sabato 28 aprile 2018

Isee sbagliato, si può rifare?

Isee sbagliato, si può rifare?


 Isee sbagliato, si può rifare?
Sino a quando è possibile correggere la dichiarazione Isee errata o con dati mancanti?
Hai presentato la dichiarazione Isee e ti sei accorto che mancano i dati di un conto corrente, di una carta prepagata, o che hai sbagliato compilando i dati dei tuoi immobili o altri dati utili al calcolo? L’Isee ti serve per la concessione di un’agevolazione e la domanda è già scaduta? Per fortuna hai la possibilità di rifare l’Isee sbagliato. Se hai presentato la dichiarazione da poco sarà molto più facile, perché ti basterà inviare un Isee integrativo. Se, invece, la dichiarazione è stata presentata da tempo, dovrai rifarne una nuova. Ma procediamo per ordine e vediamo quando si può rifare l’Isee sbagliato e come correggerlo.

Ho dimenticato di inserire il conto corrente: posso rifare l’Isee?

Se ti dimentichi di inserire nella dichiarazione Isee un conto corrente, un libretto, una carta prepagata o un diverso componente del patrimonio mobiliare, ti viene consegnata una dichiarazione Isee con la seguente dicitura: “Omissioni/Difformità. Controllo effettuato con Agenzia delle Entrate in data ……… sui dati della DSU INPS-ISEE-2018-XXXXX a seguito del quale è stata rilevata l’esistenza dei seguenti rapporti finanziari”.
In questi casi, se ti accorgi di aver sbagliato la compilazione dell’Isee, oppure se sono sbagliati i dati presenti negli archivi dell’Agenzia delle Entrate e/o dell’Inps, devi richiedere immediatamente la rettifica della dichiarazione utilizzando il modulo integrativo FC3, quadro FC8 (il cosiddetto Isee integrativo), che va compilato nella sezione II con i dati corretti.
Trascorsi 10 giorni dalla ricezione dell’attestazione da parte dell’Inps, non è più possibile ricorrere all’Isee integrativo.

La dichiarazione Isee presentata da tempo è sbagliata: posso rifarla?

Se ti accorgi che la tua dichiarazione Isee presentata tempo fa, validata dall’Inps e senza segnalazioni, presenta degli errori o delle dimenticanze, puoi comunque presentare una nuova dichiarazione Isee recante le variazioni, anche se esiste già un Isee in corso di validità.
Ad esempio, se nell’elaborazione della dichiarazione Isee ti accorgi di aver dimenticato di inserire un conto corrente, o anche solo una carta di credito, o un libretto deposito, o un qualsiasi componente del patrimonio mobiliare, o, ancora, ulteriori dati utili alla determinazione dell’Isee, puoi rimediare presentando una nuova dichiarazione Isee, che comprenda i dati mancanti.

Ho presentato un Isee sbagliato allegato alla domanda di agevolazione: che fare?

Se hai richiesto un’agevolazione per la quale è necessaria la dichiarazione Isee, e la dichiarazione errata è già stata consegnata all’ente che ne fa richiesta, devi presentare una nuova dichiarazione e comunicare all’ente il valore della nuova attestazione, senza omissioni o difformità.
Nel caso in cui, difatti, l’Isee sia stato presentato all’ente richiedente poco prima che scadessero i termini di presentazione della domanda, come nel caso di presentazione di un’istanza per ottenere agevolazioni, o di una domanda per rateazione di cartelle esattoriali, l’ente deve prendere come riferimento la data di richiesta effettuata prima della scadenza, o la data di presentazione della domanda, e il nuovo Isee presentato a seguito di integrazione o di sostituzione. L’Isee errato si può rifare, in quest’ipotesi, e l’ente deve accettarlo: lo ha chiarito l’Inps, con un recente messaggio [1] basato sulle previsioni della nuova normativa Isee [2].
La norma, infatti, dispone che, alla luce delle omissioni o degli errori rilevati, chi richiede la prestazione può presentare una nuova dichiarazione Isee, o può comunque richiedere la prestazione con l’attestazione relativa alla dichiarazione errata. La dichiarazione è valida ai fini dell’erogazione della prestazione, fatto salvo il diritto degli enti erogatori di richiedere idonea documentazione per dimostrare la completezza e veridicità dei dati indicati nella dichiarazione.
In caso di imminente scadenza dei termini per l’accesso ad una prestazione sociale agevolata, i componenti del nucleo familiare possono comunque presentare la richiesta, accompagnata dalla ricevuta di presentazione della dichiarazione Isee. L’ente erogatore può acquisire successivamente l’attestazione relativa all’Isee interrogando il sistema informativo o, per impedimenti, richiedendola al dichiarante nell’interesse del medesimo.”
Pertanto, se hai commesso un errore o hai dimenticato qualche dato nell’Isee allegato alla domanda di agevolazione, puoi rimediare all’errore commesso presentando una nuova dichiarazione Isee all’ente, anche se successivamente alla data della domanda.
Se i termini per le domande sono ancora aperti, puoi presentare immediatamente una nuova dichiarazione Isee, integrata con i dati mancanti, e trasmettere all’ente la ricevuta di presentazione della nuova dichiarazione. L’ente acquisirà l’attestazione relativa all’Isee successivamente, interrogando il sistema informativo, oppure richiedendola direttamente a te, in qualità di dichiarante, in caso di impedimenti.

Ho richiesto un’agevolazione e mi è stata contestata la dichiarazione Isee: e adesso?

Normalmente, la procedura informatica utilizzata presso gli enti che erogano benefici e agevolazioni intercetta le attestazioni Isee che riportano errori sui rapporti finanziari. In questi casi, l’ente sospende in automatico l’istruttoria della domanda (se si tratta di una domanda nuova), oppure il pagamento della prestazione (se questo è in corso) ed invia automaticamente all’utente una comunicazione per avvisarlo:
  • dell’avvenuta sospensione di istruttoria o pagamento per omissioni o difformità presenti nella dichiarazione Isee;
  • della possibilità di presentare, entro il termine di 30 giorni, una nuova dichiarazione Isee in linea con le risultanze dell’Agenzia delle Entrate; in alternativa, della possibilità di produrre all’ente la documentazione dell’intermediario (banca, Poste Italiane, etc.) che ha comunicato i rapporti finanziari all’Agenzia delle Entrate, per consentire all’ente di verificare la completezza e veridicità dei dati indicati nella dichiarazione già presentata; questa documentazione deve essere prodotta da parte dell’utente entro 12 mesi dalla data di attestazione della dichiarazione Isee viziata dalle omissioni o dalle difformità.
Ovviamente, la nuova dichiarazione Isee sarà idonea a sanare quella viziata da omissioni o difformità se e solo se risulterà in linea con i dati e le informazioni dell’Agenzia delle Entrate o, comunque, priva di errori o dimenticanze.

A seguito di un controllo l’Isee è stato contestato: cosa rischio?

Se a seguito di un controllo vengono accertate delle irregolarità nell’indicazione dei redditi e patrimoni all’interno della dichiarazione Isee (Dsu), il dichiarante può andare incontro a pesanti sanzioni.
La dichiarazione Isee è un’autocertificazione: se dai controlli effettuati sulla dichiarazione emerge la non veridicità del suo contenuto, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base dell’Isee falso.
Inoltre, bisogna ricordare che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. L’esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto falso [3].

note

[1] Inps Messaggio n.261/2017
[2] Art.11, Co.5, DPCM n.159/2013.
[3] Art. 489 del c.p.


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