Provincia:
Lodi
Estensione:
78.309 ha (dato CRCS, 2012)
Numero di Comuni:
61 (ISTAT 2011)
Abitanti:
229.085 (anno 2011)
Densità demografica:
292,54 ab/kmq
Caratteri fisici e morfologici:
Tre corsi d’acqua racchiudono il territorio:
il fiume Adda, ad est, affluisce nel Po che segna il limite sud; il Lambro scorre
ad ovest e sfocia anch’esso nel Po. L’80% della superficie è coperta da suoli
agricoli. In questo contesto la Regione Lombardia ha istituito il Parco Adda
Sud: 230 kmq di superficie quasi interamente coltivata, con zone boschive,
insediamenti a carattere ricreativo e didattico e, nel territorio del Comune
di Lodi, il progetto della grande “Foresta di Pianura”. Di rilievo, inoltre,
la riserva naturale delle Monticchie, un’oasi curata dal WWF. Dal punto
di vista infrastrutturale la Provincia è una direttrice radiale del sistema urbano
milanese costituita da un fascio di direttrici nord-ovest, sud-est, (A1, TAV,
Via Emilia, Ferrovia Mi-Bo), incrociate dalle direttrici est-ovest delle corone
metropolitane.
Tasso di urbanizzazione:
7,5 mq/ab anno (dato CRCS, 2012)
PTCP vigente:
Redatto ai sensi della L.R. 1/2000; Approvato con delibera di
Consiglio Provinciale n. 30 del 18 luglio 2005; Vigente dall’8 febbraio 2006, (dati
Provincia di Lodi)
Incarico di redazione:
Politecnico di Milano - M.C. Treu - DGP n. 100/2002
Adeguamento alla L.R. 12/2005:
Avvio procedimento con DCP n. 23 del
18.7.2006; incarico gruppo lavoro interno con consulenze - DGP 162/2007; Assetto
organizzativo con DD 614/2008; Adozione con DCP n. 8 del 6.4.2009, (dati
Provincia di Lodi)
Comuni con PGT approvato:
58% (dati provinciali al 31 maggio 2012)
Link PTCP:
http://cartografia.provincia.lodi.it/index.php/i-progetti/ptcp
Il Lodigiano è territorio complesso e conteso da
una pluralità di usi e funzioni, spesso antagonisti
e in contrasto fra loro, che generano fattori
di conflitto, disequilibrio e insostenibilità, da
conciliare con risorse sempre più ridotte.
I dati che fotografano il territorio, da leggere
con criticità e da interpretare a servizio
di un progetto di sviluppo condiviso, sono
caratterizzati da: un indice relativo a
infrastrutture e reti pari al doppio del parametro
dell’ottimalità (194,14% Istituto Tagliacarne
2004), da una percentuale di “superficie
naturale” variabile dall’83 all’87% dell’estensione
territoriale e un consumo di suolo, dal 1999 al
2007, pari a 7,5 mq /ab anno, con l’urbanizzazione
giornaliera di 4.553 mq, pari a circa 1,1 volte
piazza del Duomo di Lodi (CRCS – Centro di
Ricerca sui Consumi di Suolo).
Come si inseriscono in questo contesto gli
strumenti di governo e i procedimenti di
trasformazione? La risposta è in linea con
quanto rassegna la storia urbanistica italiana:
gli strumenti di pianificazione difficoltosamente
e sporadicamente sono la risposta e il quadro
nel quale si declinano e trovano concretezza
le visioni di sviluppo delle comunità locali.
La dimensione straordinaria, in variante
e in deroga, unitamente alla “progettualità
esogena” (Leggi obiettivo e grandi progetti
infrastrutturali) hanno minato e tarlato il
“sistema delle regole” di piano e il paesaggio
identitario.
In merito, è rilevante segnalare che il 20%
del consumo di suolo registrato tra il 1999 e
il 2007, circa 265 ha, è stato fagocitato dalla
infrastrutturazione TAV (CRCS 2011).
Recentemente, la relazione paesaggio e usi
del suolo ha trovato nuovi “motori di novità
e di potenziale disequilibrio” nell’evoluzione
degli usi del suolo agricolo, verso pratiche e
“filiere” integrative del reddito, funzionali alla
produzione di energia da fonti rinnovabili,
agevolate e incentivate. Questo ha modificato
l’immagine e la natura del paesaggio rurale,
intensificando la tendenza verso la monocoltura,
la banalizzazione e l’artificializzazione del
paesaggio.
La volontà della Provincia di Lodi è stata, ed è,
quella di attivare proposte di programmazione
e sviluppo in una visione territoriale
condivisa che recuperi, e metta a sistema,
gli elementi vocazionali e identitari del
territorio, attraverso progetti d’ambito, anche
perequabili territorialmente. Coerentemente,
la Provincia, come ente capofila di un articolato
sistema di partenariato, ha attivato un
PIA – Progetto Integrato d’Area “Lodigiano
per Expo: terra buona e percorsi di fiume”
e Azioni emblematiche, attuative di Bando
di finanziamento Cariplo. Tali iniziative
possono innervare di forza e vigore nuovi
gli strumenti di governo del territorio e
promuovere la cooperazione e la collaborazione
interistituzionale, secondo i princip
î
di
adeguatezza, sussidiarietà e partecipazione.
L’obiettivo è quello di declinare e di perseguire
la sostenibilità del territorio, anche per le
generazioni future, ponendo al centro salute,
vivibilità e paesaggio. Lavorare, quindi,
per una riforma istituzionale che non svuoti di
ruolo e di significato l’ente intermedio e per una
riforma fiscale che consenta una reale gestione
delle risorse economiche e finanziarie.
Operare nella consapevolezza che la qualità
progettuale e gli elementi risarcitori delle
comunità locali debbano essere urgentemente
attivati per garantire la sostenibilità sociale,
fortemente compromessa dalle trasformazioni
d’uso del suolo.
Barbara Fugazza
Responsabile dell'Unità Operativa Sviluppo
Urbanistico e conservazione dei beni paesaggistici
e architettonici. Provincia di Lodi
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