sabato 6 gennaio 2018

Commemorazione del 150° anniversario della morte del Vescovo Giuseppe Antonio Novasconi - nostro concittadino

https://drive.google.com/file/d/1jT0STQj9lsYLvNyt9wy8QNVlZjA7RhBu/view

Commemorazione del 150° anniversario
della morte del Vescovo
Giuseppe Antonio Novasconi - nostro concittadino
castiglione d'adda 




Parrocchia dell’Assunzione
della Beata Vergine Maria in Castiglione d’Adda
con il patrocinio del Comune di Castiglione d’Adda
Commemorazione del 150° anniversario
della morte del Vescovo
Giuseppe Antonio Novasconi - nostro concittadino
Mercoledì 10 gennaio, ore 21.00, all’Annunciata
Commemorazione storica, tenuta dal sac. dott. Andrea Foglia, del clero di Cremona, storico
,
Visualizzazione di mons.NOVASCONI2.pdf.

Riforma del sistema di protezione civile

Approvata la riforma del sistema nazionale di protezione civile: nuove regole per la gestione delle emergenze e per il coinvolgimento dei cittadini.





Riforma del sistema di protezione civile


La protezione civile è l’insieme delle competenze e delle attività volte a tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale (terremoti, alluvioni ecc.) o dall’attività dell’uomo (disastri ambientali, incendi, incidenti, malattie infettive ecc.).
Rientrano, quindi, le attività di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, pianificazione e gestione delle emergenze e loro superamento.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo di attuazione della legge di riforma del sistema nazionale della protezione civile [1]. L’obiettivo del provvedimento è il rafforzamento complessivo dell’azione del servizio nazionale di protezione civile in tutte le sue funzioni, con particolare riguardo alle attività operative in emergenza [2].
In particolare il decreto:
  • chiarisce in modo più netto la differenziazione tra la linea politica e quella amministrativa e operativa ai differenti livello di governo territoriale;
  • migliora la definizione della catena di comando e di controllo in emergenza in funzione delle diverse tipologie di emergenze;
  • definisce le attività di pianificazione volte a individuare a livello territoriale gli ambiti ottimali che garantiscano l’effettività delle funzioni di protezione civile;
  • stabilisce la possibilità di svolgere le funzioni da parte dei comuni in forma aggregata e collegata al fondo regionale di protezione civile;
  • migliora la definizione delle funzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nell’ambito del servizio di protezione civile, quale componente fondamentale;
  • introduce il provvedimento della “mobilitazione nazionale”, preliminare a quello della dichiarazione dello stato d’emergenza;
  • individua procedure più rapide per la definizione dello stato di emergenza, con un primo stanziamento non collegato come attualmente alla ricognizione del danno;
  • finalizza il fondo regionale di protezione civile al potenziamento territoriale e al concorso alle emergenze di livello regionale;
  • coordina le norme in materia di volontariato di protezione civile, anche in raccordo con le recenti norme introdotte per il Terzo settore e con riferimento alla partecipazione del volontariato alla pianificazione di protezione civile.

Chi si occupa della protezione civile

Sono definite le finalità, le attività e la composizione del Servizio nazionale della Protezione civile, che esercita la funzione di protezione civile. Quest’ultima è costituita dall’insieme delle competenze e delle attività volte a tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o dall’attività dell’uomo. Sono comprese tra tali attività quelle volte alla previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, alla pianificazione e gestione delle emergenze e al loro superamento.
Si individuano le autorità di protezione civile che, secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, garantiscono l’unitarietà dell’ordinamento esercitando, in relazione ai rispettivi ambiti di governo, le funzioni di indirizzo politico in materia di protezione civile. Il testo conferma poi l’attuale classificazione degli eventi emergenziali di protezione civile in base alla loro dimensione e gravità.

Previsione e gestione dei rischi

Per quanto riguarda l’attività per la previsione dei rischi, si stabilisce che il sistema di allertamento, articolato in un livello nazionale e uno regionale, abbia come obiettivo, ove possibile, il preannuncio in termini probabilistici degli eventi, nonché il monitoraggio e la sorveglianza in tempo reale degli stessi e dell’evoluzione degli scenari di rischio, al fine di attivare il servizio nazionale della protezione civile ai differenti livelli territoriali; si prevede inoltre in modo esplicito la partecipazione dei cittadini, in forma singola o associata, al processo di elaborazione della pianificazione di protezione civile, in correlazione alle esigenze di diffusione della conoscenza di tali strumenti e della relativa informazione.

Protezione civile: come si gestiscono le emergenze

Si delinea poi il quadro generale per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale, articolato in diverse fasi:
  • la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale della protezione civile, che consente un intervento del sistema nazionale anche in fase preventiva, ove possibile;
  • la dichiarazione dello stato di emergenza, con la definizione di un primo stanziamento da destinare all’avvio delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione. Tale fase si attiva al verificarsi degli eventi di livello nazionale, a seguito di una valutazione speditiva eseguita dal dipartimento della protezione civile, sulla base delle informazioni ricevute in raccordo con i territori, nelle more della ricognizione puntuale del danno (oggi il primo stanziamento avviene dopo la ricognizione del danno con allungamento dei tempi di delibera e di intervento);
  • l’individuazione delle ulteriori risorse necessarie per il prosieguo delle attività, a seguito della valutazione dell’effettivo impatto dell’evento.

Dichiarazione stato di emergenza: novità

Tra le principali novità riguardanti lo stato di emergenza, si prevede, in particolare, che la dichiarazione non possa superare in termini temporali i 12 mesi più 12, in luogo dei 6 mesi più 6 previsti oggi.
Inoltre, le ordinanze di protezione civile sono emanate acquisita l’intesa delle Regioni interessate e possono intervenire riguardo:
  • all’organizzazione e all’effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione;
  • al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche;
  • alla gestione dei rifiuti, delle macerie;
  • alle misure volte a garantire la continuità amministrativa
  • all’attivazione delle prime misure economiche di immediato sostegno al tessuto economico e sociale dei cittadini e delle attività economiche e produttive direttamente interessate dall’evento per fronteggiare le necessità più urgenti.

Protezione civile e volontariato

Per dare il giusto risalto alla partecipazione dei cittadini alle attività di protezione civile, si regolamentano le attività di volontariato organizzato, definendo in maniera chiara i gruppi comunali di protezione civile e introducendo la responsabilità del cittadino rispetto alle indicazioni date dalle autorità di protezione civile ai diversi livelli.

Fondi protezione civile

Per quanto riguarda, infine, le misure e gli strumenti organizzativi e finanziari per la realizzazione delle attività di protezione civile, il testo prevede una ripartizione delle risorse in tre fondi:
  • fondo nazionale di protezione civile per le attività di previsione e prevenzione (risorse per lo svolgimento delle attività di previsione e prevenzione dei rischi assicurate dal dipartimento della protezione civile già iscritte al bilancio);
  • fondo per le emergenze nazionali (per gli eventi emergenziali nazionali);
  • fondo regionale di protezione civile (fondo che contribuisce al potenziamento del sistema di protezione civile regionale e concorre agli interventi di carattere regionale).

note

[1] Decreto legislativo di attuazione della legge di riforma del sistema nazionale della protezione civile (legge 16 marzo 2017, n. 30).
[2] Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 66 del 29 Dicembre 20

La mappa dei valori degli immobili: scopri il prezzo delle case al m2 nelle province italiane

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GtresImmagine  - La mappa dei valori degli immobili: scopri il prezzo delle case al m2 nelle province


La mappa dei valori degli immobili: scopri il prezzo delle case al m2 nelle province italiane



Autori: Annastella Palasciano, Alejandro Soto
La mappa di idealista ti mostra i prezzi delle case nelle varie province italiane. Basta cliccare su ogni provincia per scoprire i valori delle abitazioni al m2 e la variazione del 2017 rispetto all'anno precedente.
Nel 90% dei mercati provinciali si sono registrati dei cali generalizzazioni: le fluttuazioni più accentuate in terreno negativo sono quelle di Lodi (-18,5%), Benevento e Pavia (entrambe calano del 15,7%); all’opposto gli incrementi maggiori si registrano in provincia di Belluno (8,3%), Trieste (4,8%) e Crotone (4,7%).
Sul fronte dei prezzi di vendita Savona (3.361 euro/m²) è sempre la provincia più cara, davanti a Bolzano (3.128 euro/m²) e Imperia (2.714 euro/m²), mentre Biella chiude la graduatoria con soli 648 euro/m².





venerdì 5 gennaio 2018

Tasse: dove vanno a finire i soldi che versiamo?

https://www.laleggepertutti.it/190033_tasse-dove-vanno-a-finire-i-soldi-che-versiamo





Tasse: dove vanno a finire i soldi che versiamo
GURADATE I RESIDUI FISCALI DELLA LOMBARDIA E
CAPIRETE MOLTE COSE....

IL NORD DA' IN SOLIDARIETA' AL RESTO DEL PAESE 100 MILIARDI ...

www.cgiamestre.com › Area Stampa
19 ott 2017 - La Lombardia, ad esempio, registra un residuo fiscale annuo positivo pari a 53,9 miliardi di euro, che in valore procapite è pari a 5.511 euro. Questo vuol dire che ogni cittadino lombardo (neonati e ultracentenari compresi) dà in solidarietà al resto del Paese oltre 5.500 euro all'anno. Il Veneto, invece ...

giovedì 4 gennaio 2018

Bioshopper . Legambiente: “Non c’è nessuna tassa occulta né monopolio aziendale.Troppe bufale e inesattezze sui biosacchetti

https://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/bioshopper-legambiente-non-c-e-nessuna-tassa-occulta-ne-monopolio-aziendaletrop

 
 
L’ufficio stampa di Legambiente: 0686268353

Le bugie sui nuovi bioshopper per gli alimenti: tassa occulta e monopolio aziendale sulle bioplastiche   Legambiente: "Troppe bufale e inesattezze sui sacchetti biodegradabili e compostabili  che  invece fanno bene all’ambiente e aiutano a contrastare  il problema  dell’inquinamento da plastica   Non c’è nessuna tassa occulta né monopolio aziendale. E il problema delle buste usa e  getta si può facilmente superare con una circolare ministeriale che permetta  ad esempio l’uso e riutilizzo delle retine ”    


Italiani sempre più divisi sui nuovi bioshopper biodegradabili e compostabili, a pagamento, utilizzati per gli alimenti ed entrati in vigore dal 1 gennaio 2018: c’è chi li sostiene e che invece ha molti dubbi al riguardo, e non mancano in queste ore il proliferare di affermazioni inesatte su una novità che, invece, fa bene all’ambiente e aiuta a contrastare in maniera efficace l’inquinamento da plastica non gestita correttamente e il problema del marine litter. Per questo Legambiente punta il dito contro le “bugie” che stanno circolando in questi giorni: dalla cosiddetta “tassa occulta” alla questione del monopolio di Novamont, azienda a cui si deve l’invenzione del Mater-Bi. Da sempre – ribadisce l’associazione ambientalista - i cittadini pagano in modo invisibile gli imballaggi che acquistano con i prodotti alimentari ogni giorno, la differenza è che dal 1 gennaio, con la nuova normativa sui bioshopper, il prezzo di vendita del sacchetto è visibile e presente sullo scontrino. Altra bufala, la questione del monopolio di Novamont: per Legambiente si tratta di una accusa senza alcun fondamento, dato che in Italia si possono acquistare bioplastiche da diverse aziende della chimica verde mondiale. Infine c’è la questione dell'utilizzo dei sacchetti monouso, un problema che si può facilmente superare semplicemente con una circolare ministeriale che permetta in modo chiaro, a chi vende frutta e verdura, di far usare sacchetti riutilizzabili, come ad esempio le retine, pratica già in uso nel nord Europa.

Le polemiche di questi giorni – dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – sono davvero incomprensibili: non è corretto parlare di caro spesa né di tassa occulta o di qualche forma di monopolio aziendale. Sarebbe utile che ci si preoccupasse dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento causato dalle plastiche non gestite correttamente, e che si accettassero soluzioni tecnologiche e produttive che contribuiscono a risolvere questi problemi,  senza lasciarsi andare a polemiche da campagna elettorale di cui non se ne sente il bisogno. È ora di sostenere e promuovere l’innovazione che fa bene all’ambiente, senza dimenticare di contrastare il problema dei sacchetti di plastica illegali. Circa la metà di quelli in circolazione sono infatti fuorilegge, un volume pari a circa 40 mila tonnellate di plastica, e una perdita per la filiera legale dei veri shopper bio pari a 160 milioni di euro, 30 solo per evasione fiscale”.

Tassa occulta? Per Legambiente non è nulla di tutto ciò. Da sempre i cittadini pagano in modo invisibile gli imballaggi che acquistano con i prodotti alimentari ogni giorno. Nessun produttore o nessuna azienda della grande distribuzione ha mai fatto ovviamente e naturalmente beneficenza nei confronti dei consumatori. Unica differenza, è che questa volta il costo è visibile, perché l'obiettivo della norma è aumentare la consapevolezza dei consumatori su un manufatto che se gestito non correttamente può causare un notevole impatto ambientale.

La legge vieta il riutilizzo dei sacchetti? Questo problema si può ovviare semplicemente con una circolare esplicativa del Ministero dell'ambiente e della salute che permetta in modo chiaro, a chi vende frutta e verdura, di far usare sacchetti riutilizzabili, come ad esempio le retine, pratica già in uso nel nord Europa. In questo modo si garantirebbe una riduzione auspicabile dell'uso dei sacchetti di plastica, anche se compostabile, come già fatto coi sacchetti per l'asporto merci  (che grazie al bando entrato in vigore nel 2012 in 5 anni sono stati ridotti del 55%).

È una legge basata sul monopolio dell'azienda Novamont? Si tratta di una fantasia di chi non conosce il mercato delle bioplastiche. Oggi nel mondo ci sono almeno una decina di aziende chimiche che producono polimeri compostabili con cui si producono sacchetti e altro. Basta andare sul web e si possono trovare colossi della chimica italiana, tedesca, americana, del sud est asiatico, che producono bioplastiche. Dove sarebbe il monopolio? Forse sarebbe opportuno ricordare che tra le principali aziende della chimica verde una volta tanto l’Italia ha una leadership mondiale sul tema, grazie ad una società che è stata la prima 30 anni fa a investire in questo settore e che negli ultimi 10 anni ha permesso di far riaprire impianti chiusi riconvertendoli a filiere che producono biopolimeri innovativi che riducono l'inquinamento da plastica. Un problema di cui ormai si parla in tutto il mondo, come emerso chiaramente ad esempio alla Conferenza mondiale sugli oceani che l'Onu ha organizzato nel giugno scorso a New York, a cui Legambiente ha partecipato portando l’esperienza di citizen science sul marine litter con Goletta verde e le campagne di pulizia delle spiagge.


L’ufficio stampa di Legambiente: 0686268353

ROTONDA SP 591 PER CODOGNO A CASTIGLIONE DADDA - SICURWZZA PER I CITTADINI ATTUATA


tre anni di lavoro istituzionale e tecnico che ha portato ai risultati attuali. da anni si aspettava questo intervento ed ora tutto bene per cast.d"adda  ho fatto interminabili accordi e riunioni con provincia e prefettura e devo ringraziare tutti ma anche la determinazione di arrivare a questo risultato ripaga tanti sforzi a favore dei cittadini. avanti....
ARTICOLO TRATTO DA IL CITTADINO LODI 

Perché le tasse in Italia sono alte?

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Red 2018, chi deve presentarlo?

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Misure e agevolazioni regionali per il sostegno all'affitto IN REGIONE LOMBARDIA

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