vi allego il verbale della commissione congiunta prelminare rispetto l'approvazione definitiva avvenuta oggi.
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Commissione congiunta 4° Commissione (Politiche delle Risorse Ambientali, Parchi, Tutela dei fiumi), 6° Commissione (Sport, Agricoltura, Caccia e Pesca, Sicurezza e Protezione Civile, Politiche giovanili), 2° (Pianificazione Territoriale e Urbanistica, Viabilità, Trasporti, Valorizzazione dei Beni Culturali).
VERBALE SEDUTA DEL GIORNO 23/02/2011
Addì 23 del mese di Febbraio 2011 alle ore 15.30 in prima convocazione e alle 16.30 in seconda convocazione si sono riunite in seduta congiunta presso la Sala Ex Chiesetta della Provincia di Lodi la 4° Commissione (Politiche delle Risorse Ambientali, Parchi, Tutela dei fiumi), la 6° Commissione (Sport, Agricoltura, Caccia e Pesca, Sicurezza e Protezione Civile, Politiche giovanili), la 2° (Pianificazione Territoriale e Urbanistica, Viabilità, Trasporti, Valorizzazione dei Beni Culturali), al fine di discutere il seguente ordine del giorno:
1. Adozione P.I.F. (Piano di Indirizzo Forestale) della Provincia di Lodi
Sono presenti:
QUARTA COMMISSIONE:
Ferrari Alfredo | Presidente IV Commissione – Lega Nord | SI | |
Passerini Giuseppe Arensi Emanuele delega Monti Domenico Buonsante Nicola Rocca Mario delega Bassi Giorgio Canova Luca Fusarpoli Margherita Acquistapace Giulia delega Bagnaschi Antonio Romaniello Vincenzo delega Ferrante Claudio Arcaini Giacomo delega Bonazzi Antonella Tiziana | Lega Nord Vice Presidente IV Commissione – PDL PDL Insieme per il Lodigiano SDI PD PD Lista Civica “Felissari Presidente” Italia dei Valori U.d.c. | SI SI SI SI | NO NO NO NO NO |
SESTA COMMISSIONE:
Monti Domenico | Presidente VI Commissione - PDL | SI | |
Arensi Emanuele Delega Monti Domenici Ferrari Alfredo Fornaroli Arianna Delega Giuseppe Passerini Rocca Mario delega Cerri Enrico Canova Luca Santantonio Fabrizio Acquistapace Giulia delega UGGERI Stefano Romaniello Vincenzo Arcaini Giacomo delega Cipolla Giuseppe | PDL Lega Nord Vice Presidente IV Commissione – Lega Nord Insieme per il Lodigiano PD PD Lista Civica “Felissari Presidente” Italia dei Valori U.d.c. | SI SI SI SI SI | NO NO NO NO |
SECONDA COMMISSIONE:
Cutti Davide | Presidente II° Commissione – PDL | SI | |
Bossi Livio Ferrari Alfredo Fornaroli Arianna Delega Giuseppe Passerini Rocca Mario delega Dragoni Barbara Concordati Gianfranco Santantonio Fabrizio Acquistapace Giulia Romaniello Vincenzo Arcaini Giacomo delega Lombardi Alessandro | PDL Lega Nord Lega Nord Vice Presidente II° Commissione – Insieme per il Lodigiano PD PD Lista Civica “Felissari Presidente” Italia dei Valori U.d.c. | SI SI SI SI SI | NO NO NO NO |
Altri presenti:
Assessori | Matteo Boneschi - Assessore all’Agricoltura, Sport, Caccia e pesca, Sicurezza e protezione civile, Politiche giovanili. Elena Maiocchi – Assessore all’Ambiente, Parchi, Tutela dei fiumi, Pari opportunità |
Altri: | Alberto Tenconi – Dirigente del Dipartimento Agricoltura ed Ambiente Rurale Stefano Rancati – Funzionario del Dipartimento Agricoltura ed Ambiente Rurale Andrea Vanelli – Segreteria Dipartimento Agricoltura ed Ambiente Rurale |
Il Presidente Ferrari, preso atto che in prima convocazione non si è raggiunto il numero legale, alle ore 16.45 accerta nuovamente la presenza del numero legale, tenendo conto di quanto disposto dal regolamento vigente, (in seconda convocazione la seduta è valida solo se sono presenti 1/3 dei voti rappresentanti in Consiglio e comunque devono essere presenti almeno 1/3 dei commissari.
Constatato che c’è il numero legale, da inizio ai lavori.
Il Presidente Ferrari apre e presiede la seduta, ringrazia gli intervenuti, a nome dei presidenti della Commissione II° e VI, introduce l’argomento all’ordine del giorno.
Il Piano di indirizzo forestale è stata stato presentato, preliminarmente, negli obiettivi che si intende prefiggere. La Pianificazione Forestale costituisce un elemento essenziale della pianificazione territoriale della Provincia di Lodi, con scelte che ricadranno sia sull’ambiente che sull’agricoltura del Lodigiano. Il PIF è anche uno strumento di indirizzo e di supporto dei singoli comuni, per esempio per la redazione dei regolamenti di governo del territorio o del verde.
Il nuovo piano di indirizzo forestale, costituisce poi uno strumento attuativo del PTCP provinciale. Le norme contenute nel PIF ci permetteranno di valutare attentamente le scelte di gestione del territorio.
Il piano di indirizzo forestale si pone diversi obiettivi quali:
- Potenziamento delle aree boschive;
- Incremento delle biodiversità - Valutazione della funzione faunistica;
- Valorizzazione delle aree verdi quali funzione turistico –ricreativa;
- Promozione cinture verdi periurbane;
- Promozione delle Amministrazioni Locali con la redazione dei Piani del Verde;
In sintesi Il nuovo piano permetterà di salvaguardare attentamente il territorio provinciale e l’uso del suolo, le scelte in esso contenute saranno di volta in volta di supporto all’attività delle amministrazioni locali. La provincia dovrà necessariamente farsi carica, attraverso forme di sensibilizzazione sul territorio provinciale, del coinvolgimento dei sindaci per lo sviluppo di una cultura della biodiversità attraverso il potenziamento delle aree verdi e boschive.
Prende Parola L’Assessore Boneschi, ringrazia il presidente Ferrari per l’intervento, per un ottimizzazione dei tempi, richiede ai funzionari provinciali, di ricordare i punti salienti del piano e gli aspetti di novità rispetto a quanto già presentato.
Il Dott. Tenconi distribuisce a tutti i consiglieri un pubblicazione divulgativa realizzata dal Dipartimento Agricoltura sui Boschi e Sistemi Verdi della Provincia di Lodi.
Prende Parola Il Dott. Stefano Rancati per ricordare i punti salienti del Nuovo Piano di indirizzo Forestale.
Il piano di indirizzo forestale, non è un nuovo piano, ma bensì un revisione del piano di indirizzo forestale del 2003. L’esigenza di una revisione deriva dall’entrata in vigore di una nuova normativa regionale, e in particolare da un principio di raccordo necessario e obbligatorio, tra la pianificazione forestale e la pianificazione territoriale.
La nuova norma regionale attribuisce un forte valore al PIF, tant’è che gli strumenti urbanistici comunali recepiscono i contenuti dei piani di indirizzo e dei piani di assestamento forestale.
Il piano inoltre, è stato integrato da un rapporto ambientale che scaturisce dalla Procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e da una proposta di regolamento tipo per il verde pubblico e privato. In corso d’opera è stato realizzato inoltre uno studio di incidenza, riguardante la valutazione del l’impatto del PIF sui siti di Rete Natura 2000 (SIC –ZPS).
La necessità di completare questa parte di valutazione che scorre di fatto parallela con la pianificazione vera e propria è la causa che in qualche misura ha richiesto più tempo all’amministrazione per arrivare alla fase di adozione.
Il documento finale, terminato l’iter previsto dalla procedura di VAS, avrà una validità decennale con la possibilità da parte dell’Amministrazione di estenderlo di ulteriori cinque anni.
In ordine agli obiettivi del piano, essi sono ispirati da un generale intento di tutela del patrimonio arboreo esistente, da un esigenza di accrescimento della presenza boschiva in ambito provinciale, una ricognizione delle risorse presenti al fine di dotare questa presenza arborea di strumenti di tutela (perciò che concerne le aree classificate a bosco) e di individuare quali sono gli strumenti per aggiungere gli obbiettivi di salvaguardia della presenza boschiva ed da una promozione di un ‘economia basata sulla valorizzazione del Bosco e di correlazione del Bosco con le attività Didattico –ricreative –turistiche.
Il documento sarà un punto di riferimento, per creare condizioni di omogeneità, sull’intero territorio provinciale, nella tutela non tanto delle aree classificate a bosco ma per quanto riguarda le condizioni di quel paesaggio rurale e ambientale (filari e siepi).
Il documento costituisce di fatto anche uno strumento di suggerimento di indirizzo, per le singole amministrazioni locali, affinché le stesse possano, adottare nei propri documenti di governo del territorio o del verde, forme di tutela del paesaggio (quali i filari le siepi), in ossequio a quanto previsto dalla normativa regionale in materia di alberi monumentali e di bosco.
Interviene il Consigliere Ferrar i– richiede informazioni nel merito del principio della compensazione ambientale preventiva.
Il Dott. Rancati comunica a tutti i consiglieri che si tratta di un disegno di legge e comunque di sistema di compensazione della perdita di un determinato valore ambientale, tale principio è già esistente in altri stati Europei.
Il meccanismo parte dal fatto che la cementificazione (sviluppo urbanistico) del territorio determina un danno ambientale di tipo collettivo. Sulla base di questo principio il disegno di legge prevede che venga innescato un meccanismo tale, da sancire che tutti coloro che si rendano responsabili della diminuzione del valore ambientale, dovuto a cementificazione del territorio, siano tenuti ad offrire forme di compensazione, ossia ad andare a riqualificare altre aree del territorio, secondo parametri che dovrebbero restare in ranger del 3-5%.
Tale proposta creerebbe quelle condizioni di imboschimento del territorio di massa, che oggi come oggi sono punti di carenza di realtà provinciali come Lodigiano.
Il Consigliere Monti solleva qualche perplessità circa l’argomento, indicando come non sia facile per un amministrazione imporre ad un privato di eseguire queste forme di compensazione.
Il Dott. Tenconi - ribadisce che il piano di indirizzo forestale, è un piano di settore del piano territoriale di coordinamento Provinciale, all’interno del PIF, le disposizioni esposte sono state inserite come proposte, in modo tale che il PTCP le possa recepire, e le stesse possano essere norme di indirizzo per i piani di governo del territorio delle singole amministrazioni comunali. In questo modo si cerca di indurre i comuni ad inserire nei propri piani queste norme, in un ottica di tutela del territorio agricolo e del paesaggio, in modo tale da perseguire gli obiettivi stessi della normativa forestale e gli obiettivi di indirizzo del PIF.
Il Consigliere Bossi – Richiede informazioni sul procedimento di approvazione del PIF sottolinea l’esigenza, alla luce degli impatti che potrebbe avere sulle scelte future del territorio, di sottoporre lo stesso a momenti di confronto.
Il Dott. Rancati comunica che il fatto stesso che il PIF sia soggetto a procedura di VAS comporta, che lo stesso sia sottoposto a momenti di confronto con le singole realtà del territorio (Enti territorialmente interessati, Enti competenti in materia ambientale).
Ribadisce che il piano è ancora in una fase di adozione quindi potrebbero arrivare ancora osservazioni e proposte sul documento.
A margine del procedimento della VAS, ci sono stati momenti di confronto con le singole organizzazioni agricole.
Interviene Il Consigliere Luca Canova
Le scelte adottate con il nuovo PIF indicano la chiara volontà di puntare su una continuità con quanto fatto in passato, stringendo di fatto gli obiettivi, in modo da razionalizzare le risorse a disposizione.
Per raggiungere i risultati auspicati, ritengo che oggi sia indispensabile puntare sull’aspetto normativo, attraverso una responsabilizzazione dei soggetti , che dovranno assumere le scelte che necessariamente avranno ricadute sulla pianificazione del territorio.
In merito al principio della compensazione occorre fare alcune considerazioni:
Innanzitutto il meccanismo della compensazione dovrebbe tener conto, di due fattori:
- La quantificazione del Danno Ambientale;
- La diversificazione Ambientale del territorio provinciale;
Questi due parametri costituiscono un punto di partenza per ragionare sul meccanismo della compensazione. La compensazione dovrebbe quindi, in ragione di un interesse pubblico di tutela del patrimonio ambientale, essere ridistribuita sul territorio provinciale sulla base della diversificazione ambientale.
Interviene il Consigliere CUTTI DAVIDE - ritiene che il principio della compensazione abbia una sua validità, ma deve necessari amante tener conto del contesto dove viene applicato.
Il concetto varia a seconda dell’area in cui viene applicato (in zona alpi – caratterizzata da un forte presenza boschiva avrebbe sicuramente un valore diverso rispetto all’applicazione in un territorio di pianura caratterizzato da una forte tradizione agricola).
Esistono poi dal punto di vista urbanistico già previsioni, che fronte di x metri quadrati cementificati - vengono ceduti al Comune x metri quadrati per aree standard ( ad uso svariato per la collettività, spazi pubblici o aree verdi, piantumazione).
Il territorio provinciale è caratterizzato da un intenso uso agricolo, quindi sarebbe sicuramente più utile ragionare sugli indici urbanistici legati alle aree standard, cercando di inserire un quid per potenziare la piantumazione, utilizzando un parametro che non vada ad intaccare quelle aree caratterizzate da un uso agricolo, in ragione del fatto che ad oggi la piantumazione non è un attività remunerativa.
Interviene il Consigliere Ferrari che richiede di ponderare attentamente le scelte, anche in ragione del forte consumo del suolo avuto in questi anni. Ribadisce che il principio della compensazione è solo una proposta di legge e sarà sicuramente oggetto di altre valutazioni.
Interviene il Consigliere Canova: ritiene che la problematica sia fortemente sentita e debba necessariamente tener conto di diversi parametri, non solo di carattere urbanistico ma anche di carattere ambientale. Ricorda a tutti i consiglieri che non necessariamente la riforestazione debba essere fatta attraverso l’introduzione di colture (tipo bosco) ma bensì esistono altre forme di colture, sicuramente più idonee ad il nostro territorio di pianura quali: (i prati stabili caratterizzati da un alto valore ambientale ).
Il Presidente Ferrari chiede se ci sono domande o altri interventi.
Preso atto che non ci sono altri interventi, il Presidente Ferrari alle 18,15 ringrazia e dichiara chiusa la seduta.
Il Verbalizzante
Andrea Vanelli
I Presidenti della
4^ Commissione 6^ Commissione 2^ Commissione
Ferrari Alfredo Monti Domenico Cutti Davide Secondo
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