sabato 25 febbraio 2012
A Castiglione “no” unanime in consiglio su giudice di pace e tesoreria comunale
castiglione Castiglione dice “no” all’abolizione del giudice di pace nella Bassa e “no” al trasferimento dei soldi della tesoreria castiglionese a Roma. Giovedì l’assemblea municipale ha votato all’unanimità due mozioni: la prima, presentata dalla maggioranza contro l’abolizione del giudice di pace di Codogno, e la seconda, presentata dalla Lega nord, contraria al nuovo obbligo di versamento alla tesoreria unica statale delle disponibilità in capo ora agli enti locali.«Le nuove disposizioni del governo Monti hanno imposto l’abolizione di circa 600 uffici dei giudice di pace tra cui quello di Codogno - ha spiegato il vicesindaco Pietro Cremonesi -, ma noi chiediamo al consiglio comunale, alla Provincia di Lodi e a Regione Lombardia (in particolare ai lodigiani onorevole Andrea Gibelli, vicegovernatore, e Fabrizio Santantonio, consigliere) di impegnarsi per il mantenimento dell’ufficio codognese». La protesta dunque parte da Castiglione, ma lo spirito dell’amministrazione Daccò è quello di coinvolgere tutti e 27 i comuni del Basso Lodigiano, penalizzati da questa abolizione dell’ufficio di via Pietrasanta. Primo fra tutti, il Comune di Codogno. Intervento subito condiviso dalle forze di minoranza: Popolo della liberta, Lega nord, Italia dei valori con la Lista Bassanini. E proprio dall’ex sindaco Franco Bassanini è giunto il suggerimento: «Oltre a chiedere il mantenimento dell’ufficio di Codogno, proponiamo una soluzione: accorpare altre località lodigiane ai comuni della Bassa per raggiungere il bacino di utenza numericamente sufficiente al mantenimento del giudice di pace codognese». «Soltanto nel 2011 il giudice di pace di Codogno si è occupato di 1373 cause, per una media di 1400 cause all’anno, - ha spiegato Cremonesi - per un utenza di 80 mila persone che in caso di abolizione dovranno far riferimento al giudice di pace di Lodi, che ha attualmente un bacino di 120 mila utenti e risulta sede circondariale». «C’è una bella differenza poi tra l’abolire un ufficio che ha un utenza di 20mila persone, come accade in alcune zone lombarde, e un ufficio come Codogno che ne ha 80mila - ha precisato Cremonesi - ed è anche di questo che il Pirellone deve tenere conto tutelando il nostro territorio». Dalla Lega nord invece è stata presentata una dura mozione contro l’obbligo di versamento alla tesoreria unica statale delle disponibilità delle tesorerie comunali. Trasferimento che dovrà avvenire per il 50 per cento entro il 29 febbraio 2012 e per il 50 per cento entro il 16 aprile 2012. Il documento del Carroccio è stato integrato dalla maggioranza e ripresentato in consiglio come mozione unitaria, votata favorevolmente da tutti i consiglieri a tutela dei bilanci virtuosi faticosamente raggiunti dai comuni.Sara Gambarini TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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