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La pressione fiscale su ogni residente, compresi neonati e ultranovantenni, è di 11.898 euro all’anno di cui più dell’85 per cento sono assorbiti dallo Stato centrale.
tratto da eupolis regione lombardia
La Lombardia è la regione italiana più vessata dal fisco. Il dato emerge dall’analisi pubblicata dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre che
ha messo a confronto il gettito di imposte (tasse e tributi) versate
allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali dai lavoratori dipendenti,
dagli autonomi, dai pensionati e dalle imprese residenti nel nostro
Paese.
IL CONFRONTO CON L’ITALIA
È stato calcolato che, nel 2015, ogni residente in
Lombardia, compresi neonati e ultracentenari, ha mediamente corrisposto
al fisco 11.898 euro. Subito dopo si collocano gli abitanti del
Trentino Alto Adige, con un gettito medio di 11.029 euro e gli
emiliano-romagnoli, con 10.810 euro. Subito dopo si posizionano invece i
laziali (10.452 euro) e i liguri (10.121 euro).
Se nel Nord Italia in media vengono versati 10.656
euro pro capite, la somma è dimezzata nelle regioni del Sud e Isole
(5.838 euro pro capite): Puglia (5.822 euro pro capite), Campania (5.703 euro), Sicilia (5.610 euro) e Calabria (5.436 euro).
LA SUDDIVISIONE TRA STATO, REGIONI, ENTI LOCALI
Più dell’85 per cento delle imposte pagate dai lombardi sono assorbite dallo Stato centrale:
sugli 11.898 euro pro capite corrisposti 10.196 vanno a Roma (85,6%),
1.129 alla Regione (il 9,48%) e 574 alle Amministrazioni locali (4,82%).
In Italia mediamente vengono versati al fisco 8.800 euro
pro capite di cui l’84 per cento è diretto allo Stato centrale (7.390
euro pro capite), il 9,3 per cento dalle Regioni (825 euro) e, infine,
il rimanente 6,7 per cento dagli Enti locali (585 euro).
11/10/2017
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