domenica 28 aprile 2019

Assemblea del Lodigiano – Aprile 2019 PATTO DI COESIONE TERRITORIALE




Assemblea del Lodigiano – Aprile 2019
PATTO DI COESIONE TERRITORIALE


Vogliamo che il Lodigiano rimanga unito e assuma in modo coeso e democratico le decisioni più importanti e strategiche che riguardano i cittadini di oggi e le future generazioni.

La Provincia di Lodi – già da prima della sua costituzione, nel lungo percorso che ha preceduto la nuova autonomia territoriale – rappresenta per tutti i cittadini e gli amministratori del Lodigiano il riferimento e il contesto naturale per la realizzazione di questo obiettivo.

L’ente Provincia è stato messo a dura prova dai recenti interventi legislativi che ne hanno ridimensionato la struttura togliendole personale, risorse e funzioni, dal referendum costituzionale che ne prevedeva la soppressione e da chi riteneva preferibile un suo scioglimento con la confluenza nella città metropolitana.

Nell’auspicio di una progressiva restituzione di competenze e di risorse da parte dei livelli centrali della pubblica amministrazione, la Provincia di Lodi deve tornare ad essere intesa e vissuta da tutti come il perno e il luogo di elaborazione condivisa di tutte le scelte che riguardano il nostro territorio nella sua interezza.

In questa direzione noi, cittadini, amministratori, rappresentanti di enti e associazioni che operano nel territorio, ci impegniamo a lavorare insieme nei prossimi anni, assumendo gli obiettivi comuni presentati in questo Patto e dando loro priorità nel dibattito pubblico e nell’azione amministrativa.

AMBIENTE E CLIMA
La collocazione geografica nel cuore della Pianura Padana e la funzione di territorio di transito che il Lodigiano riveste per le grandi reti infrastrutturali rendono irrinunciabile e urgente un intervento coordinato ed efficace per combattere l’inquinamento e gli effetti dei cambiamenti climatici, migliorando la qualità dell’aria e la vivibilità complessiva dell’ambiente.
Nell’ambito di un impegno diffuso in questo settore, riteniamo fondamentali da un lato lo strumento dei PAES (Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile), dall’altro una forte caratterizzazione delle scelte in tema di mobilità sostenibile, di limitazione alla presenza di attività produttive con impatto inquinante e una revisione delle pratiche agricole, di stimolo a politiche di risparmio energetico e riduzione degli sprechi nel settore pubblico e privato, nonché una forte attività di controllo e monitoraggio sulle emissioni inquinanti e sullo spandimento di fanghi nel nostro territorio. La dimensione del tema, andando ben oltre il perimetro del nostro territorio, richiede che la Provincia si faccia promotrice anche di un lavoro di concertazione con la Regione e le Province limitrofe.

SANITÀ
La recente riforma dell’organizzazione territoriale dei servizi socio-sanitari, che ha visto il Lodigiano entrare a fare parte dell’ATS Città Metropolitana, richiede, dopo il primo periodo di sperimentazione, il recupero di un ruolo forte e unitario della comunità lodigiana, che non escluda la possibilità di sperimentare forme di collaborazione anche con altri territori, punti a una sempre maggiore qualità dei servizi resi ai cittadini dall’ASST di Lodi e concentri i propri sforzi in direzione di una riorganizzazione del servizio medico di prossimità, di una presa in carico complessiva delle problematiche socio-sanitarie connesse all’invecchiamento della popolazione, dell’intensificazione delle attività di screening e di prevenzione nei confronti delle patologie più gravi che interessano con maggiore incidenza i cittadini del Lodigiano.

SERVIZI ALLA PERSONA
In questo campo i Comuni della Provincia di Lodi hanno dato prova di saper convergere su forme condivise di organizzazione su scala territoriale e di erogazione in tutti i contesti locali di servizi puntuali, di qualità e omogenei, con la partecipazione di tutte le comunità del territorio al Consorzio Lodigiano per i Servizi alla Persona e ad un unico Piano di Zona.
La storia recente registra il venir meno della gestione condivisa dei servizi. Nell’ottica della coesione territoriale che questo patto intende affermare potrebbe essere opportuna la costituzione di un tavolo di consultazione e concertazione che persegua l’obiettivo di ritrovare il massimo di unità possibile in un settore così decisivo e delicato, garantendo la parità sostanziale di trattamento per tutti i cittadini del Lodigiano.

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
E’ ormai necessario dotare il territorio di uno strumento di riferimento che sappia coniugare tutte le scelte strategiche preservando il suolo, risorsa finita ed essenziale per la vita, attraverso politiche di azzeramento del consumo di nuovo terreno agricolo, rendendo effettivi da subito gli obiettivi di medio e lungo termine previsti dalla legge regionale in materia.
Va quindi riaperto in questa direzione il processo di approvazione dello strumento urbanistico provinciale (PTCP), attraverso il più ampio coinvolgimento di istituzioni e cittadini nella definizione delle sue linee strategiche e di attuazione puntuale, procedendo poi a una coerente revisione degli strumenti di pianificazione comunale (PGT), anche attraverso la sperimentazione di nuovi percorsi e criteri per una reale perequazione territoriale.

LAVORO E FORMAZIONE
La soppressione della CCIAA di Lodi chiede di ribadire una presenza visibile e di peso del Lodigiano nell’ambito della CCIAA Metropolitana, che supporti le imprese del territorio, favorendone l’inserimento in un contesto di riferimento più ampio, e accompagni l’evoluzione del sistema economico della Provincia di Lodi, promuovendo la nascita o l’arrivo nel Lodigiano di nuove iniziative nel campo della produzione e dei servizi, privilegiando quelle ad alta densità occupazionale e ad alta specializzazione del personale, ritrovando un protagonismo virtuoso dell’ente provinciale nei servizi ad esso affidati (Centro per l’Impiego).
Questo scenario richiede che nel Lodigiano si costituiscano reti dotate di strumenti unitari per il governo dell'interfaccia tra il sistema formativo e il mondo del lavoro. Un coordinamento territoriale può contribuire a riorientare l’offerta formativa provinciale sulla base dei bisogni occupazionali in divenire nel territorio, incrociandola in modo ottimale con le legittime aspirazioni dei singoli. Inoltre può favorire lo sviluppo di politiche orientative che accompagnino le persone negli snodi e nelle interruzioni dei percorsi formativi e lavorativi in tutto l'arco della loro vita, con particolare attenzione ai soggetti più fragili.
Solo un Lodigiano unito e coeso avrà la forza di guidare, progettare e selezionare - e non subire – nuovi insediamenti produttivi – da dislocare senza eccezioni sulle tante aree già urbanizzate disponibili, con le opportune previsioni di incentivi – senza cedere alla tentazione di ottenere benefici di cassa immediati su scala locale perdendo di vista gli obiettivi di respiro territoriale.

GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI SU SCALA TERRITORIALE
La dimensione territoriale “a misura d’uomo” del Lodigiano, la sua composizione che bilancia il capoluogo e le altre città con una rete di comunità più piccole, la sua storia civile e amministrativa che trova una sintesi naturale nella Provincia, favoriscono scelte virtuose di gestione associata di servizi e funzioni.
L’esempio più evidente è rappresentato in questo senso da SAL, realtà consolidata di gestione partecipata da tutti i Comuni del ciclo idrico integrato. Nella stessa direzione si pone il potenziamento della Centrale Unica di Committenza, servizio che la Provincia mette a disposizione degli enti del territorio.
Un’analoga riflessione va condotta e coordinata nell’ambito dei Trasporti pubblici locali per quanto consentito dalla loro collocazione in un ente di bacino molto più ampio del Lodigiano.
Il Lodigiano deve sapersi spingere oltre il confine di quanto già sperimentato, tornando a ragionare in modo unitario e facendo sistema anche nel campo del ciclo integrato dei rifiuti, dove l’insuccesso di Sogir non fa venire meno le potenzialità di un governo territoriale del settore (a maggior ragione in direzione dell’economia circolare), e in quello della tutela e della valorizzazione, anche a fini di fruizione turistica, del paesaggio e del territorio, del suo patrimonio artistico-culturale e delle sue tipicità. Un’idea forte in questa direzione è certamente quella della costituzione - sul modello del Parco Agricolo Sud Milano - di un Parco Agricolo e Fluviale del Lodigiano, che includendo tutti i Comuni della Provincia di Lodi contribuisca a ridefinirne e a conservarne l’identità ambientale e la fisionomia territoriale.

Copyright © 2019 Laboratorio di Impegno Civile, All rights reserved.
Il suo indirizzo è tra i destinatari di questo messaggio in quanto pubblicamente reperibile o sulla base della partecipazione a una delle iniziative già promosse dal Laboratorio di Impegno Civile o dagli Stati Generali del Lodigiano.
Email Marketing Powered by Mailchimp

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.