Montagna di rifiuti alla Muzzetta (21 ottobre 2013)Una discarica nel cuore della campagna di Castiglione. Una montagna di rifiuti, elettrodomestici e mobili è stata lasciata a ridosso della Muzzetta, il canale che attraversa i campi lungo la strada provinciale. La quantità di materiale abbandonato è enorme e chiunque abbia deciso di compiere il misfatto ha dovuto addentrarsi nei meandri della campagna e scaricare il tutto da un camioncino. Probabilmente di notte. Adesso toccherà all’amministrazione smaltire i rifiuti e bonificare la zona con i soldi dei contribuenti. «È stata scaricata abusivamente una quantità enorme di materiale - ha spiegato il vicesindaco Franco Bassanini - e come Comune dovremo intervenire a smaltire questi rifiuti lasciati da qualche incivile». Fra il verde delle piante, si specchiano nelle acque del canale un divano letto, una poltrona, ma anche una televisione, cuscini, pentole, coperte e oggetti da cucina tra cui una grattugia e uno scatola pasta ancora nuovi. È come se qualcuno avesse fatto a casa un trasloco, buttando via arredi vecchi, decidendo però di riversarli in campagna al posto di recarsi in discarica. Difficile dire se si tratti di un castiglionese, ma di certo è un residente della Bassa, che conosce il territorio e che non a caso ha scelto un luogo nascosto, provenendo da Castiglione verso Lodi, lungo la provinciale, subito dopo la discesa sulla destra. Pare che nessuno abbia visto nulla. «Il problema dell’abbandono dei rifiuti è un’autentica piaga per il territorio», ha continuato Bassanini. Un fenomeno però che non riguarda solo Castiglione, ma tutto il Lodigiano. Nella Bassa le aree più colpite sono la tangenziale di Fombio e Guardamiglio, la strada bassa fra Somaglia e Casale, il cavalcavia della Mirandolina, la zona industriale di Casale. In quelle zone i soliti ignoti continuano ad abbandonare sacchi di immondizia, ma spesso anche materassi, mobili ed elettrodomestici con danni per l’ambiente e per le casse comunali o degli altri enti (come Anas nel caso della tangenziale) costretti a pulire le aree.
tratto da il cittadino di lodi
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