martedì 29 marzo 2011
Un’altra “grana” per il settore dei rifiuti in provincia di lodi ereditato dal passato
Un salvataggio “in extremis” per evitare il naufragio di Bellisolina, la società che fa capo a Eal Spa e che gestisce l’impianto rifiuti di Montanaso, una delle realtà partecipate della Provincia di Lodi. «Se non fossimo intervenuti sarebbe stato necessario ricapitalizzarla, ma sarebbero serviti 250mila euro, una cifra impossibile, perché i soldi sono stati utilizzati per rilanciare l’altra partecipata, Eal Compost». Oscar Ceriani, presidente di Eal Spa, ieri pomeriggio è intervenuto durante il consiglio provinciale per la tanto attesa audizione. Il motivo del “disastro Bellisolina”? L’adeguamento azzardato delle tariffe, il noleggio di macchinari costosi dal valore di circa 500mila euro, i contratti dal valore esorbitante. Un guaio che potrebbe persino approdare in tribunale.«L’attività svolta dal Cda - afferma Ceriani - è stata principalmente rivolta ad arginare e in parte risolvere una lunga, quasi interminabile, serie di problemi che, attraverso l’adozione della politica propria degli struzzi erano stati sepolti, sia da chi mi ha preceduto alla presidenza del gruppo sia dalle altre parti interessate, nella sabbia dell’ordinaria gestione, tra l’altro condotta a volte in sfregio alle elementari e normali regole che devono guidare gli amministratori, soprattutto quando sono chiamati a gestire società il cui capitale è pubblico».Nel mirino è finita la convenzione stipulata nel 2003 tra Provincia e Bellisolina per la revisione della tariffa di conferimento rifiuti: «Questa revisione ha permesso al precedente Cda - spiega Ceriani -, snaturando ogni aspetto del rischio di impresa, di licenziare a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato l’adeguamento della tariffa praticata nel periodo 2003-2008, con un conguaglio positivo di oltre 3,6 milioni di euro che i comuni dovrebbero versare a favore di Bellisolina, oltre ai circa 800mila euro relativi al 2009». Una cifra complessiva di 4,4 milioni di euro che potrebbe scatenare una battaglia in tribunale: il presidente Pietro Foroni sta infatti valutando la possibilità di fare ricorso contro i precedenti amministratori della società chiamati a rappresentare San Cristoforo. «Sono stati individuati contratti di natura diversa attinenti l’ordinaria amministrazione - continua Ceriani -, dal valore complessivo di oltre un milione di euro, stipulati con parti correlate, la cui convenienza economica non è dimostrata attraverso la comparazione con altre offerte estranee al gruppo, proprio per questo motivo si è sottolineata la necessità di convenire a nuovi patti sociali». Il Cda ha trovato singolare il contratto di noleggio da oltre 3,5 milioni di euro - approvato nel 2007 e valido fino al 2014 - relativo all’impianto di raffinazione del materiale, il cui canone annuo è apparso ai diretti interessati spropositato: «Dopo una lunga trattativa con Ecodeco - spiega Ceriani - sono riuscito a ottenere la riduzione del canone dai precedenti 515mila euro annui agli attuali 275mila, con un risparmio di ben 240mila euro. Grazie al lavoro svolto fino a questo momento, i conti del 2010 sono tornati in pareggio».Per quanto riguarda la controllata Eal Service, invece, Ceriani ha annunciato la scissione dei due rami d’azienda che si occupano di gestione calore e Sportello energia. Nel caso di Eal Compost oggi si inizierà la trattativa con i soci per la stesura dei patti sociali, che dovrebbe attribuire a Eal Spa un ruolo rilevante nelle decisioni strategiche. Ecoadda, invece, ha in corso la realizzazione di un impianto di produzione di energia attraverso il recupero di biogas prodotto dai rifiuti depositati in discarica. Alla fine della presentazione del documento l’opposizione, in pieno accordo con il resto dell’assemblea, ha chiesto di poter prendere visione della corposa relazione per poi dare spazio a eventuali osservazioni. Il consiglio provinciale ha approvato inoltre le nuove tariffe relative all’acqua e l’ordine del giorno contro la pubblicità lesiva della dignità della donna. Infine è stata discussa la mozione presentata dal Pd per dire “no” a una centrale nucleare a Caorso: maggioranza e opposizione non hanno raggiunto un’intesa a riguardo, il documento è stato respinto con 9 voti contrari e 6 favorevoli, i 5 esponenti della Lega nord si sono astenuti.Greta Boni il cittadino lodi 29 marzo 2011
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