Cavacurtan In uno scatolone spuntava una tela sulla quale erano riportati i nomi dei volontari delle guerre d’indipendenza | |
Trovato in discarica l’elenco dei patrioti Cavacurta Sarebbe finito al macero, ridotto in poltiglia. Quando Luigi Mazzola, pensionato dell’Associazione combattenti e reduci di Cavacurta, si è avvicinato per vedere cosa fosse quella montagnola di carta tra i rifiuti della piazzola ecologica, ha faticato a credere ai suoi occhi: in mezzo a vecchi libri c’era il documento originale, datato aprile 1865, del “Monumento ai volontari accorsi a difesa della patria del comune di Cavacurta”. Uno scritto su juta dal color giallo tabacco, con la raffigurazione al centro dell’Italia turrita e ai lati i nomi dei suoi concittadini che si batterono per l’unità. «Come ogni sabato ero andato a buttare l’erba che taglio in giardino - racconta Mazzola -, ho visto un angolo di tela giallognola sbucare dallo scatolone pieno di carta, aveva una greca disegnata e mi ha incuriosito». Senza pensarci un attimo il pensionato lo estrae e si trova tra le mani un foglio accartocciato. «Era ridotto malaccio - spiega -, ma ho capito subito che si trattava di un documento storico, così l’ho portato a casa e sistemato in una cornice a giorno in modo da tenerlo diritto». A parte la stropicciatura, il Monumento è praticamente integro e vi si possono leggere sopra il nome e cognome dei patrioti cavacurtesi che parteciparno alle battaglie per l’indipendenza. Nell’ordine si legge: 1848 Campagna di Lombardia (Prima guerra d’indipendenza) - Sanclemente Giuseppe (milite); 1859 Campagna di Lombardia (Seconda guerra d’indipendenza) - Terzaghi Felice (sergente), Vignati Bartolomeo (sergente, che ha partecipato alla battaglia di San Martino) e Dansi Giuseppe (milite); 1860 Campagna d’Italia meridionale (Seconda guerra d’indipendenza) - Vignati Bartolomeo (sergente), Dansi Giuseppe (milite), Pedrazzini Eliseo (milite - battaglia di Milazzo e del Volturno), Vignati Francesco (milite, ferito nella battaglia del Volturno). Alcuni di loro combatterono al fianco di Garibaldi e il solo pensiero accende d’orgoglio gli abitanti del borgo. Primo cittadino incluso. «In comune non abbiamo niente del genere - osserva il sindaco Daniele Saltarelli -, per fortuna il documento è stato recuperato, resta il rammarico per cos’altro può essere andato perso». Alla luce del ritrovamento Saltarelli ha avviato delle ricerche in archivio e scoperto che l’atto era stato rilasciato a un suo lontanissimo predecessore, l’allora sindaco Luigi Terzaghi. Impossibile invece ricostruire come il “Monumento ai volontari” sia finito nella piazzola ecologica, anche se l’ipotesi più plausibile è che sia stato gettato da qualcuno ignaro del suo valore storico: «Probabilmente un anziano che lo aveva in soffitta e non lo sapeva nemmeno - prova a ragionare Mazzola -, che credeva fosse una carta qualsiasi». Mostrato alla cittadinanza in occasione della prima conferenza sul 150esimo dell’Unità d’Italia che si è tenuta nei giorni scorsi a Cavacurta, l’importante e interessante documento storico verrà presto esposto in sala consiliare.Laura Gozzini |
lunedì 25 aprile 2011
CavacurtanTrovato in discarica l’elenco dei patrioti
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