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Egr. direttore, se non avessi visto la foto sulla sua testata e letto l’articolo, avrei stentato a crederci. Ero impegnato in un altro paese sabato mattina ed è l’unica ragione per la quale non ho partecipato all’invito per l’adesione alla manifestazione. L’azione politica di un ex-sindaco a Casalpusterlengo è da condannare senza mezzi termini. Il Sig. Rebughini dovrebbe vergognarsi di quanto ha fatto: come libero uomo può fare quello che crede ma in qualità del ruolo politico che ha ricoperto, dovrebbe avere la decenza di essere più democratico e tollerante. non vorrei usare termini inadeguati ma uno slogan che usava il ministro Bossi sarebbe calzante; è meglio non scriverlo onde evitare inutili polemiche che proprio non interessano. Io non conosco le sue ragioni personali e politiche comportamentali nella realtà dei fatti accaduti, ma so che non insegna nulla ne ai giovani ne ai combattenti che si sono presentati in gran numero per la manifestazione. Se voleva la “notorietà” politica ci è riuscito, nella maniera più scoordinata, antidemocratica ed autolesionista. A me personalmente non insegna nulla sui valori di queste giornate, in quanto, nonostante leghista..ndr., mio nonno combattente e mutilato in guerra nel 1915/18 a Caporetto, premiato con la pensione di guerra e con la medaglia d’onore e mio suocero con 8 anni di campo di concentramento ha ottenuto sia la medaglia d’onore al valor militare che la medaglia d’oro dei combattenti e reduci da Roma: quindi hanno dato il loro contributo alla libertà che ogni cittadino gode nei nostri giorni, come del resto hanno dato tanti lodigiani senza possibilità di smentite. Siamo stufi di tutti quei personaggi che pensano la storia appartenga a loro e che è una questione di possesso politico! In sintesi, l'esponente di sinistra di Casale ha perso l’ennesima occasione per stare al suo posto, ma la voglia di protagonismo politico, ipocrita, non collima con la volontà sia popolare che storica del lodigiano, come dimostrato da più parti! Nessuno vuole fare del revisionismo storico ma la festa del 25 aprile è di tutti, non ha ne appartenenza ne colore politico! Proporrò un odg in Consiglio provinciale per stigmatizzare la spiacevole situazione e condividere il valore del 25 aprile con tutti democraticamente!
alfredo ferrariCordiali saluti.
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