Elezioni politiche 2018, come funzionano i permessi elettorali
A meno di 2 settimane dalle Elezioni politiche 2018 oggi ci occupiamo delle persone che partecipano alle operazioni elettorali e che per parteciparvi hanno diritto ai permessi elettorali. Vediamo nel dettaglio come funzionano.
A chi spettano i permessi elettorali
Tutti i lavoratori dipendenti possono beneficiare dei permessi elettorali se sono nominati:- presidente di seggio;
- vicepresidente di seggio;
- segretario di seggio;
- scrutatore di seggio;
- rappresentante di lista;
- rappresentante di gruppo di partiti;
- rappresentante di comitati promotori di referendum.
Ricordiamo che i permessi retribuiti spettano anche ai componenti degli uffici centrali elettorali (nei Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti).
Come funzionano i permessi elettorali?
Durante i giorni delle operazioni elettorali, che sono considerati come giorni lavorativi, i lavoratori sono retribuiti. Se coincidono con una giornata festiva o non lavorativa, viene compensata con quote giornaliere da aggiungersi alla retribuzione normale, in alternativa può essere recuperata con un giorno di riposo.Come si richiedono i permessi elettorali?
I lavoratori che vogliono usufruire dei permessi elettorali dovranno inviare una comunicazione preventiva al proprio datore di lavoro e presentare:- il certificato di chiamata inviato dal competente ufficio elettorale, prima delle operazioni elettorali,
- la copia di questo certificato firmata dal presidente di seggio, con l’indicazione delle giornate di effettiva presenza al seggio e l’orario di inizio e chiusura delle operazioni, dopo le operazioni elettorali.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.