Attraverso Italia 90 la mafia riciclava il denaro “sporco” nel Lodigiano. Almeno dieci milioni di euro, finiti negli anni sui conti della società siciliana che dal 2000 in avanti si è aggiudicata (anche attraverso minacce e intimidazioni) decine di gare d’appalto per la raccolta di rifiuti in provincia di Lodi, Cremona, in Emilia e in Liguria. È quanto risulta dall’indagine delle questure di Lodi e Palermo che ha portato al sequestro di beni per 22 milioni di euro.
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