Altro requisito è quello della territorialità: la sede operativa dell’impresa e i titolari d’imprese individuali o famigliari, oppure almeno i due terzi dei titolari di spa o società di persone, devono essere residenti in Lombardia da non meno di 5 anni. Quarta condizione è la caratteristica dei titolari: giovani (dai 18 ai 35 anni), donne (senza limite di età) e soggetti svantaggiati (disoccupati da almeno 24 mesi e lavoratori in cassa integrazione). Sono molto interessanti le caratteristiche dell’intervento finanziario, che sono state illustrate tra gli altri da Claudio Bianchessi (referente ufficio bandi di Confartigianato), Mauro Parazzi e Antonio Gallinari di Confartigianato. In primo luogo l’investimento deve essere avviato dopo la presentazione della domanda e deve concludersi entro i 12 mesi. Le imprese individuali o familiari possono ottenere da un minimo di 15mila euro a un massimo di 40mila euro di credito; le società invece da 15mila a 40mila. La durata del finanziamento, a tasso agevolato, va da un minimo di 3 anni ad un massimo di 7. La documentazione per la domanda può essere scaricata dal sito Internet di Regione Lombardia. Per ogni informazione è possibile contattare l’ufficio bandi di Confartigianato al numero 0371-439197. Infine nel corso del pomeriggio è stato anche presentato da Roberta Gagliardi di Confartigianato il progetto “Key woman”, che è una linea di credito per donne imprenditrici. Matteo Brunello IL CITTADINO LODI

espropri ss 234 codogno

Non tutti gli interessi saranno a carico degli agricoltori. Ma una parte sì, una quota che per ora rimane non precisata. Palazzo San Cristoforo cerca di fare chiarezza sulla questione espropri della 234. E svela qualche dettaglio sul sistema creditizio che vuole attivare per mettere mano al portafoglio ingessato dai vincoli del patto di stabilità. Chi ancora non ha visto un centesimo per la terra ceduta in base agli accordi bonari (i primi firmati nel giugno 2010), e che avrebbe dovuto incassare l’80 per cento della somma entro 60 giorni dalla firma, e il restante 20 per cento a fine lavori, potrà chiedere di accedere al sistema delle anticipazioni, in cui la Provincia ha intenzione di rivolgersi ad alcuni istituto di credito per ottenere prestiti a tassi agevolati. A sostegno di questo sistema, che l’ente ha intenzione di applicare anche ai fornitori che ancora aspettano i loro compensi, la Provincia ha creato un fondo, finanziato con 100mila euro a cui si aggiungono altri 50mila euro messi a disposizione dalla Camera di commercio di Lodi con un protocollo d’intesa. Fondo con cui la Provincia, si legge in una nota ufficiale, potrà «rimborsare la maggior parte degli oneri finanziari (ovvero gli interessi che qualsiasi prestito porta con sé, ndr) sulle anticipazioni che verranno erogate a fornitori e aziende impegnate nei cantieri». La quota restante di interessi, invece, dovrà essere necessariamente coperta da chi chiede ciò che gli spetta, nonostante non si tratti di un’anticipazione rispetto ai tempi di pagamento previsti dalla normativa. «Non appena i nostri soci ci hanno informato dei ritardi, abbiamo contattato gli organismi preposti chiedendo organizzazioni e interventi – ha detto Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura di Milano, Lodi e Monza Brianza, intervenuta ieri sulla vicenda – e abbiamo chiesto chiarezza, ma siamo certi che la Provincia sarà in grado di dare risposte efficaci ed in tempi celeri alle legittime aspettative degli imprenditori». Tra gli oltre trenta agricoltori che hanno aderito agli accordi bonari, i casi sono diversi. E c’è chi ha pattuito anche un risarcimento di 800mila euro per il loro terreno. «Denari che altrimenti le imprese dovrebbero aspettare per ottenere - chiariscono ancora nella nota dalla Provincia - , in forza della normative sul patto di stabilità». Vincoli che la Provincia ha ogni anno e in cui è costretta a trovare le risorse per investimenti e pagamenti. «Con Coldiretti, Confagricoltura e gli altri rappresentanti della categoria sono in corso confronti da tempo – spiega l’assessore al bilancio Cristiano De Vecchi – in un clima che continua ad essere molto positivo e costruttivo. Comprendiamo il disappunto di alcuni proprietari, che attendono quanto dovuto. Ma proprio per questo stiamo cercando, insieme alle organizzazioni di categoria, di verificare tutte le strade possibili per garantire i pagamenti previsti. Il problema non è rappresentato da mancanza di soldi nelle casse provinciali; il fatto è che, per i vincoli imposti dal patto di stabilità, non si possono spendere subito. Il meccanismo attivato con la Camera di commercio e le banche crediamo possa rappresentare un’alternativa importante». Sulla questione degli espropri, la Provincia ha ricordato altre situazioni di sofferenza, «basti pensare che ancora devono essere chiusi quelli relativi ai lavori sulla 235 (Lodi Casello), che non sono in alcun modo imputabili all’amministrazione Foroni». Nessun chiarimento sulle quote di interessi a carico degli agricoltori e neppur sul tempo in cui l’ente ha prospettato di ripianare il debito verso le banche. Solo a finanziamento estinto, infatti, verrà meno l’obbligo dei privati di pagare la parte degli oneri di loro competenza. Rossella Mungiello tratto da il cittadino lodi

Un’alleanza stretta tra Eal e giovani nel lodigiano per la tuitela dell'ambiente

«Questi ragazzi sono le risorse migliori nelle tasche dei Lodigiani», ha affermato Enrico Brunetti, assessore comunale ai lavori pubblici, che ha aggiunto: «I riconoscimenti consegnati oggi fanno onore a Eal che dimostra di credere nel protagonismo giovanile». Nella sede di Eal (Energia e ambiente lodigiana), società per azioni di corso Archinti a Lodi si sono svolte le premiazioni dei tre istituti superiori lodigiani che hanno partecipato al bando di concorso sulle tematiche ambientali ed energetiche inerenti al territorio. Ad aggiudicarsi il premio di 1.000 euro della quarta edizione del bando sono stati l’istituto tecnico Bassi di Lodi, il liceo scientifico San Carlo di Lodi e l’istituto superiore Cesaris di Casalpusterlengo. “Sos mobilità al Bassi” è il progetto che ha coinvolto le classi 5ªA indirizzo geometri, 3ªA indirizzo turistico e 4ªA ragionieri, impegnate nella realizzazione di percorsi di ricerca per contribuire a uno sviluppo sostenibile del Lodigiano. Se la classe 5ªA geometri si è occupata del progetto di riqualificazione del quartiere della Martinetta, la 3ªA a indirizzo turistico ha elaborato un itinerario cicloturistico per la valorizzazione del turismo sostenibile in città, mentre la 4ªA Igea ha condotto un’indagine conoscitiva sulla mobilità nel tragitto casa-scuola degli alunni delle scuola primaria Pezzani e della scuola media Cazzulani di Lodi. Gli studenti della classe 4ª del San Carlo si sono, invece, impegnati nel progetto “Il sole è nero? No, il sole è verde!” approfondendo i concetti fisici dell’irraggiamento e quelli tecnici riguardanti l’installazione dei pannelli solari e il loro funzionamento. Ai ragazzi dell’istituto Cesaris, infine, è spettato il compito di analizzare il livello di inquinamento, definito dagli stessi studenti come «disastroso e sconfortante», del fiume Lambro. Il lavoro “Il Lambro che verrà” ha preso spunto dal grave sversamento di idrocarburi del 23 febbraio 2010 per svolgere un’accurata analisi delle acque in diversi paesi del Lodigiano attraversati dal fiume. Dopo aver effettuato dei campionamenti nei mesi di ottobre 2010 e marzo 2011, gli studenti degli indirizzi liceo biologico e periti chimici del Cesaris hanno potuto determinare la purezza o meno del corso d’acqua: il livello peggiore è stato riscontrato a Salerano. «Cercate di avere la massima cultura ambientale ed ecologica - ha concluso il consigliere provinciale Alfredo Ferrari - e continuate a stimolare come cittadinanza attiva l’amministrazione del vostro territorio». Presenti alle premiazioni anche Giuseppe Bonelli, dirigente responsabile dell’ufficio scolastico provinciale di Lodi e Gianfranco Pinciroli del consiglio di amministrazione di Eal spa. Elena De Monti tratto da il cittadino lodi  ed.08-06-2011

pontida 19 giugno ; invito per i lodigiani

pontida2011.jpg


La Segreteria Provinciale di Lodi
organizza per il grande evento di Pontida
di domenica 19 giugno 2011
i seguenti ritrovi dove si partirà tutti insieme con le proprie auto:
-LODI – parcheggio dell’ospedale Maggiore
-S.ANGELO – parcheggio dell’ospedale Delmati
-CASALPUSTERLENGO – parcheggio del cimitero
-S.ROCCO AL PORTO – Piazza della Chiesa
-CODOGNO – Piazzale carabinieri
Tutte le partenze saranno alle ore 8.30
Partecipate numerosi!





Ufficio di Segreteria Provinciale di Lodi
Lega Nord





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Lega Nord per l'indipendenza della Padania
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istat : statistiche pil anno 2010 : ecco perchè non diminuiscono le tasse!

http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20110606_00/testointegrale20110606.pdf
cliccate sul link

serve accellerare sul federalismo fiscale ma ci sono alcune palle al piede: risultano dei dati negativi per il sud ma i consumi,la produzione di rifiuti e la richiesta di energia sono gli stessi del nord. qualcosa non quadra e tutte le persone che sono al nord hanno capito che la coperta ormai è corta,cortissima. o riforme e tagli adeguati ai parassiti della vita pubblica o rivolta fiscale del nord!
alfredo ferrari
lega nord  

martedì 7 giugno 2011

RINASCE IL CONSORZIO DEI PRODOTTI TIPICI: OBIETTIVI, MILANO, EXPO 2015 E L'OFFERTA TURISTICA LODIGIANA

http://www.provincia.lodi.it/001_Not_marrone_ComStampa.asp?IDNotizia=7975&IDCategoria=456

treni: nuovi orari nel lodigiano

Per i pendolari il conto alla rovescia è iniziato: mancano quattro giorni all’entrata in vigore dell’orario estivo dei treni, il potenziamento della linea Milano-Piacenza scatterà domenica 12 giugno. Ieri mattina, Regione Lombardia ha presentato ufficialmente i dettagli, alcuni già trapelati nelle scorse settimane in seguito ai quattro incontri che si sono tenuti tra istituzioni e viaggiatori per discutere delle modifiche. Al Pirellone erano presenti l’assessore ai trasporti Raffaele Cattaneo e l’amministratore delegato di Trenord, Giuseppe Biesuz, i quali hanno sottolineato che i passeggeri lombardi potranno contare complessivamente su 70 corse nuove, 64 prolungate e 33 velocizzate. «Anche per il cambio orario di giugno, come è avvenuto per quello di dicembre - dice Cattaneo - possiamo dare notizie positive ai pendolari: nonostante la riduzione delle risorse, Regione Lombardia non ha tagliato alcun servizio, ma ha voluto proseguire nel percorso di potenziamento, nell’introduzione di nuove corse e nel perfezionamento dell’orario. Un impegno che, dal 3 agosto 2009 con la nascita di Tln, in meno di due anni, ci ha consentito di attivare 443 nuove corse. Un impegno concreto per aumentare le opportunità per i nostri viaggiatori». Per quanto riguarda la tratta Milano-Piacenza i cambiamenti riguarderanno 16 convogli. Casale avrà cinque nuove fermate, oltre a una corsa in più da Piacenza a Milano alle 9.09. Ci saranno poi fermate in più a Lodi, Secugnago, Codogno e Santo Stefano, soluzioni che anche questa volta non hanno evitato qualche “mal di pancia” ai viaggiatori, soprattutto quelli del capoluogo. Trenord gestirà il materiale rotabile del treno 2912, in partenza da Piacenza alle 7.34 e in arrivo a Milano Lambrate alle 8.35. Nelle intenzioni del Pirellone, le novità consentiranno una migliore fluidità dell’offerta al mattino per Milano e la velocizzazione nella fascia di punta del pomeriggio.Biesuz ha snocciolato alcuni numeri relativi all’attività di Trenord, dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi anche da Legambiente: nei primi 4 mesi del 2011 le soppressioni medie sono scese rispetto allo stesso periodo del 2010, passando dalle 20,69 del 2010 alle 17,54 di oggi. «Il nostro obiettivo - chiarisce - é quello di arrivare a zero soppressioni e stiamo lavorando in questa direzione». Secondo Biesuz anche la percentuale di ritardo medio per passeggero è in calo: dai 3,02 minuti dei primi 4 mesi del 2010 si è passati ai 2,81 dello stesso periodo del 2011. L’ad ha annunciato un vero e proprio “piano Marshall” per riuscire a occuparsi della manutenzione durante la notte, con un investimento che per quest’anno si aggira sui 20 milioni di euro. «In tutti i depositi della Lombardia aumenteremo da 36 a 84 le ore settimanali disponibili per la manutenzione - spiega - ci saranno 178 addetti in più da qui al 2012 e maggiori dotazioni tecnologiche per capotreno e macchinisti». Non solo: a “spasso” sulle linee ci saranno 15 “scrutatori” con il compito di verificare la qualità dei treni una volta usciti dagli impianti. L’intento, insomma, è quello di cambiare rotta, grazie alla tecnologia: «Doteremo i capitreno di palmari che segnalano in tempo reale i guasti, rendendo più veloce così il ripristino, mentre assegneremo ai macchinisti dei computer così da garantire sistemi di telerilevamento dei guasti».Greta Boni  tratto da il cittadino lodi