CASTIGLIONE
Non vogliamo
spendere soldi
inutilmente
n
lettera vorrei rispondere alle rimostranze
addotte dal sig. Adriano
Daccò pubblicate pochi giorni
fa.
Spiace e stupisce constatare che
non abbia nemmeno colto le poche,
semplici e reali problematiche
a lei illustrate. Un’altalena o
uno scivolo di certo non mettono
in ginocchio il bilancio di un’amministrazione
comunale, ma la
questione, a mio modo di vedere,
è un’altra. Fare un intervento di
mera sostituzione di giochi per
bambini sarebbe per me controproducente:
visti i precedenti, il
rischio che le nuove installazioni
siano soggette ad atti di vandalismo
è molto alto. Probabilmente
si spenderebbero dei soldi inutilmente.
Penso invece che il progetto per
la sistemazione di un parchetto,
soprattutto per il citato parco dei
Platani, debba essere affrontato
con una visione più ampia. No,
niente opere faraoniche, ma opere
che richiedono comunque un
impegno economico più gravoso.
Mi riferisco nella fattispecie al
posizionamento di due cancelli
alle vie d’accesso del parco, ad
una recinzione, all’installazione
di nuovi pali della luce, ad una
telecamera di sicurezza e al rifacimento
delle scalinate che portano
alla scuola elementare, ora
in uno stato assai precario.
Ebbene sì! L’ho notato anche io,
cieco amministratore con “poca
attenzione concreta” ai problemi.
E senza che me lo facesse notare
qualche luminare vario! Il
costo di tali operazioni risulta
essere di 40000 euro, come da preventivo
redatto dall’ufficio competente.
Mi si potrebbe replicare
con una domanda che più volte
mi è stata posta “Ma quanto vuoi
che costino 2 cavallini molleggiati
ed uno scivolo!? Con 500 euro
al massimo te la cavi!”.
Bene, il costo non è del tutto irrisorio,
preventivo alla mano si arriva
a circa 3000 euro, forse non
si sa che, per legge, i giochi devono
essere posizionati su una piastra
antitrauma (forse una volta
non era così, ma tant’è). Questo
forse fa ben capire perché reputo
necessaria una “contestualizzazione”
dell’operazione.
In sintesi, la mia volontà è di intervenire
su questa questione
non con un “una tantum”, ma
con un intervento che abbia una
base di programmazione solida e
che abbia un respiro di mediolungo
termine. Se così non fosse
credo che fra pochi mesi saremmo
ancora nella medesima situazione,
con l’aggravante di aver
speso soldi (anche poche migliaia
di euro) che, mi creda, ho e abbiamo
serie difficoltà a reperire
(non siamo né in un periodo di
“vacche grasse”, né tantomeno
in overdose di oneri di urbanizzazione).
Mi pare che la mia sia
una visione del tutto ragionevole.
Preferisco non parlare a sproposito
e non fare promesse che so
di poter difficilmente mantenere.
Al contrario, dico che è mia
prioritaria volontà dare dignità,
funzionalità e rendere fruibile
da nonni, nipoti e cittadini il
parco dei Platani.
Se fino a questo momento non è
stato fatto è per i motivi sopra illustrati,
non per mancanza di
sensibilità ed interesse sulla
questione, tant’è vero che la questione
è stata oggetto di discussione
in giunta per ben 3 volte
dal nostro incontro di meno di 3
mesi fa (non di 6 come da lei affermato).
Mi sento di rinviare al mittente
il carattere saccente e di superiorità
della lettera e di affermare
che possiam bene fare a meno di
lezioni di amministrazione al limite
dello spregevole e del non
rispetto (la ringrazio vivamente
per avermi illustrato con tanta
cura le meccaniche di funzionamento
di un’amministrazione
comunale, grazie per aver condiviso
cotanta saggezza). Convinto
che con il suo qualunquismo ce
ne sarebbe “per tutti i gusti e per
tutti gli amministratori”, le porgo
cordiali saluti.
Egregio direttore, con questaAlberto Lombardini
Assessore all’Ambiente
di Castiglione d’Adda
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