Imu, aumenti più forti per chi vive soloPiù di 600 euro di salasso per le tasse sulla seconda casa(22 dicembre 2011)
Una tegola piuttosto pesante sulla testa dei lodigiani. È l’Imu, la nuova imposta sugli immobili introdotta dal decreto “salva Italia” del governo Monti, un “balzello” che per qualcuno - a seconda del reddito - si trasformerà in un salasso di oltre seicento euro. Il servizio politiche territoriali della Uil ha stilato una ricerca per analizzare gli effetti dell’introduzione dell’Imu in tutti i capoluoghi, basandosi sulla media delle rendite catastali A/2 e A/3 rapportate a un’abitazione di 5 locali in una zona semi centrale.
Per quanto riguarda la prima casa, in città ad avere la peggio sono i lodigiani senza figli a carico, che vedranno la loro spesa arrivare 151,84 euro all’anno. Nel caso in cui ci sia solo un figlio in famiglia la cifra scende a 101,84, con due figli arriva a 51,84 per toccare 1 euro e 84 centesimi con tre figli. L’imposta si azzera se la famiglia è numerosa e i figli sono quattro.
Per coloro che possiedono un secondo tetto sulla testa, invece, tutto cambia a seconda dei parametri presi in considerazione.
Per stilare una media, la Uil ha tenuto conto di un nucleo composta da mamma, papà e due figli, mentre per calcolare l’Irpef ha tenuto conto di un reddito fisso da lavoratore dipendente o pensionato pari a 23mila euro, oltre alle aliquote regionali e comunali deliberate in città per il 2011. Se quest’anno le tasse sulla casa pesavano per un totale di 528,41 euro, l’anno prossimo si passerà a 668,50 euro, il 26,51 per cento in più. Il lavoratore autonomo con un reddito di 90mila euro - e allo stesso modo un lavoratore dipendente che percepisce la stessa cifra - passerà da 609,41 euro a 668,50, il 9,70 per cento in più.
Per il sindacato nazionale, il provvedimento pesa ancora una volta sulle tasche dei “soliti noti”, lavoratori e pensionati.
Il segretario provinciale della Uil, Santo Bolognesi, nelle scorse settimane ha espresso un parere negativo nei confronti della manovra e ha partecipato ai presidi di piazza sotto la prefettura insieme ai colleghi Domenico Campagnoli, segretario provinciale della Cgil, e Mario Uccellini, segretario provinciale della Cisl.
«Questa ricerca sull’Imu è stata pubblicata da poco - afferma Bolognesi -, è chiaro che sarebbe stato meglio fare una patrimoniale vera da abbinare a una seria lotta all’evasione fiscale. È più facile colpire chi ha la casa, l’87 per cento degli italiani è proprietario di un’abitazione. Se all’Imu si aggiunge tutto il resto, i rincari dell’energia elettrica e delle accise sulla benzina per esempio, la ricaduta più forte è sui lavoratori e sui pensionati. La Cgia di Mestre - aggiunge Bolognesi - ha stimato che gli aumenti a carico delle famiglie ammontano a 1.200 euro all’anno, una cifra che si deve sommare alla manovra precedente. Il governo spagnolo ha privilegiato i tagli strutturali, noi l’aumento delle tasse».
Greta Boni TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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