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sabato 7 maggio 2011
LAVORO PER I GIOVANI LODIGIANI
giovedì 5 maggio 2011
monumento ai caduti - cast. adda -news "ok dalla soprintendenza"
Sopralluogo della Sovrintendenza a Castiglione per il restauro del monumento ai caduti. Ieri mattina la dottoressa Francesca Debolini, funzionaria di zona per i beni storici-artistici ha analizzato insieme al restauratore incaricato dal comune Davide Parazzi lo stato di conservazione e gli interventi da compiere per riportare allo splendore originario il monumento datato 1922. Racchiuso da un’impalcatura e da un’intelaiatura bianca, il monumento di piazza Matteotti è stato mostrato alla dottoressa Debolini, per la vigilanza del restauro, dall’architetto dell’ufficio tecnico Elena Milani e dal vicesindaco Pietro Cremonesi. La giunta Daccò ha reperito 11 mila euro per la riqualificazione del monumento di piazza Matteotti, a cui si sommano i circa 2.700 euro ricavati dalla vendita dei biglietti della lotteria “Per non dimenticare”: un’iniziativa promossa proprio per recuperare fondi utili al restauro che richiede una spesa di 13 mila euro. Si tratta di un restauro totale, che prevede anche la manutenzione, la creazione dell’alzabandiera e la delimitazione dell’area del monumento con catene fra gli elementi di marmo, in modo da tutelare l’opera. Pietra serena grigia, bronzo fuso, marmo di Carrara: questi i materiali che compongono il monumento, firmato da Annibale Monti, diplomato all’Accademia di Brera ma attivo nel Piacentino. Il restauro dovrà fare i conti con gli sfaldamenti, le rotture e la presenza di muschi e licheni sulle superfici lapidee, nonché con vecchie stuccatore cementizie, riportando all’antico splendore i bronzi, compresi gli altorilievi. tratto da il cittadino lodi ed. 05/05/2011
tumori nel lodigiano: i sindaci sono in silenzio stampa?
il registro dei tumori è stato attivato e sollecitato dal sottoscritto nel 2008, dopo che mi ero accorto quanto avvenisse in altre relatà provinciali. ora, dopo tanti investimenti e studi comparati l'anno 2003, quello studiato come prima analisi ha portato alle definizioni inserite nell'articolo, ma ciò non toglie che i sindaci, non specificamente quellki attuali ma chi ha governato in tempi passati abbia avuto delle possibilità di agire preventivamente su questi aspetti, che sono stati un po sfumati nel tempo senza azioni politico-amministrative incidenti. potrei fare esempi concreti ma evito polemiche in quanto chi ha la coscienza a posto sa come deve comportarsi.
in ogni caso allego la mozione che era stata approvata alla unanimità del cons. prov.le e di vari consigli comunali a partire dal 2008.
nel 2011 la programmazione continua e vi allego anche il link dell'asl lodi
buona gg.
alfredo ferrari
cons. prov..le
sono a disposizione per qualsiasi proposta per il lodigiano su queste tematiche!
Note informativePeriodo di riferimento: Anno 2008
Diffuso il: 06 aprile 2011
in ogni caso allego la mozione che era stata approvata alla unanimità del cons. prov.le e di vari consigli comunali a partire dal 2008.
nel 2011 la programmazione continua e vi allego anche il link dell'asl lodi
buona gg.
alfredo ferrari
cons. prov..le
sono a disposizione per qualsiasi proposta per il lodigiano su queste tematiche!
Le cifre record dei tumori, meraviglia il silenzio dei sindaci | Opinioni | Lettere | Il Cittadino d
www.ilcittadino.itLEGA NORD PADANIA CASTIGLIONE D’ADDA (LO)
Al Consiglio Comunale
Mozione: “istituzione di un Registro dei tumori nel LODIGIANO”
Premesso che l'ambiente scientifico oncologico locale, nazionale ed internazionale riconosce l'importanza e la necessità dell'istituzione in ogni Provincia e Regione del territorio nazionale di un Registro dei tumori, quale Osservatorio scientifico epidemiologico di questo fenomeno, al fine di una migliore conoscenza della diffusione ed incidenza dei tumori nella popolazione e quindi per la loro prevenzione, diagnosi precoce e cura.
Premesso che l'ambiente scientifico oncologico locale, nazionale ed internazionale riconosce l'importanza e la necessità dell'istituzione in ogni Provincia e Regione del territorio nazionale di un Registro dei tumori, quale Osservatorio scientifico epidemiologico di questo fenomeno, al fine di una migliore conoscenza della diffusione ed incidenza dei tumori nella popolazione e quindi per la loro prevenzione, diagnosi precoce e cura.
- Considerato che la realtà lodigiana e lombarda ci vede ai primi posti come prevalenza, incidenza e mortalità dei tumori e nel corso di numerose iniziative pubbliche locali dedicate a questo problema tale questione è stata più volte giustamente sollevata nella nostra realtà lodigiana; nel 2006 è iniziata la redazione di uno " Studio epidemiologico fra A.S.L. di Lodi, Provincia di Lodi e Regione
- Visto che la richiesta della realizzazione di un Registro Tumori è anche contenuta nelle Linee Programmatiche di mandato 2004-2009 della Provincia di Lodi
- Visto altresì l’utilità di sperimentare strategie di una nuova politica di salute pubblica in collaborazione con l'ASL"; nel 2005 la Rete dei Registri Tumori Italiani secondo l'Associazione Italiana Registri Tumori copriva solo il 26% circa della popolazione nazionale, ma nuove realtà locali stanno aderendo a questa Rete; questi Registri sono a tutt'oggi già attivi in alcune Province, tra cui Macerata, Varese, Sassari, Ferrara, Latina, Napoli, Parma, Modena, Ragusa, Trieste, Trento, Biella, Reggio Emilia, e in alcune Regioni quali Toscana, Ligura, Veneto, Umbria, Alto Adige, Romagna;
- il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi per contattare i responsabili dell' ASL al fine di valutare a che punto sia l' istituzione e l'attivazione del Registro dei tumori a livello Provinciale, previsto ormai da molti anni, ma fino ad ora non ancora realizzato; per prendere contatti con il Presidente e la Giunta della Provincia per coordinare eventuali iniziative comuni per raggiungere tale scopo nel più breve tempo possibile anche alla luce dell’inizio dei lavori della centrale termoelettrica di Bertonico-Turano e di tutti gli altri insediamenti di possibile impatto e/o commistione con la salute pubblica dei lodigiani e per una tutela programmatica certa e certificata da Enti preposti allo scopo
- Alfredo Ferrari (capogruppo)
Lega Nord Padania Castiglione D’Adda
gruppo consiliare / sezione cittadina
gruppo consiliare / sezione cittadina
ottobre 2008 ciclinproprio
- ecco i dati ufficiali ISTAT e ASL lodi
mercoledì 13 aprile 2011
ISTAT_ Tavole di mortalità della popolazione residente nel lodigiano
http://demo.istat.it/unitav/index.html?lingua=ita CLICCATE PER I DATI DEL LODIGIANO SU QUESTO LINK
guardate anche cosa si sta facendo per il Registro dei tumori nel lodigiano sul sito dell'asl di lodi http://www.asl.lodi.it/pdf_doc/piano_programma/2011/allegato_n_5.pdf
Tavole di mortalità della popolazione residente
Note informativePeriodo di riferimento: Anno 2008
Diffuso il: 06 aprile 2011
mercoledì 4 maggio 2011
PROBLEMI PER EDIFICARE IL CANILE A LODI
http://www.lodiedintorni.com/canile-di-san-grato-torretta-i-residenti-non-ci-stanno-ricorso-al-tar/
PROBLEMI PER EDIFICARE IL CANILE A LODI
PROBLEMI PER EDIFICARE IL CANILE A LODI
LE POLITICHE SOCIALI IN PROVINCIA DI LODI
http://www.lodiedintorni.com/lassessore-regionale-boscagli-domani-in-un-incontro-pubblico-in-provincia/
DOMANI CONFRONTO CON L'ASSESSORE REGIONALE IN PROV. DI LODI
PROGRAMMA DI INIZIATIVE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI
PROGRAMMA DI INIZIATIVE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI
1. Introduzione
Il presente documento traccia le principali linee di attività del «Programma di iniziative regionali per la promozione dei prodotti agroalimentari lombardi – anno 2011», in armonia con le strategie politiche-programmatiche delineate dal Programma Rurale di Sviluppo 2007/2013 e dagli obiettivi di governo della IX Legislatura.
Regione Lombardia – Direzione Generale Agricoltura si propone di confermare il proprio ruolo di programmazione e coordinamento di un programma di attività di promozione che intendono coerentemente sostenere il comparto agro-alimentare lombardo: valorizzazione del territorio e delle produzioni tipiche e di qualità, azioni di informazione e di promozione sul mercato interno ed estero, coinvolgimento e sostegno del sistema produttivo locale e dei soggetti pubblici e privati a vario titolo rappresentativi del comparto agroalimentare e degli interessi del territorio, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori.
2. Scenario
Il contesto economico globale, apparentemente superata la fase più critica, mostra una situazione fortemente perturbata e di difficile previsione. Nel contesto della crisi internazionale, anche in Italia si è registrato un deciso rallentamento del PIL nazionale (dati ISTAT 2009), con caduta dei consumi e del valore aggiunto di tutti i principali comparti, soprattutto l’industria - 15%. Un po’ meglio, ma sempre di segno negativo, il dato sull’agricoltura (- 3%).
In questo contesto, il settore agro-alimentare, dopo l’aumento dei prezzi del biennio 2007/2008 e il conseguente boom delle produzioni, ha subito una generale contrazione sia sul fronte dei prezzi che su quello della domanda/offerta di prodotti agricoli. Tale instabilità, pur attenuata a livello europeo dai meccanismi collaudati della Politica Agricola Comune (PAC), ha risentito dell’incerta evoluzione delle politiche agricole, esponendo l’agricoltura comunitaria alle turbolenze del mercato internazionale.
2.1. La Lombardia
Il 41,7% del territorio lombardo è ad uso agricolo. Cremona, Mantova e Lodi sono le province con maggiore incidenza di territorio agricolo. Tuttavia, in Lombardia l’agricoltura incide sul PIL regionale meno che nel resto d’Italia (11% contro la media nazionale del 14%) con valori che nel 2009 si confermano in ulteriore diminuzione in linea con il trend negativo che negli ultimi decenni ha visto gradualmente diminuire l’importanza economica dell’agricoltura rispetto all’industria e al settore terziario.
Nel 2009 il valore della produzione agricola regionale, a prezzi di base, è stato di 6,3 miliardi di euro, pari a -9,3% rispetto al 2008, diminuzione ascrivibile soprattutto ad un calo dei prezzi dei prodotti agricoli, mentre sono rimasti invariati i volumi di produzione. Considerando anche il contributo fornito dal valore aggiunto della distribuzione e della ristorazione, il valore del sistema alimentare è stimato pari a 37,5 miliardi di euro, circa il 16% del valore nazionale e l’11,5 % del PIL regionale; mentre il valore aggiunto del settore agricolo e dell’industria alimentare contribuiscono alla formazione del rispettivo valore nazionale per l’11,5% e il 19%.
La zootecnia si conferma come uno dei settori più forti a livello regionale (60,8 % il valore della produzione a prezzi di base, contro una media nazionale del 33%) su cui incidono maggiormente le carni bovine e suine e il latte, coprendo circa il 26% della produzione zootecnica nazionale. Molto più contenuto il valore del comparto erbacee (30% contro una media nazionale del 54%) che nel 2009 ha perso il 15% del valore nel suo complesso, con cali più significativi per i cereali -27,7%, ad eccezione del riso (-5%), che in Lombardia si conferma come una delle coltivazioni più diffuse (43% della produzione nazionale).
Occupazione: coerentemente con il calo generalizzato del settore, anche il numero di occupati in agricoltura è diminuito rispetto agli anni scorsi dell’1,2%. Rispetto al totale degli occupati in Lombardia, solo una piccolissima parte trova impiego nell’agricoltura (2,7%, al di sotto della media nazionale e comunitaria) con livelli di presenza femminile più bassi rispetto ad altre regioni del Nord.
Distribuzione: la Lombardia si conferma come una regione dove predomina e cresce costantemente la distribuzione moderna che fa capo alle grandi catene private: +5% i punti vendita rispetto al 2008 (soprattutto ipermercati e discount), +3,6% le superfici di vendita con una densità dei punti vendita tra le più alte d’Europa.
Import/export: in linea con le tendenze nazionali, anche in Lombardia il 2009 ha segnato un calo degli scambi con l’estero di prodotti agroalimentari del territorio (-8%). Soprattutto le esportazioni sono crollate del 16%, valore compensato dalla crescita dei prezzi (+10%). Di seguito un grafico che identifica, per importazioni ed esportazioni, i principali mercati di riferimento e il loro valore: con Francia e Germania i maggiori scambi, sia in entrata che in uscita. Mentre, sul fronte delle esportazioni, Svizzera e Stati Uniti si confermano come i paesi extra-comunitari maggiormente destinatari dei nostri prodotti.
Consumi alimentari: se, come abbiamo visto a livello nazionale, il 2009 ha registrato una contrazione dei consumi medi delle famiglie italiane del 1,7%, in Lombardia il calo è stato molto più ridotto (-0,4%) confermando la regione al primo posto per consumi mensili medi, seguita da Veneto ed Emilia Romagna. Anche per quanto riguarda i generi alimentari e le bevande, i consumi in Lombardia sono più alti rispetto alla media nazionale e alle regioni del nord. Tuttavia appena il 16% della spesa delle famiglie viene destinata ai generi alimentari, contro una media nazionale che sfiora il 19%.
Prodotti a denominazione e tradizionali lombardi: con 22 prodotti DOP, IGP e STG su un totale nazionale di 216, la Lombardia si colloca tra le regioni con il maggior numero di prodotti a denominazione certificata. L’ultimo riconoscimento è quello della mela di Valtellina IGP, ottenuta nel marzo 2010. A questi si aggiungono i 209 prodotti agroalimentari tradizionali iscritti nell’elenco curato dal MIPAAF. Per quanto riguarda il comparto vitivinicolo, la Lombardia vanta una gamma di 5 DOCG, 22 DOC e 15 IGT. Nel 2009, gli ettari di vigne a denominazione certificata sono stati complessivamente 20 mila su un totale di 24 mila.
Agricoltura biologica: in Lombardia l’agricoltura biologica trova minore diffusione rispetto ad altre realtà regionali occupando solo il 2% della superficie agricola complessiva. Se da un lato la domanda di prodotti biologici da parte dei consumatori è molto alta ed ancora in forte espansione, l’offerta di prodotti agricoli si mantiene piuttosto contenuta, compensata solo in parte da una forte industria alimentare, anche di tipo artigianale, che trasforma e commercializza materie prime provenienti anche da altre regioni.
Il primato del biologico lombardo spetta alla provincia di Pavia, che dedica al biologico quasi il 65% delle proprie superfici agricole e detiene il primato anche per numero di aziende biologiche. Quanto alle produzioni, di seguito uno schema che riporta le principali colture del biologico in Lombardia. Molto contenuta risulta infine l’incidenza della zootecnia biologica rispetto al totale della produzione regionale.
Filiera corta e vendita diretta: secondo i dati forniti da Agri 2000, il numero di aziende agricole che praticano attività di vendita diretta sono in Lombardia 6.700, l’11% del totale nazionale (dati 2008), seconda soltanto alla Toscana. Piante e fiori, formaggi e infine vini sono i prodotti più diffusamente venduti attraverso la vendita diretta. Per la vendita diretta il 74% delle aziende si avvale di propri locali o commercializza attraverso mercati e fiere locali.
Lodi , maggio 2011
monumento ai caduti - cast. adda legge reg. lombardia 150 unità italia
– 2 –
Bollettino Ufficiale
Serie Supplementi n. 18 - Martedì 03 maggio 2011
L.r. 7 marzo 2011, n. 5 "Celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia e valorizzazione del patrimonio storico risorgimentale in Lombardia", pubblicata sul supplemento al BURL n. 10 dell’11 marzo 2011.
Avviso di rettifica All’art. 9 (Norma finanziaria), comma 3 al posto di « .. UPB 1.2.2.54 ‘Valorizzazione del patrimonio culturale’ .. » si legga « … questa è la legge regionale sul 150 della unità d'italia
prevede anche dei fondi regionali destinati alla riqualificazione storica e culturale di immobili e o monumenti relativi al risorgimento.
ho proposto al sindaco di castiglione d'adda di spedire la richiesta di contributo per la riqualificazione del monumento dei caduti di castiglione d'adda in piazza matteotti.
lo cito non per vare dei meriti ma per dare informazioni utili ai cittadini che possono usufruirne magari in altri paeesi.
il sindaco mi ha detto che provvederrranno ad aderire alle possibilità indicate.
vi invitiamo aleggerla scaricandola dal sito web della regione lombardia : http://www.regione.lombardia.it/
lega nord
sezione adda
castiglione d'adfda
enti locali
UPB 1.2.2.54 "Qualificazione e sostegno delle attività culturali".. ».
stati generali nel lodigiano il 13/05/2011 venerdi' a lodi
Da: Stati Generali del Lodigiano - Segreteria [mailto:segreteria@statigenerali.lo.it]
Inviato: martedì 3 maggio 2011 15.03
A: Caprio Mara
Oggetto: Stati Generali_invito
Inviato: martedì 3 maggio 2011 15.03
A: Caprio Mara
Oggetto: Stati Generali_invito
Al Presidente della Provincia di Lodi
Gli organizzatori degli Stati Generali del Lodigiano hanno il piacere di invitare il Presidente della Provincia o un suo delegato a presenziare venerdì 13 maggio alle ore 21 alla prima delle iniziative pubbliche di quest'anno degli Stati Generali del Lodigiano, come da invito ufficiale allegato.
Nella speranza che l'invito venga accolto favorevolmente, l'occasione è gradita per rivolgere distinti saluti.
M. Grazia Casali
Stati Generali del Lodigiano - Segreteria
Nella speranza che l'invito venga accolto favorevolmente, l'occasione è gradita per rivolgere distinti saluti.
M. Grazia Casali
Stati Generali del Lodigiano - Segreteria
bando bpl e impiantistica sportiva
Comitato Provinciale
Lodi
Ai Signori Componenti
del C.P. Coni Lodi
- Loro Sedi
Lodi, 02/05/11
Prot. n°122/11
Oggetto: Bando 2011 Fondazione Banca Popolare di Lodi
Gent.me Signore, Egregi Signori
come da impegni assunti nell’ultimo C.P. alleghiamo alla presente il Bando
2011 della Fondazione BPL di Lodi, sottolineando la scadenza del 31 maggio
p.v. per la eventuale presentazione di domande.
PregandoVi di trasmettere la comunicazione anche alle Vs/ Società Dipendenti,
ricordiamo anche che sul Sito della Regione Lombardia
www.sport.regione.lombardia.it
riguarda “l’accesso ai contributi in conto interesse per l’impiantistica sportiva”.
A disposizione per qualsiasi chiarimento necessitasse, si porgono cordiali saluti.
Coni C.P. Lodi
La Segreteria
è possibile scaricare la documentazione che26900 Lodi, P.le degli Sport, 1 tel.0371 35351 – fax 0371 36059 e-mail lodi@coni.it
codice fiscale: 01405170588 – Partita IVA 00993181007bando pbl
-----------
Iscritta al n. 135 del Registro delle Persone Giuridiche presso la Prefettura di Lodi ai sensi del D.P.R. n. 361 del 10/2/2000
PREMESSA
La Fondazione persegue l’obiettivo generale di promuovere e accrescere il benessere del territorio lodigiano, attraverso interventi di
elevata utilità sociale da realizzare nei principali settori della propria attività. Vuole creare e sviluppare “valore e capitale sociale”, cioè
quell’insieme di conoscenze, relazioni, reti interpersonali associative ed istituzionali che è decisivo per rendere ricco, solidale, dinamico
e competitivo il tessuto sociale ed economico di riferimento. L’impegno della Fondazione presuppone una costante attenzione,
osservazione, lettura ed interpretazione della realtà territoriale, in modo da valorizzare efficacemente le risorse presenti sul territorio di
riferimento ed incentivare le energie e le progettualità dei soggetti privati e pubblici, svolgendo il ruolo di “soggetto attivo”. Con il Bando
2011 per settori di intervento, la Fondazione si propone di intervenire nei seguenti settori:
• Assistenza sociale, sanitaria e socio-sanitaria: a causa dell’aggravarsi della crisi economica, questo settore di intervento diventa
prioritario rispetto agli altri; gli interventi nel sociale riguardano la promozione e lo sviluppo della dignità della persona umana e il
sostentamento economico delle famiglie in particolare stato di necessità. Particolare attenzione viene dedicata agli interventi a favore
dei fondi di solidarietà anticrisi. Inoltre gli interventi riguardano le strutture dedicate all’accoglienza e al sostegno delle persone
in difficoltà nei vari stadi della vita (istituti di ricovero per persone anziane, strutture di accoglienza, cura e riabilitazione per persone
diversamente abili o portatrici di disagio, residenze dedicate). Gli interventi nel campo sanitario riguardano il miglioramento dell’assistenza
sanitaria alla persona, ad esempio nelle fasi di diagnosi e cura. In particolare gli interventi riguardano la strumentazione
tecnologica. In questo settore viene data priorità agli interventi che riguardano l’oncologia, la pediatria e la geriatria.
• Istruzione: gli interventi riguardano iniziative volte alla valorizzazione dell’istruzione di ogni ordine e grado e della formazione pro
alla riqualificazione delle strutture anche tecniche, al supporto della qualificazione universitaria e post-universitaria.
Particolare attenzione sarà rivolta ai processi di integrazione degli studenti stranieri e degli studenti disabili.
fessionale,• Educazione: gli interventi riguardano le iniziative dirette alla creazione di una rinnovata coscienza ambientale, alla valorizzazione
della cultura locale, ai processi di integrazione di culture differenti presenti sul territorio lodigiano.
• Ricreazione: gli interventi riguardano esperienze di aggregazione sociale, culturale (teatro, mostre…) e sportiva dilettantistica con
finalità esclusivamente ricreative.
• Culto: gli interventi riguardano il ripristino, la conservazione e il restauro dei beni storico-architettonici dei luoghi di culto ed edifici
ad essi collegati, come musei, biblioteche, archivi storici, oratori. Gli interventi riguardano anche itinerari e mostre di arte sacra.
Art. 1 – FINALITA’, TIPOLOGIE DI INTERVENTO ED ATTIVITA’
Il presente bando intende promuovere esclusivamente iniziative aventi scopi di pubblica utilità, a sostegno del tessuto civile e sociale
del territorio lodigiano, nell’ambito di istruzione, educazione, ricreazione, assistenza sociale, sanitaria e socio-sanitaria, culto, così
come specificato nell’Allegato 1, attraverso la concessione di contributi. Per territorio lodigiano si intendono i comuni della Provincia di
Lodi nonché quelli che, pur non facendo parte della Provincia di Lodi, appartengono alla Diocesi di Lodi.
foto: Antonio Mazza - Lodi
investiamo
nel bene comune
BANDO 2011 PER SETTORI DI INTERVENTO
Bando a decorrere dal 02.05.2011 con scadenza al 31.05.2011
Art. 2 – SOGGETTI BENEFICIARI
Possono presentare domanda ai sensi del presente bando i soggetti che operano nel territorio lodigiano, senza fini di lucro, a sostegno
del tessuto civile e sociale del territorio stesso, nel settore di istruzione, educazione, ricreazione, assistenza sociale, sanitaria e socio
culto, così come specificato nell’Allegato 1. Sono comunque esclusi dai contributi previsti dal presente Bando singole per
fisiche, partiti, movimenti politici, organizzazioni sindacali o di patronato, soggetti che svolgono attività sportive professionistiche
sanitaria,sone(ad eccezione pertanto di quelle dilettantistiche), associazioni, comitati o Enti similari che si propongono di raccogliere ed intermediare
fondi da erogare a loro volta ad altri Enti, società cooperative ad eccezione di quelle che svolgono attività di assistenza diretta a disabili
e/o persone bisognose ovvero organizzino attività culturali e di inserimento al lavoro.
Art. 3 – SPESE AMMISSIBILI
Con riferimento ai progetti relativi a iniziative di cui all’art. 1, sono ammissibili tutte le spese e gli oneri strettamente inerenti alla realizzazione
del progetto medesimo, ivi compresi le spese e gli oneri del costo del personale dipendente e dei collaboratori, che saranno
ritenute congrue a insindacabile giudizio del Consiglio di Amministrazione della Fondazione. Non saranno presi in considerazione
progetti con una spesa ammissibile inferiore a
€ 5.000,00.Art. 4 – MODALITA’ DI CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO
La Fondazione potrà concedere un contributo “una tantum” finalizzato ad agevolare la realizzazione dei progetti relativi alle iniziative
di cui all’art. 1 del presente Bando.
Art. 5 – DEFINIZIONE DELL’INTERVENTO
I progetti ritenuti finanziabili dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione potranno ricevere un contributo fino al 100% dell’impor
ammesso. Per ciascun settore di intervento, potranno essere concessi contributi complessivi nei limiti degli importi stabiliti all’art.
9 del presente bando. I beneficiari dovranno impegnarsi affinché il progetto finanziato venga realizzato nel più breve tempo possibile
e comunque entro 12 mesi dalla comunicazione dell’assegnazione del contributo. Una proroga di ulteriori 6 mesi è invece prevista
per quei progetti la cui realizzazione sia subordinata ad un importante intervento strutturale. Ulteriori proroghe potranno essere auto
dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione a seguito di ritardi per comprovate cause di forza maggiore e/o per cause
non imputabili al soggetto beneficiario. E’ facoltà del Consiglio di Amministrazione finanziare progetti di particolare interesse di durata
torizzatesuperiore ai 18 mesi. Per data di realizzazione del progetto si intende la data dell’ultimo documento di spesa valutabile.
Art. 6 – PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di contributo dovranno essere presentate o pervenire alla Fondazione presso la sede operativa della Fondazione Banca
Popolare di Lodi, situata a Lodi in Piazza della Vittoria, 39 (angolo Via Gabba), secondo le modalità indicate, a partire da lunedì 2
maggio 2011 ed entro il 31 maggio 2011 alle ore 12.30, a pena di esclusione. Le domande – in plico idoneamente sigillato, recante
all’esterno oltre all’intestazione e indirizzo del mittente anche l’indicazione “Fondazione Banca Popolare di Lodi - Bando 2011 per
settori di intervento” – potranno essere consegnate a mano dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30, alla predetta sede operativa
della Fondazione e, in tal caso, sarà rilasciata apposita ricevuta, oppure potranno essere spedite a mezzo del servizio postale
ovvero mediante agenzia di recapito autorizzata. Il recapito del plico rimane ad esclusivo rischio del mittente anche ove, per qualsiasi
motivo, lo stesso non dovesse pervenire alla Fondazione in tempo utile. In ogni caso farà fede – nel caso di consegna a mano – la
data di ricezione del plico apposta sulla ricevuta dalla sede operativa della Fondazione Banca Popolare di Lodi ovvero – nel caso di
spedizione a mezzo del servizio postale o agenzia di recapito autorizzata – la data di avvenuta consegna del plico alla sede operativa
della Fondazione.
Le domande possono inoltre essere compilate in formato elettronico attraverso il sito www.fondazionebipielle.it, sezione “Bandi”.
L’inserimento della domanda on line si completa esclusivamente con la consegna a mano o la spedizione alla sede operativa della
Fondazione Banca Popolare di Lodi, secondo le modalità e i tempi indicati sopra, del plico contenente sia la “Domanda di adesione
on line al Bando 2011 per settori di intervento”, sottoscritta in originale, sia i documenti richiesti.
Le domande dovranno essere sottoscritte dal legale rappresentante dei soggetti richiedenti e corredate dagli elementi necessari alla
loro valutazione ed in particolare:
• da apposito modulo compilato per l’identificazione del richiedente, che potrà essere ritirato presso la sede operativa della Fonda
Banca Popolare di Lodi o scaricato dal sito www.fondazionebipielle.it, sezione Bandi, a partire dal 2 maggio 2011;
zione• da una relazione o progetto sull’iniziativa;
• da un dettagliato preventivo di spesa;
• dallo Statuto vigente, Atto costitutivo, bilanci consuntivi degli ultimi due esercizi e bilancio preventivo dell’esercizio corrente;
• dalla composizione degli Organi Sociali;
• da ogni altro documento ritenuto opportuno ai fini istruttori (es. copia dei documenti comprovanti il titolo di godimento del bene,
quali contratti di locazione, atti di comodato, materiale informativo sull’organizzazione del richiedente, quali rapporto annuale,
Bollettino periodico, pubblicazione e articoli che illustrino i progetti ecc.). La Fondazione si riserva la facoltà di richiedere documenti
integrativi al fine di completare l’istruttoria del progetto. I progetti presentati nei bandi precedenti per i quali la Fondazione ha
espresso parere negativo o i beneficiari hanno rinunciato al contributo, potranno essere ripresentati solo se motivatamente aggiornati
o se viene adeguatamente dimostrata la necessità di ripresentare il progetto stesso, tenuto conto di quanto previsto dall’art.
7, comma 1 del presente Bando. I progetti presentati nei bandi precedenti per i quali la Fondazione ha già deliberato l’erogazione
del contributo non potranno essere ripresentati. Ogni soggetto richiedente potrà presentare solamente una domanda di contributo
per ciascun settore di intervento. Per tutte le domande, inoltre, verrà predisposta regolare istruttoria dalla Fondazione Banca Po
di Lodi e la concessione del contributo compete, così come previsto dallo Statuto, al Consiglio di Amministrazione, a suo
polareinsindacabile giudizio, in coerenza con i documenti di programmazione.
Per ciascuna domanda presentata, la Fondazione si impegna a dare riscontro nei successivi 60 giorni dalla data di chiusura del
bando; eventuali residui di fondi non impegnati per mancanza di domande su un settore di intervento, o residui nuovamente disponibili
per impossibilità di erogazione di contributo già deliberato, potranno essere impegnati o destinati ad iniziative diverse,
nell’anno in corso o nell’anno successivo.
Art. 7 – CRITERI DI SCELTA DEI PROGETTI
Possono essere presentati progetti non ancora avviati alla data di presentazione della domanda.
I progetti dovranno rispettare i seguenti requisiti: completezza, chiarezza, coerenza con gli obiettivi della Fondazione, significatività
degli obiettivi rispetto ai bisogni generali del territorio, sostenibilità economico-finanziaria. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione
si riserva comunque la facoltà di richiedere integrazioni e/o precisazioni in relazione alle domande presentate. Avranno priorità i
progetti presentati da soggetti con sede in comuni nei quali sia presente una filiale della Banca Popolare di Lodi.
Particolare attenzione sarà riservata ai progetti che abbiano come obiettivo il mantenimento o l’incremento occupazionale, in particolare
per quanto riguarda il mondo giovanile, e il miglioramento della qualità del territorio lodigiano.
Inoltre, verrà assegnata priorità:
• per il settore dell’assistenza sociale, ai progetti che prevedono la promozione e sviluppo della dignità della persona umana e il
sostentamento economico delle famiglie in particolare stato di necessità;
• per il settore dell’assistenza socio-sanitaria, ai progetti che prevedono strutture dedicate all’accoglienza e al sostegno delle per
in difficoltà nei vari stadi della vita (istituti di ricovero per anziani, strutture di accoglienza, cura e riabilitazione per persone
diversamente abili o portatrici di disagio, residenze dedicate);
sone• per il settore dell’assistenza sanitaria, ai progetti relativi ai servizi alla persona in ambito oncologico, pediatrico e geriatrico;
• per il settore dell’istruzione, ai progetti che prevedono processi di integrazione degli studenti stranieri e un miglioramento delle
condizioni di studio per gli studenti diversamente abili.
Nella valutazione comparativa dei progetti, il Consiglio di Amministrazione, così come previsto dall’art. 8 comma 3 dello Statuto, adot
i suddetti criteri di priorità e verificherà il rispetto dei requisiti di completezza, chiarezza, coerenza con gli obiettivi della Fondazione,
teràsignificatività degli obiettivi rispetto ai bisogni generali del territorio, sostenibilità economico-finanziaria. Nell’espletamento dell’attività di
valutazione, il Consiglio di Amministrazione potrà avvalersi, se necessario, anche del parere di esperti in materia, dotati di comprovata
professionalità nei settori di competenza.
Saranno effettuate adeguate verifiche e adeguati controlli non soltanto sui documenti, ma anche sull’effettività delle esigenze e sull’ef
attuazione degli interventi proposti, anche in corso d’opera.
fettivaArt. 8 – RENDICONTAZIONE
Una volta definita la percentuale di contribuzione sull’importo totale del progetto, i beneficiari dovranno sempre rendicontare le spese
sostenute per il completamento del 100% del valore del progetto approvato. In caso contrario il contributo da parte della Fondazio
sarà ridotto, mantenendo la stessa percentuale di contribuzione sulla spesa effettivamente sostenuta, salvo casi comprovati di
impedimento della spesa complessiva, verificati dalla Fondazione Banca Popolare di Lodi. La rendicontazione (ovvero la produzione
nedi adeguata documentazione comprovante le spese sostenute) dovrà essere del 100% dell’importo dell’intero progetto per gli enti o
associazioni che abbiano ricevuto un contributo pari almeno al 50% del valore del progetto stesso. Gli enti e associazioni che abbiano
ricevuto meno del 50% dovranno presentare giustificativi di spesa per un valore pari, almeno, al doppio dell’importo erogato. La
Fondazione effettuerà il versamento del contributo per fasi successive di avanzamento del progetto stesso, onde assicurare l’effettiva
attuazione e il buon esito dell’intervento proposto.
Sulla base delle risultanze delle verifiche, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione si riserva la facoltà di revocare, in tutto o in
parte, il contributo concesso nel caso in cui i progetti finanziati non vengano realizzati entro il termine prestabilito. I beneficiari dovranno
inoltre fornire, a conclusione dell’intervento, una relazione consuntiva circa l’attività svolta, dimostrando la completa realizzazione del
progetto ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati, attraverso l’utilizzo delle risorse indicate nel progetto. Per tutti i progetti finanziati,
il soggetto beneficiario dovrà evidenziare il contributo fornito dalla Fondazione Banca Popolare di Lodi attraverso presentazioni,
discorsi, scritti, pubblicazioni, da concordare preventivamente, anche con utilizzo del logo completo della Fondazione medesima. Nel
caso di intervento di tipo edificatorio civile, artistico, tecnico o architettonico, dovrà essere sempre posta in evidenza una targa riportante
il logo completo della Fondazione. L’utilizzo del logo della Fondazione Banca Popolare di Lodi in qualsiasi forma, è subordinato
all’autorizzazione preventiva della Fondazione.
Art. 9 – RISORSE ECONOMICHE DISPONIBILI
Le risorse economiche destinate al presente Bando, rivenienti dalle assegnazioni dell’esercizio precedente e riferite ad accordi infragruppo,
ammontano complessivamente ad
€ 1.000.000,00 e sono così ripartite per i settori di intervento:• Istruzione: risorse economiche disponibili
€ 100.000,00;• Educazione: risorse economiche disponibili
€ 100.000,00;• Ricreazione: risorse economiche disponibili
€ 200.000,00;• Assistenza Sociale, Sanitaria e Socio-Sanitaria: risorse economiche disponibili
€ 400.000,00;• Culto: risorse economiche disponibili
€ 200.000,00.SETTORI
DI INTERVENTO
SOGGETTI FINANZIABILI TIPOLOGIE DI INTERVENTO
Istruzione
• Istituti di istruzione dell’infanzia, primaria
e secondaria, statali e paritari
• Enti di formazione
• Progetti che prevedano l’integrazione degli studenti stranieri e
degli studenti disabili
• Acquisto ed adeguamento delle strumentazioni, delle dotazioni
di laboratori (compresi quelli informatici) e biblioteche (compresi
i libri e/o altri supporti), con esclusione in via esemplificativa
degli interventi sugli immobili e dei corsi di formazione
• Università • Realizzazione di esperienze di studio di elevata qualificazione
universitaria e post-universitaria (anche all’estero)
Educazione
• Istituti di istruzione dell’infanzia, primaria e secondaria,
statali e paritari
• Comuni
• Enti, Fondazioni e Associazioni senza scopo di lucro
• Cooperative la cui operatività sia limitata esclusivamente
all’organizzazione di attività culturali
• Iniziative di educazione ambientale-ecologica
• Iniziative di educazione civica
• Iniziative di valorizzazione della cultura locale, del tessuto
socio-economico e del territorio anche in chiave storica
Ricreazione
• Enti Locali
• Pro Loco
• Associazioni sportive dilettantistiche
• Associazioni culturali
Eventi ed iniziative di aggregazione sociale, culturale
e sportiva, quali:
- Mostre
- Rappresentazioni teatrali
- Concerti
- Eventi Sportivi
Assistenza
sociale,
sanitaria
e socio-sanitaria
• Comuni
• Creazione di soluzioni abitative dedicate alle fasce deboli di
popolazione locale fino ad un massimo di 10 unità abitative
purché finanziabili almeno al 50% dal soggetto richiedente
• Consorzi di Comuni per servizi sociali
• Enti con finalità di assistenza sociale alle persone
• Parrocchie
• Enti Religiosi
• Fondazioni con scopo sociale, sanitario o socio-sanitario
• Istituti di ricovero per persone anziane
• Costruzione, acquisizione e ristrutturazione di immobili destinati
a strutture per l’assistenza agli anziani ed a persone
diversamente abili e interventi per i servizi all’infanzia e alle
fasce deboli di popolazione locale
• Interventi per servizi alla persona
• Interventi straordinari per il sostentamento delle famiglie in
particolare stato di necessità
• Istituzioni sanitarie
• Associazioni operanti nell’ambito sanitario
• Dotazioni di strumentazione fissa e/o mobile per servizi
al paziente in via prioritaria ma non esclusiva per i settori
rilevanti oncologico, pediatrico e geriatrico.
Culto
• Enti religiosi
• Ripristino, conservazione, restauro, risanamento, innovazione
tecnologica, messa in sicurezza dei beni storicoarchitettonici
di luoghi di culto ed edifici collegati quali musei,
biblioteche, archivi storici, oratori
• Itinerari e mostre di arte sacra
• ParrocchieALLEGATO 1
Art. 10 – INSINDACABILITA’ DEL GIUDIZIO
Ogni valutazione delle domande e dei progetti, anche in merito al rispetto dei requisiti e delle condizioni previste dal presente bando,
nonché ogni decisione e/o determinazione in merito al riparto, alla concessione e alla revoca dei contributi è rimessa all’insindacabile
giudizio del Consiglio di Amministrazione della Fondazione.
sviluppi del fotovoltaico dal 2011
http://www.alternativasostenibile.it/articolo/il-futuro-del-fotovoltaico-italiano-0105.html
tutti gli sviluppi del fotovoltaico dal 2011
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martedì 3 maggio 2011
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