domenica 29 maggio 2011
Dopo Astem, anche Eal dà via libera alla società per la raccolta nel lodigiano
Una super gara da circa 300 milioni di euro, a tanto ammonterebbe l’appalto della società unica per la raccolta rifiuti nel Lodigiano. Se tutti decidessero di partecipare. Adesso il via libera è arrivato anche da Eal Spa. I soci si sono riuniti in assemblea settimana scorsa e il provvedimento è stato votato all’unanimità, questo significa che Eal e Astem Spa dovranno “prendersi per mano” e collaborare affinché Sogir (Società gestione integrata rifiuti) veda la luce entro settembre, a partire da quel momento la partita passerà nelle mani dei comuni, che diventeranno i veri soci. Per legge, però, Sogir dovrà affidare il 40 per cento del capitale a un privato.Il presidente della Provincia, Pietro Foroni, esprime soddisfazione per la decisione presa dalla partecipata: «La presenza di Eal non era obbligatoria - sottolinea - ma era opportuno partecipasse all’iniziativa, anche per dare un servizio ai sindaci». Sogir avrà un capitale iniziale di 100mila euro, 50mila arriveranno da Astem e altri 50mila da Eal. Dalle ipotesi che sono state avanzate al momento dello studio di fattibilità, la gara d’appalto potrebbe aggirarsi tra i 300 milioni e i 350 milioni di euro, l’affidamento del servizio potrebbe invece durare da 10 a 15 anni, dal momento che si tratterebbe di un notevole investimento.«Nel corso della riunione si è illustrato il progetto - spiega il presidente di Eal, Oscar Ceriani, il quale siede anche nel consiglio di amministrazione di Astem -, da parte di tutti c’è stata una larghissima disponibilità. All’inizio si dovrà fare una mappa dei problemi e allo stesso tempo si dovranno aiutare i comuni a fare i primi passi, assistendoli anche sul fronte degli eventuali contratti. Le due società metteranno a disposizione competenza e professionalità per arrivare al momento del bando, prima, però, Eal e Astem si ritireranno cedendo le loro partecipazioni ai comuni». E continueranno a occuparsi delle altre attività a esse legate. «Chi si aggiudicherà il bando - aggiunge Ceriani - potrebbe trovarsi nella necessità di dover assumere altri dipendenti, al di là delle maestranze che porterà con sè, in un certo senso è quello che ci auguriamo per il bene del territorio. Per quanto riguarda i dipendenti che già lavorano nel settore, invece, la legge impone alle aziende dei precisi obblighi. È chiaro che il socio privato sarà un esperto del settore». Eal, infine, sta studiando la possibilità di creare anche un’unica società per la gestione dell’illuminazione pubblica nel Lodigiano, per arrivare a un’idea definitiva servono ancora alcuni approfondimenti.Greta Boni IL CITTADINO LODI
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