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casale È il giorno della verità per la vicenda Elcon: comincia questa mattina alle 10 a Milano, nella sede della Regione in piazza Città di Lombardia, la conferenza di servizi per analizzare il progetto di insediamento a Casale, su una parte di area della Lever oggi dismessa, di un impianto di trattamento di rifiuti liquidi proposto dalla società israeliana Elcon.La conferenza di servizi è il tavolo tecnico di confronto a cui sono invitati la società proponente, gli enti territoriali competenti, Comune, Provincia e Regione, gli organismi tecnici come Asl o Arpa e tutti gli altri soggetti privati o pubblici che siano portatori d’interessi nei confronti del progetto stesso. Al tavolo non è stato invitato il comitato di cittadini Casale Respira che, dopo la denuncia de “il Cittadino” sulla reale natura dell’impianto, da sei mesi contrasta l’insediamento e che finora è stato l’unico soggetto a presentare delle osservazioni al progetto durante la procedura amministrativa. Il Comune di Casale ha però accolto nella propria delegazione alcuni tecnici del comitato, che così saranno presenti all’incontro con facoltà anche di parola. Dopo le iniziali titubanze e le polemiche conseguenti, l’amministrazione di Casale a luglio ha sciolto ogni riserva e ora si schiera fianco a fianco con il comitato, valutando l’impianto come un inceneritore a tutti gli effetti e per questo motivo proponendo un parere negativo all’insediamento. Anche la Provincia si schiera contro l’impianto, ma i tecnici provinciali sono stati fino a ieri più cauti e potrebbero aver scelto una strada diversa per motivare i propri “no”.L’impianto tratterà acque reflue provenienti dall’industria chimica e farmaceutica con una tecnologia che prevede anche una fase di termodistruzione di residui della lavorazione: per i tecnici del comitato un inceneritore, appunto. Le diverse strategie si sveleranno probabilmente già oggi durante il primo incontro, che in ogni caso non sarà risolutivo, a meno di clamorosi colpi di scena. Il risultato della conferenza di servizi, che potrebbe durare anche qualche mese, sarà fondamentale però per il proseguimento della vicenda, perché un eventuale parere favorevole incassato al tavolo tecnico difficilmente potrebbe essere contestato dal territorio sulla base di altre valutazioni. «Il comitato è arrivato fin dove poteva, ma in conferenza di servizi la parola va ai nostri amministratori che hanno la responsabilità di opporsi all’impianto in modo efficace», ha spiegato venerdì scorso durante l’ultima assemblea pubblica il presidente del comitato Simone Peviani.E proprio per far sentire la contrarietà della gente di Casale, sotto la sede della Regione è prevista una chiassosa ma pacifica manifestazione del comitato Casale Respira. Questa mattina alle 8.15 è prevista la partenza dalla stazione di un nutrito gruppo di manifestanti in autobus e in treno. L’obiettivo è far sentire alle istituzioni che la popolazione è ancora vigile e presente.Andrea Bagatta TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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