lunedì 7 marzo 2011
IL SINDACO TOSI DI VERONA A CODOGNO PER LE ELEZIONI COMUNALI
CODOGNO «A maggio Codogno andrà al voto, a voi la scelta di valutare le alleanze, con il Pdl, forse con l’Udc. Sicura è però già una cosa: chi voterà il candidato della Lega, voterà una persona che sarà in mezzo alla gente e che ogni giorno si farà in quattro per dare a quella gente le risposte che attende». Se la Lega aveva bisogno di un testimonial illustre per aprire la campagna elettorale per le amministrative di Codogno venerdì lo ha trovato nel sindaco di Verona Flavio Tosi: tanti applausi hanno scandito l’intervento del primo cittadino veronese, sceso al Soave per parlare di cosa significa essere «amministratori della Lega» ma, soprattutto, per dare il la all’agone elettorale leghista in vista del voto del 15-16 maggio. Tosi ha fatto il suo ingresso in un Soave stracolmo di gente poco prima delle 21.30. Ad accoglierlo i vertici provinciali e cittadini del Carroccio: il presidente della Provincia Pietro Foroni, il segretario provinciale Guido Guidesi, gli assessori comunali uscenti Elena Ardemagni ed Enrico Sansotera, il segretario cittadino Andrea Negri. Carica di attese per i suoi risvolti territoriali, la serata non ha deluso. A tracciare la linea politica per il voto a Codogno è stato Guidesi: trattativa politica aperta con il Pdl a partire da questa settimana. Dal palco Guidesi è stato chiaro, rimarcando le anticipazioni già date al «Cittadino»: «Sicurezza, immigrazione, identità culturale: sui punti programmatici che sono il nostro Dna non faremo passi indietro. E in termini di rappresentatività, stavolta giochiamo ad armi pari con il Pdl». Quindi il candidato sindaco: «Dovrà far rispettare il programma elettorale e rappresentare tutta la coalizione». Nessun nome, al momento. Ma venerdì erano in molti a far notare come, tra i tanti politici e amministratori presenti, al Soave fosse assente il sindaco Emanuele Dossena (candidato a sindaco del Pdl), presente invece il consigliere provinciale Mario Rocca (lista civica “Insieme per il Lodigiano”) che si vocifera benvisto dal Carroccio per una candidatura alternativa proprio a Dossena. Quindi due frecciate, la prima alla lista dei “transfughi” del centrodestra guidati dall’assessore Rossana Vanelli («visti i nomi, una lista Medioevo», ha detto Guidesi), la seconda al Partito democratico («la solita storia: il Pd sta invisibile cinque anni, risorge in vista delle elezioni, poi torna nel suo limbo»). Essere amministratore della Lega in una Provincia e in un comune: modi e stile li hanno indicati Foroni e Sansotera, che hanno elencato i risultati della loro azione di governo. «I leghisti non sono gente improvvisata - ha detto Foroni -. Hanno fatto la gavetta, sono stati e stanno tra la gente». «Gli altri partiti aspettano le persone per fare la lista, noi parliamo di obiettivi raggiunti - ha detto Sansotera, nome di punta della Lega, dato come probabile candidato vicesindaco -. Se non ci fosse stato il cedimento dell’Anna Vertua Gentile e il rispetto di pesanti vincoli economici avremmo brillato. Ora siamo pronti a proseguire». Il finale di serata è stato tutto per Tosi: a lui il compito di snocciolare i numeri di uno «Stato diseguale» che l’arma del federalismo intende riportare a condizioni di equilibrio. Luisa Luccini IL CITTADINO LODI ED. 07 MARZO 2011
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