venerdì 12 ottobre 2012
PROVINCIA DI LODI: Decreto Monti, il Tar boccia le richieste della Provincia
Il Tar non vuole sentire ragioni. Nella giornata di ieri è arrivato il tanto atteso giudizio che respinge le richieste della Provincia di Lodi. San Cristoforo, infatti, si era rivolto al Tribunale amministrativo regionale per chiedere la sospensione del decreto Monti che prevede il riordino delle Province. In base al nuovo “disegno”, Lodi dovrà essere accorpata a Cremona.Il presidente di via Fanfulla, il leghista Pietro Foroni, in queste settimane non si era fatto di certo delle illusioni. Ma in tanti incrociavano comunque le dita, nella speranza di portare a casa una vittoria. «Una sentenza che non dice nulla e sembra essere più di richiamo politico - afferma il numero uno di San Cristoforo -. Una decisione non condivisibile che si basa unicamente su concetti tecnici d’immediata lesività e d’impossibilità della richiesta di sospensione, giustificando così il respingimento senza aggiungere ulteriori motivazioni. Sembra una decisione che finge di decidere per non decidere nulla, non entra in alcun modo nell’esame della questione affermando “paradossalmente” che allo stato non vi è un atto amministrativo immediatamente lesivo in ordine alla sussistenza della Provincia di Lodi, come se la delibera del governo non esistesse». A questo punto è probabile che il presidente non si fermi ma, anzi, decida di fare appello. «È prevalsa una valutazione politica anziché giuridica. Ce lo aspettavamo ma andiamo avanti a difesa non della Provincia in sè ma di tutti quei servizi che i cittadini lodigiani perderanno se non dovesse più esserci la Provincia stessa. Nei prossimi giorni ragioneremo in ordine all’appello in Consiglio di Stato avverso la decisione».Nel frattempo, ieri il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intervenuto per ricordare di procedere “spediti” con il riordino delle Province, un invito accolto dall’Upi, l’Unione delle Province italiane. «Apprezziamo il sostegno del presidente Napolitano a completare il positivo percorso di riordino delle Province - commenta il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione -. Le parole del presidente ci incoraggiano a proseguire con determinazione lungo un percorso certamente difficile, ma che va completato entro la fine dell’anno». E aggiunge: «Vogliamo ringraziare il presidente anche per il richiamo forte ai principi fondamentali della Carta Costituzionale e in particolare all’articolo 5 , secondo cui la Repubblica riconosce e promuove le autonomie locali. Principio che deve essere base fondante di ogni percorso di riforma delle istituzioni locali».G. B. TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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