No al disegno centralista del Governo: siano le Regioni ad avere la possibilità di individuare il modello organizzativo più rispettoso delle peculiarità territoriali e le funzioni aggiuntive del livello intermedio delle proprie Province, mantenendo l’elezione diretta degli organi.
È quanto chiede il Consiglio regionale della Lombardia, che nella seduta di oggi ha approvato a maggioranza una mozione presentata da PdL, Lega Nord, Maroni Presidente e Pensionati (primi firmatari Mauro Parolini del PdL e Massimiliano Romeo della Lega Nord) con la quale si impegna il Presidente della Giunta Regionale e il Presidente dell’Assemblea regionale a muoversi, anche insieme alle altre Regioni, per dire no al Disegno di Legge riguardante le Province.
“Le Province Lombarde – ha sottolineato per la Lega Nord il lodigiano Pietro Foroni – non rappresentano inutili centri di costo di facile sostituzione come si vorrebbe far credere ai cittadini, bensì, organi di governo territoriale con funzioni fondamentali nella disciplina amministrativa dei nostri territori, i quali, vorrei ricordare, per le loro peculiarità sono estremamente disomogenei come nessun altro paese europeo. Senza le Province intese come organi di governo di primo livello, l’attività amministrativa verrebbe minacciata da una radicale diminuzione dei servizi e da un concreto ridimensionamento della qualità degli stessi. Per i contribuenti, la loro soppressione non comporterebbe alcun risparmio di spesa pubblica ma esattamente il contrario. Il rischio, è quello di un significativo aumento dei costi, così come è stato ampiamente dimostrato da eminenti studi e ricerche universitarie, ultimo fra gli altri, quello dell’Università Bocconi di Milano”.
tratto da il cittadino di lodi
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.