Egr. direttore, non è mio costume entrare nelle sterili polemiche lette nella sua rubrica delle lettere in questi giorni, ma mi sembra utile ricondurre la valorizzazione e tutela della dignità delle donne informando le stesse delle azioni amministrative che si sono concretizzate in questi mesi. Il Piano antiviolenza messo a punto dal ministro delle Pari opportunità è il primo adottato nel nostro Paese. Approvato nella seduta del 13 ottobre 2010 si inserisce nell’ambito dell’azione del Governo per tutelare i diritti fondamentali della persona e l’uguaglianza fra le persone. Il Piano intende attuare azioni concrete, al fine, fra l’altro, di assicurare un livello di informazione diffuso ed efficace; garantire una rete tra i Centri antiviolenza e le altre strutture pubbliche e private ed i territori; assicurare lo sviluppo di tutte le professionalità che entrano in contatto con le tematiche della violenza di genere; potenziare le forme di assistenza alle donne vittime di violenza ed ai loro figli; accrescere la protezione delle vittime attraverso la collaborazione con le Forze dell’Ordine. Obiettivo del piano: prevenire il fenomeno della violenza contro le donne attraverso l’informazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica; potenziare i Centri antiviolenza ed i servizi di assistenza, sostegno, protezione e reinserimento delle vittime. Per attuare un’ informazione capillare sul reato di stalking, un ruolo centrale sarà svolto dal numero di pubblica utilità 1522 che è stato adeguato per garantire servizi di orientamento e informazione anche alle vittime di stalking. Le azioni delle Regioni e delle Autonomie Locali, nell’ambito delle rispettive competenze, sono finalizzate a definire la programmazione degli interventi a livello locale; sostenere il ruolo di coordinamento degli organismi deputati sul territorio al contrasto e alla prevenzione della violenza; promuovere la formazione degli operatori impegnati nel contrasto, assistenza, cura, protezione e reinserimento delle vittime di violenza (pronto Soccorso, servizi socio-sanitari, centri antiviolenza ecc.). Penso che su questi temi bisogna confrontarsi e non sulle pubbliche piazze con dubbie manifestazioni di chiara matrice politica!
Alfredo Ferrari
Consigliere Provinciale di Lodi
Febbr.2011
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