mercoledì 25 gennaio 2012
Parco Adda, il giorno dopo il pasticciaccio
Centrodestra in fibrillazione per l’esito dell’assemblea del Parco Adda Sud. Silverio Gori, già presidente dal 2008 e di area Pd, è stato riconfermato alla guida del consorzio per altri cinque anni. L’elezione è avvenuta lunedì sera, dopo l’esclusione del candidato del Popolo della libertà, Davide Dornetti, che non è stato accettato per un errore formale: si era dimenticato di firmare gli atti. E il verdetto ha scatenato ieri una lunga fila di reazioni politiche. La Lega nord non ha risparmiato bordate e ha scaricato tutta la responsabilità sull’esponente Pdl. Il Carroccio ha parlato di «condotta imbarazzante e atteggiamento di scarsa attenzione da parte del candidato», sostenuto da tutto il centrodestra. «Forse è meglio che sia andata così - sostiene il segretario provinciale “lumbard”, Guido Guidesi - perché se una persona che si vuole candidare per un ente come il Parco si dimentica di presentare la sua firma, chissà cosa avrebbe combinato come presidente». E ancora: «Questo succede quando si mette al primo posto l’ambizione personale e non lo spirito di servizio. In questo modo è stato rovinato il lavoro di tante persone. Di fronte a questa situazione, non riteniamo che sia giusto fare ricorso e non lo faremo». Dalla parte del Pdl è invece intervenuto il segretario provinciale, Oscar Fondi, che ha definito quanto successo «un incidente burocratico» e ha anche cercato di minimizzare. «Certo l’errore è stato commesso dal nostro candidato - spiega - la sua domanda è stata portata venerdì al protocollo del Parco Adda Sud, però di fronte a quella situazione avrebbero potuto richiamarlo. C’è stata quindi una svista da entrambe le parti».Nonostante questo, i vertici del Pdl non hanno intenzione di fare ricorso rispetto all’elezione di Gori. «L’espressione dei sindaci c’è stata - afferma Fondi - quindi per noi è un passaggio valido. Semmai chiediamo al presidente di continuare a garantire il suo ruolo super partes. E che ci sia un riequilibrio di rappresentanza, anche in relazione ai diversi orientamenti, nella prossima elezione del consiglio». Lunedì sera l’assemblea dei soci (35 comuni oltre alle Province di Lodi e Cremona), dopo la nomina del presidente, è stata sospesa e rimandata al 6 febbraio (ore 21) per eleggere gli altri quattro membri del consiglio direttivo del Parco. Tra questi uno è già stato designato dalla Regione e l’assemblea deve solo ratificare il suo nome. La richiesta ora del Pdl è di poter avere la maggioranza nel consiglio, dopo quanto successo per la scelta del presidente. Subito ieri è arrivata la replica del segretario Pd, Mauro Soldati. «Non possiamo prenderci la responsabilità di errori altrui - commenta - fin dall’inizio noi eravamo convinti di riuscire nella riconferma di Gori, per il buon lavoro che aveva svolto. Seppur come numeri eravamo leggermente inferiori al centrodestra nella rappresentanza dei soci, sapevamo che la scelta di continuità avrebbe premiato. Ora ci saranno contatti in vista dell’elezione del consiglio, ma ritengo che questo esito, dove ha prevalso un errore di forma, non debba condizionare troppo le scelte future negli assetti del consiglio». Infine il neo eletto presidente, Silverio Gori, ha dichiarato che proseguirà nel percorso intrapreso, nella valorizzazione del territorio e dell’ambiente del Parco. Matteo Brunello TRATTO DA IL CITTADINO LODI
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