IMU COMUNALE 2012
· LETTERA APERTA AI CITTADINI DI CASTIGLIONE D'ADDA
Carissimi concittadini,
Desidero fare un po’ di chiarezza in merito alla reintroduzione della tassa “ICI -IMU” sulla prima casa.
E’ corrente la convinzione, completamente infondata, che questa sia una tassa che resterà ai Comuni. Non è così: di municipale l’imposta ha solo il nome, buona parte del suo gettito invece finirà allo Stato.
E’ un meccanismo complicato anche da spiegare. Da quando è stata abolita l’ICI sulla prima casa, i Comuni ricevono dallo Stato un indennizzo compensativo, pari al gettito riscosso nell’anno 2007, che dal 1° Gennaio 2012 terminerà.
In pratica dal 1° Gennaio 2012, con l’introduzioni dell’IMU, il gettito dell’imposta, per la parte riferita alla “prima casa”, resterà in gran parte al Comune, mentre il 50% dell’imposta che si incasserà, per gli altri fabbricati, andrà riconosciuta allo Stato. In sostanza, il maggior gettito rispetto a quanto introitato con l’ICI verrà compensato da una riduzione di pari importo del “fondo sperimentale di riequilibrio” (trasferimenti dallo Stato). Inoltre, sono già stati programmati “tagli” complessivi per 1,62 miliardi di Euro nel 2012, 1,76 nel 2013 e 2,16 nel 2014. Tali riduzioni si riflettono in modo diretto sulle risorse di ciascun Comune.
Allo stato attuale non è possibile quantificare l’entità di questi “tagli”, in quanto parametrati all’importo che si incasserà effettivamente, ma ritengo di poter misurare, l’entità di questi tagli, in alcune decine di migliaia di euro.
L’unica “libertà” che ci è lasciata è quella di aumentare la pressione fiscale per garantire ancora i servizi essenziali ai cittadini.
L’alternativa a questo, però, è la riduzione dei servizi, spesso essenziali, per i cittadini, che al Comune costano molto di più di quanto non sia coperto dalle tariffe: pensiamo ai trasporti scolastici e a tutti i vari altri servizi a favore di tutti noi.
Penso alla scuola materna alla quale il Comune contribuisce al suo funzionamento, ai servizi scolastici, ai servizi agli anziani, ai giovani, alle famiglie, alla casa, alla biblioteca e alla cultura, al decoro urbano e ai servizi sociali in genere, oltre alle borse lavoro e all’assistenza economica ai bisognosi.
Questa Amministrazione vuole garantire in ogni caso ancora i servizi essenziali alle fasce più deboli della popolazione, a quei cittadini che in questi mesi di crisi hanno cercato un aiuto proprio in Comune. Vogliamo investire i soldi che abbiamo per lo sviluppo del territorio, intendiamo continuare a mantenere vive l’identità e le tradizioni della nostra comunità, supportando anche i gruppi di volontariato e le varie Associazioni, elementi essenziali del tessuto sociale.
Sia almeno chiaro a tutti noi, che ai Comuni viene chiesto di metterci la faccia su provvedimenti che non aumentano la loro autonomia e tanto meno le risorse a loro disposizione, ma che servono a far cassa per lo Stato.
L'IMU fissata nel 2012 serve solo a riequilibrare le cifre sotto-esposte
prima casa 4,5 per mille
altri immobili 8,7 per mille
fabbricati strumentali ad uso strumentale 2,0 per mille
Vi illustro le cifre ed il confronto che abbiamo in itinere per il nostro Ente:
1. trasferimenti dallo stato al comune negli ultimi tre anni :
· anno 2010 € 990,879,32
· anno 2011 € 971.654,36
· anno 2012 € 841.893,30
la diminuzione è sensibile e noi dovremo comunque garantire sempre lo stesso livello di servizi con risorse sempre più esigue, mentre ad esempio, notizia di questi giorni un altro comune del Sud, Napoli, che ha circa € 350 milionini di euro di deficit con una norma della legge di stabilità beneficierà di un fondo speciale creato dal governo per gli enti in dissesto che vengono addebitati per circa € 200 a cittadino? Penso sia venuto il momento di fare pagare le inefficienze ai cattivi am ministratori ed ad organizzare lo stato in maniera piu efficiente ed efficace, con riforme vere e strutturali per non fare pagare il patto di stabilità ad enti virtuosi come il nostro tutte le cattive gestioni in giro per lo stivale
Partecipero' alla manifestazione del 21 novembre a Milano organizzata dall ANCI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMUNI) per chiedere la cancellazione del patto di stabilità per gli enti locali da 1000 a 5000 abitanti.
Un cordiale e sereno saluto,
IL SINDACO Alfredo Ferrari
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