Governo, si cerca l'intesa sul premier. Contratto da votare sulla piattaforma
Lega e M5s, trovato l'accordo sui temi, si
dedicano alla squadra di governo. Per palazzo Chigi si fa il nome di
Massolo, presidente di Fincantieri. Di Maio: se non si chiude al voto.
Martina avverte: attenzione a chi dice di avere la bacchetta magica.
Domani nuovo incontro con Salvini
di redazione Roma
Il contratto è stato sottoscritto. Il governo è a un passo, ma forse è
il passo più difficile, quello alla ricerca di un nome per palazzo
Chigi che vada bene sia alla Lega sia al Movimento 5 stelle. Per la
carica di presidente del consiglio è sempre più insistente l'ipotesi di
un nome terzo coi due leader, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, a fare da
vice. L'ultimo nome che circola è quello di Giampiero Massolo, ex
diplomatico e presidente di Fincantieri. Dunque ancora poche ore e si va
al giuramento, segnato in agendia per lunedì.Molte le cose sulle quali
lavorare. Tra i dettagli da mettere a punto, c'è anche quello del
coinvolgimento della base grilina. Che fare? Come rendere digeribile
l'intesa con la Lega? semplicemente così, con un 'idea di Davide
Casaleggio: il contratto di governo tra M5S e Lega sarà sottoposto agli
iscritti al movimento sulla piattaforma Rosseau. Lo ha annunciato
parlando in una conferenza stampa al Senato. "Così come è stato il
modello tedesco in Germania dove il contratto è stato ratificato dagli
iscritti all'Spd, noi lo faremo anche se in modo meno costoso e
leggermente diverso: chiederemo agli iscritti di votare on line", ha
spiegato. Ai giornalisti che gli hanno chiesto se il voto degli iscritti
sarà vincolante, Casaleggio ha risposto: "Il voto degli iscritti è
sempre l'indirizzo principale da cui M5S prende le decisioni. Il sistema
di voto è sempre stato determinante". Alla domanda se il voto sarà
anche certificato da un ente terzo, Casaleggio ha risposto: "Sul ruolo
della certificazione stiamo lavorando in diverse direzioni. Stiamo
lavorando a un sistema di certificazione distribuito che verrà
certificato direttamente sul blockchain. Sarà un voto blindato e
assicurato a tutti gli iscritti". Oggi, con un nuovo incontro tra i due
leader, si è tornati nel vivo della trattativa, ma - ha assicurato Di
Maio - non sono entrati nel merito nel merito dei nomi. "E' stato un
incontro positivo", ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, parlando
di "notevoli passi avanti". "Domani avremo un nuovo incontro a Milano",
ha proseguito, auspicando di "chiudere prima possibile" l'accordo con la
Lega per il contratto di Governo, altrimenti "si torna al voto". Di
nomi "non ne abbiamo parlato, lo faremo a breve", ha aggiunto. In merito
al voto degli iscritti al M5S sulla piattaforma Rousseau, annunciato da
Davide Casaleggio, Di Maio ha sottolineato che "il fatto di chiedere ai
nostri iscritti un parere sul contratto significa fare un buon
contratto". Il leader del M5S ha anche commentato le dichiarazioni del
presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani, secondo il quale in
Europa "tutti guardano con grande attenzione a quello che succede in
Italia". ""Chi vede in questa ipotesi di Governo una minaccia per
l'Europa vede piuttosto una minaccia per la sua poltrona, non per
l'Europa", ha sottolineato Di Maio. Anche Salvini, al termine
dell'incontro, ha elencato i principali temi su cui si sta sviluppando
il confronto con il M5S. "Cancellare la legge Fornero, tagliare tasse e
burocrazia, ridurre gli sbarchi e aumentare le espulsioni, ridare
dignità al lavoro, tagliare sprechi e privilegi, difendere l'Italia in
Europa, riconoscere Autonomia alle comunita' locali, chiudere le liti
fra cittadini ed Equitalia, aiutare (davvero!) i disabili, garantire il
diritto alla legittima difesa. Stiamo lavorando per questo", ha scritto
Salvini su Facebook. Intanto, il Pd è entrato nel ruolo del partito di
opposizione. "La legge Fornero è stata radicalmente cambiata dal nostro
Governo che ha aperto spazi di aggiustamento. Le otto salvaguardie per
gli esodati sono stati fatte dai Governi del Pd. L'anticipo
pensionistico che deve essere stabilizzato è stato fatto dai Governi del
Pd. Attenzione a chi dice di avere le bacchette magiche", ha dichiarato
il segretario reggente del Partito democratico, Maurizio Martina. "Sono
preoccupato quando si compone l'ipotesi di un'alleanza di governo tutta
giocata su una capacità di spesa insostenibile per lo Stato. Non si non
si possono mettere insieme Flat fax e reddito di cittadinanza perché
insieme creano solo più deficit e debito. Scaricheranno le risposte di
questo governo sulle generazioni future", ha aggiunto. "Noi dobbiamo
sfidarle, prepararci a costruire l`alternativa. Una opposizione che sta
nel paese reale, che sfida questo nuovo governo con risposte socialmente
più equilibrate. Sulle spalle abbiamo un lavoro enorme", ha, infine,
sottolineato Martina che poi indica che cosa farà il Pd. "Non so quanto
durerà questo tentativo di alleanza che è già pieno di contraddizioni.
Noi una norma per regolare un nuovo conflitto di interesse la
presenteremo di certo e discuteremo e presenteremo una norma che applica
pienamente l'articolo 49 sulla trasparenza dei partiti e dei
movimenti", ha dichaiarato, rivendicando poi ruoli che spetterebbero di
diritto all'opposizione. "Le commissioni Copasir e Rai devono andare
all'opposizione perché sono di garanzia e di controllo. È sempre stato
così". Dal reggente all'ex.Matteo Renzi ha annunciato un'"opposizione
durissima" da parte del Pd a un esecutivo M5S-Lega. "Diremo con forza no
quando si tratterà di dare la fiducia al Governo - ha scritto Renzi
nella sua e-news - Ma a differenza di altri lo faremo rispettando sempre
le istituzioni e il Governo della Repubblica perche' noi siamo diversi
da chi insulta, da chi odia, da chi illude e lo dimostreremo anche
dall'opposizione". Renzi aveva usato il social network anche alcune ore
prima per dire che "Lega e Movimento 5 Stelle hanno promesso tante cose.
E su quelle promesse hanno vinto: chiederemo conto delle loro bugie
elettorali, ogni giorno. Perché la democrazia non è uno scherzo e dopo
questa esperienza di governo giallo-verde sarà chiara a tutti la
differenza tra l'estremismo delle promesse a vuoto e il buon senso delle
riforme", ha scritto su Facebook l'ex segretario del Pd, Matteo Renzi,
aggiungendo che "devono rispettare le promesse folli e irrealizzabili
che hanno lanciato e rilanciato sui social e nelle piazze: riusciranno a
fare una sola aliquota al 15% (flat tax) e dare 1.680 euro netti al
mese alle famiglie senza lavoro con due figli? Cosa racconteranno a chi
farà la fila per il reddito di cittadinanza? Proveranno davvero a
rimpatriare 600.000 persone e chiudere Ilva, bloccare Tav e Tap, fermare
le grandi opere? Avranno la forza di cancellare jobs act, Buona Scuola,
le nostre leggi sui diritti civili e sociali? ", si chiede l'ex
premier. "Sto ricevendo tante email di persone che hanno voglia di non
arrendersi, di ripartire, di darci una mano. Teniamoci in contatto,
amici, perché non sarà uno scherzo nemmeno la nostra opposizione,
durissima. Diremo con forza No quando si tratterà di dare la fiducia al
Governo. Ma a differenza di altri lo faremo rispettando sempre le
Istituzioni e il Governo della Repubblica. Perché noi siamo diversi da
chi insulta, da chi odia, da chi illude. E lo dimostreremo anche
dall'opposizione. Coraggio amici. Ci aspetta una strada lunga,
facciamola insieme", ha concluso Renzi.
tratto da italiaoggi.it
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