venerdì 20 luglio 2012
Tasse e sommerso, il «record mondiale» è tutto dell’Italia
Roma Italia al top mondiale per tasse e sommerso. Secondo quanto indica
l’Ufficio studi di Confcommercio nella ricerca ‘Sulle determinanti
dell’economia sommersa’ nel nostro Paese la pressione fiscale effettiva o
legale, cioè quella che grava sui contribuenti in regola, è infatti del
55% , dato più elevato della nostra storia economica recente e record
mondiale assoluto, davanti a Danimarca (48,6%), Francia (48,2%) e Svezia
(48%). Per quanto riguarda la pressione fiscale apparente, (ovvero
quella che si ottiene dividendo gettito e Pil) la classifica
internazionale ci posiziona al quinto posto tra i 35 Paesi Ocse: con il
suo 45,2% il nostro Paese è dietro a Danimarca (47,4%), Francia (46,3%),
Svezia e Belgio (entrambi al 45,8%). Italia al top anche per il
sommerso economico che ammonta al 17,5% del Pil con imposte evase per
154 miliardi di euro, anche se con leggera tendenza al calo, visto che
nel 1998 era addirittura a un 20% tondo. Per il 2008, sottolinea
Confcommercio,»l’Italia presenta un tasso di sommerso più che doppio
rispetto al Regno Unito (8,1%), tra cinque e sei volte quello francese
(3,9%), otto volte il tasso di sommerso stimato per il Canada».
Osservando i dati degli anni passati, solo per Messico e Spagna si hanno
tassi di economia sommersa in doppia cifra ma comunque inferiori di
circa un terzo rispetto ai valori dell’Italia. L’Italia è invece in
ultima posizione per quanto concerne le infrastrutture e i tempi di
pagamento della Pubblica amministrazione e agli ultimissimi posti nelle
classifiche dell’efficienza del quadro giuridico, del numero di giorni
necessari per ottenere una sentenza definitiva in materia contrattuale,
del numero di procedure giudiziarie per far rispettare un contratto,
delle istituzioni e del tempo per gli adempimenti fiscali.A confermare i
dati Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate: «C’è una
maggioranza silenziosa che non evade- ha dichiarato durante un convegno -
sulla quale la pressione fiscale è del 55% . Ma in qualche caso la
pressione è anche superiore, alcuni imprenditori mi hanno parlato
addirittura di punte del 70%».(Adnkronos) tratto da il cittadino lodi
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