Lodi Pronto a partire il progetto di maxiserre sui territori di Terranova e Casale. Su un’area di 70 ettari arriveranno spazi attrezzati per la coltivazione di fiori e piante da vaso, che saranno riscaldate con l’energia disponibile dallo scarico delle turbina a vapore della centrale Sorgenia. Il piano permetterà di creare tra i 150 e i 200 posti di lavoro. Ieri è stato firmato, in provincia a Lodi, l’accordo che regola l’intervento per la realizzazione del nuovo impianto floro-vivaistico. «In meno di tre mesi siamo riusciti a chiudere l’iter amministrativo. È un gran risultato. Un impegno che permetterà di rispondere alla domanda di lavoro stabile nel territorio - rivendica con orgoglio, il presidente della provincia, Pietro Foroni - questa è la dimostrazione del ruolo fondamentale dell’istituzione provinciale». L’intesa è stata siglata tra Palazzo San Cristoforo, i comuni di Terranova dei Passerini, Casale e Turano, oltre a P&F (partecipata di Sorgenia Power) e Sorgenia. «Per noi come gruppo questa è un’occasione unica in Italia - spiega l’amministratore delegato di Sorgenia, Alberto Bigi - così verrà realizzato un polo al top della qualità energetica, che s’integra bene con la parte agricola del territorio. L’operazione per noi avrà un costo di 250 milioni di euro. Al momento stiamo ancora cercando di costruire il piano finanziario dell’opera. In una congiuntura come quella che stiamo attraversando non è facile reperire le risorse. Non si può quindi fare una stima sui tempi di avvio dell’intervento». Di fatto per ora sono state concluse le procedure autorizzative, per poter cominciare a dare vita al cantiere. «Questo impianto è lo sviluppo naturale di un’area che è a destinazione agricola e così rimarrà - assicura il sindaco di Casale, Flavio Parmesani - Non ci saranno trasformazioni da questo punto di vista». Verranno installati dei moduli, che potranno essere rimossi senza danneggiare il terreno. Nel testo del protocollo sono stati anche fissati dei paletti per fare in modo che nella realizzazione delle opere in programma venga utilizzata l’imprenditoria locale. E un capitolo decisivo è quello dell’occupazione: verrà data precedenza a lavoratori che sono in cassa integrazione, in mobilità, o in caso di giovani senza un lavoro e donne. Le mansioni richieste per l’impianto saranno per la maggior parte di addetti, che svolgeranno lavori manuali, e qualche impiegato per la gestione. Il territorio di Turano, dove si trova la centrale Sorgenia, sarà attraversato solo dalle reti tecnologiche interrate, ma in futuro - come presentato dal suo sindaco, Umberto Ciampetti - la convenzione indica che le serre potrebbero coprire anche una parte di quel comune. Infine nel progetto d’intervento sono previste diverse compensazioni ambientali e persino viabilistiche. Matteo Brunello TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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http://servizionline.provincia.lodi.it/urbi/progs/urp/fecore02.sto?DOCORE_testata=5178&DOCORE_versione=19&FNSTR=MFMDMB_PVOGGDF_15750.IDF&DB_NAME=lodi&ContestoChk=DE
http://servizionline.provincia.lodi.it/urbi/progs/urp/fecore02.sto?DOCORE_testata=5295&DOCORE_versione=1&FNSTR=JRFXEGQIAS_UTRUT_-_HULUI.GDF&DB_NAME=lodi&ContestoChk=DE
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