mercoledì 14 novembre 2012
Castiglionen Spariti anche un barile di gasolio, attrezzi e una costosa bici
Castiglione Ladri “Sampei” fanno sparire 50 canne da pesca da cascina Costa Grande a Castiglione d’Adda. Del pescatore “manga” giapponese avevano tutta la calma, i malviventi che domenica notte hanno scorrazzato nell’area del cascinale svuotando un barile intero di gasolio, ripulendo la rimessa degli attrezzi agricoli e il rustico con le canne da pesca. Per non farsi mancare niente si sono presi anche una bicicletta Bianchi da donna particolarmente costosa. Il blitz è avvenuto tra l’1.30 e le 4 di notte, questo per lo meno è il sospetto dei proprietari, che domenica erano rimasti alzati fino a tardi e si erano alzati il mattino presto. Probabilmente erano in quattro, due si sono concentrati sulla cisterna di carburante sistemata nell’aia e hanno riempito le loro taniche di 1500 litri di gasolio, mentre gli altri si sono infilati nelle officine e hanno razziato un compressore, una motosega, cacciaviti e dozzine di fili per le prese. Poi si sono trovati inaspettatamente davanti all’arsenale di canne da pesca e senza pensarci un attimo hanno caricato anche quelle. Erano il passatempo del giovane di casa Fasoli fino a un anno fa, prima che iniziasse a dare seriamente una mano in azienda. «Siamo terrorizzati - ha detto ieri la madre Monica Raguaglio - in venticinque anni che vivo qua una cosa simile non era mai successa». Per agire indisturbati i ladri hanno tenuto a bada il cane di guardia dandogli della carne in scatola recuperata in un magazzino, quindi l’hanno legato e hanno iniziato a rovistare in lungo e in largo. Non sapevano cosa avrebbero trovato, ma curiosando in ogni capannone hanno messo insieme una refurtiva del valore di 7mila euro. Ieri mattina ad accorgersi dell’accaduto è stato il cognato della signora Raguaglio, arrivando alle 8 al lavoro ha trovato il gasolio disseminato sul piazzale e si è messo a urlare. «Mio marito prima di andare a letto fa sempre un giro in azienda e alle 12.30 era tutto a posto - racconta la proprietaria di cascina Costa Grande -. Poi è rimasto a guardare la tv fino all’1.30 e non si è sentito niente. Alle 4.30 ci siamo dovuti alzare e il garage era già aperto, ma non immaginavamo che fossero passati i ladri». Invece era così, la banda che ha fatto piazza pulita di gasolio, attrezzi da lavoro e canne da pesca a quell’ora aveva già di sicuro colpito. Senza fretta, sicuri che il cane da guardia non avrebbe più dato fastidio e con l’unico intento di portarsi via quanto di più costoso possibile. Comprese le canne da pesca, non di prima gamma ma così tante da assicurare un bottino di almeno 5mila euro. Sempre che riescano a venderle, altrimenti ai predoni non rimarrà che darsi alla pesca.L.G. tratto da il cittadino lodi
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