ecco come ci hanno conciato con le politiche attuali.....riforme..e subito al voto...!
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Il reddito medio dei contribuenti italiani sta aumentando, anche se di poco, rispetto agli anni passati. Il valore medio è di 20.690 euro, a dirlo è il Ministero dell’Economia; ma la stessa analisi rivela anche che quasi la metà dei contribuenti percepisce meno di 15.000 euro, e quindi si colloca nel primo scaglione Irpef. Il reddito medio da pensione è invece inferiore a 17.000 euro.
Sono i dati che il Mef ha appena diffuso e che si riferiscono all’anno di imposta 2015, ma che possono fornire buone indicazioni sullo stato presente delle famiglie italiane. Vediamo allora nel dettaglio quanto guadagnano le varie categorie di lavoratori.Il reddito medio è di 20.690 euro, la Lombardia la regione più ricca
Partiamo dal numero dei contribuenti: secondo i dati del Mef, hanno presentato la dichiarazione Irpef per l’anno di imposta 2015 40,8 milioni di italiani. Un numero in leggero aumento (0,13%) rispetto al 2014. Il reddito complessivo ammonta a circa 833 miliardi di euro.Dato più interessante per i contribuenti è il reddito medio: secondo le statistiche del Ministero, il valore si aggira intorno ai 20.690 euro. Una cifra, anche questa, in leggero aumento rispetto al 2014: +1,9%. Lecito, quindi, un cauto ottimismo, soprattutto in alcune regioni. È la Lombardia, in particolare, a sorridere di più: il valore medio del reddito della regione è di ben 24.520 euro.
Il 45% degli italiani non arriva ai 15.000 euro
Meno confortanti, tuttavia, sono i dati che riguardano le fasce con reddito più basso della popolazione.Se è vero che il reddito medio è in aumento, resta infatti preoccupante la differenza tra più e meno ricchi: il 45% di tutti i contribuenti, quasi la metà, si colloca nello scaglione di reddito inferiore ai 15.000 euro. In altre parole: il 45% dei contribuenti dichiara solo il 4,5% dell’Irpef totale.
E i più abbienti? Hanno un reddito superiore a 300.000 euro circa 34.000 contribuenti, lo 0,1% del totale.
Bene gli autonomi, male i contratti a tempo determinato.
Ma vediamo i dati medi per tipo di contratto lavorativo
L’analisi del Mef rivela che il reddito medio da lavoro dipendente è quasi perfettamente in linea con la media nazionale: 20.660 euro. Sono molte, però, le differenze al suo interno: i lavoratori con contratto a tempo indeterminato (nel 2015 16 milioni) hanno un reddito medio di 23.068 euro, quelli a tempo determinato solo 9.633 euro.Il reddito medio d’impresa si aggira intorno ai 20.000 euro, mentre molto meglio va ai lavoratori autonomi: in media, 38.290 euro.
I pensionati, prevedibilmente, sono tra le classi più svantaggiata: per loro solo 16.870 euro.
Dati Mef: chi deve restituire il bonus 80 euro?
Importante anche notare quanti contribuenti hanno dovuto restituire il bonus mensile di 80 euro garantito dal Governo Renzi: quasi un milione di italiani (su 12 milioni di beneficiari) sono stati costretti a restituire la somma integralmente, mentre altri 765.000 contribuenti hanno dovuto restituire comunque una parte del bonus.Perché? La colpa, se così si può chiamare, è da ricercare nel fatto che questi cittadini sono stati titolari di ulteriori redditi (oltre a quelli da lavoro) che li hanno portati a superare la soglia massima per beneficiare del bonus.
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