Assemblea del Lodigiano – Aprile 2019PATTO DI COESIONE TERRITORIALE
Vogliamo che il Lodigiano rimanga unito e assuma in modo coeso e
democratico le decisioni più importanti e strategiche che riguardano i
cittadini di oggi e le future generazioni.
La Provincia di
Lodi – già da prima della sua costituzione, nel lungo percorso che ha
preceduto la nuova autonomia territoriale – rappresenta per tutti i
cittadini e gli amministratori del Lodigiano il riferimento e il
contesto naturale per la realizzazione di questo obiettivo.
L’ente Provincia è stato messo a dura prova dai recenti interventi
legislativi che ne hanno ridimensionato la struttura togliendole
personale, risorse e funzioni, dal referendum costituzionale che ne
prevedeva la soppressione e da chi riteneva preferibile un suo
scioglimento con la confluenza nella città metropolitana.
Nell’auspicio di una progressiva restituzione di competenze e di risorse
da parte dei livelli centrali della pubblica amministrazione, la
Provincia di Lodi deve tornare ad essere intesa e vissuta da tutti come
il perno e il luogo di elaborazione condivisa di tutte le scelte che
riguardano il nostro territorio nella sua interezza.
In questa
direzione noi, cittadini, amministratori, rappresentanti di enti e
associazioni che operano nel territorio, ci impegniamo a lavorare
insieme nei prossimi anni, assumendo gli obiettivi comuni presentati in
questo Patto e dando loro priorità nel dibattito pubblico e nell’azione
amministrativa.
AMBIENTE E CLIMA La
collocazione geografica nel cuore della Pianura Padana e la funzione di
territorio di transito che il Lodigiano riveste per le grandi reti
infrastrutturali rendono irrinunciabile e urgente un intervento
coordinato ed efficace per combattere l’inquinamento e gli effetti dei
cambiamenti climatici, migliorando la qualità dell’aria e la vivibilità
complessiva dell’ambiente.
Nell’ambito di un impegno diffuso in
questo settore, riteniamo fondamentali da un lato lo strumento dei PAES
(Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile), dall’altro una forte
caratterizzazione delle scelte in tema di mobilità sostenibile, di
limitazione alla presenza di attività produttive con impatto inquinante e
una revisione delle pratiche agricole, di stimolo a politiche di
risparmio energetico e riduzione degli sprechi nel settore pubblico e
privato, nonché una forte attività di controllo e monitoraggio sulle
emissioni inquinanti e sullo spandimento di fanghi nel nostro
territorio. La dimensione del tema, andando ben oltre il perimetro del
nostro territorio, richiede che la Provincia si faccia promotrice anche
di un lavoro di concertazione con la Regione e le Province limitrofe.
SANITÀ
La recente riforma dell’organizzazione territoriale dei servizi
socio-sanitari, che ha visto il Lodigiano entrare a fare parte dell’ATS
Città Metropolitana, richiede, dopo il primo periodo di sperimentazione,
il recupero di un ruolo forte e unitario della comunità lodigiana, che
non escluda la possibilità di sperimentare forme di collaborazione anche
con altri territori, punti a una sempre maggiore qualità dei servizi
resi ai cittadini dall’ASST di Lodi e concentri i propri sforzi in
direzione di una riorganizzazione del servizio medico di prossimità, di
una presa in carico complessiva delle problematiche socio-sanitarie
connesse all’invecchiamento della popolazione, dell’intensificazione
delle attività di screening e di prevenzione nei confronti delle
patologie più gravi che interessano con maggiore incidenza i cittadini
del Lodigiano.
SERVIZI ALLA PERSONA In
questo campo i Comuni della Provincia di Lodi hanno dato prova di saper
convergere su forme condivise di organizzazione su scala territoriale e
di erogazione in tutti i contesti locali di servizi puntuali, di qualità
e omogenei, con la partecipazione di tutte le comunità del territorio
al Consorzio Lodigiano per i Servizi alla Persona e ad un unico Piano di
Zona.
La storia recente registra il venir meno della gestione
condivisa dei servizi. Nell’ottica della coesione territoriale che
questo patto intende affermare potrebbe essere opportuna la costituzione
di un tavolo di consultazione e concertazione che persegua l’obiettivo
di ritrovare il massimo di unità possibile in un settore così decisivo e
delicato, garantendo la parità sostanziale di trattamento per tutti i
cittadini del Lodigiano.
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
E’ ormai necessario dotare il territorio di uno strumento di
riferimento che sappia coniugare tutte le scelte strategiche preservando
il suolo, risorsa finita ed essenziale per la vita, attraverso
politiche di azzeramento del consumo di nuovo terreno agricolo, rendendo
effettivi da subito gli obiettivi di medio e lungo termine previsti
dalla legge regionale in materia.
Va quindi riaperto in questa
direzione il processo di approvazione dello strumento urbanistico
provinciale (PTCP), attraverso il più ampio coinvolgimento di
istituzioni e cittadini nella definizione delle sue linee strategiche e
di attuazione puntuale, procedendo poi a una coerente revisione degli
strumenti di pianificazione comunale (PGT), anche attraverso la
sperimentazione di nuovi percorsi e criteri per una reale perequazione
territoriale.
LAVORO E FORMAZIONE La
soppressione della CCIAA di Lodi chiede di ribadire una presenza
visibile e di peso del Lodigiano nell’ambito della CCIAA Metropolitana,
che supporti le imprese del territorio, favorendone l’inserimento in un
contesto di riferimento più ampio, e accompagni l’evoluzione del sistema
economico della Provincia di Lodi, promuovendo la nascita o l’arrivo
nel Lodigiano di nuove iniziative nel campo della produzione e dei
servizi, privilegiando quelle ad alta densità occupazionale e ad alta
specializzazione del personale, ritrovando un protagonismo virtuoso
dell’ente provinciale nei servizi ad esso affidati (Centro per
l’Impiego).
Questo scenario richiede che nel Lodigiano si
costituiscano reti dotate di strumenti unitari per il governo
dell'interfaccia tra il sistema formativo e il mondo del lavoro. Un
coordinamento territoriale può contribuire a riorientare l’offerta
formativa provinciale sulla base dei bisogni occupazionali in divenire
nel territorio, incrociandola in modo ottimale con le legittime
aspirazioni dei singoli. Inoltre può favorire lo sviluppo di politiche
orientative che accompagnino le persone negli snodi e nelle interruzioni
dei percorsi formativi e lavorativi in tutto l'arco della loro vita,
con particolare attenzione ai soggetti più fragili.
Solo un
Lodigiano unito e coeso avrà la forza di guidare, progettare e
selezionare - e non subire – nuovi insediamenti produttivi – da
dislocare senza eccezioni sulle tante aree già urbanizzate disponibili,
con le opportune previsioni di incentivi – senza cedere alla tentazione
di ottenere benefici di cassa immediati su scala locale perdendo di
vista gli obiettivi di respiro territoriale.
GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI SU SCALA TERRITORIALE
La dimensione territoriale “a misura d’uomo” del Lodigiano, la sua
composizione che bilancia il capoluogo e le altre città con una rete di
comunità più piccole, la sua storia civile e amministrativa che trova
una sintesi naturale nella Provincia, favoriscono scelte virtuose di
gestione associata di servizi e funzioni.
L’esempio più evidente è
rappresentato in questo senso da SAL, realtà consolidata di gestione
partecipata da tutti i Comuni del ciclo idrico integrato. Nella stessa
direzione si pone il potenziamento della Centrale Unica di Committenza,
servizio che la Provincia mette a disposizione degli enti del
territorio.
Un’analoga riflessione va condotta e coordinata
nell’ambito dei Trasporti pubblici locali per quanto consentito dalla
loro collocazione in un ente di bacino molto più ampio del Lodigiano.
Il Lodigiano deve sapersi spingere oltre il confine di quanto già
sperimentato, tornando a ragionare in modo unitario e facendo sistema
anche nel campo del ciclo integrato dei rifiuti, dove l’insuccesso di
Sogir non fa venire meno le potenzialità di un governo territoriale del
settore (a maggior ragione in direzione dell’economia circolare), e in
quello della tutela e della valorizzazione, anche a fini di fruizione
turistica, del paesaggio e del territorio, del suo patrimonio
artistico-culturale e delle sue tipicità. Un’idea forte in questa
direzione è certamente quella della costituzione - sul modello del Parco
Agricolo Sud Milano - di un Parco Agricolo e Fluviale del Lodigiano,
che includendo tutti i Comuni della Provincia di Lodi contribuisca a
ridefinirne e a conservarne l’identità ambientale e la fisionomia
territoriale.
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