mercoledì 27 aprile 2011
alusteel di somaglia deve adeguarsi in base alla prassi ambientale della Provincia di Lodi
Somaglia Dopo l’occupazione... l’ambiente. È quanto la Provincia di Lodi chiede di tutelare all’Alusteel Coating, la società che dopo essere subentrata alla storica azienda metalmeccanica di Somaglia, salvando il posto di lavoro a circa quaranta dipendenti, è chiamata ora ad adeguarsi agli interventi anti inquinamento chiesti dal settore ambiente di palazzo San Cristoforo. Dopo una serie di controlli, verifiche e relazioni dell’Arpa, nella determina approvata prima di Pasqua il dipartimento tutela territoriale ambientale e urbanistica della Provincia ha disposto infatti una serie di lavori necessari per evitare che alcune delle sostanze utilizzate nelle attività dall’Alusteel Coating, quali solventi e reagenti chimici, filtrino nel terreno, inquinando la falda. A tale proposito, la determina chiede innanzitutto la “sistemazione e impermeabilizzazione della pavimentazione del deposito reagenti per depurazione acque”, ma non solo: l’Alusteel dovrà anche realizzare dei piezometri, entro tre mesi, per rilevare e monitorare i livelli della falda e delle acque sotterranee, e costruire dei pozzi per la separazione e la raccolta delle acque meteoriche, come peraltro già previsto da un progetto presentato dalla “vecchia” Alusteel spa. Il tutto condito entro un mese da una relazione aggiornata sui cicli produttivi, e con tempi massimi per le acque meteoriche e la pavimentazione del deposito reagenti entro fine settembre. Sennò? Si vedrà, anche perché a differenza di quanto successo recentemente con la vicina Pantaeco, per esempio, per ora l’Alusteel non è sotto minaccia di sospensione dell’attività o di revoche delle autorizzazioni ambientale. L’azienda, per conto suo, si dice tranquilla. Un po’ sorpresa per il “capitolo pavimentazione”, che assicura di aver già sistemato: e magari un po’ preoccupata per i soldi necessari all’adeguamento, tra interventi già realizzati e gli altri da fare, pari a «circa 500mila euro, un terzo dei quali già spesi - spiega Roberto Piperno -. Avremmo bisogno di finanziatori, anche a tutela di 40 posti di lavoro, visto che ci stiamo risollevando ora un rischio di chiusura e che i bandi di finanziamento non spuntano frequentemente. Intanto però abbiamo appena installato quanto richiestoci dall’Arpa sulle emissioni E2, è il terzo intervento che facciamo in pochi mesi e il prossimo sarà l’area di decompressione per la bonifica acustica. Ci stiamo adeguando, insomma, anche perché ciò che facciamo non lo è solo in quanto Alusteel, con i suoi dipendenti, soci e dirigenti: ma soprattutto come cittadini che respirano la stessa aria, e bevono la stessa acqua». Pronti a intervenire, insomma, al netto di qualche perplessità sull’utilità dei piezometri e della possibilità, come previsto dalla determina, di ricorrere al Tar entro due mesi e al Presidente della Repubblica entro ulteriori due.Alberto Belloni il cittadino lodi ed.27/04/2011
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