Crollo a Genova, oggi i primi alloggi. Presto una new town
Saranno consegnati oggi i primi
appartamenti destinati ai cittadini genovesi colpiti dal crollo del
Ponte Morandi, e rimasti di conseguenza senza casa. I primi
appartamenti, di proprietà della Regione e del Comune, sono destinati a una quindicina di famiglie, che diventeranno oltre 50 nel corso delle prossime settimane. Con l’obbiettivo, dichiarato dal Governo, di tornare ad alloggiare 311 famiglie (635 persone) entro la fine di novembre. Priorità viene data alle famiglie con bambini, anziani e disabili.
Si tratta però, secondo Il Messaggero, di una soluzione che parte dalla gestione della criticità immediata. L’abbattimento dei palazzi sottostanti il ponte crollato creerà infatti altre centinaia di senza casa, che saranno costretti a trasferirsi altrove se non ritroveranno in città un nuovo quartiere dove ricostruire la propria vita. Ecco perché si parla di un progetto di “new town”, per evitare di sradicare le vite di queste persone dalla loro città di origine.
“Innanzitutto – elenca il comunicato di Confedilizia - sarà proposta all’amministrazione comunale una convenzione per consentire a coloro che siano proprietari di abitazioni non occupate, di darle in locazione in via transitoria al Comune, a canoni agevolati, affinché quest’ultimo le possa mettere a disposizione delle famiglie sfollate. A tal fine, Confedilizia farà appello non solo agli iscritti alla sua Associazione di Genova ma anche ai soci di tutte le altre Associazioni territoriali, che in alcuni casi sono proprietari di immobili nel capoluogo ligure”.
“Inoltre – prosegue la nota - presso la Confedilizia di Genova sarà aperta una sottoscrizione – che la stessa Associazione avvierà con un versamento iniziale – finalizzata a raccogliere fondi da devolvere alle famiglie delle vittime del crollo e agli abitanti delle case evacuate. Per entrambe le iniziative saranno fornite a breve – attraverso i siti Internet di Confedilizia, i social network e con comunicazioni dirette agli associati – tutte le indicazioni operative per aderire”.
A Genova presto una new town
Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti ha fatto sapere sul proprio profilo Facebook che "entro il 20 settembre daremo altre 40 case grazie al contributo di Cassa depositi e prestiti. Entro settembre saranno ristrutturati altri 100 appartamenti i cui lavori inizieranno già in settimana. E poi ne arriveranno altri 150. Entro otto settimane al massimo ci sarà una casa per tutti. Nessuno deve restare indietro".Si tratta però, secondo Il Messaggero, di una soluzione che parte dalla gestione della criticità immediata. L’abbattimento dei palazzi sottostanti il ponte crollato creerà infatti altre centinaia di senza casa, che saranno costretti a trasferirsi altrove se non ritroveranno in città un nuovo quartiere dove ricostruire la propria vita. Ecco perché si parla di un progetto di “new town”, per evitare di sradicare le vite di queste persone dalla loro città di origine.
Genova, mezzo miliardo da Società Autostrade
Dopo le scuse di Società Autostrade, negli scorsi giorni è giunta anche l’offerta d’aiuto della concessionaria del ponte Morandi, che ha messo a disposizione un fondo da mezzo miliardo di euro, da gestire a cura del Comune di Genova, per le immediate esigenze dei cittadini rimasti senza casa. L’Ad Giovanni Castellucci ha fatto sapere che la viabilità verrà ripristinata quanto prima e che il viadotto sarà ricostruito entro 8 mesi, totalmente in acciaio.Ponte Morandi, le iniziative di Confedilizia
Anche da Confedilizia previste iniziative per mostrare vicinanza alle famiglie vittime del crollo del ponte Morandi. “ Nei prossimi giorni – fa sapere una nota - saranno attivate una serie di iniziative che avranno nella Confedilizia di Genova il punto di riferimento e che saranno contraddistinte dall’hashtag #CONFEDILIZIAPERGENOVA”.“Innanzitutto – elenca il comunicato di Confedilizia - sarà proposta all’amministrazione comunale una convenzione per consentire a coloro che siano proprietari di abitazioni non occupate, di darle in locazione in via transitoria al Comune, a canoni agevolati, affinché quest’ultimo le possa mettere a disposizione delle famiglie sfollate. A tal fine, Confedilizia farà appello non solo agli iscritti alla sua Associazione di Genova ma anche ai soci di tutte le altre Associazioni territoriali, che in alcuni casi sono proprietari di immobili nel capoluogo ligure”.
“Inoltre – prosegue la nota - presso la Confedilizia di Genova sarà aperta una sottoscrizione – che la stessa Associazione avvierà con un versamento iniziale – finalizzata a raccogliere fondi da devolvere alle famiglie delle vittime del crollo e agli abitanti delle case evacuate. Per entrambe le iniziative saranno fornite a breve – attraverso i siti Internet di Confedilizia, i social network e con comunicazioni dirette agli associati – tutte le indicazioni operative per aderire”.
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- redazione di idealista.it
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