mercoledì 15 giugno 2011
la lega a codogno collabora per la variante al PGT
codogno Meno case nel futuro di Codogno: la Lega è disponibile a ragionare sui “tagli” all’espansione residenziale a nord della città annunciati dal centrosinistra. «E del resto la linea politica della Lega sull’urbanistica è chiara da tempo - incalza il segretario cittadino del Carroccio Andrea Negri -. A livello provinciale le nostre battaglie sono sempre state a favore del verde, del recupero delle aree dismesse, del limitato consumo di suolo. Lo stesso anche a Codogno, dove per noi parla la trattativa, che definire serrata è poco, avuta con il Popolo della libertà proprio sul Pgt. È grazie alla Lega se già oggi il Pgt adottato prevede circa 60mila metri quadrati di superficie endogena d’espansione in meno rispetto alla previsione di partenza».Nasce proprio da qui ora la disponibilità della Lega ad affrontare - stavolta dai banchi di minoranza - la questione della riduzione delle aree di espansione residenziale che il Pgt prevede a nord di Codogno. «Favorevoli anche a tagli drastici - commenta Negri -. Non ci stracceremo le vesti di fronte ad una simile possibilità». Su cui, peraltro, il Carroccio attende al varco la nuova giunta del sindaco Vincenzo Ceretti. «La vedo lunga prima che il centrosinistra trovi “la quadra” sul Pgt - prevede Negri, che si dichiara poco ottimista relativamente ai tempi che saranno necessari a rimettere in moto tutta la questione -. Aspettiamo la giunta Ceretti alla prova dei fatti. Vogliamo vedere come riusciranno a mettere d’accordo chi al loro interno vuole una espansione “zero” della città e chi invece vuole solo togliere qualche pezzo d’area di espansione, magari per spostarlo su un’altra porzione di città». Nell’attesa, la Lega sull’urbanistica promette una opposizione giocata sui contenuti. «Non faremo come il centrosinistra che, quando era in minoranza, sul Pgt ha fatto solo un’opposizione demagogica - attacca Negri -. Potremmo tenere anche noi una simile linea di opposizione, ma non lo faremo: sarebbe troppo facile, decisamente più semplice. Invece faremo una opposizione nel merito delle cose, già pronti a dire ora di essere disponibili a fornire - se chi governa lo vorrà - le nostre indicazioni in merito ad una diminuzione delle aree di espansione residenziale. Ripeto: aree residenziali, non produttive. Il mantenimento delle nuove aree destinate ad artigianato e terziario, infatti, è indispensabili per portare posti di lavoro alla città». Luisa Luccini tratto da il cittadino lodi
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