venerdì 8 maggio 2015

Pressione fiscale, in Lombardia i contribuenti più tartassati. Ai Comuni il 9% del gettito


--------------------------------
vi prego di


http://www.comuni.it/2015/02/pressione-fiscale-in-lombardia-i-contribuenti-tartassati-comuni-9-gettito/

Pressione fiscale, in Lombardia i contribuenti più tartassati. Ai Comuni il 9% del gettito                        

Il Fisco italiano non è certo timido nei confronti dei suoi contribuenti. Secondo l’ultimo rapporto Ocse l’Italia è il 5° paese, dopo Danimarca, Francia, Belgio, Finlandia e Svezia, con la pressione fiscale più elevata.
Ma chi, lungo lo Stivale, è il più tartassato dei tartassati?
Secondo l’Ufficio studi della CGIA di Mestre, che ha messo a confronto il gettito fiscale versato dai lavoratori dipendenti, dagli autonomi, dai pensionati e dalle imprese di tutte le regioni d’Italia, sono i cittadini lombardi i contribuenti più vessati d’Italiaogni residente corrisponde all’Erario e ai vari livelli di governo locali mediamente 11.386 euro, rispetto alla media nazionale 8.824 euro per abitante.
Seguono i residenti del Lazio, con 10.763 euro e quelli emiliano-romagnoli, con 10.490 euro. Appena fuori dal podio troviamo i residenti nel Trentino Alto Adige, con 10.333 euro pro capite e quelli della Liguria, con 10.324 euro pro capite. Chiudono la classifica i campani, con 6.041 euro pro capite, i calabresi, con 5.918 euro pro capite e, infine, i siciliani, con 5.598 euro pro capite.
A livello di macroaree, primeggia il Nordovest (10.828 euro), seguito dal Centro (9.868 euro) e dal Nordest (9.819 euro); chiude, molto staccato, il Sud, con 6.137 euro pro capite.
Non è necessario essere degli economisti per concludere che il Fisco allunga le mani dove c’è più ricchezza e presumibilmente una qualità più elevata dei servizi offerti ai cittadini.
Un altro aspetto che merita di essere segnalato è la distribuzione del gettito tra i vari livelli di governo. Ebbene, su un totale nazionale di 8.824 euro pro capite di entrate tributarie registrate nel 2012, l’80,7% del totale va allo Stato; il 10,2% alle Regioni e il 9% agli Enti locali.
Per approfondimenti CGIA Mestre

PROVINCIA DI LODI: dove e' finito l'orgoglio del lodigiano ?

egr. direttore,
la riunione  della assemblea dei sindaci in Provincia del 07/05 merita un inciso attuale.
Dalle notizie uscite sui mass media sembrerebbe che l'unica proposta agli atti sia quella
del PD di fare confluire la Provincia di Lodi nella area metropolitana di Milano senza poi
spiegare bene altre posizioni più o meno critiche rispetto questa ipotesi unilaterale.
Alcuni sindaci sono intervenuti in maniera critica contro questa e altre ipotesi in campo,
come del resto ha fatto il sottoscritto.
Intanto bisogna chiarire che se avvenisse questa ipotesi si dovrebbe procedere con una 
prassi complessa che non è solo una delibera di indirizzo, ma dovrebbe andare il tutto
direttamente in Parlamento per le eventuali modifiche.
Inoltre, e questo è il punto più importante, per due anni è
stato venduto il film di una abolizione delle Province in base alla normativa Delrio 56/14
che di fatto, in concreto sta portando ai lodigiani la conoscenza di una regressione parziale  
o totale in alcuni servizi e alla chiusura progressiva di tante realtà importanti territoriali.
se non viene cancellata con riforma costituzionale la parola Provincia non viene cancellato
nulla ed esiste solo un rimpallo confuso di competenze fra i vari livelli di governo.
Penso che l'erba non tagliata, le manutenzioni in sofferenza, il  futuro del sistema bibliotecario, ect....
siano la dimostrazione pratica che non funziona il meccanismo, e che sono sotto
gli occhi di tutti, anche se riconosco il massimo impegno al presidente
Mauro Soldati che per correttezza cerca di fare il possibile in un contesto negativo sotto
tante angolature politico-amministrative. 
In più il rapporto fiscale sperequato fra tasse pagate e residui fiscali (euro 2996 a credito 
di ogni lodigiano verso le altre regioni e lo stato) porta ad informare i cittadini che i 
manifesti politici di continui annunci e soluzioni facili non esistono. Penso sia arrivato il momento 
di fare pressioni politiche "forti" verso il governo attuale che sta creando disagi e vita 
sociale non attinente alla dignità del rapporto citato precedentemente. Noi vogliamo uno stato
che faccia riforme vere e che vada a tagliare i rami secchi dei  ministeri e delle strutture che 
non fanno le azioni concrete e virtuose verso i lodigiani e applichino la spending review alle
strutture borboniche dello stato.
i comuni  e i lodigiani hanno già dato e stanno dando ma a quale fine? 
mantenere un debito pubblico assurdo? 
mantenere un patto di stabilità assurdo?  
mantenere gli enti non virtuosi che drenano risorse ai comuni?
noi vogliamo essere responsabili e amministrare i nostri soldi nel nostro territorio.
penso sia un dovere informare i lodigiani e dare le responsabilità politiche secondo propria 
coscienza ma con oggettive corrette riflessioni.
fuori l'orgoglio dei lodigiani!

ALFREDO FERRARI 
SINDACO 
CASTIGLIONE D'ADDA 
MAGGIO 2015