giovedì 27 dicembre 2012
È un saldo negativo per il commercio nel basso lodigiano
Saldo negativo per le attività commerciali del Basso Lodigiano. Fra negozi di vicinato e pubblici esercizi le serrate superano le nuove attività, ma di poche unità: fra il bacino di utenza dello Sportello unico attività produttive di Casale e il Suap di Codogno, la media della depressione è di dieci attività nel 2012. Calcolo in cui tuttavia non rientrano i subentri che hanno visto un alternarsi di attività in diversi paesi del territorio: sia come genere di prodotto che come titolarità, che vede un progressivo aumentare della presenza di bar e negozi condotti da persone di origine straniera. In particolare cinesi. Il bacino di riferimento del Suap di Codogno contempla i comuni di Camairago, Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Cavacurta, Corno Giovine, Cornovecchio, Fombio, Guardamiglio, Maccastorna, Maleo, Meleti, Orio Litta, San Fiorano, San Rocco al Porto e Santo Stefano Lodigiano. Per quanto riguarda gli esercizi pubblici, nel 2012 sono state registrare fino al mese scorso sette cessazioni e sette nuove aperture, per un risultato di sostanziale “turn over”. Strage invece fra i negozi di vicinato: hanno gettato la spugna in 17 mentre in 9 si sono armati di coraggio e hanno alzato la saracinesca per la prima volta. Curioso nel bacino codognese, è il dato che riguarda estetisti e acconciatori: un settore a parte che, nonostante la crisi, fa registrare un saldo positivo di cinque unità. Al Suap di Casale fanno riferimento invece i Comuni di Bertonico, Brembio, Castiglione d’Adda, Livraga, Mairago, Ospedaletto Lodigiano, Secugnago, Senna Lodigiana, Somaglia, Turano Lodigiano e Terranova. A fronte di 18 cessazioni, sono 16 i nuovi investimenti. Nelle due città, in particolare, la situazione appare più lampante. A Codogno nell’ultimo anno, il centro storico (asse via Roma-via Vittorio Emanuele) si è progressivamente trasformato da salotto buono dello shopping a semi-deserto. Le nuove attività? Meno legate allo shopping tradizionale e più concentrate in periferia: dagli impianti di climatizzazione, all’elettronica. Tanto a Casale quanto a Codogno, chi resta però studia mille iniziative per attirare i clienti. Comprese le promozioni anticipate e le aperture straordinarie che a Codogno in particolare hanno visto i negozianti partecipare in massa la scorsa estate. Anche in queste settimane “natalizie”, nelle due città sono stai promossigli sconti per favorire l’acquisto dei regali sotto l’albero e sopratutto è stata rinnovata la proposta delle “domeniche aperte”. Con l’inizio del nuovo anno, arriveranno i bilanci complessivi anche dell’Associazione commercianti del Basso Lodigiano (Ascom), insieme alle prospettive per il 2013.Sara Gambarini TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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