venerdì 16 marzo 2012
«Si vince la crisi con reti d’impresa»: questa la ricetta del leghista Gibelli
Innovazione, reti d’impresa e capacità di guardare lontano: sono queste le ricette presentate ieri pomeriggio ai piccoli imprenditori dal vice governatore della Regione, il lodigiano Andrea Gibelli. Invitato al secondo appuntamento dei “Giovedì dell’artigianato” in via Lago Maggiore, l’esponente leghista ha tracciato un bilancio del suo impegno a favore del sistema produttivo. «Abbiamo studiato dei modelli per aiutare le piccole aziende a guardare anche all’estero, a provare a scommettere sui mercati emergenti, che sono la Cina, l’India e il Brasile - osserva - l’altra sfida importante è quella dell’aggregazione tra le ditte, per affrontare meglio la concorrenza».Introdotto dal segretario dell’Unione artigiani, Mauro Sangalli, Gibelli ha prima presentato i dati sulla congiuntura regionale. Nel suo ruolo di vice presidente, nonché assessore ad industria, artigianato, edilizia e cooperazione, ha riferito che «la Lombardia soffre meno di altre regioni, ma la crisi continua a farsi sentire». «Dal mio insediamento ho visitato oltre 150 realtà imprenditoriale sparse sui territori - continua - dall’analisi dei dati raccolti, risulta che le aziende che hanno seguito la strada delle aggregazioni stanno andando meglio di altre. In più la voglia e le capacità di puntare anche sui mercati esteri permette di sopperire alla contrazione di domanda interna». Tuttavia la difficoltà lamentata da molti piccoli artigiani o commercianti è quella di non avere le competenze o gli strumenti per poter vendere i propri prodotti oltre Oceano. «La Regione non si può sostituire agli imprenditori, ma di certo può accompagnarli in un cammino di crescita con progetti puntuali», puntualizza Gibelli. Che ha citato le missioni all’estero organizzate dal Pirellone, poi le risorse messe in campo per arrivare in Stati stranieri e la promozione delle reti d’impresa. «Un altro degli obbiettivi che abbiamo voluto perseguire è quello di facilitare il prestito del sistema bancario alle imprese, attraverso un sistema che abbiamo chiamato credito veloce - illustra Gibelli - modello che consiste nel supportare le imprese che hanno bisogno di capitali per piani di sviluppo». Infine a margine dell’incontro, alla domanda del “Cittadino” sulle inchieste giudiziarie che hanno riguardato alcuni esponenti del Consiglio regionale, tra cui il leghista Davide Boni, Gibelli si è trincerato dietro un no comment. Mat. Bru TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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