ARTICOLI TRATTI DA IL CITTADINO E IL GIORNO DI LODI
sabato 1 novembre 2014
Gioco d'azzardo, arriva il corso obbligatorio per i gestori dei locali.
http://www.ilgiorno.it/milano/gioco-azzardo-1.357775
TRATTO DA IL GIORNO LODI
Milano, 31 ottobre 2014 - Obbligo di formazione per gestire la relazione con la clientela a rischio ludopatia. E' quello che dovranno affrontare gestori vecchi e nuovi di sale da gioco o di locali dove sono presenti apparecchiature per il gioco d'azzardo. A stabilirlo è una delibera approvata venerdì dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini, di concerto con gli assessori Valentina Aprea e Viviana Beccalossi. "Con questi corsi - ha sottolineato l'assessore Parolini - diamo ai gestori strumenti per affrontare in modo efficace il rapporto con i clienti a rischio, e per essere partecipi della battaglia per contenere le ludopatie, un fenomeno negativo che rischia di diffondersi ulteriormente".
"Si tratta - ha spiegato Parolini - di applicare la Legge regionale n.8 del 2013, che prevede la formazione continua per questi operatori". "Con la delibera di oggi - ha continuato - definiamo lo standard formativo dei corsi, stabiliamo che attuatori delle iniziative di formazione sono i soggetti accreditati per l'erogazione dei servizi di Istruzione e Formazione professionale iscritti all'Albo della Regione Lombardia e i termini di tempo che hanno i gestori per adeguarsi alla normativa: 12 mesi, dalla data di pubblicazione sul Burl del provvedimento, per quelli già operativi, e 6 mesi per i nuovi".
"Questo provvedimento - ha commentato Viviana Beccalossi, team leader della Giunta in tema di ludopatie - rafforza il 'pacchetto' di misure previste dalla nostra Legge regionale, che si sta dimostrando il più efficace tentativo a livello nazionale per contrastare questo gravissimo fenomeno sociale. La lotta alle ludopatie è un dovere per la politica, a tutela delle persone più fragili e delle famiglie che sempre più spesso cadono in rovina a causa del gioco patologico". "Come assessore alla Formazione di Regione Lombardia - ha commentato l'assessore Aprea - esprimo grande soddisfazione per l'obbligatorietà dei corsi di formazione per i gestori delle sale da gioco". Il costo a carico del singolo partecipante, per la frequenza del corso di formazione, non potrà essere superiore a 100 euro. Al fine dell'ammissione al corso, il gestore delle sale da gioco e dei locali deve avere compiuto i diciotto anni di età. Per gli stranieri è inoltre indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana, che consenta di partecipare al percorso formativo.
TRATTO DA IL GIORNO LODI
Gioco d'azzardo, arriva il corso obbligatorio per i gestori dei locali. Impareranno ad affrontare rischio ludopatia
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Obbligo di formazione per gestire la relazione con la clientela a
rischio ludopatia. E' quello che dovranno affrontare gestori vecchi e
nuovi di sale da gioco o di locali dove sono presenti apparecchiature
per il gioco d'azzardo
"Si tratta - ha spiegato Parolini - di applicare la Legge regionale n.8 del 2013, che prevede la formazione continua per questi operatori". "Con la delibera di oggi - ha continuato - definiamo lo standard formativo dei corsi, stabiliamo che attuatori delle iniziative di formazione sono i soggetti accreditati per l'erogazione dei servizi di Istruzione e Formazione professionale iscritti all'Albo della Regione Lombardia e i termini di tempo che hanno i gestori per adeguarsi alla normativa: 12 mesi, dalla data di pubblicazione sul Burl del provvedimento, per quelli già operativi, e 6 mesi per i nuovi".
"Questo provvedimento - ha commentato Viviana Beccalossi, team leader della Giunta in tema di ludopatie - rafforza il 'pacchetto' di misure previste dalla nostra Legge regionale, che si sta dimostrando il più efficace tentativo a livello nazionale per contrastare questo gravissimo fenomeno sociale. La lotta alle ludopatie è un dovere per la politica, a tutela delle persone più fragili e delle famiglie che sempre più spesso cadono in rovina a causa del gioco patologico". "Come assessore alla Formazione di Regione Lombardia - ha commentato l'assessore Aprea - esprimo grande soddisfazione per l'obbligatorietà dei corsi di formazione per i gestori delle sale da gioco". Il costo a carico del singolo partecipante, per la frequenza del corso di formazione, non potrà essere superiore a 100 euro. Al fine dell'ammissione al corso, il gestore delle sale da gioco e dei locali deve avere compiuto i diciotto anni di età. Per gli stranieri è inoltre indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana, che consenta di partecipare al percorso formativo.
Scure sui conti della Provincia: a rischio servizi e dipendenti
http://www.ilgiorno.it/lodi/tagli-provincia-1.358307
TRATTO DA IL GIORNO -- LODI
Lodi, 1 novembre 2014 - La coperta è diventata davvero troppo corta e in Provincia rischia di non coprirsi più nessuno, né i cittadini né i dipendenti. Il doppio allarme arriva da Palazzo San Cristoforo e dai sindacati: i tagli della legge di Stabilità manderanno l’ente al collasso e alla paralisi.
Lo dice a chiare lettere e con tanto di numeri il neopresidente della
Provincia Mauro Soldati, che due giorni fa era a Roma in assemblea con i
colleghi di tutta Italia: «I provvedimenti finanziari prevedono per noi
un taglio insostenibile di 8 milioni nel 2015, pari a circa il 40 per
cento delle intere risorse correnti». Una sforbiciata che rischia di
togliere senso al mantenimento in capo alle province di una serie di
funzioni importantissime: dalla viabilità all’edilizia scolastica,
dall’ambiente all’urbanistica. «Il Governo decida se vuole che si
applichi la legge Delrio dando le risorse necessarie
per le funzioni che ci ha assegnato o se vuole accelerare la
redistribuzione di queste funzioni a Regioni e Comuni». Purché,
ovviamente, la redistribuzione riguardi anche i soldi. In
caso contrario il rischio è che vengano tagliati servizi essenziali per
gli studenti, le scuole, le strade. O forse, per cercare di grattare
ancora il fondo, che vengano tagliati direttamente gli impiegati, circa
180. È per il loro futuro, oltre che per il mantenimento dei servizi al
cittadino, che ieri si è levato anche il grido dei sindacati. «Il taglio
del 2015 sarà devastante, i fondi basteranno a pagare stipendi e mutui —
denuncia Massimiliano Castellone della Uil —. Poi non basteranno più
neanche per quello e si cercherà di ridurre il personale. Noi non ci stiamo».
Anche perché sembra essere tutto un braccio di ferro tra Stato, che vuole trasferire quelle funzioni alle Regioni, e Regioni stesse, che invece resistono sapendo che non ci sarebbero le risorse necessarie. «Il gioco è questo: togliere soldi alla Provincia, che va a chiedere aiuto alla Regione, la quale finisce per accollarsi nuovi compiti. Ma così lo scudo umano lo fanno i cittadini e i dipendenti. Noi faremo pressione a tutti i livelli affinché passi il principio che ogni posto vacante negli enti locali deve essere destinato ai dipendenti della Provincia senza che questo incida sul Patto di Stabilità». Tavoli informali sono già in corso in Provincia. La Cisl intanto ha chiesto un incontro urgente con Palazzo San Cristoforo per proporre alcuni spunti anti spreco: dalla razionalizzaizone delle spese per le utenze alla vendita delle auto di rappresentanza fino all’abbassamento della temperatura nelle scuole.
valentina.bertuccio@ilgiorno.net
TRATTO DA IL GIORNO -- LODI
Scure sui conti della Provincia: a rischio servizi e dipendenti
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La coperta è diventata davvero troppo corta e in Provincia rischia
di non coprirsi più nessuno, né i cittadini né i dipendenti. Il
doppio allarme arriva da Palazzo San Cristoforo e dai sindacati: i tagli
della legge di Stabilità manderanno l’ente al collasso e alla paralisi
di Valentina Bertuccio D'Angelo
di Valentina Bertuccio D'Angelo
Anche perché sembra essere tutto un braccio di ferro tra Stato, che vuole trasferire quelle funzioni alle Regioni, e Regioni stesse, che invece resistono sapendo che non ci sarebbero le risorse necessarie. «Il gioco è questo: togliere soldi alla Provincia, che va a chiedere aiuto alla Regione, la quale finisce per accollarsi nuovi compiti. Ma così lo scudo umano lo fanno i cittadini e i dipendenti. Noi faremo pressione a tutti i livelli affinché passi il principio che ogni posto vacante negli enti locali deve essere destinato ai dipendenti della Provincia senza che questo incida sul Patto di Stabilità». Tavoli informali sono già in corso in Provincia. La Cisl intanto ha chiesto un incontro urgente con Palazzo San Cristoforo per proporre alcuni spunti anti spreco: dalla razionalizzaizone delle spese per le utenze alla vendita delle auto di rappresentanza fino all’abbassamento della temperatura nelle scuole.
valentina.bertuccio@ilgiorno.net
lunedì 27 ottobre 2014
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