Dal 2001 al 2010 le rondini nel Parco Adda Sud sono calate del 56 per cento
n
La denuncia parte da Somaglia
e più precisamente da Virginia
Bescapè, somagliese più nota come
“gattara”, ma altrettanto attenta ai
diritti di tutti gli amici animali e alla
natura. La conferma però èarrivata
dalla Provincia di Lodi: dal 2001 al
2010, nel Parco Adda Sud, le rondini
sono calate del 56 per cento. «Siamo
praticamente in primavera eppure
non si vedono rondini ha
spiegato
la Bescapé ,
ma questo è un fenomeno
che si protrae da tempo ed è per
questo che ho fatto una precisa richiesta
al Comune di Somaglia, affinché
faccia attenzione a tutelare le
rondini, sanzionando chi distrugge i
nidi lungo le grondaie o sotto i tetti,
evitando l’urbanizzazione eccessiva
e l’abbattimento di alberi che sono
importanti per i volatili». «A questo
proposito ha
concluso la Bescapé ,
ho richiesto al Comune una mappatura
delle colonie di rondini presenti
sul nostro territorio, dove ame ne risulta
soltanto una ormai, a cascina
Castellina». Il calo di rondini a Somaglia
non è certo un fenomeno isolato
però. Uno studio approfondito
appena concluso e promosso da Regione
Lombardia, Parco della Pineta
di Appiano Gentile e Tradate e dal
Dipartimento di biotecnologie e bioscienze
dell’Università Bicocca di
Milano ha compiuto il più grande
censimento di rondini in Lombardia,
decretando un calo generale del
4,3 per cento all’anno, ma svelando
un dato locale devastante: nel Parco
Adda Sud le rondini dal 2001 al 2010
sono più che dimezzate per un calo
complessivo del 56,5 per cento. «Le
rondini sono protette da leggi nazionali
ed europee ha
spiegato Emanuele
Arensi, garante provinciale
per i diritti degli animali ,
ma questo
dato dimostra che ci sono dei problemi,
legati spesso alla distruzione
dei nidi sotto le grondaie». «La scomparsa
delle rondini è un problema
anche per gli insetti ha
spiegato
Arensi ,
che non vengono così mangiati
e restano sul territorio». Proprio
in questi giorni dal consigliere
provinciale Alfredo Ferrari, anche
membro del Parco Adda Sud, è arrivata
la proposta di sottoporre alla
Provincia di Lodi e a tutti i consigli
comunali un ordine del giorno dedicato
alla protezione delle rondini nel
Lodigiano vietando la distruzione di
nidi, concedendo proroghe per restauri
e ristrutturazioni solo fuori
dal periodo di nidificazione e vietando
inoltre l’uso di esche avvelenate o
di diserbanti chimici su tutto il territorio
comunale (ad eccezione dei
produttori agricoli professionisti).
Non ci sono più rondini nel Lodigiano.Sara Gambarinitratto da il cittdino lodi 17-03-2012
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