E` stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2012, il
decreto-legge 5 novembre 2012, n. 188, recante
"Disposizioni urgenti in materia di Province e Citta` metropolitane".
Le Province nelle Regioni a statuto ordinario vengono riorganizzate (art. 2) e vengono
ridotte dalle attuali 86 a 51, comprensive delle citta` metropolitane. Le Province dovranno possedere i requisiti minimi stabiliti con legge dello Stato o, su espressa previsione di questa, con deliberazione del Consiglio dei Ministri (art. 1).
Gli organi delle Province e gli eventuali commissari nominati (per scadenza naturale del mandato, per scadenza del precedente commissariamento o per altri casi di cessazione anticipata del mandato)
cessano il 31 dicembre 2013. Le Giunte verranno soppresse a decorrere dal 1° gennaio 2013 e le relative competenze verranno svolte dal Presidente della Provincia che puo` delegarle a un numero di consiglieri non superiore a tre (art. 7 –
Norme transitorie e finali). La data delle elezioni per costituzione degli organi delle Province istituite in luogo di quelle pre-esistenti e delle Citta` metropolitane, nonche` per il rinnovo degli organi delle altre Province, verra` fissata dal Ministro dell`Interno secondo le modalita` stabilite nel decreto.
Le Regioni, con propria legge, dovranno trasferire ai Comuni le funzioni gia` conferite alle Province dalla normativa vigente salvo che, per assicurarne l`esercizio unitario, tali funzioni siano acquisite dalle Regioni medesime. In tal caso e` previsto anche il trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali (art. 4).
Dal
1° gennaio 2014 diventeranno operative le citta` metropolitane, che sostituiscono le Province nei maggiori poli urbani del Paese realizzando, finalmente, il disegno riformatore voluto fin dal 1990, successivamente fatto proprio dal testo costituzionale e, tuttavia, finora incompiuto.
Il riordino delle Province e` il primo tassello di una riforma piu` ampia che prevede la riorganizzazione degli uffici territoriali di governo (prefetture, questure, motorizzazione civile, ecc.) in base al nuovo assetto.
Dunque anche gli altri uffici su base provinciale saranno di fatto dimezzati. Che fine faranno
le Camere di Commercio che hanno sede nelle Province che verranno soppresse, alla luce di quanto stabilito al comma 3, dell`art. 1, della L. n. 580/1993?
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